Moritz Lazarus: differenze tra le versioni
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== Fondazione di "Völkerpsychologie" ==
La prima pubblicazione di Lazarus, ''Die Sittliche Berechtigung Preussens in Deutschland'' (Berlino, 1850), fece appello al grande pubblico. In questo libro rivendicava per la [[Prussia]] la leadership sugli altri stati tedeschi in funzione della sua superiorità politica, filosofica e religiosa. Dal 1850 si dedicò soprattutto alla psicologia. Applicando le leggi della psicologia dell'individuo alla nazione e all'umanità, stabilì un nuovo ramo di ricerca che chiamò "Völkerpsychologie" (psicologia nazionale). In un articolo intitolato ''Ueber den Begriff und die Möglichkeit einer Völkerpsychologie als Wissenschaft'' (nel "[[Deutsches Museum]]" di Robert Prutz, 1851) pose le basi per lo studio di questa scienza. Nove anni dopo, in collaborazione con Steinthal, suo amico e cognato, fondò la ''Zeitschrift für Völkerpsychologie und Sprachwissenschaft''<ref>''Zeitschrift für Völkerpsychologie und Sprachwissenschaft'', volumi i-xx, Berlino, 1860-1890</ref> che continuò poi come ''Zeitschrift des Vereins für Volkskunde''. Dal 1856 al 1858 pubblicò la sua opera principale, ''Das Leben der Seele in Monographien''<ref>''Das Leben der Seele in Monographien'', 3 voll., 3ª ed., 1883–1897)</ref>. In essa affrontava i principali problemi della psicologia dal punto di vista della filosofia di Herbart. Scritta in uno stile popolare e facile, trovò presto una vasta cerchia di lettori.
Nel 1860 fu chiamato all'Università di Berna come professore di psicologia e sei anni dopo tornò a Berlino e fu nominato insegnante di filosofia all'Accademia militare reale (1867). Nel 1874 divenne professore di filosofia all'università di quella città. Fu uno dei fondatori della "Schillerstiftung" e per molti anni il suo presidente, nonché curatore del Victoria Lyceum. In occasione del suo settantesimo compleanno fu onorato dall'imperatore tedesco, dall'Università di Berna e dall'[[Hebrew Union College-Jewish Institute of Religion]] di [[Cincinnati]]. Il primo gli conferì il titolo di "Königlicher Geheimer Regierungsrath", la seconda, la laurea
Tra i suoi scritti filosofici e storici più brevi si possono citare: ''Ueber den Ursprung der Sitten'' (1860), ''Ueber die Ideen in der Geschichte'' (1861), ''Zur Lehre von den Sinneserscheinungen'' (1867), ''Ein Psychologischer Blick in Unsere Zeit'' (1872), ''Ideale Fragen'' (1878), ''Erziehung und Geschichte'' (1881) e ''Ueber die Reize des Spiels'' (1883).
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== "Die Ethik des Judenthums" ==
Dei suoi contributi più importanti alla [[letteratura ebraica]] si possono citare: ''Der Prophet Jeremias'' (1894), una conferenza, e ''Die Ethik des Judenthums''<ref>''Die Ethik des Judenthums'', parte i, 1898; 2d ed., 1899; tradotto in inglese da [[Henrietta Szold]], e pubblicato dalla [[Jewish Publication Society|Jewish Publication Society of America]], 1900)</ref>. In quest'ultima opera Lazzaro considera l'[[etica]] come la risultante piuttosto che come il principio fondamentale della religione e, seguendo [[Immanuel Kant|Kant]], stabilisce come principio dell'etica ebraica, in particolare, la co-uguaglianza di [[Dio]] e della legge di autonomia, ma a causa della concezione ebraica di Dio, ovviamente, si arrese. Non riuscì a mostrare lo sviluppo storico della [[morale]] del giudaismo secondo le varie fonti, come è stato sottolineato da Herman Cohen<ref>''Das Problem der Jüdischen Sittenlehre, eine Kritik von Lazarus'', ''Ethik des Judenthums'', in "Monatsschrift, "xliii, 385 e segg.</ref>.
==Note==
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* E. Berliner, ''Lazarus und die offentliche Meinung'';
* M. Brasch, "Der Begrunder de Volkerpsychologie," in ''Nord et Sud'' (settembre 1894).
* {{
* {{JewishEncyclopedia |title=Lazarus, Moritz |url=http://www.jewishencyclopedia.com/articles/9689-lazarus-moritz }}
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{{interprogetto}}
==Collegamenti esterni==
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{{portale|biografie|filosofia|psicologia|ebraismo}}
[[Categoria:Studenti dell'Università di Berna]]
[[Categoria:Storia degli ebrei in Germania]]
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