Routing Information Protocol: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Collegamenti esterni: Creato la sezione e aggiunto il template "Collegamenti esterni"
Etichette: Modifica da mobile Modifica da applicazione mobile Modifica da applicazione Android
 
(131 versioni intermedie di 85 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{F|informatica|ottobre 2021}}
Il '''Routing Information Protocol''' (RIP) è uno dei [[protocolli di routing]] più usati su reti locali ed aiuta i [[router]] ad adattarsi dinamicamente ai cambiamenti dei collegamenti di rete comunicando le informazioni quali reti ogni router può raggiungere e quanto lontano siano. Anche se il RIP è ancora attivamente usato, è generalmente sostituito da [[protocolli di routing]] link-state come [[Open Shortest Path First|OSPF]] e [[Enhanced Interior Gateway Routing Protocol|EIGRP]].
In [[telecomunicazioni]] e [[informatica]] '''Routing Information Protocol''' (RIP) è un [[protocollo di routing]] di tipo [[distance vector]], che impiega il numero di hop come metrica. Evita i routing loop adottando un limite massimo di hop dalla sorgente verso la destinazione: il numero massimo di hop consentito è 15. Questo numero di hop limita in ogni caso il diametro della rete consentito da RIP. Un numero di hop equivalente a 16 viene considerato come metrica infinita per indicare le rotte inaccessibili che non verranno installate in [[tabella di routing]].
 
== Descrizione ==
RIP è stato sviluppato nel [[1969]] come parte di [[ARPANET]] e usa l'[[algoritmo]] [[Bellman-Ford]]. RIP è un protocollo di routing distance-vector che inpiega il conteggio dei numeri di salti (hop count) come metrica di routing. Il massimo numero di hop permessi è 15. Ogni router RIP trasmette di default, ogni 30 secondi, la propria tabella completa di routing a tutti i vicini direttamente collegati; generando grandi quantità di traffico di rete su reti a bassa capacità trasmissiva. Lavora ''sopra '' il [[Livello di rete|livello di rete]] della suite [[Internet Protocol]], usando [[UDP|User Datagram Protocol]] Porta 520 per trasportare i relativi dati. Un meccanismo denominato [[split horizon]] è usato per evitare i anelli (loop) nel percorso di inoltro dei pacchetti.
 
RIP implementa lo split horizon, route poisoning and hold down timer per evitare di annunciare false informazioni di routing. Queste sono alcune caratteristiche che RIP adotta per incrementare la stabilità. È anche possibile utilizzare l'algoritmo RMTI (Routing Information Protocol con Metric-based Topology Investigation) per far fronte al problema del count-to-infinity. In questo modo è possibile rilevare ogni possibile loop con una spesa di calcolo inferiore.
In molti ambienti di rete RIP non è la prima scelta tra i protocolli di routing poiché il tempo di convergenza e scalabilità della rete sono scarsi se confrontati con [[Open Shortest Path First|OSPF]] o [[Intermediate System to Intermediate System|IS-IS]], inoltre il basso numero di hop supportati limita severamente la grandezza della rete. D'altra parte, è molto facile da configurare ed è implementato anche nei router di fascia bassa.
 
In origine ogni router RIP inviava aggiornamenti completi ogni 30 secondi.
== Versioni ==
A quel tempo le tabelle di routing erano ridotte e di conseguenza la banda impiegata per gli aggiornamenti.
Con la crescita delle reti è risultato evidente che sarebbe potuto esserci un picco di traffico non indifferente ogni 30 secondi, anche nel caso in cui i router fossero avviati in maniera asincrona.
Si credeva che, a fronte di un boot asincrono, gli updates di routing sarebbero stati differenziati nel tempo.
Sally Floyd e Van Jacobson hanno dimostrato nel 1994 che, senza leggere variazioni dei timer di update, dopo un lasso di tempo i timer si sincronizzavano automaticamente.
 
Nella maggior parte degli scenari attuali, RIP non viene utilizzato come prima scelta poiché convergenza e scalabilità sono qualitativamente inferiori rispetto a [[Enhanced Interior Gateway Routing Protocol|EIGRP]], [[Open Shortest Path First|OSPF]] o [[IS-IS]] (questi ultimi due sono protocolli link-state) e (senza RMTI) avere un limite di hop limita parecchio la dimensione di utilizzo della rete.
Ci sono 3 versioni di RIP: ''RIPv1'', ''RIPv2'', e ''RIPng''.
Tuttavia RIP è facile da configurare a causa dei pochi parametri rispetto ad altri protocolli di routing.
 
RIP utilizza [[User Datagram Protocol|UDP]] come protocollo di trasporto, sulla [[porta (reti)|porta]] riservata 520.
*RIPv1, definito da (RFC 1058), usa il routing "classful". Gli aggiornamenti delle tabelle di routing non contengono la maschera di sottorete rendendo impossibile la creazione di sottoreti di dimensione diversa all'interno della stessa rete. Non viene supporta nessuna forma di autenticazione, lasciando RIPv1 vulnerabile ad attacchi.
 
