Gian Franco Anedda: differenze tra le versioni
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==Biografia==
Figlio del [[Generale]] dell'[[Esercito italiano|Esercito]] Antonio Anedda, originario di [[Orroli]] in [[Sardegna]], nasce a [[Cagliari]] nel 1930. [[Laurea]]to in [[giurisprudenza]], [[avvocato]], in gioventù aderí al partito repubblicano poi sposò Anna, figlia di [[Enrico Endrich]] e divenne missino ; nel 1951 entrò a far parte dello studio legale della famiglia Endrich e intraprese la carriera politica militando nel [[Movimento Sociale Italiano]], quindi in [[Alleanza Nazionale]]. È stato Consigliere comunale di Cagliari nella Legislatura N. 5, dal 18 gennaio 1965 al 7 giugno 1970. Inoltre, è stato Consigliere regionale della Sardegna ininterrottamente per quattro Legislature, dal 1961 al 1989 nel Gruppo del MSI, del quale fu per molti anni Capogruppo. Fu anche Commissario straordinario della Federazione provinciale del MSI-DN dall'aprile del 1975 al novembre 1976. Durante il Congresso nazionale del MSI-DN tenutosi a Roma dal 29 novembre 1984 al 2 dicembre 1984 è stato relatore sulle problematiche politiche ed economiche della Sardegna durante la sessione dedicata alle Regioni a Statuto speciale (da Il Secolo d'Italia del 1 dicembre 1984). Nel volgere degli Anni Ottanta fu nominato Coordinatore regionale (Archivio della Federazione provinciale del MSI-DN di Cagliari).
Ex consigliere regionale, è stato eletto alla [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]] nel [[elezioni politiche in Italia del 1992|1992]], e poi riconfermato per le tre successive legislature, nel collegio uninominale di [[Cagliari]]-centro, in [[Sardegna]], in rappresentanza della coalizione di centrodestra. Membro del consiglio direttivo di An alla Camera nel 1994 e nel 1996.
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http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/politica/giustizia-12/csm-pm-milano/csm-pm-milano.html</ref> De Pasquale, invece definì il ''lodo Alfano'' "criminogeno",<ref>{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/politica/giustizia-12/csm-pm-milano/csm-pm-milano.html|titolo=Giustizia, il Csm apre un fascicolo sul pm De Pasquale e sul giudice Sansa - Politica - Repubblica.it|accesso=2019-05-12}}</ref> Anedda e Saponara perciò richiedevano al CSM di valutare la "incompatibilità ambientale e funzionale" di De Pasquale, ovvero il trasferimento di ufficio.<ref>{{Cita web|url=http://www.ilgiornale.it/news/csm-intervenga-contro-pm-de-pasquale.html|titolo="Il Csm intervenga contro il pm De Pasquale"|sito=ilGiornale.it|lingua=it|accesso=2019-05-12}}</ref>
Anedda rispetto alla imminente valutazione della [[Corte costituzionale
Nello stesso anno, Anedda e il collega Saponara in quanto membri del CSM, furono gli unici due a non votare contro il [[Processo breve]] nel plenum del Consiglio superiore della magistratura che nelle motivazioni fu definito come una "inedita amnistia processuale" e in "netto contrasto con i principi sanciti dalla Convenzione dell'ONU contro la corruzione".<ref>{{Cita web|url=https://www.unionesarda.it/articolo/politica/2009/12/14/processo_breve_no_del_csm_incostituzionale_amnistia-1-159275.html|titolo=Processo breve, no del Csm|sito=L'Unione Sarda.it|data=2009-12-14|lingua=it|accesso=2019-05-12}}</ref>
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