Giuliano Poletti: differenze tra le versioni

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== Incarico ministeriale ==
=== Ministro del Lavorolavoro e delle Politichepolitiche Socialisociali ===
[[File:DOORSTEP 2016-07-14 (28300617755).jpg|thumb|Il ministro Poletti al vertice informale dei Ministriministri dell'Occupazioneoccupazione e della Politicapolitica sociale]]
[[File:G7 Labour Turin.jpg|thumb|Giuliano Poletti al [[G7]] del Lavoro di Torino del 2017]]
Il 21 febbraio 2014 viene designato come Ministro del lavoro e delle politiche sociali nel [[governo Renzi]]. Con DPCM 23 aprile 2014 sono state delegate a Poletti le funzioni del Presidente del Consiglio dei Ministri in materia di politiche giovanili e servizio civile nazionale, politiche della famiglia e integrazione. Pochi giorni dopo la sua nomina il [[Movimento Cinque Stelle]] presenta al [[Senato della Repubblica|Senato]] una [[mozione di sfiducia]] nei suoi confronti per conflitti d'interesse relativo alla presidenza di Legacoop e Alleanza delle Cooperative Italiane, ma il Senato ne boccia la calendarizzazione, per cui non sarà nemmeno discussa. Il 12 dicembre 2016 viene riconfermato alla guida del Ministero per il [[Governo Gentiloni]]. Alla guida del Ministero del lavoro, l'occupazione in Italia, dati ufficiali per l’anno 2018, si attesta al 58,3%,<ref>{{Cita web|url=http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2018/05/02/istat-occupazione-marzo-al-top-dal-2008_2990d1c1-0c43-47d2-b774-62bb191a9171.html|titolo=Archivio dati Istat}}</ref> (il valore più alto da ottobre 2008): 23.134.000 cittadini occupati a marzo 2018, contro i 23.271.000 del secondo trimestre 2008.<ref name="fcheck">{{Cita web|url=https://www.agi.it/fact-checking/gentiloni_posti_lavoro-3556374/news/2018-02-26/|titolo=Quanti posti di lavoro persi durante la crisi sono stati recuperati?|autore=AGI - Agenzia Giornalistica Italia|sito=Agi|lingua=it|accesso=2018-04-26}}</ref> Nello specifico, per quel che concerne l'inizio del mandato del Ministro, nei 4 anni di attività ministeriale, sono stati recuperati 1.040.000 posti di lavoro rispetto al dato del primo trimestre 2014, in cui il livello degli occupati era di 22.026.000.<ref name="fcheck" /> Per la sola componente femminile, l’occupazione ha toccato un record storico, salendo al 49,3%.<ref name="istat">{{Cita news|lingua=it-IT|cognome=QuotidianoNet|url=https://www.quotidiano.net/economia/istat-gennaio-2018-1.3758684|titolo=Istat, disoccupazione giovanile ai minimi. Nel 2017 il Pil è cresciuto dell'1,5% - QuotidianoNet|pubblicazione=QuotidianoNet|data=2018-03-01|accesso=2018-04-26}}</ref> Allo stesso modo il tasso di inattività (che comprende chi non cerca lavoro) è sceso al più basso livello di sempre, posizionandosi al 43,7%. Il tasso di occupazione delle donne resta comunque di quasi 20 punti percentuali inferiore a quello degli uomini (67%). La disoccupazione, a gennaio 2018 all’11,1%,<ref name="istat" /><ref name="istat2">{{Cita news|lingua=it|url=http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-03-01/istat-gennaio-disoccupazione-risale-111percento-dusoccupazione-giovani-315percento-minimo-2011--095036.shtml?uuid=AEbRcC9D|titolo=Istat: a gennaio la disoccupazione risale all'11,1%. Quella dei giovani scende al 31,5%, il minimo dal 2011|pubblicazione=Il Sole 24 ORE|accesso=2018-04-26}}</ref> si attesta (dati di febbraio 2018) al 10,9%, ai livelli minimi da Agosto 2012<ref>{{Cita news|lingua=it|url=http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-04-04/istat-febbraio-disoccupazione-scende-109percento-100333.shtml?uuid=AEJgBZSE|titolo=Istat: a febbraio la disoccupazione cala al 10,9%|pubblicazione=Il Sole 24 ORE|accesso=2018-04-26}}</ref> recuperando più di 2 punti percentuali rispetto al valore del primo trimestre 2014, quando in Italia il tasso era al 13,5%.<ref name="infodata.ilsole24ore.com">{{Cita news|lingua=it-IT|url=http://www.infodata.ilsole24ore.com/2017/01/24/occupazione-disoccupazione-italia-europa-dal-2008-al-2017/|titolo=Occupazione e disoccupazione in Italia e in Europa. Dal 2008 al 2017 - Info Data|pubblicazione=Info Data|data=2017-01-24|accesso=2018-04-26}}</ref> Mentre, nella dimensione giovanile, nonostante il livello resti ancora alto, la disoccupazione (dati di gennaio 2018) è scesa al 31,5% , il valore è ai minimi dal dicembre 2011<ref name="istat2" />, recuperando 14.7 punti percentuali rispetto al 46,2%<ref name="infodata.ilsole24ore.com" /> del primo trimestre 2014 (valore massimo toccato in quel periodo).
 
