Musica microtonale: differenze tra le versioni

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Mentre la definizione del termine "microtonale" presentata sopra non è modificabile, riflettendo un severo giudizio verso il temperamento equabile inteso come un particolare e ridotto punto di vista, in realtà i musicisti si trovano generalmente suddivisi fra tre differenti definizioni di microtonalità.
 
'''1.=== Microtonalità come utilizzo di intervalli "piccoli"'''===
 
È la definizione più ovvia, microtonalità, (dal greco ''mikro'', "piccolo"), come utilizzo di intervalli più piccoli dei toni e semitoni appartenenti alla tradizione compositiva della cultura occidentale-europea, sebbene l'uso di tali intervalli sia una caratteristica tipica di molte musiche etniche.
 
'''2.=== Microtonalità come utilizzo di intervalli o accordature "insolite"''' ===
 
In una seconda definizione, che si lega alla precedente e la espande, la microtonalità è l'uso di qualsiasi intervallo o sistema di accordatura considerato "inusuale" o "diverso" in un determinato contesto culturale—in molti contesti del XX e XXI secolo, ad esempio, ciò vale pressoché per qualunque accordatura per tastiera o chitarra diversa dalla divisione dell'ottava in 12 semitoni uguali (12 toni equamente temperati, o 12-tET).
Ciò è ben espresso dal concetto del compositore Ivor Darreg di "xenarmonia", dal [[lingua greca|greco]] ''xenia'' (''[[xenia (antica Grecia)|ξενία]]'', ospitalità) o ''xenos'' (''ξένος'', straniero), il quale deriva dal tentativo di descrivere questo tipo di microtonalità attraverso la trasformazione di un detto del poeta latino [[Publio Terenzio Afro|Terenzio]], "nulla di ciò che è umano mi è alieno", in "nulla di ciò che si riferisce all'intonazione mi è alieno".
 
'''3.=== Microtonalità come un continuum o una dimensione musicale''' ===
 
'''In una terza definizione, la microtonalità è semplicemente la dimensione o il continuum di variazione tra gli intervalli e i sistemi di accordatura, comprendendo in questo modo ''tutta'' la musica".'''
 
Tuttavia la seconda di queste definizioni presenta delle contraddizioni con la prima.
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* la musica araba
* la musica creata con un [[theremin]]
* la musica [[blues]]
 
Le scale microtonali che vengono suonate in modo contiguo sono "cromaticamente microtonali", mentre quelle che non lo sono utilizzano i vari toni contigui come versioni alternative di intervalli più ampi (Burns, 1999). I suoni che uno strumento microtonale appositamente progettato può produrre si collocano su divisioni alternative di intervalli come l'ottava. Ad esempio, un musicista microtonale può suonare in un sistema che suddivide l'ottava in 17, 19 o 22 parti uguali. La ragione che lo spinge a fare ciò è che ogni particolare divisione dell'ottava impone l'utilizzo di alcune armonie, mentre impedisce l'uso di altre. Ad esempio, la scala a diciannove toni permette di utilizzare molte variazioni armoniche esotiche come quelle che si sentono nella musica medio orientale, mentre la scala a 31-tET suona rilassante, "come un arcobaleno" (Jonathan Glasier & Ivor Darreg).
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==Storia==
 
Se si definisce microtonale ogni accordatura che evita di conformarsi ai dodici toni equamente logaritmici della musica contemporanea europea e nordamericana, allora ciò vale per la maggior parte della musica occidentale nel corso di tutta la sua storia, poiché l'utilizzo europeo dei dodici toni per [[ottava (musica)|ottava]] rappresenta un'innovazione recente, che risale al tardo Rinascimento. I primi brani che sfruttano la possibilità di impostare una nuova tonalità su ognuno dei dodici gradi della scala cromatica, infatti, si trovano nella letteratura per liuto e chitarra: si ricordano i ventiquattro dittici passemezzo-saltarello che compongono il ''Libro de intabulatura di liuto'' (1567) di [[Giacomo Gorzanis]], ile ricercariventiquattro persuites del ''Libro d’intavolatura di liuto, nel quale si contengono i passemezzi, le romanesche, i saltarelli et le gagliarde et altre cose ariose composte in diversi tempi'' (1584) di [[Vincenzo Galilei]], e le 24ventiquattro passacaglie in tutti i toni maggiori e minori che aprono il ''Libro primo di chitarra spagnola'' (1640) di [[Angelo Michele Bartolotti]]. Anche [[Marin Mersenne]], nel secondo libro dell{{'}}''Harmonie Universelle'' (1636), dedicato al liuto e alla chitarra, spiega come in questi strumenti (così come nelle viole da gamba) la suddivisione della tastiera venga realizzata dai liutai secondo il temperamento equabile. Mersenne si preoccupa anche di fornire una dimostrazione matematica su come le differenze tra la scala naturale e quella scala temperata siano praticamente impercettibili, oltre a spiegare come questa suddivisione dell'ottava non sia una sua invenzione, ma sia già efficacemente utilizzata da liutai e musicisti.
 
