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{{Bio
 
|Nome = Moritz
'''Moritz Lazarus''' (15 settembre 1824 - 13 aprile 1903), nato a Filehne, nel [[Granducato di Posen]], è stato un [[filosofo]] [[Impero tedesco|ebreo]] tedesco, [[psicologo]] e oppositore vocale [[Antisemitismo|dell'antisemitismo]] del suo tempo.
|Cognome = Lazarus
|Sesso = M
|LuogoNascita = Filehne
|LuogoNascitaLink = Granducato di Posen
|GiornoMeseNascita = 15 settembre
|AnnoNascita = 1824
|LuogoMorte = Merano
|GiornoMeseMorte = 13 aprile
|AnnoMorte = 1903
|Epoca = 1800
|Epoca2 =
|Attività = filosofo
|Attività2 = psicologo
|Nazionalità = tedesco
|PostNazionalità = , di origine [[Ebrei|ebraica]], oppositore vocale dell'[[antisemitismo]] del suo tempo
|Immagine = MoritzLazarusFotoGebrSiebeLeipzigUm1870.jpg
}}
 
== Biografia ==
Era figlio di Aaron Levin Lazarus, allievo di Akiba Eiger, e lui stesso presidente del ''[[Beth Din|bet din]]'' e della ''[[Yeshivah|yeshiva]]'' di Filehne, (vidove morì nel 1874),. studiòStudiò letteratura e [[storia]] ebraica, e successivamente [[diritto]] e [[filosofia]] all'[[Università Humboldt di Berlino|all'università di Berlino]] . Nel 1850 ottenne il [[dottorato di ricerca]] e nello stesso anno si sposò con Sarah Lebenheim.
 
Dal 1860 al 1866 fu professore all'[[Università di Berna|all'Università di Berna]], e successivamente tornò a [[Berlino]] come professore di filosofia alla ''Kriegsakademie'' (1868) e successivamente all'Università di Berlino (1873). In occasione del suo settantesimo compleanno venne insignito del titolo di ''Geheimrath''. Morì a [[Merano]] .
 
== Filosofia ==
Il principio fondamentale della sua [[filosofia]] era che la verità non deve essere cercata nelle [[Metafisica|astrazioni metafisiche]] o ''[[A priori e a posteriori|a priori,]]'', ma nell'indagine psicologica, e inoltre questa indagine non può limitarsi con successo alla [[coscienza]] individuale, ma deve essere dedicata principalmente alla [[Società (sociologia)|società]] nel suo insieme. Lo psicologo deve studiare l'uomo dal punto di vista storico o comparativo, analizzando gli elementi che costituiscono il tessuto della società, con i suoi costumi, le sue convenzioni e le principali tendenze della sua evoluzione.
 
Questa ''Völkerpsychologie'' [[Psicologia comparata|(psicologia]] popolare o comparata) è uno dei principali sviluppi della teoria filosofica di [[Johann Friedrich Herbart|teoria]]. filosofica erbartiana; èÉ una protesta non solo contro il cosiddetto punto di vista scientifico dei [[Filosofia della natura|filosofi naturali]], ma anche contro l'individualismo dei [[Positivismo|positivisti]].
 
A sostegno della sua teoria fondò, assieme a [[Heymann Steinthal]], la ''Zeitschrift für Völkerpsychologie und Sprachwissenschaft'' (1859). I suoi contributi a questo periodico furono numerosi e importanti. Il suo lavoro principale fu ''Das Leben der Seele'' (Berlino, 1855-1857; 3a ed., 1883). Altre opere filosofiche furono: ''Ueber den Ursprung der Sitten'' (1860 e 1867), ''Ueber die Ideen in der Geschichte'' (1865 e 1872);, ''Zur Lehre von den Sinnestäuschungen'' (1867);, ''Ideale Fragen'' (1875 e 1885), ''Erziehung und Geschichte'' (1881);, ''Unser Standpunkt'' (1881); e ''Ueber die Reize des Spiels'' (1883).
 
A parte il grande interesse per la sua opera filosofica, Lazarus era preminente tra gli ebrei della cosiddetta denominazione semitica in [[Germania]]. Come [[Heinrich Heine|Heine]], [[Berthold Auerbach|Auerbach]] e Steinthal, divenne superiore agli ideali più ristretti degli ebrei tedeschi e occupò un posto di primo piano nella letteratura e nel pensiero tedeschi. Protestò contro il violento [[antisemitismo]] del tempo e, nonostante il tono moderato delle sue pubblicazioni, attirò su di sé una censura incondizionata. Scrisse a questo proposito una serie di articoli, raccolti nel 1887, con il titolo ''Treu und Frei: Reden und Vorträge über Juden und Judenthum'' . Nel 1869 e nel 1871 fu presidente del primo e del secondo sinodo ebraico a [[Lipsia]] e [[Augusta (Germania)|Augusta]].
 
