Demodoxalogia: differenze tra le versioni

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La '''demodoxalogia''' (anche '''demodossalogia''') è lo studio dell'[[opinione pubblica]]: e'è stata definita una disciplina che si propone di approfondire i presupposti [[psicologia|psicologici]] e [[sociologia|sociali]] che informano e formano l'opinione pubblica e tende a ottenere una migliore combinazione fra la notizia, il pubblico e il mezzo di comunicazione impiegato.<ref>Voce 'demodossalogia' in Salvatore Battaglia, ''Grande dizionario della lingua italiana'', Torino, UTET.</ref>
 
==Etimologia e varianti terminologiche==
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Le origini della disciplina risalirebbero al 1940 quando al termine di un convegno di due giorni<ref>«L'Orano ed altri cultori della materia convennero per acquisire definitivamente nella denominazione di "demodossalogia" la menzionata accezione di giornalismo, resa ufficiale nel convegno della stampa e carta di Parma e Salsomaggiore (1940), in sede del XLI congresso della S.I.P.S. ed in ogni altro rapporto successivo.» in F. A. Perini-Bembo, ''Lineamenti di demodossalogia'', Università internazionale Pro Deo, Roma, anno accademico 1948-49, pag.86.</ref> [[Emilio Bodrero]] (rettore dell'università di Padova), [[Paolo Orano]] (rettore dell'università di Perugia), [[Federico Augusto Perini-Bembo]], Francesco Orestano, Nello Quilici e altri docenti universitari concordarono sulla terminologia coniata<ref>Si veda la nota esplicativa in F. A. Perini-Bembo, ''La demodossalogia nella classificazione della scienza: sua autonomia e ripartizione'', estratto dagli Atti della XLV Riunione della S.I.P.S., Napoli, 1954, pag.11.</ref> dai discepoli di Orano<ref>Paolo Orano, ''Verso una dottrina storica del giornalismo'', prolusione universitaria del 28 aprile 1928.</ref>, primo docente ordinario di storia del giornalismo (nel 1928) e direttore della Scuola fascista di giornalismo<ref>Decreto governativo del 21 novembre 1929.</ref>.
 
Il senatore Paolo Orano, scrittore e giornalista, al termine della seconda guerra mondiale fu rinchiuso a Padula perché, pur essendo ebreo, durante il fascismo aveva esaltato il regime e giustificato la censura governativa. Coniugato con la scrittrice francese [[Camille Mallarmé]] morì nella sua casa di Firenze, agli arresti.
 
Perini-Bembo, assistente di Orano, plurilaureato e decorato sul campo, ebbe una vita avventurosa che non lo distolse dall'approfondire e aggiornare la demodoxalogia, lasciando un copioso materiale alla fondazione da lui creata<ref>Fondazione di Demodossalogia Perini-Bembo di Santa Ternita, in Venezia-Mestre, eretta in ente morale con Decreto ministeriale dell'11/07/1995.</ref>.
 
Nel 1939 Orano e Perini-Bembo fondano un '''Centro di demodossalogia''' presso l'Università di Roma Sapienza: è il primo istituto di studi sull'opinione pubblica attivo in Italia (sia pure poco strutturato, è comunque antecedente alla Doxa, la cui fondazione risale al 1946)<ref>Bruno Zarzaca, "Unesco e demodoxalogia", [https://zarzaca.com/sidd/unesco-e-demodoxalogia/ www.opinionepubblica.com], 30 luglio 2009.</ref>. Tale Centro ha una particolare rilevanza anche per la [[storia del giornalismo]]: in un documento dell'[[UnescoUNESCO]] del 1956 è classificato come il primo riferimento dell'epoca per la formazione giornalistica in Italia<ref>Jacques Bourquin, ''Les moyens et les methodes de formation professionnelle des journalistes dans les pays d'europe'', Reunion internationale d'experts sur la formation professionnelle des journalistes, Maison de l'Unesco, 9-13 avril 1956.</ref>.
 
