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{{Militare
|Data_di_nascita =
|Data_di_morte =
|Religione =[[Arianesimo]]
|Nazione_servita =[[Sciri|Fodrati sciri]] alleati con l'[[Impero romano d'Occidente]]
|Corpo =
|Forza_armata =[[Esercito romano|Esercito tardo-romano]]
|Grado = ''[[magister militum per Illyricum]]''
|Guerre = [[Invasioni barbariche del V secolo]]
|Comandanti =
|Altro=
|Altro_lavoro = [[Principe]]
}}
{{Bio
|Nome = Unulfo<ref>Lida {{Cita|Capo, ''Commento'' a Paolo Diacono, ''Storia dei Longobardi'', |p. 390}}; Jörg {{Cita|Jarnut, ''Storia dei Longobardi'', |p. 14}}.</ref>
|Cognome =
|PreData = ''Onoulphus'', ''Onoulf'', ''Unulf'' e ''Hunulf'';<ref>MacGeorge</ref>, italianizzato anche in '''Onulfo'''; ''[[floruit|fl.]]'' [[470]] circa-[[479]]
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|Sesso = M
|LuogoNascita =
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|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = ?
|Floruit = [[470]]-[[479]]
|Attività = generale
|Epoca = 400
|Attività = generale
|Attività2 =
|AttivitàAltre =
|Nazionalità = romano
|PostNazionalità = &nbsp;di origine [[Sciri|scira]], ''[[magister militum]] per Illyricum]]'' dal [[477]] al [[479]]
|ImmagineCategorie = no
|Didascalia =
}}
 
 
== Biografia ==
Unulfo era uno [[Sciri|sciro]], fratello di [[Odoacre]] e come lui cresciuto alla corte di [[Attila]] re degli [[Unni]], che entrò a far parte dell'[[esercito romano]] e ne salì i gradi negli [[anni 470]].
 
Ottenne la protezione del generale [[Armazio]], che lo fece nominare prima ''[[comes]]'' e poi, nel [[477]], comandante per l'[[Illiria]] (''[[magister militum]] per Illyricum]]''). Per volere dell'imperatore [[Zenone (imperatore)|Zenone]], Unulfo assassinò Armazio quello stesso anno, malgrado gli dovesse essere molto riconoscente (le fonti riportano che Armazio gli prestò persino una forte somma di denaro per pagare un banchetto).
 
Unulfo rimase in carica fino al [[479]], quando cadde in disgrazia.
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Una recente pubblicazione di Stephan Krautschick<ref>Krautschick.</ref> ha introdotto una nuova ipotesi sulle origini di [[Armazio]], proponendo una relazione tra la famiglia di Armazio e [[Basilisco (imperatore)|Basilisco]] e il capo degli [[Eruli]] e in seguito Re d'Italia [[Odoacre]]. Secondo tale ipotesi, sostenuta da diversi studiosi,<ref>[[Alexander Demandt|Demandt]]; Armory.</ref> Armazio era fratello di Unulfo e Odoacre, che quindi era nipote di Basilisco e [[Verina]], moglie dell'imperatore [[Leone I (imperatore)|Leone I]] e sorella dell'imperatore Basilisco. Questa ipotesi è in grado di spiegare perché Armazio aiutò largamente Unulfo nella sua carriera, e che fu infatti un suo stesso fratello ad assassinarlo.<ref>Armory.</ref>
 
Il collegamento tra Armazio, Odoacre e Unulfo è tratto da un frammento di [[Giovanni di Antiochia (cronista)|Giovanni di Antiochia]] (209.1), nel quale Unulfo è descritto come l'assassino e il fratello di Armazio. Prima dell'interpretazione di Krautschick e da alcuni studiosi che rigettano la sua ipotesi, tale brano viene emendato in maniera che dica che "Odoacre fu il fratello di quell'Unulfo che assassinò Armazio": tale emendamento rende il brano compatibile con le testimonianze degli altri storici dell'epoca, in quanto né [[Giovanni Malala]] né [[Malco di Filadelfia|Malco]] fanno alcun riferimento al fatto che Armazio fosse stato ucciso da suo fratello, o ad un legame familiare tra Odoacre e Basilisco.<ref>MacGeorge.</ref>
 
== Note ==
{{<references|2}}/>
== Bibliografia ==
* {{citeCita booklibro |lastcognome=Armory |firstnome=Patrick |titletitolo=People and Identity in Ostrogothic Italy, 489-554 |yearanno=1997 |publishereditore=Cambridge University Press |idisbn=ISBN 0-521-52635-3 |pagespp=pp. 282-283 }}
*Lidia Capo. ''Commento'' a {{citaCita libro|cognomeautore-sezione=Lidia Paolo DiaconoCapo|nomesezione= Commento|wkautoreautore= [[Paolo Diacono|coautori= |curatore= Lidia Capo|altri= ]]|titolo=[[Historia Langobardorum|Storia dei Longobardi]]|annocittà= 1992|mese= Milano-Roma|editore=Arnoldo Lorenzo Valla/Mondadori|città= Milano|lingua=editore, |id=Fondazione ISBNLorenzo 8804330104Valla|doi anno= 1992|pagineisbn= |capitolo= |url_capitolo= |citazione = 88-04-33010-4|cid= Capo}}
* {{cita libro |cognome=Demandt |nome=Alexander |wkautore=Alexander Demandt|titolo=Die Spätantike: römische Geschichte von Diocletian bis Justinian 284-565 n. Chr. |url=https://archive.org/details/diespatantikerom0000dema |anno=1989 |Monaco |pagine= p=[https://archive.org/details/diespatantikerom0000dema/page/178 178]}}
* Krautschick, Stephan, "Zwei Aspekte des Jahres 476", ''Historia'', 35, 1986, pp. 344-371&nbsp;344–371.
* {{citaCita libro| Jörg| Jarnut| wkautoreautore=[[Jörg Jarnut]]| titolo=Storia dei Longobardi|traduttore=Paola 2002Guglielmotti| città=Torino|editore=Einaudi| Torinoanno=1995|annooriginale=1982|isbn=88-06-13658-5|cid=Jarnut}} ISBN 8846440854
* {{citeCita booklibro |lastcognome=MacGeorge |firstnome=Penny |titletitolo=Late Roman Warlords |yearanno=2003 |publishereditore=Oxford University Press |idisbn=ISBN 0-19-925244-0 |pagespp=pp. 284-285 }}
* Rohrbacher, David, ''The Historians of Late Antiquity'', Routledge, 2002, ISBN 04152045850-415-20458-5, pp. 82-92&nbsp;82–92.
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[[Categoria:Comites]]
[[Categoria:Generali bizantini]]
[[Categoria:MagisterGenerali militumromani di origine barbarica]]
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[[Categoria:Unni]]
 
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