Suleiman Mahmud al-Obeidi: differenze tra le versioni

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infobox militare
 
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|Didascalia =
|Soprannome =
|Data_di_nascita = [[1949]]
|Nato_a = [[Tobruk]]
|Data_di_morte = 6 ottobre [[2020]]
|Morto_a = [[Tripoli]]
|Cause_della_morte = conseguenze del Covid-19
|Luogo_di_sepoltura =
|Etnia = <!-- solo se enciclopedica -->
|Religione = <!-- solo se enciclopedica -->
|Nazione_servita = [[File:Flag of Libya (1977–2011).svg|21px]] [[Gran Giamahiria Araba Libica Popolare Socialista]] <br> [[File:Flag of Libya.svg|21px]] [[Consiglio nazionale di transizione]]
|Nazione_servita = {{LBY}}<br />{{simbolo|Libyan protesters flag (observed 2011).svg|21}} Repubblica libica
|Forza_armata = [[File:Flag of Libya (1977–2011).svg|21px]] [[Esercito libico]]<br />[[EsercitoFile:Flag di liberazioneof nazionale (Libia)Libya.svg|21px]] [[Esercito Nazionale di liberazioneLiberazione nazionaleLibico]]
|Arma =
|Corpo =
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|Ferite =
|Comandanti =
|Guerre = [[Prima guerra civile in Libia]]
|Campagne =
|Battaglie =
|Comandante_di = Guarnigione di [[Tobruk]]<br />[[Esercito di liberazione nazionale (Libia)|EsercitoNazionale di liberazioneLiberazione nazionaleLibico]]
|Decorazioni =
|Studi_militari =
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|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = militaregenerale
|Nazionalità = libico
}}
 
==Biografia==
Già comandante dell'esercito a [[Tobruk]] sotto il regime di [[Muʿammar Gheddafi]], è stato uno dei primi ufficiali nell'alta gerarchia delle forze armate libiche a protestare o a rassegnare le dimissioni nel corso del 2011, in occasione della [[Prima guerra civile in Libia|guerra civile libica]].<ref>''The Wall Street Journal'', "Defections from the Libyan regime", 23 febbraio 2011. [http://blogs.wsj.com/dispatch/2011/02/23/defections-from-the-libyan-regime/]</ref><ref>''[[Financial Times]]'', "Tubruq's free locals take first decisions", 24 febbraio 2011. [https://www.ft.com/cms/s/0/5ff2c5fa-404d-11e0-9140-00144feabdc0.html#axzz1H5qGS3ZZ]</ref> Circa la metà dei 6.000 soldati stimati che s'erano uniti ai rivoltosi anti-Gheddafi prendevano ordini dal generale al-ʿObaydī<ref>''[[The Economist]]'', "The battle for Libya: The colonel fights back", 10 marzo 2011. [https://www.economist.com/node/18338840?story_id=18338840]</ref> prima che il 28 luglio 2011 fosse assassinato in circostanze oscure il gen. [[Abd al-Fattah Yunis|ʿAbd al-Fattāḥ Yūnis]], il comandante in capo dell'[[Esercito di liberazione nazionale (Libia)|EsercitoNazionale di liberazioneLiberazione nazionaleLibico]] formato dai rivoltosi libici. L'[[Associated Press]] ha riferito il giorno seguente che al-ʿObaydī era succeduto a Yūnis come comandante in capo.<ref>[http://www.kansascity.com/2011/07/29/3044957/officer-accuses-fellow-rebels.html Agenzia "Kansas City Star" del 29 luglio 2011; sito controllato il 29 luglio 2011 ("Officer accuses fellow rebels in Libya killing", di Rami Al-Shaheibi]</ref>
 
È deceduto il 6 ottobre 2020 a causa del [[CovidCOVID-19]].
 
== Note ==