== Fondazione di "Völkerpsychologie" ==
La prima pubblicazione di Lazarus, "''Die Sittliche Berechtigung Preussens in Deutschland"'' (Berlino, 1850), fece appello al grande pubblico. In questo libro rivendicava per la [[Prussia]] la leadership sugli altri stati tedeschi in funzione della sua superiorità politica, filosofica e religiosa. Dal 1850 si dedicò soprattutto alla psicologia. Applicando le leggi della psicologia dell'individuo alla nazione e all'umanità, stabilì un nuovo ramo di ricerca che chiamò "Völkerpsychologie" (psicologia nazionale). In un articolo intitolato "''Ueber den Begriff und die Möglichkeit einer Völkerpsychologie als Wissenschaft"'' (nel "[[Deutsches Museum]]" di Robert Prutz, 1851) pose le basi per lo studio di questa scienza. Nove anni dopo, in collaborazione con Steinthal, suo amico e cognato, fondò la "''Zeitschrift für Völkerpsychologie und Sprachwissenschaft"''<ref>''Zeitschrift für Völkerpsychologie und Sprachwissenschaft'', (volumi i-xx, Berlino, 1860-1890</ref> che continuò poi come "''Zeitschrift des Vereins für Volkskunde ")''. Dal 1856 al 1858 pubblicò la sua opera principale, "''Das Leben der Seele in Monographien"''<ref>''Das Leben der Seele in Monographien'', (3 voll .;, 3d ed., 1883–971883–1897)</ref>. In essa affrontava i principali problemi della psicologia dal punto di vista della filosofia di Herbart. Scritta in uno stile popolare e facile, trovò presto una vasta cerchia di lettori.
 
Nel 1860 fu chiamato all'Università di Berna come professore di psicologia e sei anni dopo tornò a Berlino e fu nominato insegnante di filosofia all'Accademia militare reale (1867). Nel 1874 divenne professore di filosofia all'università di quella città. È statoFu uno dei fondatori della "Schillerstiftung" e per molti anni il suo presidente, nonché curatore del Victoria Lyceum. In occasione del suo settantesimo compleanno fu onorato dall'imperatore tedesco, dall'Università di Berna e dall'[[Hebrew Union College-Jewish Institute of Religion|dall'Hebrew Union College]] di [[Cincinnati]]. Il primo gli conferì il titolo di "Königlicher Geheimer Regierungsrath", la seconda, la laurea onorihonoris causa di dottore in [[giurisprudenza]] e il terzo, la laurea di dottore in [[teologia]]. Nel 1895, dopo la morte della sua prima moglie, sposò la vedova Nahida Ruth Remy, che sotto la sua influenza aveva abbracciato il [[giudaismo]]. Negli ultimi anni visse a [[Merano]] dove si era trasferito quando andò in pensione e dove morì.
 
Tra i suoi scritti filosofici e storici più brevi si possono citare: "''Ueber den Ursprung der Sitten",'' (1860;), "''Ueber die Ideen in der Geschichte",'' (1861;), "''Zur Lehre von den Sinneserscheinungen",'' (1867;), "''Ein Psychologischer Blick in Unsere Zeit",'' (1872;), "''Ideale Fragen",'' (1878;), "''Erziehung und Geschichte",'' (1881;) e "''Ueber die Reize des Spiels",'' (1883).
 
== Attività comunitaria ==
Prese parte attiva alla vita pubblica e spirituale degli ebrei prussiani. Dal 1867 al 1892 fu membro della ''Repräsentanten-Versammlung'' della congregazione ebraica di Berlino, dal 1882 al 1894, vicepresidente del ''Deutsch-Israelitischer Gemeindebund'', dal 1867 al 1874, presidente della filiale berlinese dell'[[Alleanza israelitica universale|dell'Alliance Israélite Universelle]], nel 1869 presidente del Sinodo ebraico di [[Lipsia]] e nel 1871 di quello di [[Augusta (Germania)|Augusta]]. Fu anche vicepresidente del Comitato ausiliario russo e del Comitato rumeno (1869-94). Fu inoltre uno dei fondatori della ''Lehranstalt für die Wissenschaft des Judenthums'' di Berlino e per molti anni presidente del suo consiglio. Era un oratore pubblico molto efficace e popolare. Le sue conferenze più importanti su ebrei ed ebraismo furono raccolte e pubblicate nel suo "''Treu und Frei"'', Lipsia, 1887 (contenente<ref>Contenente i suoi discorsi alle riunioni dei due sinodi;: "Heiss National?" ;, "Unser Standpunkt";, "An die Deutschen Juden";, "Auf [[Moses Mendelssohn]] ";, "Auf [[Michael Sachs]] "; e "Aus einer Jüdischen Gemeinde vor Fünfzig Jahren")</ref>.
 
