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[[Image:Melting pingo wedge ice.jpg|thumb|Pingo in fusione e [[cuneo di ghiaccio|cunei di ghiaccio poligonali]] nei pressi di Tuktoyaktuk, Territori del Nord-Ovest, Canada]]
 
Un '''pingo''', altrimenti detto '''idrolaccolite''', è un tumulo di [[ghiaccio]] coperto di terra che si trova nell'[[Artide]] e nella regione sub-antartica e che può raggiungere i {{M|70||ul=m}} in altezza e fino a {{M|600||ul=m}} in diametro. Il termine fu introdotto dal botanico artico [[Erling Porsild|Alf Erling Porsild]] (cui è stato dedicato il ''Pingo Porsild'' a [[Tuktoyaktuk]]) nel 1938 e trae origine dalla parola nel dialetto [[lingua inuvialuktun|inuvialuktun]] che significa «piccola collina».<ref>{{cita pubblicazione |url=http://pubs.aina.ucalgary.ca/arctic/Arctic41-4-267.pdf |titolo=The Birth and Growth of Porsild Pingo, Tuktoyaktuk Peninsula, District of Mackenzie |nome=J. Ross |cognome=Mackay |rivista=Arctic |volume=41 |numero=4 |pagine=267-274 |anno=1988 |accesso=3 marzo 2011 |dataarchivio=12 ottobre 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191012101628/http://pubs.aina.ucalgary.ca/arctic/Arctic41-4-267.pdf |urlmorto=sì }}</ref>
 
Il pingo è una forma di suolo [[periglaciale]], definita non-glaciale o dovuta a un processo collegato a climi più freddi. Essi sono essenzialmente formati da ghiaccio terrestre che si sviluppa durante i mesi invernali quando le temperature diminuiscono.<ref name=vinck/><ref>{{cita web |lingua=en |url=http://www.geo.tu-freiberg.de/studenten/Baikal_2004/baikalexcursion/hydrogeology/overview/hydrolaccolith.HTM |titolo=Hydrogeology |nome=B. |cognome=Merkel |data=29 novembre 2004 |editore=TU Bergakademie Freiberg |accesso=3 marzo 2011 |dataarchivio=19 luglio 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110719101713/http://www.geo.tu-freiberg.de/studenten/Baikal_2004/baikalexcursion/hydrogeology/overview/hydrolaccolith.HTM |urlmorto=sì }}</ref>
 
