Intel Core Microarchitecture: differenze tra le versioni
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Con il nome '''Intel Core Microarchitecture''' viene identificata l'[[Microarchitettura|architettura]] di ottava generazione sviluppata per i [[processore|processori]] [[Intel]] come sostituta della vecchia [[NetBurst]] che era alla base dei [[Pentium 4]] e [[Pentium D]].
L'architettura "Core" è arrivata sul mercato a
== Cardini dell'architettura "Core" ==
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La prima versione della piattaforma "Core" era basata su processori [[dual core]] costruiti a [[65 nm]]. Successivamente, a fine [[2007]] sono arrivati i primi processori a [[45 nm]], [[Penryn (computer)|Penryn]], [[Wolfdale]] e [[Yorkfield]] che continuano ad essere basati sull'architettura "Core", sebbene in una versione rivista e migliorata, chiamata da Intel come "'''Enhanced Intel Core Microarchitecture'''".
La nuova architettura "Core" ha visto l'introduzione di 6 grandi innovazioni rispetto al passato, descritte brevemente di seguito; per alcune di queste non si tratta in realtà di un vero e proprio "debutto", in quanto erano state testate anticipatamente nel progetto [[Core Duo]] [[Yonah]], predecessore di [[Merom (microprocessore)|Merom]] nello sviluppo della piattaforma [[Centrino Duo]]. Attraverso l'architettura "Core" però esse sono state ulteriormente rifinite così da poter trovare la propria collocazione definitiva in un progetto di ampie dimensioni.
Attraverso questa tecnologia è possibile eseguire più istruzioni per [[ciclo di
▲==== Wide Dynamic Execution ====
▲[[File:Intel Core2 arch.svg|thumb|right|300px|Architettura Core 2]]
▲Attraverso questa tecnologia è possibile eseguire più istruzioni per ciclo di [[clock]] rispetto a quanto era possibile nei processori basati sulle architetture precedenti. Ogni core può ora completare 4 istruzioni contemporaneamente, contro le 3 consentite da NetBurst. La lunghezza della [[Pipeline dati|pipeline]] si è accorciata molto rispetto a quella impiegata precedentemente, infatti il primo processore Netburst, ovvero il Pentium 4 [[Willamette]], aveva una pipeline a 20 stadi che erano poi saliti a ben 31, nell'ultima evoluzione del Pentium 4, il core [[Prescott]]. L'architettura "Core" invece riprende la pipeline sviluppata già per il processore [[Yonah]] ed è a 14 stadi. È necessario sottolineare come una pipeline più corta sia meno vulnerabile ai salti nella successione di istruzioni e nella lettura di dati dalla memoria [[RAM]], anche se rende più difficile raggiungere frequenze di clock elevate: si tratta "solo" di trovare il giusto bilanciamento.
All'interno di questa tecnologia ne trova posto anche un'altra chiamata "''Macro-Fusion''" che consente, secondo Intel, di unire tra loro alcune istruzioni per ottenere un'elaborazione più veloce. In pratica se su 10 istruzioni processate, 2 possono essere fuse tra loro, il processore eseguirà 8 istruzioni "semplici" e una aggregata attraverso proprio la tecnica "Macro-Fusion", ottenendo un aumento di prestazioni di circa il 10%.
Le operazioni svolte dai set di istruzioni [[SIMD]] che Intel ha sviluppato nel corso degli anni e che sono stati implementati anche nell'architettura "Core", vale a dire [[MMX]], [[Streaming SIMD Extensions|SSE]], [[SSE2]] e [[SSE3]], sono state ulteriormente velocizzate. Ora è possibile eseguire le istruzioni a [[128 bit]] (in realtà vengono uniti 4 elementi vettoriali a [[32 bit]] in un unico blocco da 128 bit) SSE, SSE2 e SSE3 in un solo ciclo di clock, grazie alla presenza di ben 3 [[Arithmetic Logic Unit|ALU]] (Arithmetical Logical Unit).