Lazarus dedicò molto tempo ed energie alla lotta contro quell'antisemitismo che prese piede in Germania intorno al 1878. Fu uno dei più eminenti apologeti ebraici del suo tempo. Come molti dei suoi contemporanei, credeva (erroneamente) che l'antisemitismo fosse solo una fantasia passeggera, un fenomeno generato dai tempi reazionari, che poteva essere spiegato in scritti o indirizzi. Sosteneva che gli ebrei fossero uniti solo per mezzo della loro storia religiosa<ref>''Treu und Frei'', p. 77</ref>. In questo caso come in molti altri, quando considerava le questioni ebraiche, seguiva i dettami dei suoi desideri piuttosto che gli interessi del [[bene comune]] ("Gemeingeist"). Molto citata a scopo apologetico è la sua definizione del concetto di "nazione", come la caratteristica essenziale e unica oggettiva di cui non prende la somiglianza di costumi e morali, di territorio, religione e razza, ma il vincolo del linguaggio.
Lazarus devoted much time and energy to combating that antisemitism which took its rise in Germany about 1878. He was one of the most prominent Jewish apologists of his time. Like many of his contemporaries, he believed (erroneously) that antisemitism was merely a passing fancy, a phenomenon engendered by reactionary times, which could be explained away in writings or addresses. He maintained that the Jews were united only by means of their religious history ("Treu und Frei," p.&nbsp;77). In this case as in many others, when considering Jewish matters, Lazarus follows the dictates of his desires rather than the interests of the [[Bene comune|commonweal]] ("Gemeingeist"). Much cited for apologetic purposes is his definition of the concept "nation," as the essential and only objective characteristic of which he takes not the similarity of customs and morals, of territory, religion, and race, but the bond of language.
 
== "Die Ethik des Judenthums" ==
Dei suoi contributi più importanti alla [[letteratura ebraica]] si possono citare: "''Der Prophet Jeremias"'' (1894), una conferenza, e "''Die Ethik des Judenthums"''<ref>''Die Ethik des Judenthums'', (parte i, 1898; 2d ed., 1899; tradotto in inglese da [[Henrietta Szold]], e pubblicato dalla [[Jewish Publication Society|Jewish Publication Society of America]], 1900)</ref>. In quest'ultima opera Lazzaro considera l' [[etica]] come la risultante piuttosto che come il principio fondamentale della religione e, seguendo [[Immanuel Kant|Kant]], stabilisce come principio dell'etica ebraica, in particolare, la co-uguaglianza di [[Dio]] e della legge di autonomia, ma a causa della concezione ebraica di Dio, ovviamente, si arrese. Non riuscì a mostrare lo sviluppo storico della [[morale]] del giudaismo secondo le varie fonti, come è stato sottolineato da Herman Cohen ("<ref>''Das Problem der Jüdischen Sittenlehre, eine Kritik von Lazarus'', ''Ethik des Judenthums,'"', in "Monatsschrift, "xliii, 385 e segg. )</ref>.
 
==Note==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* [[Robert Flint]], ''LaThe filosofiaPhilosophy dellaof storiaHistory in EuropaEurope'' ;
* Moritz Brasch, ''Gesammelte Essays und Characterkopfe zür neuen Philos. und Literatur'' ;
* E. Berliner, ''Lazarus und die offentliche Meinung'' ;
* M. Brasch, "Der Begrunder de Volkerpsychologie"," in ''Nord et Sud'' (settembre 1894).
* {{EB1911Britannica 1911|wstitlesource=Lazarus, Moritz|volume=16|pagep=314}}</img>
* {{JewishEncyclopedia |title=Lazarus, Moritz |url=http://www.jewishencyclopedia.com/articles/9689-lazarus-moritz }}
 
== Altri progetti ==
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==Collegamenti esterni==
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* [[Robert Flint]], ''La filosofia della storia in Europa'' ;
* Moritz Brasch, ''Gesammelte Essays und Characterkopfe zür neuen Philos. und Literatur'' ;
* E. Berliner, ''Lazarus und die offentliche Meinung'' ;
* M. Brasch, "Der Begrunder de Volkerpsychologie", in ''Nord et Sud'' (settembre 1894).
* {{EB1911|wstitle=Lazarus, Moritz|volume=16|page=314}}</img>
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