Solanum nigrum: differenze tra le versioni

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{{Tassobox
|nome= Morella comune
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<!-- ALTRO -->
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La '''morella comune''' (nome scientifico '''''Solanum nigrum''''' <small>[[Carl von LinnéLinneo|L.]], [[1753]]</small>) è una pianta [[Erba (botanica)|erbaceaerba]]cea della [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] delle [[SolanaceaeSolanacee]]<ref ename=POWO>{{cita puòweb essere|lingua=en infestante|titolo=Solanum nigrum |sito=Plants of the World Online |editore=Royal Botanic Gardens, Kew |url=https://powo.science.kew.org/taxon/urn:lsid:ipni.org:names:30048260-2 |accesso=26 aprile 2024}}</ref>.
 
== SistematicaEtimologia ==
Il nome generico (''sōlānum'') deriva da ''sōlāmĕn'' (=consolazione, conforto), ovvero sōlor (=consolare, alleviare) e deriva dalle proprietà medicamentose e sedative di alcune [[specie]] di questo [[Genere (tassonomia)|genere]]. L'[[epiteto specifico]] (''nigrum'') deriva ovviamente dal colore delle [[bacca|bacche]].<br />
Il [[Nomenclatura binomiale|binomio scientifico]] è stato definito nel 1753 da [[Carl von Linné|Carlo Linneo]] (1707 – 1778) biologo e scrittore svedese, padre della moderna [[classificazione scientifica]] degli organismi viventi.<br />
In lingua tedesca questa pianta si chiama ''schwarzer Nachtschatten'' (= ombra notturna nera); in francese si chiama ''Morelle noire''; in inglese si chiama ''Black Nightshade'' (= ombra notturna nera).
 
== Descrizione ==
[[File:Solanum nigrum Lindman DESC.jpeg|upright=1.4|thumb|Descrizione delle parti della pianta]]
[[File:Solanum nigrum.jpeg|thumb|Il portamento]]
Queste piante in genere sono ascendenti; il fusto può essere eventualmente prostrato solo nella parte basale. L'altezza varia da 1 a 7 dm. La forma biologica è [[Sistema Raunkiær#Terofite|terofita scaposa]] ('''T scap'''), ossia sono piante [[erba]]cee che differiscono dalle altre forme biologiche poiché, essendo annuali, superano la stagione avversa sotto forma di seme, sono inoltre munite di asse fiorale eretto. Tutta la pianta (fusto e foglie) si presenta un po' biancastra.
=== Radici ===
Le [[Radice (botanica)|radici]] sono fibrose e [[fittone|fittonanti]].
=== Fusto ===
Il fusto è molto ramoso (a ramificazione divaricata), non è spinoso ed ha una sezione cilindrica e superficie striata (2 strie longitudinali). Nella parte basale può essere legnoso, mentre in alto è [[erba]]ceo. Si presenta inoltre succoso (quasi vischioso-peloso) e dall'odore muschiato. Il colore del fusto può essere porporino.
=== Foglie ===
[[File:Solanum nigrum ENBLA02.jpg|thumb|le foglie<br />
Località : Canè, Limana (BL), 400 m s.l.m. - 18/9/2006 ]]
Le foglie lungo il fusto sono a disposizione alterna (in realtà sono spiralate e senza [[Stipola|stipole]]). Il [[picciolo]] è parzialmente [[Glossario botanico#A|alato]]. La forma della lamina va da [[Glossario botanico#L|lanceolata]] a ovata (può essere anche romboide) ed è asimmetrica, mentre il bordo è sinuato-dentato. La consistenza delle foglie è un po' fragile. Lunghezza del [[picciolo]]: 1 – 3&nbsp;cm. Dimensione delle foglie: larghezza 3–5&nbsp;cm; lunghezza 5–8&nbsp;cm.
 
=== Infiorescenza ===
[[File:Solanum nigrum.jpg|thumb|Infiorescenza]]
L'[[infiorescenza]] è di tipo extra-ascellare e più o meno cimosa-[[Glossario botanico#C|corimbosa]] con pochi fiori (da 3 a 5, massimo 10) [[brattea|bratteolati]]. L'[[infiorescenza]] ha un suo [[Peduncolo (botanica)|peduncolo]] eretto-[[Glossario botanico#P|patente]], e i singoli fiori sono [[pedicello|pedicellati]]. Lunghezza dei [[Peduncolo (botanica)|peduncoli]] alla fruttificazione: 14–30&nbsp;mm.
 
=== Fiore ===
I fiori sono [[Glossario botanico#E|ermafroditi]], [[Glossario botanico#A|attinomorfi]], tetra-ciclici (formati cioè da 4 [[Glossario botanico#V|verticilli]]: [[Glossario botanico#C|calice]] – [[corolla]] – [[androceo]] – [[Gineceo (botanica)|gineceo]]) e pentameri ([[Glossario botanico#C|calice]] e [[corolla]] formati da 5 elementi). Diametro dei fiori: 8–12&nbsp;mm.
* [[Formula fiorale]]:
:::'''* K (5), [C (5), A 5], G (2) (supero)'''<ref>{{cita web|url=http://www.dipbot.unict.it/sistematica/Index.html|titolo=Tavole di Botanica sistematica|accesso=27 aprile 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110514052149/http://www.dipbot.unict.it/sistematica/Index.html|dataarchivio=14 maggio 2011|urlmorto=sì}}</ref>
 