=== Caratteristiche ===
*RIPv2, è stato sviluppato nel [[1994]] e definito da (RFC 2453), include il trasporto delle informazioni sulla maschera di sottorete, supportando così il [[Classless Inter-Domain Routing]], CIDR. Per garantire la sicurezza degli aggiornamenti sono disponibili 2 metodi: autenticazione semplice con testo in chiaro e [[MD5]], (RFC 2082). Per mantenere la compatibilità all'indietro il limite di hop count rimane a 15.
RIP è stato sviluppato nel [[19691989]] come parte di [[ARPANET]] e usa l'[[algoritmo]] [[di Bellman-Ford]]. La struttura del protocollo è basata su parole di 32 bit e il pacchetto può avere dimensione variabile fino a 512 byte. RIP è un protocollo di routing distance-vector che inpiegaimpiega il conteggio dei numeri di salti (hop count) come metrica di routing. Il massimo numero di hop permessi è 15. Ogni router RIP trasmette di [[default (informatica)|default]], ogni 30 secondi, la propria [[routing table|tabella completa di routing]] completa a tutti i vicini direttamente collegati;, generando grandi quantità di [[traffico (telecomunicazioni)|traffico]] di rete su reti a bassa capacità trasmissiva. Lavora ''sopra '' il [[Livello di rete|livello di rete]] della suite [[Internet Protocol]], usando [[UDP|User Datagram Protocol]] Porta 520 per trasportare i relativi dati. Un meccanismo denominato [[split horizon]] è usato per evitare i anelli (loop) nel percorso di inoltro dei pacchetti.
Oltre a questo è possibile che ci si avvalga di ''Triggered Update'' per inviare dati in momenti differenti da quelli del [[broadcast]].
 
Lavora ''sopra '' il [[livello di rete]] della suite [[Suite di protocolli Internet|TCP/IP]], usando [[User Datagram Protocol|UDP]] sulla [[porta (reti)|porta]] 520 per trasportare i relativi dati. Seppur a livello fisico esso sia a tutti gli effetti un protocollo di [[livello applicazioni|livello applicazione]], esso è comunemente considerato un protocollo di [[livello di rete|livello 3]] (rete): il fatto di utilizzare UDP come protocollo dati è infatti una mera comodità dal punto di vista dell'implementazione del protocollo stesso e non una necessità per il suo funzionamento; il protocollo di fatto non interagisce con l'utente, ma serve per trasportare informazioni utili a livello di rete.
*RIPng, (RFC 2080), è una estensione del protocollo originale RIPv1 per supportare IPv6.
 
Opzionalmente può utilizzare un meccanismo di ottimizzazione denominato [[split horizon]] il cui scopo è quello di evitare che, in presenza di determinate topologie di rete, si creino dei routing-loop.
== Vedi anche ==
Per evitare che variazioni continue della [[topologia di rete]] (si pensi ad esempio ad un cavo difettoso) generi un eccessivo traffico utile alla fase di aggiornamento, si è introdotto il concetto di Hold Down, con il quale due variazioni successive dello stesso elemento possono essere ritardate fino a 60 secondi.
*[[Request_for_Comments|RFC]]
Per evitare di inviare [[pacchetto (reti)|pacchetti]] troppo grandi, non si possono inserire in un pacchetto più di 25 righe relative alla tabella di routing.
 
In molti ambienti di rete RIP non è la prima scelta tra i protocolli di routing poiché il tempo di convergenza è lungo e ha una [[scalabilità]] della rete sono scarsimodesta se confrontaticonfrontato con [[Open Shortest Path First|OSPF]] o [[Intermediate System to Intermediate System|IS-IS]], inoltre il basso numero di hop supportati limita severamente la grandezza della rete. D'altra parte, è molto facile da configurare ed è implementato anche nei router di fascia bassa.
[[Categoria:Protocolli_di_rete]]
[[Categoria:Standard Internet]]
 
=== Versioni ===
[[en:Routing Information Protocol]]
 
[[de:Routing Information Protocol]]
Ci sono 3 versioni di RIP: ''RIPv1'', ''RIPv2'', e ''RIPng''.
[[nl:Routing Information Protocol (IP)]]
 
[[pl:Routing Information Protocol]]
* RIPv1, definito da ([[Request for Comments|RFC]] 1058), usa il routing "classful". Gli aggiornamenti delle tabelle di routing non contengono la maschera di sottorete rendendo impossibile la creazione di sottoreti di dimensione diversadifferente all'interno della stessa classe di rete. Non viene supportasupportata nessuna forma di autenticazione, lasciando RIPv1 vulnerabile ad attacchi.;
* RIPv2, è stato sviluppato nel [[1994]] e definito da (RFC 2453), include il trasporto delle informazioni sulla maschera di sottorete, supportando così il [[Classless Inter-Domain Routing]], CIDR. Per garantire la sicurezza degli aggiornamenti sono disponibili 2 metodi: autenticazione semplice con testo in chiaro e [[MD5]], (RFC 2082). Per mantenere la compatibilità all'indietroretrocompatibilità il limite di hop count rimane a 15.;
* RIPng, (RFC 2080), è una estensione del protocollo originale RIPv1 per supportare IPv6; utilizza UDP sulla porta 521 e non 520, e così può convivere sullo stesso host con una versione per IPv4 (cfr RFC 2080 pag 4).
 
== Bibliografia ==
[[en:* {{IETF|1058|Routing Information Protocol]]}}
* {{IETF|2453|RIP Version 2}}
* {{IETF|2082|RIP-2 MD5 Authentication}}
* {{IETF|2080|RIPng for IPv6}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{FOLDOC}}
 
{{IPstack}}
{{portale|Telematica}}
 
[[Categoria:StandardProtocolli Internetdi routing]]
[[Categoria:Protocolli livello rete]]