== Localizzazioni ==
 
=== Emisfero boreale ===
[[Tuktoyaktuk]], nel [[Mackenzie|delta del Mackenzie]] nei [[territori del Nord-Ovest]], ha una delle più elevate concentrazioni di pingo,<ref name=Canad-Enc/> con circa 1350 esemplari, dei quali l'area naturale del [[Pingo National Landmark]] ne protegge otto.<ref name=pcl>{{cita web |lingua=en |url=http://www.pc.gc.ca/docs/v-g/pingo/index_e.asp |titolo=Pingo Canadian Landmark |editore=PArks Canada |accesso=2 marzo 2011 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070603210903/http://www.pc.gc.ca/docs/v-g/pingo/index_e.asp |dataarchivio=3 giugno 2007 }}</ref> Queste tipiche conformazioni del suolo sono presenti in [[Canada]]<ref>{{cita libro |lingua=en |cognome=Brown |nome=R.J.E. |coautori=Péwé, T.L <!--|anno=1973--> |capitolo=Distribution ofpermafrost in North America and its relationship to the environment: a review 1963-1973. |titolo=North American Contribution to Second International Permafrost Conference, 13-28 July 1973, Yakutsk, USSR. |editore=National Academy of Sciences |id=Pubblicazione N. 2115 |anno=1978 |pagine=71-100}}</ref> (nel [[Nunavut]] e nello [[Yukon]]<ref name=Scotter>{{cita pubblicazione |lingua=en |url=http://pubs.aina.ucalgary.ca/arctic/Arctic38-3-244.pdf |titolo=A Pingo in the Mala River Valley, Baffin Island, Northwest Territories, Canada |nome=George W. |cognome=Scotter |rivista=Arctic |volume=38 |numero=3 |anno=1985 |pagine=244-245 |accesso=2 marzo 2011 |urlmorto=sì }}</ref>), [[Alaska]], [[Groenlandia]], [[Siberia]] e nell'isola [[Norvegia|norvegese]] di [[Spitsbergen]].<ref name=vinck>{{cita web |url=http://www.uregina.ca/geology/People/Dale/Student%20presentations/pingos.ppt |titolo=Pingos |nome=Jennifer |cognome=Vinck |operasito=Geology 495 |editore=University of Regina |anno=2006 |accesso=2 marzo 2011}}</ref> Alcuni vecchi resti di pingo sono presenti in [[Inghilterra]], nelle [[Breckland]] del [[Norfolk]], e nei [[Paesi Bassi]], nel [[Dantumadeel]] e nell'[[Opsterland]] in [[Frisia (Paesi Bassi)|Frisia]] e nella provincia di [[Drenthe]].<ref name=Lanting>{{cita web |lingua=en |url=http://ivem.eldoc.ub.rug.nl/ivempubs/dvrapp/EES-2009/EES-2009-85M/?pLanguage=en |titolo=Heath land bogs and pingo remnants in Lheebroekerzand and Gasselterveld. Are they sensitive to changes in regional water tables? |nome=A.H. |cognome=Lanting |editore=IVEM, University of Groningen |anno=2009 |accesso=2 marzo 2011 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110818184859/http://ivem.eldoc.ub.rug.nl/ivempubs/dvrapp/EES-2009/EES-2009-85M/?pLanguage=en |dataarchivio=18 agosto 2011 }}</ref>
 
In [[Siberia]], i pingo sono chiamati in [[lingua sakha]] (lingua yakuta) ''bulganniakh''.<ref name=Canad-Enc>{{cita web |lingua=en |url=httphttps://www.thecanadianencyclopedia.comca/index.cfm?PgNm=TCE&Params=A1ARTA0006300 en/article/pingo|editore=The Canadian Encyclopedia |titolo=Pingo |accesso=2 marzo 2011}}</ref>
 
=== Emisfero australe ===
Nel 1983 John Pickard riferiva di avvistamenti di pingo ({{coord|68|40|S|78|00|E|type:landmark_region:AQ|display=inline|name=Vestford Hills}}) sullesui [[Vestfold Hills|Colline diColli Vestfold]], in [[Antartide]], ma ricerche successive hanno dato adito alla possibilità di un'interpretazione errata.<ref>{{cita pubblicazione |lingua=en |nome=S.J. |cognome=Fitzsimons |titolo=Reinterpretation of Pingos in Antarctica |rivista=Quaternary Research |volume=32 |numero=1 |anno=1989 |pagine=114-116 |doi=10.1016/0033-5894(89)90037-9 |url=http://glaciers.otago.ac.nz/__data/assets/pdf_file/0012/2721/Fitzsimons_1989.pdf |accesso=3 marzo 2011 |dataarchivio=4 marzo 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304232953/http://glaciers.otago.ac.nz/__data/assets/pdf_file/0012/2721/Fitzsimons_1989.pdf |urlmorto=sì }}</ref><ref>{{cita pubblicazione |url=http://erth.waikato.ac.nz/antpas/pdf/BOCKHEIM-PRINT.pdf |titolo=Permafrost, active-layer dynamics and periglacial environments of continental Antarctica |nome=J.G. |cognome=Bockheim |coautori=Hall, K.J. |rivista=South African Journal of Science |volume=98 |pagine=82-90 |numero=1-2 |anno=2002 |lingua=en |accesso=3 marzo 2011 |dataarchivio=25 maggio 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100525181034/http://erth.waikato.ac.nz/antpas/pdf/BOCKHEIM-PRINT.pdf |urlmorto=sì }}</ref>
 