=== Jobs Act ===
Tra le attività e le iniziative legislative portate a compimento nel corso del suo incarico, quella più famosa e discussa è stata la riforma del mercato del lavoro, il cosiddetto “Jobs Act” (Legge delega 10 dicembre 2014, nº 183, e otto successivi decreti legislativi attuativi)<ref>{{Cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-12-03/jobs-act-traguardo-governo-chiedera-oggi-fiducia-senato-103153_PRN.shtml|titolo=Il Jobs act è legge: ok del Senato alla fiducia. Renzi: l’Italia cambia davvero - Il Sole 24 ORE|accesso=2018-04-26}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.jobsact.lavoro.gov.it/Pagine/default.aspx|titolo=Jobs Act|autore=Ministero del Lavoro|lingua=it|accesso=2018-04-26|dataarchivio=19 aprile 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180419074204/http://www.jobsact.lavoro.gov.it/Pagine/default.aspx|urlmorto=sì}}</ref> con il quale è stato riordinato e semplificato l’impianto complessivo delle relazioni contrattuali con l’introduzione del contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, più moderno e in linea con l’Europa, e l’eliminazione di forme particolarmente precarizzanti come le collaborazioni a progetto e l’associazione in partecipazione, procedendo, al contempo, ad una importante ridefinizione delle caratteristiche del lavoro subordinato e del lavoro autonomo. Altri effetti della riforma sono la semplificazione delle procedure e degli adempimenti connessi alla costituzione e alla gestione dei rapporti di lavoro; l’estensione del diritto all’indennità di maternità a tutte le lavoratrici e il rafforzamento della strumentazione per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro; la razionalizzazione del sistema dei controlli e delle ispezioni; il divieto della pratica delle “dimissioni in bianco”. Sono inoltre stati modificati gli ammortizzatori sociali, ampliando le coperture ed estendendole anche ai lavoratori delle imprese di minori dimensioni e distinguendo con maggiore precisione le situazioni di disoccupazione involontaria da quelle di effettiva continuità dei rapporti di lavoro. Infine, è stato riformato il sistema delle politiche attive, con l’obiettivo di realizzare un modello di sostegno e di accompagnamento dei lavoratori più efficace e coerente con il costante processo di cambiamento legato alla digitalizzazione e all’automazione.
 
