Giuliano Poletti: differenze tra le versioni
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| immagine = Giuliano Poletti 2017.jpg
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| carica = [[Ministri del lavoro e delle politiche sociali della Repubblica Italiana|Ministro del lavoro e delle politiche sociali]]<br /><small>[[Dipartimento della gioventù e del servizio civile nazionale|con delega alle politiche giovanili]]</small>
| mandatoinizio = 22 febbraio [[2014]]
| mandatofine = 1º giugno [[2018]]
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| predecessore = [[Enrico Giovannini]]<br/>[[Cécile Kyenge]]<br/><small> ''(delega alle politiche giovanili)''</small>
| successore = [[Luigi Di Maio]]<br/>[[Vincenzo Spadafora]]<br/><small> ''(delega alle politiche giovanili)''</small>
| sito =http://www.governo.it/governo/gentiloni-paolo/ministro/giuliano-poletti
| carica2 = Presidente Nazionale della [[Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue|LegaCoop]]
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{{Bio
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| Attività = politico▼
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▲| Epoca = 1900
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▲| Nazionalità = italiano
▲| PostNazionalità = , ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali dal 22 febbraio [[2014]] al 1º giugno [[2018]] nei governi [[Governo Renzi|Renzi]] e [[Governo Gentiloni|Gentiloni]], con delega alle politiche giovanili, il servizio civile nazionale e universale e l'integrazione
}}
== Biografia ==
{{dx|[[File:Giorgio Napolitano and Giuliano Poletti 2011.jpg|thumb|sinistra|Il [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica]] [[Giorgio Napolitano]] e Giuliano Poletti nel [[2011]].]]}}
Nato a Spazzate Sassatelli (frazione di [[Imola]]), in una famiglia di contadini,<ref>{{cita web|url=http://www.ilfoglio.it/soloqui/22411|titolo=Poletti, l’uomo cooperativo di Romagna alla guerra del Jobs Act|accesso=21 marzo 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140320164856/http://www.ilfoglio.it/soloqui/22411|dataarchivio=20 marzo 2014}}</ref> si diploma all'istituto tecnico agrario [[Giuseppe Scarabelli|G. Scarabelli]] a Imola come [[agrotecnico]].
Iscritto al [[Partito Comunista Italiano]], è stato assessore comunale all'Agricoltura e alle Attività Produttive di [[Imola]] dal [[1976]] al [[1979]]. All'impegno politico-amministrativo ha affiancato quello professionale, esercitando, in qualità di presidente dell'ESAVE, (Studi e promozione della viticoltura e dell'enologia per l'Emilia-Romagna), un’intensa attività volta al rilancio del settore vitivinicolo in regione, dopo lo scandalo del vino al metanolo scoppiato nel 1986.<ref>{{Cita news|lingua=it-IT|url=http://argomenti.ilsole24ore.com/giuliano-poletti.html|titolo=Giuliano Poletti - Ultime notizie su Giuliano Poletti -
Dal [[1982]] al [[1989]] è stato segretario imolese del PCI. Successivamente è entrato nel Consiglio della [[Provincia di Bologna]] per il [[Partito Democratico della Sinistra|PDS]].<ref>[http://books.google.it/books?id=GLegMbGFuFsC&pg=PA159&lpg=PA159&dq=pds+giuliano+poletti&source=bl&ots=KftVNdnT0M&sig=f4DCA81EdpVYAUSox9BXI31Z4cU&hl=it&sa=X&ei=BhYJU-ygHYS9ygO53YHADA&ved=0CDgQ6AEwATgK#v=onepage&q=pds%20giuliano%20poletti&f=false Bernardo Caprotti, ''Falce e carrello'', 2007, Marsilio, pagina 159]</ref> Dal 2007 è iscritto al [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]], dove tuttora milita. Dal [[1992]] al [[2000]] è stato presidente di Efeso, ente di formazione della [[Legacoop]] Emilia-Romagna, quindi, fino al settembre [[2000]], presidente della Legacoop di Imola, poi presidente della Legacoop Regionale Emilia-Romagna e vicepresidente Legacoop Nazionale. Dal [[2002]] al 2014 è stato presidente di Legacoop Nazionale. Nel febbraio 2013 diviene presidente dell'[[Alleanza delle Cooperative Italiane]].<ref>{{cita web|url=http://www.imola.legacoop.it/web/index.php?option=com_content&task=view&id=605&Itemid=1|titolo=Poletti Giuliano nuovo presidente Alleanza delle Cooperative italiane|accesso=21 marzo 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160225185051/http://www.imola.legacoop.it/web/index.php?option=com_content&task=view&id=605&Itemid=1|dataarchivio=25 febbraio 2016|urlmorto=sì}}</ref>