Nel dopoguerra la demodoxalogia fu esame fondamentale ai corsi dell'[[Università internazionale degli studi sociali Pro Deo]] (l'attuale [http://www.luiss.it Luiss]), fondata a Roma nel 1948 dal frate domenicano [[Félix Andrew Morlion]] che ne fu anche rettore. Morlion approfondì e divulgò gli aspetti della filosofia dell'opinione pubblica<ref>F. A. Morlion, ''Filosofia dell'opinione pubblica'', Università internazionale Pro Deo, Roma, anno accademico 1948-49.</ref>, mentre Michele del Vescovo e Perini-Bembo insegnarono i principi della demodoxalogia<ref>M. Del Vescovo, ''Principi di doxologia'', Università internazionale Pro Deo, Roma, anno accademico 1948-49; F. A. Perini-Bembo, ''Principi di demodoxalogia'', Università internazionale Pro Deo, Roma, anno accademico 1948-49.</ref>. Quest'ultimo la divulgò dal 1939 sino al 1989<ref>Conferenza su "Giornalismo ed opinione pubblica", 50º anniversario della docenza in storia del giornalismo del professore F. A. Perini-Bembo e del Centro di demodossalogia, Facoltà di Scienze politiche, Università di Roma La Sapienza, 31 marzo 1989; citato in AA.VV., ''Demodossalogia ed opinione pubblica'', Sidd, Roma, 1998, pag. 8.</ref>, quale libero docente di storia del giornalismo alla Facoltà di scienze politiche della [[Sapienza Università di Roma]]. Ma la disciplina fu oggetto di studio anche in altre sedi e all'estero<ref>«Affermazioni che partirono dalla scuola di Perugia e furono confermate in convegni specializzati (Parma 1940; S.I.P.S., Roma, 1942, ecc.), in adesioni ufficiali straniere (New York, 1938; Amsterdam, 1940; Parigi, 1940; Zagabria, 1940 ecc.)», in F. A. Perini-Bembo, ''Lineamenti di demodossalogia'', Università internazionale Pro Deo, Roma, anno accademico 1948-49, pag. VI.</ref>, sempre con la partecipazione di Perini-Bembo. Tra i corsi più importanti, oltre a numerosi convegni e seminari, ricordiamo quello di demodossalogia e relazioni sociali istituito nell'anno accademico 1958-59<ref>Università degli studi di Milano, "Ordinamento del corso di demodossalogia e relazioni sociali", Milano, 1958, citato in AA. VV. ''Demodossalogia ed opinione pubblica'', Sidd, Roma, 1998 pagg. 124 e 128.</ref> da [[Giuseppe Menotti de Francesco]], rettore dell'[[Università degli Studi di Milano]]; l'insegnamento svolto nell'anno accademico 1966-67<ref>Università degli studi di Perugia, ''Notiziario per i corsi di laurea in Scienze politiche, Economia e commercio'', Perugia, anno accademico 1966-67, pag. 47 e seguenti.</ref> all'[[Università degli Studi di Perugia]]; l'incontro di due giorni all'Università [[Sorbona]] di Parigi nel 1974<ref>''Allocuzione" per la presentazione del prof. F. A. Perini-Bembo a studiosi e studenti convenuti in un "incontro" alla Sorbonne (31/01-01/02/1974)'', dattiloscritto, Paris, 1974.</ref>. Tra i continuatori degli studi demodoxalogici si annoverano anche: [[Carlo Barbieri]], [[Nino Gaeta]] e [[Francesco Fattorello]] (fondatore nel 1947 dell'[[Istituto italiano di pubblicismo]] presso la Facoltà di economia e commercio della Sapienza)<ref>In una lettera del 19/09/2003 di Cosima Fischetto ved. Fattorello a Giuseppe Ragnetti, l'attuale [http://www.istitutofattorello.org/pag2.html Istituto Francesco Fattorello] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080601233834/http://www.istitutofattorello.org/pag2.html |data=1º giugno 2008 }} viene indicato come erede del precedente Istituto di pubblicismo.</ref>.
 
Tra gli altri docenti della disciplina citiamo: [[Giovanni Mammucari]], direttore generale del Dipartimento informazione ed editoria della presidenza del Consiglio dei ministri; [[Adriano Magi-Braschi]], responsabile di un nucleo del [[Sifar]]; l'antropologo [[Tullio Tentori]]; Elio Lodolini, direttore dell'archivio di Stato; i giornalisti Nando Mazzei e Massimo Olmi; Carlo Curcio, già preside della Facoltà di scienze politiche dell'università di Perugia; la scrittrice Dora Drago Lopez Jordan e il sociologo [[Giulio D'Orazio]].
 