La musica più antica di cui esiste una documentazione scritta pare sia l'Inno di Hurrian. Questa musica fu probabilmente microtonale, sebbene la sua interpretazione sia stata oggetto di disputa.
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L'introduzione del [[fonografo]] di Berliner nel 1890 permise la registrazione e l'ascolto di molta musica non occidentale da parte dei compositori stimolando ulteriormente l'uso di accordature alternative.
 
Mentre sperimentava con il suo violino nel 1895, [[Julián Carrillo]] (1875-1965) scoprì il sedicesimo di tono ovvero percepì sedici suoni chiaramente differenti tra le note sol e la, emesse dalla quarta corda del violino. Egli chiamò la sua scoperta “il tredicesimo suono”. Julian Carrillo inventò un semplice sistema di notazione musicale numerico che può rappresentare scale basate su ogni divisione dell'ottava, inventò nuovi strumenti e ne adattò altri a produrre microintervalli, compose una grande quantità di musica microtonale e ne registrò circa trenta pezzi.
 
I principali compositori microtonali del Novecento furono:
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==Microtonalismo nella musica rock==
 
La band statunitense [[hardcore/ punk]] dei [[Black Flag]] (1976-86) fece un interessante utilizzo naïf di intervalli microtonali con il chitarrista [[Greg Ginn]], un ''aficionado'' del [[free jazz]] e della [[musica contemporanea|musica classica modernacontemporanea]]. Una canzone pregevole è “Damaged II”, dal LP del 1981 “Damaged” – una registrazione live-in-studio, nella quale l'utilizzo intenzionale (e sorprendentemente consapevole) di quarti e ottavi di tono richiama una chitarra in procinto di esplodere; un'altra, dall'effetto simile, è “Police Story”, più versioni della quale si concludono in una cadenza suonata un quarto di tono crescente.
 
Il gruppo Carbon, Tectonics eand Terraplen di [[Elliott Sharp]] fa un uso estensivo di microtonalità nell'accordatura naturale dall'effetto intensamente dissonante e vibrante. Il chitarrista di Los Angeles Rod Poole ha prodotto un numero di CD xenarmonici di influenza rock.
 
La band Crash Worship fece uso della megalyra subcontrabass di Ivor Darreg, uno strumento microtonale per un utilizzo xenarmonico/[[rumorismo|noise]]/[[musica industriale|industrial]].
 
Altri artisti rock che utilizzano la microtonalità nel loro lavoro sono [[Glenn Branca]], che ha composto vari lavori orchestrali per ensembles di chitarre elettriche accordate microtonalmente, e Jon e Brad Catler, i quali suonano chitarra e basso elettrico microtonali.
 
Spesso la musica microtonale si presenta nella musica rock in contesti dove non si nota o non viene esplicitamente descritta come tale, ma nondimeno è abbastanza percepibile. Esempi notevoli sono l'introduzione al lungo brano dei [[Doors]] [[The End (The Doors)|The End]], la linea vocale estremamente microtonale delle canzoni di [[Sinead O'Connor]] – in particolare “Nothing Compares 2 U” – e nelle linee di basso del brano dei [[Siouxsie and the Banshees]] “Israel”.
 
Il gruppo australiano [[King Gizzard and& the Lizard Wizard]] nel febbraio 2017 ha pubblicato [[Flying Microtonal Banana]], un album composto solamente da strumenti musicali microtonali (come ad esempio pianoforte ed armonica a bocca), spaziandoche spazia dal [[garage, allorock]] al [[psychedelic rock|rock psichedelico]] ed altri generi.
Il jazz microtonale ha dato vita ad una propria nicchia, come per esempio negli album pubblicati da Lothar and the Hand People, le inflessioni di intonazione di John Coltrane e molti altri.
 
Il gruppo australiano King Gizzard and the Lizard Wizard nel febbraio 2017 ha pubblicato Flying Microtonal Banana, un album composto solamente da strumenti musicali microtonali (come ad esempio pianoforte ed armonica a bocca), spaziando dal garage, allo psychedelic rock ed altri generi.
 
===Pionieri microtonali occidentali===
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* [[Lou Harrison]] (U.S.A., 1917-2003)
* [[Tui St. George Tucker]] (1924-2004)
* [[Ben Johnston]] (U.S.A., n. 1926-2019)
* [[Ezra Sims]] (U.S.A., n. 1928)
* [[Erv Wilson]] (Messico-U.S.A., n. 1929)
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* {{cita web|url=http://www.soundclick.com/pro/?BandID=104245|titolo=Joseph Pehrson|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20050829021124/http://www.soundclick.com/pro/?BandID=104245|dataarchivio=29 agosto 2005}}
* {{cita web|url=http://www.soundclick.com/pro/?BandID=104802|titolo=Prent Rodgers|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20050830065605/http://www.soundclick.com/pro/?BandID=104802|dataarchivio=30 agosto 2005}}
* {{cita web|url=http://www.mp3.com.au/artist.asp?id=14713|titolo=Carlos Sampaio|accesso=4 febbraio 2007|dataarchivio=8 febbraio 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070208125443/http://www.mp3.com.au/artist.asp?id=14713|urlmorto=sì}}
* {{cita web|http://www.seraph.it/Detwelvulation.html|Carlo Serafini}}
* {{cita web|https://soundcloud.com/fff-fiale|Fabrizio Fulvio Fausto Fiale}}