Appassionato di [[pallamano]] è stato vicepresidente vicario della [[Federazione Italiana Giuoco Handball]].<ref>{{cita web|url=http://www.figh.it/wp-content/uploads/2012/08/Circolare_491.pdf|titolo=Circolare 491|accesso=21 marzo 2014|dataarchivio=28 febbraio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140228101326/http://www.figh.it/wp-content/uploads/2012/08/Circolare_491.pdf|urlmorto=sì}}</ref>
È sposato con Anna Venturini, assessore nel comune di [[Castel Guelfo di Bologna]]. Hanno due figli.<ref>{{cita news|url=http://www.redattoresociale.it/Notiziario/Articolo/455108/Giuliano-Poletti-dalle-cooperative-al-welfare-nel-segno-del-dialogo|titolo=Giuliano Poletti, dalle cooperative al welfare nel segno del dialogo|pubblicazione=Redattore Sociale|data=22 febbraio 2014}}</ref>
== Incarico ministeriale ==
[[File:DOORSTEP 2016-07-14 (28300617755).jpg|thumb|Il ministro Poletti al vertice informale dei ministri dell'occupazione e della politica sociale]]
▲=== Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ===
[[File:G7 Labour Turin.jpg|thumb|Giuliano Poletti al [[G7]] del Lavoro di Torino del 2017]]
Il 21 febbraio 2014 viene designato come Ministro del lavoro e delle politiche sociali nel [[governo Renzi]]. Con DPCM 23 aprile 2014 sono state delegate a Poletti le funzioni del Presidente del Consiglio dei Ministri in materia di politiche giovanili e servizio civile nazionale, politiche della famiglia e integrazione. Pochi giorni dopo la sua nomina il [[Movimento Cinque Stelle]] presenta al [[Senato della Repubblica|Senato]] una [[mozione di sfiducia]] nei suoi confronti per conflitti d'interesse relativo alla presidenza di Legacoop e Alleanza delle Cooperative Italiane, ma il Senato ne boccia la calendarizzazione, per cui non sarà nemmeno discussa. Il 12 dicembre 2016 viene riconfermato alla guida del Ministero per il [[Governo Gentiloni]]. Alla guida del Ministero del lavoro, l'occupazione in Italia, dati ufficiali per l’anno 2018, si attesta al 58,3%,<ref>{{Cita web|url=http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2018/05/02/istat-occupazione-marzo-al-top-dal-2008_2990d1c1-0c43-47d2-b774-62bb191a9171.html|titolo=Archivio dati Istat}}</ref> (il valore più alto da ottobre 2008): 23.134.000 cittadini occupati a marzo 2018, contro i 23.271.000 del secondo trimestre 2008.<ref name="fcheck">{{Cita web|url=https://www.agi.it/fact-checking/gentiloni_posti_lavoro-3556374/news/2018-02-26/|titolo=Quanti posti di lavoro persi durante la crisi sono stati recuperati?|autore=AGI - Agenzia Giornalistica Italia|sito=Agi|lingua=it|accesso=2018-04-26}}</ref> Nello specifico, per quel che concerne l'inizio del mandato del Ministro, nei 4 anni di attività ministeriale, sono stati recuperati 1.040.000 posti di lavoro rispetto al dato del primo trimestre 2014, in cui il livello degli occupati era di 22.026.000.<ref name="fcheck" /> Per la sola componente femminile, l’occupazione ha toccato un record storico, salendo al 49,3%.