Anche in questo caso si tratta di una tecnologia che Intel ha testato già con il processore Yonah; La [[cache]] L2 di un processore [[dual core]] viene finalmente condivisa da ciascun core. I vantaggi di tale tecnologia sono molteplici, infatti se da una parte viene minimizzato il traffico di dati sul [[
La presenza di una cache L2 unificata di grandi dimensioni richiede una maggiore attenzione nel suo sfruttamento per non limitarne l'efficienza. Un processore dual core basato sulla nuova architettura integra 8 unità [[prefetch]]er: più precisamente, si tratta di 2 ''data prefetcher'' e 1 ''istruction prefetcher'' per ciascun core e altri 2 prefetcher come parte della cache L2 condivisa. Lo scopo del prefetcher è quello di leggere i dati all'interno di un'unità ad alto livello usando un algoritmo invasivo. Questo è progettato per fornire dati che devono essere forniti velocemente, riducendo le latenze e incrementando l'efficienza. I prefetchers di memoria monitorizzano costantemente i modelli d'accesso di memoria, tentando di prevedere se qualche dato possa essere inserito nella cache L2, nel caso in cui questi dati possano essere richiesti successivamente.
Attraverso altri miglioramenti vari, si è potuto ottenere un generale abbassamento delle latenze di accesso alla memoria [[RAM]]: accade spesso infatti, che il caricamento delle istruzioni debba attendere l'esecuzione di altre istruzioni. Il cosiddetto "''Memory Disambiguation Predictor''" dovrebbe limitare al massimo la possibilità di ambiguità della memoria in modo da sfruttare meglio la pipeline ed evitare svuotamenti a causa di dati non ancora disponibili. Si tratta di una innovazione che va a risolvere un vero [[Tallone di Achille|tallone d'Achille]] della precedente architettura NetBurst.
Anche per questa caratteristica Intel non ha rivelato dettagli molto esaurienti: in generale, il suo scopo è quello di ottimizzare ulteriormente il processo che regola la distribuzione del lavoro sui due core in modo da sfruttare tutta la potenza di calcolo a disposizione solo se questa viene effettivamente richiesta dal sistema.
In questo caso non si tratta di una vera e propria novità, infatti tale tecnologia, conosciuta come [[EM64T]] era già stata introdotta da Intel con i Pentium 4 Prescott. Per la prima volta però, l'elaborazione di codice a [[64 bit]] è possibile in tutti i settori di mercato, compreso quello mobile.
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Consente di risparmiare energia spostando i dati della cache nella memoria di sistema durante i periodi di inattività per ridurre il voltaggio della CPU.
== Enhanced Core Microarchitecture
Con l'arrivo della produzione di chip a [[45 nm]], conosciute anche come appartenenti alla famiglia Penryn (sebbene Penryn sia in realtà il nome della versione mobile, e non il nome in codice dell'intera revisione dell'architettura), sono state introdotte alcune migliore all'architettura "Core" che, per l'occasione, è stata identificata da Intel come "''Enhanced Core Microarchitecture''". Tra queste si possono evidenziare le seguenti:
* '''Nuovo Divider Radix-16''': velocizza le applicazioni di calcolo scientifico in cui sono particolarmente frequenti elaborazione legate alle divisioni. Rispetto all'architettura originale è possibile processare 4 [[
* '''Operazioni di [[virtualizzazione]] migliorate''': la tecnologia di virtualizzazione [[Vanderpool]] ha subito un'ottimizzazione in modo da velocizzare le modalità attraverso le quali il processore passa da una [[macchina virtuale]] all'altra, con incrementi prestazionali che dovrebbero variare dal 25% al 75% a seconda del tipo di applicazioni.