=== Attività recenti ===
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Il pubblico è ben distinto dalla folla per formazione e comportamenti. La folla si forma, agisce e si dissolve con estrema facilità: la sua capacità di coesione ed esaltazione è strettamente legata al numero dei soggetti presenti in un determinato luogo e sovrasta, sempre, i pubblici che formano l'agglomerato in oggetto.
 
I pubblici formano l’l{{'}}'''opinione pubblica''': un complesso di idee, sentimenti, pulsioni che spinge un gruppo di esseri umani ad agire e reagire identicamente di fronte a certi fatti d'attualità connessi ai problemi della vita sociale. Per lo studio dell'opinione pubblica ci si avvale dell’dell{{'}}''effemerocritica'': la valutazione comparata di ogni attestazione d'attualità, secondo i principi della demodoxalogia.
 
Inoltre la demodoxalogia si avvale: della teoria dell'associazione abituale ([[David Hume]]) per mettere in relazione la causalità tra due fenomeni o eventi; della geometria frattale ([[Benoît Mandelbrot]]) per circoscrivere l'ambiente in esame; del fenomeno della suggestione collettiva ([[Gabriel Tarde]] e [[Gustave Le Bon]]) per evidenziare il comportamento collettivo, delle intuizioni di [[Max Nordau]] e [[Pitigrilli]] (pseudonimo di Dino Segre) per far affiorare le contraddizioni sociali e di [[Toddi]] (pseudonimo di Pietro Silvio Rivetta) per rendere comprensibile l'unitarietà della scienza. La disciplina esalta l'intreccio territorio-popolazione-risorse umane e naturali, anche attraverso l{{'}}'''archeodemodoxalogia''' recentemente elaborata da Antonella Liberati.
 
== Indagine Demodoxalogica ==
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Nella presunzione che i '''leader''' siano i portatori dell'opinione del gruppo rappresentato e il modello di riferimento per gli appartenenti a quello specifico pubblico (oggettivo, soggettivo, virtuale, complesso), si intervista il portatore di quella opinione pubblica e il leader dell'opinione antagonista; un'intervista di persona, a schema libero, tesa a cogliere i silenzi e le contraddizioni. Quindi un'intervista dove il campione, e uno solo, è scelto su base ragionata (leader) e non estratto dall'universo.
 
Il monitoraggio attraverso i '''mass media''' parte dal presupposto che i veicoli d’d{{'}}''informazione'' (stampa, tv, scuola, conversazioni ecc.) fanno al contempo anche ''formazione'' dell'opinione pubblica. Il numero delle copie vendute di un giornale o di un libro, l'audience della radio o della televisione ecc. unite alla quantità di spazio occupato sulle pagine dei giornali o nei programmi radiotelevisivi e alla collocazione (prima o ultima pagina, inizio o coda ecc.) – misurati giornalmente secondo speciali coefficienti euristici e riportati su un asse cartesiano&nbsp;– indicano il peso dell'evoluzione di un'opinione pubblica voluta o spontanea, facilmente leggibile attraverso dei grafici.
 
=== Applicazioni ===
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<references/>
 
==Note Bibliografia ==
* Paola Di Giulio, "Opinione pubblica, questa sconosciuta!", in ''Cronache e Opinioni'', n.2-3, Centro Italiano Femminile, Roma, 2008; ripubblicato su [https://zarzaca.com/sidd/opinione-pubblica-questa-sconosciuta/ www.opinionepubblica.com], 21 marzo 2008.
 
== Bibliografia ==
* Paolo Orano, ''Per una dottrina storica del giornalismo: prolusione ad un corso di storia del giornalismo (R. Università di Perugia, 28 aprile 1928)'', in ''Codice della stampa e degli autori'', a cura di Giulio Benedetti, Milano, Libreria d'Italia, 1930;
* Federico Augusto Perini-Bembo, ''Giornalismo ed opinione pubblica nella rivoluzione di Venezia'', Società cooperativa tipografica di Padova, 1938;