<ref name="istat">{{Cita news|lingua=it-IT|cognome=QuotidianoNet|url=https://www.quotidiano.net/economia/istat-gennaio-2018-1.3758684|titolo=Istat, disoccupazione giovanile ai minimi. Nel 2017 il Pil è cresciuto dell'1,5% - QuotidianoNet|pubblicazione=QuotidianoNet|data=2018-03-01|accesso=2018-04-26}}</ref> Allo stesso modo il tasso di inattività (che comprende chi non cerca lavoro) è sceso al più basso livello di sempre, posizionandosi al 43,7%. Il tasso di occupazione delle donne resta comunque di quasi 20 punti percentuali inferiore a quello degli uomini (67%). La disoccupazione, a gennaio 2018 all’11,1%,<ref name="istat" /><ref name="istat2">{{Cita news|lingua=it|url=http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-03-01/istat-gennaio-disoccupazione-risale-111percento-dusoccupazione-giovani-315percento-minimo-2011--095036.shtml?uuid=AEbRcC9D|titolo=Istat: a gennaio la disoccupazione risale all'11,1%. Quella dei giovani scende al 31,5%, il minimo dal 2011|pubblicazione=Il Sole 24 ORE|accesso=2018-04-26}}</ref> si attesta (dati di febbraio 2018) al 10,9%, ai livelli minimi da Agosto 2012<ref>{{Cita news|lingua=it|url=http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-04-04/istat-febbraio-disoccupazione-scende-109percento-100333.shtml?uuid=AEJgBZSE|titolo=Istat: a febbraio la disoccupazione cala al 10,9%|pubblicazione=Il Sole 24 ORE|accesso=2018-04-26}}</ref> recuperando più di 2 punti percentuali rispetto al valore del primo trimestre 2014, quando in Italia il tasso era al 13,5%.<ref name="infodata.ilsole24ore.com">{{Cita news|lingua=it-IT|url=http://www.infodata.ilsole24ore.com/2017/01/24/occupazione-disoccupazione-italia-europa-dal-2008-al-2017/|titolo=Occupazione e disoccupazione in Italia e in Europa. Dal 2008 al 2017 - Info Data|pubblicazione=Info Data|data=2017-01-24|accesso=2018-04-26}}</ref> Mentre, nella dimensione giovanile, nonostante il livello resti ancora alto, la disoccupazione (dati di gennaio 2018) è scesa al 31,5% , il valore è ai minimi dal dicembre 2011<ref name="istat2" />, recuperando 14.7 punti percentuali rispetto al 46,2%<ref
=== Jobs Act ===
Tra le attività e le iniziative legislative portate a compimento nel corso del suo incarico, quella più famosa e discussa è stata la riforma del mercato del lavoro, il cosiddetto “Jobs Act” (Legge delega 10 dicembre 2014, nº 183, e otto successivi decreti legislativi attuativi)<ref>{{Cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-12-03/jobs-act-traguardo-governo-chiedera-oggi-fiducia-senato-103153_PRN.shtml|titolo=Il Jobs act è legge: ok del Senato alla fiducia. Renzi: l’Italia cambia davvero - Il Sole 24 ORE
La riforma ha toccato alla radice i nodi storici della flessibilità, della produttività (bassa) e delle tutele (elevate) che tutte le istituzioni nazionali e internazionali consideravano “troppo rigidi” nel nostro paese, tali da scoraggiare investimenti e sviluppo economico. Dalla sua introduzione (febbraio 2014) il numero di occupati è cresciuto di 1
Diverse sono le opinioni positive sulla riforma da parte di economisti, professori universitari e giuslavoristi italiani, tra i quali Pietro Ichino, Tommaso Nannicini, Stefano Sacchi e Carlo Dell'Aringa.<ref>{{Cita news|lingua=it|url=
<ref>{{Cita news|lingua=it|url=
In campo europeo anche il Primo Ministro francese Macron e in parte il Premier spagnolo, nelle loro riforme del lavoro, hanno preso spunto dal jobs act.<ref>{{Cita news|lingua=it|url=http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-01-10/jobs-act-mirino-campagna-elettorale-ma-piu-che-smontarlo-va-completato--113601.shtml?uuid=AEZNpDfD|titolo=Fact-checking al Jobs act: cosa ha prodotto e come va completato|pubblicazione=Il Sole 24 ORE|accesso=2018-04-26}}</ref>
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Di particolare significato il riconoscimento dell’indennità di maternità a prescindere dall’effettiva astensione dal lavoro e l’aumento del congedo parentale da tre a sei mesi, fruibili entro i primi tre anni di vita del bambino. Altra tutela di rilievo è quella introdotta dalla disposizione che rende strutturale la Dis.Coll, l’indennità di disoccupazione per i collaboratori, tra l’altro ampliando la platea dei beneficiari, che ora comprende anche gli assegnisti e i dottorandi di ricerca.