* '''Nuove istruzioni SSE4''': inizialmente previste già per la prima generazione di processori basati su architettura "Core", il set di istruzioni [[SSE4]] è stato successivamente rimandato ai processori a 45
* '''Aumento della cache L2 del 50%''': in tutti i prodotti della nuova generazione la [[cache]] L2 è aumentata del 50%, diventando di 6 MB nei dual core e 12 MB nei quad core, e inoltre ha un'[[CPU cache#
* '''BUS fino a 1333
Inoltre nelle versioni destinate all'impiego in ambito mobile:
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== Considerazioni sull'efficienza: Stop alla corsa ai GHz ==
Una conseguenza molto importante delle varie migliorie introdotte con la nuova architettura risiede nel fatto che la corsa a frequenze di [[clock]] sempre più elevate diminuirà di parecchio, nei prossimi anni, nel segmento dei sistemi Desktop, pur naturalmente non arrestandosi; a parziale conferma di questo fatto si può notare che gli stadi della [[Pipeline dati|pipeline]] previsti dalla nuova architettura sono 14, al posto dei 12 del primo Pentium M Banias, e questo ha contribuito ad aumentare solo leggermente la frequenza di funzionamento. Infatti, più sono gli stadi della pipeline, e più essi sono elementari; di conseguenza ogni singolo stadio richiede meno cicli di clock per essere eseguito, e siccome i vari stadi possono essere eseguiti contemporaneamente si può innalzare la frequenza massima. Questo è uno dei motivi per cui Intel con il progetto [[Pentium 4]] [[Willamette]] prima, e quello [[Prescott]] poi, ha progressivamente aumentato il numero di stadi fino ad arrivare a ben 31; la frequenza massima è cresciuta molto fino a sfiorare i 4
== Differenza di prestazioni rispetto a NetBurst ==
Il settore in cui Intel soffriva di più il confronto con la rivale [[Advanced Micro Devices|AMD]] in termini di efficienza, era quello desktop e proprio in questo settore si ha avuto la maggior rivoluzione con l'adozione della nuova architettura. I nuovi processori Core 2 Duo [[Conroe (microprocessore)|Conroe]] hanno dimostrato un salto prestazionale di ben il 40% rispetto alla [[CPU]] Pentium D 950 (ovvero la più veloce CPU NetBurst, basata su [[
In ambito mobile, la differenza del nuovo processore Core 2 Duo [[Merom (microprocessore)|Merom]] rispetto al predecessore [[core Duo]] [[Yonah]] erano meno marcate, dato che quest'ultimo anticipava già alcune caratteristiche poi implementate nella nuova architettura, ma comunque si è riscontrato un aumento di prestazioni di circa il 20% rispetto ad un Core Duo T2600, a parità di consumo energetico.
In ambito server, Intel ha mantenuto in vita il marchio [[Xeon]] pur cambiando architettura. I nuovi Xeon basati su core [[Woodcrest (hardware)|Woodcrest]], sono stati in grado, in particolari ambiti, di aumentare le prestazioni anche dell'80% rispetto ad un modello Xeon 2,8
== Considerazioni sull'abbinamento "Processo produttivo/Architettura" di Intel ==
{{vedi anche|Intel Tick-Tock}}
A partire dall'introduzione dell'architettura "Core", Intel ha dichiarato l'intenzione di presentare una nuova architettura ogni 2 anni, in modo da poter tenere il passo con la famosa [[Legge di Moore]]. Ma per aumentare le prestazioni mantenendo sotto controllo anche il consumo energetico di una CPU, è necessario non solo ottimizzare l'architettura ma anche produrre i nuovi processori con processi costruttivi sempre più raffinati.▼
▲A partire dall'introduzione dell'architettura
Per limitare gli imprevisti delle innovazioni tecnologiche necessarie al rinnovamento generazionale dei propri processori, a partire dagli inizi del [[2006]] Intel ha iniziato a seguire una strategia denominata "[[Intel Tick-Tock|Tick-Tock]]": prima viene introdotta una nuova tecnologia produttiva sulla base di un'architettura già collaudata (la fase "''Tick''") e in seguito, quando tale tecnologia è in grado di fornire [[resa produttiva|rese]] elevate, la si adotta per produrre una nuova architettura (la fase "''Tock''").