La riforma ha toccato alla radice i nodi storici della flessibilità, della produttività (bassa) e delle tutele (elevate) che tutte le istituzioni nazionali e internazionali consideravano “troppo rigidi” nel nostro paese, tali da scoraggiare investimenti e sviluppo economico. Dalla sua introduzione (febbraio 2014) il numero di occupati è cresciuto di 1.029.000 unità (dato ufficiale di novembre 2017), rimettendo di fatto in moto il mercato del lavoro in Italia.<ref>{{Cita news|lingua=it|url=http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-01-10/jobs-act-mirino-campagna-elettorale-ma-piu-che-smontarlo-va-completato--113601.shtml?uuid=AEZNpDf|titolo=Fact-checking al Jobs act: cosa ha prodotto e come va completato|pubblicazione=Il Sole 24 ORE|accesso=2018-04-26|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180426213102/http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-01-10/jobs-act-mirino-campagna-elettorale-ma-piu-che-smontarlo-va-completato--113601.shtml?uuid=AEZNpDf|dataarchivio=26 aprile 2018|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=it|url=http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2016-09-12/istat-poletti-il-jobs-act-funziona-confermata-crescita-occupazione-112242.shtml?uuid=ADeJFxIB|titolo=Istat, Poletti: «Il Jobs Act funziona, confermata la crescita dell'occupazione»|pubblicazione=Il Sole 24 ORE|accesso=2018-04-26}}</ref>
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Ufficialmente chiamata "European Youth Guarantee" è un'iniziativa europea approvata nell'aprile 2013, per venire incontro a tutti quei paesi europei che hanno una percentuale di disoccupazione giovanile superiore al 25%, rivolta a tutti i giovani "Neet"(acronimo di ''Not education, employment or training''), sotto i 25 anni di età.<ref>{{Cita news|lingua=it-IT|url=https://www.wired.it/economia/lavoro/2014/02/05/youth-guarantee-disoccupazione/|titolo=Youth Guarantee: il piano EU per la disoccupazione giovanile - Wired|pubblicazione=Wired|data=2014-02-05|accesso=2018-04-26}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=it-IT|url=https://www.6sicuro.it/lavoro/garanzia-giovani|titolo=Garanzia Giovani: cos'è e come funziona e le novità del 2018|pubblicazione=Assicurazioni Online 6sicuro|data=2017-12-14|accesso=2018-04-26}}</ref>
 
La strategia generale, approvata 22 aprile 2013 sotto forma di raccomandazione del consiglio Ue, prevede che ciascuno dei 28 Paesi disegni un proprio Piano nazionale per l’attuazione, col supporto della Commissione, da cui dovrà anche arrivare il via libera definitivo. Il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali ha varato il piano Nazionale (iniziato in via sperimentale il primo maggio 2014)<ref name="garanzia">{{Cita web|url=http://www.garanziagiovani.gov.it/ScopriComeFunziona/Pagine/default.aspx|titolo=Scopri come funziona|autore=Ministero del Lavoro|lingua=it-IT|accesso=2018-04-26|dataarchivio=24 aprile 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180424053153/http://www.garanziagiovani.gov.it/ScopriComeFunziona/Pagine/default.aspx|urlmorto=sì}}</ref> aumentando la platea anagrafica dei neet fino ai 29 anni di età. Accanto al Piano nazionale che individua le azioni comuni su tutto il territorio nazionale, ciascuna Regione, che con lo Stato condivide una strategia unitaria, ha l'impegno di adottare un proprio piano attuativo per definire quali sono le misure del Programma che vengono attivate sul territorio, in coerenza con la strategia nazionale.<ref>{{Cita web|url=http://www.garanziagiovani.gov.it/Pagine/IlRuoloDelleRegioni.aspx|titolo=Garanzia Giovani|autore=Ministero del Lavoro|lingua=it-IT|accesso=2018-04-26|dataarchivio=26 aprile 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180426145007/http://www.garanziagiovani.gov.it/Pagine/IlRuoloDelleRegioni.aspx|urlmorto=sì}}</ref>
 
Per ottenere le misure del programma, il Ministero ha creato una piattaforma on line ad hoc dedicata ai giovani e alle imprese, nel quale occorre registrarsi e aderire. Nel dettaglio, le misure prevedono: accompagnamento al lavoro, formazione, apprendistato, tirocinio extracurriculare, servizio civile, auto-imprenditorialità, mobilità professionale.<ref name="garanzia" />
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}}
{{Box successione
| tipologia =
| carica = Presidente [[Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue|LegaCoop]]
| immagine = LegaCoop Logo Legacoop.gifsvg
| periodo = 30 novembre [[2002]] - 21 febbraio [[2014]]
| precedente = [[Ivano Barberini]]
| successivo = [[Mauro Lusetti]]
}}
{{Portale|biografie|politica}}