Per quanto riguarda il lavoro agile, le misure approvate definiscono strumenti innovativi per favorire una modalità di organizzazione del lavoro che da una parte risponde all’evoluzione del sistema produttivo e, dall’altra, permette una migliore conciliazione dei tempi di lavoro con i tempi di vita. Tutto questo, delineando un quadro di tutele dei lavoratori che vanno dal diritto ad un trattamento economico non inferiore a quello complessivamente applicato nei confronti dei lavoratori che svolgono le medesime mansioni esclusivamente all’interno dell’azienda, alle garanzie in tema di salute e sicurezza, all’assicurazione obbligatoria per gli infortuni e le malattie professionali.<ref>{{Cita news|lingua=it|url=https://www.avvenire.it/economia/pagine/il-lavoro-agile-diventa-legge|titolo=Professionisti e partite Iva. Via libera alla riforma del lavoro autonomo|data=2017-05-10|accesso=2018-04-26}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.lavoro.gov.it/stampa-e-media/Comunicati/Pagine/Lavoro-autonomo-e-agile-09032017.aspx|titolo=Comunicati
=== La riforma del terzo settore ===
Altro provvedimento di rilievo è stato la legge delega per la riforma del terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale (Legge 6 giugno 2016, nº 106 e cinque successivi decreti legislativi attuativi).
Fra i principali obiettivi della Riforma, sia il riordino e la semplificazione di una normativa che si è andata stratificando nel corso degli anni, sia la promozione e il sostegno dell’operato di quei soggetti (secondo i dati del censimento permanente Istat, al 2015 le istituzioni non profit erano oltre
Da un lato, si è quindi voluto procedere alla razionalizzazione della legislazione (primaria e secondaria) relativa al Terzo settore, affinché rispondesse pienamente al dettato dell’art.118 della Costituzione volto a “favorire l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”; dall’altro, si è inteso definire con maggiore chiarezza il ruolo delle Istituzioni nel rapporto con i soggetti e le organizzazioni di Terzo settore.<ref>{{Cita news|lingua=it|url=http://www.vita.it/it/article/2018/01/23/poletti-la-riforma-del-terzo-settore-un-investimento-sul-futuro/145714/|titolo=Poletti: La riforma del Terzo settore? Un investimento sul futuro|pubblicazione=Vita|data=2018-01-23|accesso=2018-04-26}}</ref>
Tra le novità più significative, la riforma dei Centri di Servizio per il Volontariato, l’introduzione di misure agevolative volte a favorire gli investimenti delle imprese e delle cooperative sociali, l’istituzione del Servizio Civile Universale, la revisione dei criteri di accesso all’istituto del 5 per mille.<ref>{{Cita news|lingua=it|url=http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-01-23/terzo-settore-poletti-e-bobba-comparto-cresce-riforma-attuata-154054.shtml?uuid=AEkVdVnD|titolo=Terzo settore, Poletti e Bobba: comparto cresce, riforma attuata|pubblicazione=Il Sole 24 ORE|accesso=2018-04-26}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.lavoro.gov.it/stampa-e-media/Interviste/Documents/2016/Marzo/20160317.pdf|titolo=Intervista Corriere della Sera|accesso=26 aprile 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180426212726/http://www.lavoro.gov.it/stampa-e-media/Interviste/Documents/2016/Marzo/20160317.pdf|dataarchivio=26 aprile 2018|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=it|url=https://www.avvenire.it/economia/pagine/pi-occupati-e-volontari-nel-terzo-settore|titolo=Un primo bilancio. Più occupati e volontari nel Terzo settore|data=2018-01-24|accesso=2018-04-26}}</ref>