In maniera analoga, tra la fine del [[2007]] e l'inizio del [[2008]], Intel ha presentato i processori [[Penryn (computer)|Penryn]] e [[Wolfdale]] che sono in sostanza dei [[die-shrink]] del Core 2 Duo, a 45 nm (fase "Tick"). A fine [[2008]], quando anche questo processo produttivo era ormai a punto, è arrivata la nuova architettura, Nehalem (fase "''Tock''"). La sua evoluzione Westmere sarà costruita a 32 nm tra la fine del [[2009]] e l'inizio del [[2010]], in modo da collaudare anche questa tecnologia in vista dell'architettura successiva Sandy Bridge appunto. L'intenzione, molto ambiziosa, è quella di migliorare il rapporto performance/watt del 300% entro la fine del decennio.▼
I primi esponenti di questa nuova filosofia di progetto, furono i processori [[Pentium D]] [[Presler]] (che avevano praticamente la stessa architettura dei precedenti [[Smithfield (informatica)|Smithfield]]) con cui venne introdotto il processo produttivo a [[65 nm]] (fase "''Tick''"). Dopo aver collaudato la nuova tecnologia costruttiva con queste CPU, Intel passò alla nuova architettura Core dei [[Core 2 Duo]], prodotta sempre a 65 nm (fase "''Tock''").
Questa metodologia di sviluppo, nelle intenzioni di Intel, minimizza i rischi propri dell'adozione di una nuova tecnologia produttiva con un'architettura a sua volta completamente nuova, consentendo ai progettisti di concentrarsi, ad anni alterni, a risolvere solo una delle due tipologie di problematiche.▼
▲In maniera analoga, tra la fine del [[2007]] e l'inizio del [[2008]], Intel
== Processori presenti e futuri basati su architettura "Core" ==▼
Seguendo il medesimo principio, Sandy Bridge è stata poi seguita dal die-shrink a [[22 nm]] [[Ivy Bridge]] nel [[2012]] (fase "Tick"), che ha quindi mantenuto la stessa architettura ma ha introdotto un nuovo processo produttivo. Nel [[2013]] arriverà anche la nuova architettura [[Haswell (hardware)|Haswell]] (fase "''Tock''"), il cui die-shrink a [[14 nm]] prenderà il nome di [[Broadwell (hardware)|Broadwell]] (fase "Tick"); quest'ultimo verrà poi seguito negli anni seguenti dall'architettura [[Skylake]] (fase "''Tock''") e dalla sua ri-scalatura [[Ice Lake]] (fase "Tick").
▲Questa metodologia di sviluppo, nelle intenzioni di Intel, minimizza i rischi propri dell'adozione di una nuova tecnologia produttiva con un'architettura a sua volta completamente nuova, consentendo ai progettisti di concentrarsi, ad anni alterni,
Di seguito sono elencati i nomi in codice dei processori sviluppati da Intel partendo dall'architettura "Core". Viene fornita anche una brevissima descrizione tecnica e l'anno di introduzione sul mercato; per la descrizione completa delle caratteristiche di ciascun prodotto è possibile seguire i link omonimi.
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|- align="center" |
| Core 2 Duo/Core 2 Extreme
| [[Conroe (microprocessore)|Conroe]]
| rowspan="6" | 65 nm
| rowspan="3" | 2
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|- align="center" |
| Core 2 Duo/Core 2 Extreme
| [[Merom (microprocessore)|Merom]]
| Mobile
|- align="center" |
| Xeon DP
| [[Woodcrest (hardware)|Woodcrest]]
| Server DP
|- align="center" |
Line 119 ⟶ 127:
|- align="center" |
| Xeon MP
| [[Tigerton (hardware)|Tigerton]]
| Server MP
| rowspan="3" | [[2007]]
Line 145 ⟶ 153:
|- align="center" |
| Xeon MP
| [[Dunnington (hardware)|Dunnington]]
| 6
| L1=6x64KB<br />L2=3x3MB<br />L3=16MB
Line 152 ⟶ 160:
== Architettura successiva ==
Come anticipato poco sopra, l'architettura "Core" non avrà una vita lunga come la NetBurst; è previsto infatti che a circa 2 anni dalla sua adozione, quindi a fine [[2008]] venga introdotta la nona generazione chiamata in codice [[Nehalem (hardware)|Nehalem]] prodotta, nella sua prima versione, utilizzando il processo produttivo a [[45 nm]] già collaudato con le ultime incarnazioni dell'architettura "Core", per poi passare nel [[2009]] alla versione a [[32 nm]] conosciuta come [[Westmere (hardware)|Westmere]].
== Roadmap ==
{{Roadmap processori Intel}}
== Voci correlate ==
* [[Microarchitettura
* [[NetBurst]]
* [[
{{Portale|informatica}}
[[Categoria:Architettura x86]]▼
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