Giuseppe Ducrot: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = Giuseppe
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|Sesso = M
|LuogoNascita = Roma
|GiornoMeseNascita = 4 settembre
|AnnoNascita = 1966
|NoteNascita = <ref>{{Cita web |url = http://www.giuseppeducrot.it/press/donpietro2005.html |titolo = Dal sito ufficiale |accesso = 11 febbraio 2015}}</ref>
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = scultore
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = <ref name="Treccani">{{Treccani|giuseppe-ducrot_(Lessico-del-XXI-Secolo)|anno=2012|accesso=11 febbraio 2015}}</ref>
}}
== Biografia ==
▲E' uno scultore eclettico, tra i più significativi interpreti dell'arte contemporanea. Vive e lavora a Roma. La sua carriera artistica comincia con la pittura a tempera, il disegno in bianco e nero e i ritratti eseguiti a pastello dal vero dei suoi commilitoni, durante il servizio militare,dove emerge una forte caratterizzazione psicologica. All'inizio degli a nni '90, dopo anni di sperimentazione,con la frequentazione dello studio di Vito Cipolla, passa dalla pittura alla scultura per lo spiccato interesse per l'ambientazione spaziale. Scolpisce il marmo e modella l'argilla. Con le tecniche antiche (cera persa),per le quali nutre un particolare interesse,esegue nel corso degli anni bronzi di straordinaria fattura che sembrano mimare modelli di età remote come l'età romana imperiale o quella ellenistica. Isuoi manufatti non sono tuttavia il frutto del lavoro di un copista, ma il risultato di una complessa operazione di sintesi culturale, insieme concettuale e provocatoria.
== Opere ==
Nel 1995 esegue il busto di [[Marco Aurelio]] per la facciata del [[Museo Borghese]]<ref name="Treccani" />. Nel 1996 esegue l{{'}}''
Scrive [[Flaminio Gualdoni]]: «Non c'è nostalgia nell'opera di Ducrot, non cinico gioco citatorio. Egli vive il senso profondo della continuità storica come fattore naturale, incontrattabile della pratica: soprattutto, non ammette un'arte che per farsi riconoscere attuale si restringa entro il virgolettato intellettuale, il discorso indiretto, il riduzionismo comunque pop».
== Esposizioni ==
▲Nel 1995 esegue il busto di Marco Aurelio per la facciata del Museo Borghese. Nel 1996 esegue l'"Erma di Ninfa" per una piazza della capitale e nel 1998 un vaso bacchio e due cornucopie per lo scalone del Museo Borghese. Del 1999 è il busto -reliquiario in bronzo di S. Filippo Neri per la chiesa di S. Giovanni dei Fiorentini (Roma) e nel 2000 l'altare, l'ambone, il trono e la statua di S. Benedetto per la Cattedrale di Norcia. Nel 2003 gli viene commissionato il Monumento a S. Benedetto per la città di Cassino, e nel febbraio 2011 vengono inaugurati l'altare, l'ambone ed il crocifisso per la Cattedrale di Noto.
* 1994- Prima personale di pittura alla Galleria Carlo Virgilio (Roma)
* 1995- Mostra di scultura alla Galleria d'Arte Moderna di Roma
* 1996- Partecipazione alla XIII
* 2005- Partecipazione alla mostra "La scultura italiana nel XX sec." presso la fondazione A. Pomodoro (Milano)
*
* 2011- Partecipazione alla [[Esposizione internazionale d'arte di Venezia|Biennale di Venezia]]<ref>{{Cita web|url = http://www.labiennale.org/doc_files/padital-artisti.pdf|titolo = Lista artisti Arsenale|autore = |data = |lingua = |accesso = 11 dicembre 2018|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20131014173225/http://www.labiennale.org/doc_files/padital-artisti.pdf|dataarchivio = 14 ottobre 2013}}</ref>.
== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
*
* Flaminio Gualdoni, "Archivio", febbraio 2011.
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.giuseppeducrot.it/|Sito ufficiale}}
{{Controllo di autorità}}
▲* M. Vallora, La "naja" in nero e pastello, "Il Giornale", 11 aprile, 1991
{{Portale|biografie|scultura}}
▲* A. Bonito Oliva, "Sculura imperatore", in "Sculture 1992-1994", catalogo mostra, Roma, 1995
▲* V.Sgarbi, "Il Giornale", 10 dicembre, 2005.
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