=== Lotta alla povertà; il reddito di inclusione ===
Nel campo delle politiche sociali, l’intervento di maggior rilievo è quello indirizzato al contrasto della povertà e dell’esclusione sociale, definito in collaborazione con l’Alleanza contro la povertà. Si tratta della legge delega 15 marzo 2017, nº 33 (recante norme relative al contrasto della povertà, al riordino delle prestazioni e al sistema degli interventi e dei servizi sociali) e del successivo decreto legislativo di attuazione, 15 settembre 2017, nº 147.<ref>{{Cita news|lingua=it|url=http://www.vita.it/it/article/2017/08/29/ok-definitivo-dal-consiglio-dei-ministri-a-gennaio-parte-il-reddito-di/144332/|titolo=Ok definitivo dal Consiglio dei Ministri, a gennaio parte il reddito di inclusione|pubblicazione=Vita|data=2017-08-29|accesso=2018-04-26}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.lavoro.gov.it/priorita/Pagine/Poletti-da-oggi-la-lotta-alla-poverta-e-il-Reddito-di-inclusione-sono-legge-dello-Stato.aspx|titolo=Priorita
Con questi provvedimenti, si colma un vuoto annoso nel sistema italiano di protezione degli individui a basso reddito. Oltre a definire un Piano nazionale per la lotta alla povertà, l’Italia si dota, per la prima volta, di una misura unica e permanente di contrasto alla povertà fondata sul sostegno al reddito e sull’inclusione sociale: viene infatti istituito il Reddito di inclusione (REI), che non è solo un sostegno economico, ma un progetto per l’autonomia.
In sostanza, il Reddito di inclusione (che può essere richiesto a partire dal 1º dicembre 2017 ed è finanziato con oltre 2 miliardi di risorse per il 2018, che saliranno a circa 3 nel 2020) rappresenta il pilastro fondamentale del Piano nazionale per la lotta alla povertà ed è il segno di un nuovo approccio alle politiche sociali, in quanto si fonda sul principio dell’inclusione attiva, ovvero sull’affiancamento al sussidio economico di misure di accompagnamento capaci di promuovere il reinserimento nella società e nel mondo del lavoro di coloro che ne sono esclusi. Insomma, non una misura assistenzialistica, un beneficio economico ‘passivo’, in quanto al nucleo familiare beneficiario è richiesto un impegno ad attivarsi, sulla base di un progetto personalizzato condiviso con i servizi territoriali, che accompagni il nucleo verso l’autonomia.<ref>{{Cita web|url=http://www.lavoro.gov.it/stampa-e-media/Interviste/Documents/2017/marzo/20170308.pdf|titolo=Intervista Repubblica marzo 2017|accesso=26 aprile 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180427190136/http://www.lavoro.gov.it/stampa-e-media/Interviste/Documents/2017/marzo/20170308.pdf|dataarchivio=27 aprile 2018|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.lavoro.gov.it/notizie/Pagine/Reddito-di-inclusione-al-via-dal-1-dicembre-Stanziati-1-8-miliardi-di-euro-nel-2017-Poletti-Un-primo-passo-lungo-percorso.aspx|titolo=Notizie
Per l’attuazione della misura di contrasto alla povertà, viene prevista l’attivazione della rete nazionale per l’inclusione e la protezione sociale come infrastruttura stabile per la collaborazione tra le istituzioni e le organizzazioni sociali, con l’obiettivo di analizzare gli elementi di criticità sociale e di favorire una collaborazione permanente tra tutti questi soggetti, indispensabile per costruire una risposta condivisa ed efficace a bisogni diversi ed in rapida evoluzione. L’obiettivo del Ministero, è quello di raggiungere (entro luglio 2018) 700
=== Garanzia Giovani ===
