Cloisonnisme: differenze tra le versioni

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Il '''cloisonnisme''' (''compartimentismo'', divisione in compartimenti) è una tecnica [[Pittura|pittorica]] che consiste nelnello racchiuderestendere lei campiturecolori cromatichesul entrodipinto ilin limitevaste nettocampiture diomogenee, unracchiudendoli contornoentro senzai effettilimiti chiaroscuralidi creando in questo modo dei blocchi compatti dicontorni colorenetti.
 
Il termine, utilizzato la prima volta dal critico d'arte [[EdouardÉdouard Dujardin]], evoca unala tecnica, risalente al medioevo, di costruzione delle vetrate dove i contorni delle figure formano dei compartimenti (cloisons) i quali vengonocontornano riempitii singoli pezzi di vetro colorato; un effetto simile lo si ottiene con la tecnica dello [[smalto cloisonnès|smalto]] su metallo, dove a ogni colore è riservato uno spazio che viene riempito con polvere di vetro, il manufatto è poi sottopostisottoposto ad alte temperature che fondono il vetro, andando a formare colori compatti e privi di effetti chiaroscurali. Scrisse Dujardin che:
 
{{quote|questi quadri danno l'impressione di una pittura decorativa, un tracciato esterno, un colore violento e di getto richiamano inevitabilmente l' ''imagerie'' e le giapponeserie. Poi, sotto il tono ieratico del disegno e del colore, s'intuisce una verità sorprendente che si libera dal romanticismo della passione, e soprattutto, poco a poco, la nostra anilisianalisi viene richiamata sulla costruzione intenzionale, razionale, intellettuale e sistematica [...] il pittore traccerà il disegno entrocon linee chiuse entro cui porrà diversi toni, la sovrapposizione dei quali darà la sensazione della colorazione generale ricercata, poiché colore e disegno si compenetrano a vicenda. Il lavoro di questo pittore è qualcosa come una pittura per ''compartimenti'' simile al ''cloisonné'', e la sua tecnica risulterà una specie di ''cloisonnisme''.|}}
 
Il cloisonnisme fu elaborato dai pittori [[Émile Bernard]] e [[Louis Anquetin]] nel [[1887]] come reazione al naturalismo luministico dell'impressionismo, la tendenza a prendere l'ispirazione per la creazionecreativa non più sulla sensazione ma sulla ideazione e su una visione incentrata su zone piatte e di colore intenso e fu ripreso da [[Paul Gauguin]] nella sua celebre ''Visione dopo il sermone'' e dalla scuola[[Scuola di [[Pont-Aven]]. Una decisa polemica insorse fra Gauguin e Bernard, perché quest'ultimo riteneva di essere stato scavalcato e messo in ombra pur essendo stato l'ideatore della tecnica.<ref name="M">''Le muse'', De Agostini, Novara, 1965, Vol.III, pag.337</ref>
{{quote|questi quadri danno l'impressione di una pittura decorativa, un tracciato esterno, un colore violento e di getto richiamano inevitabilmente l' ''imagerie'' e le giapponeserie. Poi, sotto il tono ieratico del disegno e del colore, s'intuisce una verità sorprendente che si libera dal romanticismo della passione, e soprattutto, poco a poco, la nostra anilisi viene richiamata sulla costruzione intenzionale, razionale, intellettuale e sistematica [...] il pittore traccerà il disegno entro linee chiuse entro cui porrà diversi toni, la sovrapposizione dei quali darà la sensazione della colorazione generale ricercata, poiché colore e disegno si compenetrano a vicenda. Il lavoro di questo pittore è qualcosa come una pittura per ''compartimenti'' simile al ''cloisonné'', e la sua tecnica risulterà una specie di ''cloisonnisme''|}}
 
Il cloisonnisme fu elaborato dai pittori [[Émile Bernard]] e [[Louis Anquetin]] nel 1887 come reazione al naturalismo luministico dell'impressionismo, la tendenza a prendere l'ispirazione per la creazione non più sulla sensazione ma sulla ideazione e su una visione incentrata su zone piatte e di colore intenso e fu ripreso da [[Paul Gauguin]] nella sua celebre ''Visione dopo il sermone'' e dalla scuola di [[Pont-Aven]]. Una decisa polemica insorse fra Gauguin e Bernard, perché quest'ultimo riteneva di essere stato scavalcato e messo in ombra pur essendo stato l'ideatore della tecnica.<ref name="M">''Le muse'', De Agostini, Novara, 1965, Vol.III, pag.337</ref>
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
*E. Dujardin, ''«Le Cloisonnisme''», in «''[[La Revue Indépendente»indépendante (1884-1895)|La Revue indépendante]]'', 19 maggio 1888
*{{cita libro|Pierluigi De Vecchi,|Elda Cerchiari|Arte nel tempo|1991|Bompiani|Milano|}} Volume 3 Tomo 1 ISBN 88-450-4223-5
 
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