== Tipi ==
Le cime dei pingo più piccoli di solito hanno forma arrotondata, mentre la sommità di quelli più grandi mostrano spesso fratture nel ghiaccio. Questi ultimi possono avere crateri con coni rassomiglianti a quelli dei [[vulcano|vulcani]]. Ciò è dovuto alla rottura del ghiaccio e alla fusione del nucleo interno. Gli strati che si sono formati su sabbia stratificata o su [[silt]] spesso tendono ad inclinarsi verso l'esterno, quasi fossero adiacenti a una massa intrusiva. I pingo che si formano nella [[roccia in posto]] possono mostrare deformazioni identiche.<br> />
Il ghiaccio del nucleo del pingo di solito trae origine dalla segregazione o iniezione di acqua liquida, e può essere massiccio. Le fratture dovute alla tensione sono normali al vertice del tumulo, ma l'espansione del ghiaccio nel pingo è breve e piuttosto rara. Un piccolo lago di acqua dolce può occuparne la sommità laddove dalla fusione del ghiaccio si è venuto a formare un cratere.
 
I pingo sono in genere classificati come [[Pressione idrostatica|idrostatici]] (sistema chiuso) o idraulici (sistema aperto). I pingo idrostatici residui e quelli idraulici possono essere distinti l'uno dall'altro determinando se i depositi lacustri siano o meno associati alla sua formazione.
 
== Formazione ==
I pingo possono formarsi soltanto in un ambiente dove sia presente il [[permafrost]]. Attestazioni di pingo collassati (talvolta detti ''ognip''<ref>{{cita web |lingua=en |url=http://ougseurope.org/rockon/surface/pingos.asp |anno=2004 |operasito=€u(ro)ck |titolo=Pingos |nome=Paul |cognome=De Schutter |editore=OUGS Mainland Europe |accesso=3 marzo 2011 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110727160814/http://ougseurope.org/rockon/surface/pingos.asp |dataarchivio=27 luglio 2011 }}</ref>) in una data zona fanno pensare che là una volta ci potesse essere stato il permafrost.
 
I pingo di solito si sviluppano soltanto un paio di centimetri l'anno, come il Pingo Ibyuk<!-- con un andamento di {{M|2|c|m}} l'anno//-->,<ref name=pcl/> e per raggiungere la massima grandezza occorrono decenni o anche secoli. Si presume che il processo mediante il quale vengono a crearsi i pingo sia strettamente correlato al [[criosollevamento]].
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I pingo alla fine crollano collassando. Si stima che possano durare circa 1000 anni.
 
== Note ==
<references/>
{{References|2}}
 
== Bibliografia ==
*{{cita libro|lingua=en |cognome=Easterbrook |nome=Don |coautori=O'Neill, W. Scott. |anno=1999 |titolo=Surface Processes and Landforms |url=https://archive.org/details/surfaceprocesses0000east |ed=2 |annooriginale=1993 |editore=Prentice-Hall, inc. |pagine=pp=[https://archive.org/details/surfaceprocesses0000east/page/412 412]-416 |id=ISBN=0-13-860958-6 0138609586}}
 
== Voci correlate ==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Pingos}}
 
== Collegamenti esterni ==
*{{collegamenti esterni}}
*{{en}} [http://www.geomorphology.org.uk/pages/education/alevel/coldenvirons/Open%20system%20pingo.htm Diagram of an open system pingo]
*{{en}}cita [web|1=http://www.geomorphology.org.uk/pages/education/alevel/coldenvirons/ClosedOpen%20Pingo20system%20pingo.htm |2=Diagram of aan closedopen system pingo]|lingua=en|urlmorto=sì}}
*{{en}}cita [web|1=http://www.geomorphology.org.uk/pages/education/alevel/coldenvirons/OpenClosed%20system%20pingo20Pingo.htm |2=Diagram of ana openclosed system pingo]|lingua=en|urlmorto=sì}}
 
{{Ambiente periglaciale}}