Ufficialmente chiamata "European Youth Guarantee" è un'iniziativa europea approvata nell'aprile 2013, per venire incontro a tutti quei paesi europei che hanno una percentuale di disoccupazione giovanile superiore al 25%, rivolta a tutti i giovani "Neet"(acronimo di ''Not education, employment or training''), sotto i 25 anni di età.<ref>{{Cita news|lingua=it-IT|url=https://www.wired.it/economia/lavoro/2014/02/05/youth-guarantee-disoccupazione/|titolo=Youth Guarantee: il piano EU per la disoccupazione giovanile - Wired|pubblicazione=Wired|data=2014-02-05|accesso=2018-04-26}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=it-IT|url=https://www.6sicuro.it/lavoro/garanzia-giovani|titolo=Garanzia Giovani: cos'è e come funziona e le novità del 2018|pubblicazione=Assicurazioni Online 6sicuro|data=2017-12-14|accesso=2018-04-26}}</ref>
La strategia generale, approvata 22 aprile 2013 sotto forma di raccomandazione del consiglio Ue, prevede che ciascuno dei 28 Paesi disegni un proprio Piano nazionale per l’attuazione, col supporto della Commissione, da cui dovrà anche arrivare il via libera definitivo. Il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali ha varato il piano Nazionale (iniziato in via sperimentale il primo maggio 2014)<ref name="garanzia">{{Cita web|url=http://www.garanziagiovani.gov.it/ScopriComeFunziona/Pagine/default.aspx|titolo=Scopri come funziona|autore=Ministero del Lavoro
Per ottenere le misure del programma, il Ministero ha creato una piattaforma on line ad hoc dedicata ai giovani e alle imprese, nel quale occorre registrarsi e aderire. Nel dettaglio, le misure prevedono: accompagnamento al lavoro, formazione, apprendistato, tirocinio extracurriculare, servizio civile, auto-imprenditorialità, mobilità professionale.<ref name="garanzia" />
A oggi, secondo le fonti ufficiali, i Neet che si sono iscritti al programma sono 1.204.670, quelli presi in carico dai centri per l'impiego 982.589 e, coloro che dopo l’esperienza con Garanzia giovani hanno trovato un’occupazione, sono 359.348 di cui il 30,5% con un contratto indeterminato.<ref name="lavoro.gov">{{Cita web|url=http://www.lavoro.gov.it/notizie/pagine/poletti-grazie-a-garanzia-giovani-si-e-ridotto-il-numero-degli-inattivi.aspx/|titolo=Notizie
A tre anni dal lancio, e sulla scorta dei buoni risultati che l’Unione Europea ha riconosciuto al programma mirato a migliorare l’occupabilità dei NEET, Garanzia Giovani è stata rilanciata con nuove risorse ed un aggiustamento della strategia complessiva. L’annuncio è stato dato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali nel corso di un incontro con i rappresentanti delle Regioni e delle organizzazioni sindacali. Le nuove risorse, che ammontano a 1,3 miliardi di euro, consentiranno di portare il programma fino alla scadenza del ciclo di programmazione dei fondi europei (2020), consolidando l’esperienza accumulata e correggendo le problematiche emerse dal monitoraggio attento e continuo.<ref name="lavoro.gov" />
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In questi anni, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha anche svolto un ruolo di primo piano nella definizione e nella realizzazione di interventi in materia previdenziale.
Da ricordare, in riferimento alla necessità di porre rimedio ad alcuni problemi originati dalla riforma Fornero, l’azione a tutela dei cosiddetti “esodati” (8 salvaguardie, per un totale di circa
Per quanto riguarda i lavori usuranti, è stato previsto il pensionamento anticipato di 12/18 mesi (dipendenti/autonomi), mediante eliminazione delle finestre di accesso, insieme con l’eliminazione dell’adeguamento alla speranza di vita (dal 2019) e con requisiti soggettivi “semplificati” per tutti.
