Giuseppe Ducrot: differenze tra le versioni

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{{S|scultori italiani}}
{{Bio
|Nome = Giuseppe
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== Biografia ==
{{sf|È uno scultore eclettico, ascrivibile al movimento anacronista, tra i più significativi interpreti dell'arte contemporanea.}} Vive e lavora a Roma. La sua carriera artistica comincia con la pittura a tempera<ref name="Treccani" />, il disegno in bianco e nero e i ritratti a pastello dal vero dei suoi commilitoni, eseguiti durante il servizio militare, dove emerge una forte caratterizzazione psicologica<ref name="Treccani" />. All'inizio degli anni '90, dopo anni di sperimentazione, frequenta lo studio di Vito Cipolla<ref name="Treccani" /> e mostra uno spiccato interesse per l'ambientazione spaziale, che lo porta a breve a passare dalla pittura alla scultura. Scolpisce il marmo e modella l'argilla<ref name="Treccani" />. Con la tecnica della fusione a [[cera persa]] esegue nel corso degli anni bronzi di straordinaria fattura che sembrano mimare modelli di età remote come l'età romana imperiale o quella ellenistica<ref name="Treccani" />. Realizza alla maniera barocca e secondo la lezione del [[Bernini]], ma con tecniche attuali, figure mitologiche e di santi<ref name="Treccani" />. I suoi manufatti non sono tuttavia il frutto del lavoro di un copista, ma il risultato di una complessa operazione di sintesi culturale, insieme concettuale e provocatoria.
 
== Opere ==
Nel 1995 esegue il busto di [[Marco Aurelio]] per la facciata del [[Museo Borghese]]<ref name="Treccani" />. Nel 1996 esegue l<nowiki>{{'</nowiki>}}''Erma di Ninfa'' per(Fontana unadelle piazzamammelle dellaa capitale<refPiazza name="Treccani"Capo />di Ferro a Roma) e nel 1998 un vaso bacchico e due cornucopie per lo scalone del Museo Borghese. Del 1999 è il busto-reliquiario in bronzo di San [[Filippo Neri]] per la [[Basilica di San Giovanni Battista dei Fiorentini]] (Roma) e del 2000 l'altare, l'ambone, il trono e la statua di [[San Benedetto]] per la [[Cattedrale di Norcia]]<ref name="Treccani" />. Nel 2003 gli viene commissionato il Monumento a San Benedetto per la città di [[Cassino]]. Nel 2009 la Congregazione dei Padri Rogazionisti gli commissiona la statua di Sant'[[Annibale Maria Di Francia]], da collocare in una nicchia esterna della [[Basilica di San Pietro]]. Si tratta di un'enorme opera, di circa 19 tonnellate, alta oltre cinque metri, scolpita da un unico blocco di marmo bianco Carrara di ben 60 tonnellate, che è stata inaugurata da [[papa Benedetto XVI]] nel luglio 2010<ref name="Treccani" />. Nel febbraio 2011 vengono inaugurati inoltre l'altare, l'ambone ed il crocifisso per la [[Cattedrale di Noto]]<ref name="Treccani" />.
Scrive [[Flaminio Gualdoni]]: «Non c'è nostalgia nell'opera di Ducrot, non cinico gioco citatorio. Egli vive il senso profondo della continuità storica come fattore naturale, incontrattabile della pratica: soprattutto, non ammette un'arte che per farsi riconoscere attuale si restringa entro il virgolettato intellettuale, il discorso indiretto, il riduzionismo comunque pop».
 
== Esposizioni ==
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* 2005- Partecipazione alla mostra "La scultura italiana nel XX sec." presso la fondazione A. Pomodoro (Milano)
* 2005- Personale "Sculture sacre e profane" presso Officina Arte al Borghetto" (Roma)
* 2011- Partecipazione alla [[Esposizione internazionale d'arte di Venezia|Biennale di Venezia]]<ref>{{Cita web|url = http://www.labiennale.org/doc_files/padital-artisti.pdf|titolo = Lista artisti Arsenale|autore = |sito = http://www.labiennale.org/|data = |lingua = |accesso = 11 dicembre 2018|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20131014173225/http://www.labiennale.org/doc_files/padital-artisti.pdf|dataarchivio = 14 ottobre 2013}}</ref>.
 
== Note ==