Tra le altre modifiche della normativa previdenziale, l’introduzione del cumulo gratuito dei contributi versati a gestioni diverse, l’estensione della 14ª mensilità ai pensionati che non la percepivano (quelli con assegno compreso tra 1,5 e 2 volte il minimo Inps) e l’aumento del 30% dell’importo di quella erogata a chi già ne beneficiava (pensionati con assegno fino a 1,5 volte il minimo Inps).<ref>{{Cita web|url=http://www.lavoro.gov.it/priorita/pagine/il-ministro-poletti-con-aumento-e-estensione-della-quattordicesima-sostegno-a-pensionati-con-i-redditi-piu-bassi.aspx/|titolo=Priorita
Infine, nell’ultima legge di bilancio sono stati ulteriormente rafforzati gli interventi, prevedendo la proroga a tutto il 2019 dell’Ape volontario<ref>{{Cita news|lingua=it-IT|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/02/13/ape-volontaria-via-libera-alle-domande-il-simulatore-dellinps-e-i-calcoli-di-palazzo-chigi-sul-costo-del-prestito/4158338/|titolo=Ape volontaria, via libera alle domande. Il simulatore dell'Inps e i calcoli di Palazzo Chigi sul costo del prestito - Il Fatto Quotidiano|pubblicazione=Il Fatto Quotidiano|data=2018-02-13|accesso=2018-04-26}}</ref>, un requisito contributivo ridotto per le lavoratrici con figli ai fini dell’accesso all’Ape sociale (uno “sconto” fino ad un massimo di due anni), l’impegno ad una revisione strutturale del meccanismo di calcolo dell’adeguamento alla speranza di vita dei requisiti anagrafici di accesso al pensionamento di vecchiaia e l’immediata esenzione di 15 categorie di occupazioni particolarmente gravose dall’innalzamento che scatterà dal 2019<ref>{{Cita news|lingua=it-IT|nome=Lorenzo|cognome=Salvia|url=http://www.corriere.it/economia/18_febbraio_02/pensione-67-anni-firmato-decreto-che-salva-15-lavori-gravosi-ef966244-084f-11e8-bfab-d44c18e4815f.shtml|titolo=In pensione a 67 anni? Firmato il decreto che «salva» i 15 lavori gravosi|pubblicazione=Corriere della Sera|accesso=2018-04-26}}</ref>, l’istituzione di una commissione tecnica di studio per la rilevazione su base scientifica della gravosità delle occupazioni, l’istituzione di una commissione tecnica di studio per approfondire la comparazione della spesa previdenziale a livello internazionale.<ref>{{Cita web|url=http://www.lavoro.gov.it/stampa-e-media/Comunicati/Pagine/Pensioni-decreti-Ape-sociale-lavoratori-precoci.aspx|titolo=Comunicati
==Aspetti controversi e polemiche==
Il 4 dicembre 2014, [[Roberto Saviano]], con un articolo su ''Repubblica'', gli chiese conto dei suoi rapporti con [[Salvatore Buzzi]], arrestato nell’ambito dell’inchiesta denominata Mafia Capitale. I fatti citati da Saviano, si riferiscono all’anno 2010 e fanno riferimento a una cena a cui il Ministro partecipò, nella quale, tra i presenti, c’era anche Salvatore Buzzi, allora presidente della "29 giugno", la più grande cooperativa sociale della regione Lazio. A seguito dell’articolo di Saviano, Poletti rispose attraverso una lettera aperta su Repubblica, che cita: <blockquote>“Caro direttore, nell’articolo pubblicato ieri su questo quotidiano, Roberto Saviano mi invita a spiegare la mia presenza
==Note==
<references/>
==Voci correlate==
* [[Decreto Poletti]]
* [[Garanzia giovani]]
* [[Jobs Act]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|n=Un anno di ''Garanzia Giovani'': sui media più critiche che elogi|n_etichetta=Un anno di ''Garanzia Giovani'': sui media più critiche che elogi}}
== Collegamenti esterni ==
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