* [[Fiore delle angiosperme|Calice]]: il [[Calice (botanica)|calice]] a forma di cono è [[Glossario botanico#G|gamosepalo]], diviso in 5 segmenti di forma ovata, apice ottuso e seni acuti. La superficie del [[Calice (botanica)|calice]] è scarsamente [[Glossario botanico#P|pubescente]]. Dimensione del [[Calice (botanica)|calice]]: 2,5&nbsp;mm.
* [[Fiore delle angiosperme|Corolla]]: la [[corolla]] ([[Ovario (botanica)|ipogina]]) è [[Glossario botanico#S|simpetala]] e brevemente tubolare (il tubo è molto più corto dei lobi), rotata e di colore bianco. I [[petali]] hanno una forma [[Glossario botanico#L|lanceolata]] e apice acuminato. I [[petali]] alla fine dell'[[infiorescenza]] si ripiegano all'indietro. Lunghezza dei [[petali]]: 6&nbsp;mm.
* [[Fiore delle angiosperme|Androceo]]: gli [[stami]] sono 5 (inseriti nel tubo corollino) con [[antere]] [[Glossario botanico#C|connate]] di forma ovato-ellittica e riunite insieme a formare una specie di colonnetta a cono. Le [[antere]] sono [[Glossario botanico#D|deiscenti]] alla sommità per due pori. Il poro di [[Glossario botanico#D|deiscenza]] occupa tutta la larghezza della [[Glossario botanico#L|loggia]]. Il colore delle [[antere]] è giallo carico.
[[File:Solanum nigrum ENBLA01.jpg|thumb|sinistra |Frutti acerbi]]
* [[Fiore delle angiosperme|Gineceo]]: l'[[Ovario (botanica)|ovario]] (a due [[Glossario botanico#L|loculi]]) è [[Ovario (botanica)|supero]] formato da due [[Glossario botanico#C|carpelli]]; lo [[Glossario botanico#S|stilo]] è unico con [[Glossario botanico#S|stimma]] bilobo (o bifido).
* Fioritura : da marzo a novembre.
* [[Impollinazione]]: impollinazione per [[entomogamia]].
 
[[File:Solanum nigrum fruit black.jpg|thumb|sinistra|Frutti maturi]]
 
=== Frutti ===
[[File:Solanum nigrum seeds.jpg|thumb|I semi]]
Il [[frutto]] è del tipo a piccola [[bacca]] ovata ed è diviso in diverse logge per contenere i diversi semi a forma discoidale o reniforme. Il colore delle [[Bacca|bacche]] è verde e poi nero lucido, mentre la forma è ovoidale (più lunga che larga). Alla base il [[frutto]] è avvolto dal [[Calice (botanica)|calice]] che è [[Glossario botanico#P|persistente]]. A maturazione si presentano come dei grappoli appesi. Dimensione della bacca : 6 – 7&nbsp;mm.
 
== Distribuzione e habitat ==
* Geoelemento: il tipo [[Corologia|corologico]] (area di origine) è [[Corologia#Corotipi della flora italiana|'''Cosmopolita (Sinantropico)''']], ma anche [[Corologia#Corotipi della flora italiana|'''Eurasiatico''']].
* Diffusione: in [[Italia]] è diffusa su tutto il territorio (isole comprese). Sull'arco alpino mentre la [[sottospecie]] ''nigrum'' è diffusa ovunque (a parte la [[provincia di Bergamo]]), la [[sottospecie]] ''schultesii'' è segnalata solamente nelle provincie di [[Bolzano]], [[Trento]], [[Udine]] e [[Vercelli]]). Anche fuori dall'[[Italia]] la [[sottospecie]] ''nigrum'' è frequente su tutte le alture europee, mentre la [[sottospecie]] ''schultesii'' si trova solo sui [[Pirenei]] e nei [[Monti Balcani|Balcani]]. È una pianta molto comune e infestante specialmente per le colture del [[Zea mays|mais]] e della [[Beta vulgaris|bietola]] e di altre colture erbacee ed arboree (il tipo di danno è dovuto soprattutto alla sottrazione di [[azoto]] e spazio). Fuori dall'[[Europa]] è diffusa in [[Asia]], mentre in [[Americhe|America]] e [[Australia]] probabilmente si è naturalizzata in seguito ad una sua successiva introduzione.
* Habitat: l'[[habitat]] tipico per questa specie sono gli incolti e ruderi; ma anche bordi dei sentieri e strade. Si trova facilmente negli orti, nelle vigne o campi di [[Zea mays|granoturco]]; e nei terreni che spesso si sarchiano per togliere le malerbe. La [[sottospecie]] ''schultesii'' invece è più facile trovarla presso i ruderi e le macerie. Per entrambe le [[sottospecie]] presenti in Italia il [[Substrato (ecologia)|substrato]] preferito è [[calcare]]o oppure calcareo-siliceo con un terreno a [[pH]] basico, alto valore nutrizionale e mediamente umido.
* Diffusione altitudinale: la “Morella comune” si può trovare dal piano fino a 900 {{m s.l.m.}}; quindi frequenta i primi due piani vegetazionali: [[Flora alpina|piano collinare]] e [[Flora alpina|piano montano]].
 
== Fitosociologia ==
Dal punto di vista [[Fitosociologia|fitosociologico]] le [[sottospecie]] di questa scheda appartengono alle seguenti comunità vegetali<ref>{{cita libro|autore=AA.VV. |titolo=Flora Alpina.|anno=2004 |editore=Zanichelli |città=Bologna }}</ref>:
{| class="wikitable" style="width:auto;"
|- bgcolor="#EFEFEF"
! Comunità||subsp. ''nigrum''||subsp. ''schultesii''
|-
||Formazione||Comunità terofiche pioniere nitrofile|| Comunità terofiche pioniere nitrofile
|-
||Classe||''Stellarietea mediae''||''Stellarietea mediae''
|-
||Ordine||||''Sisymbrietalia''
|-
|}
 
== Tassonomia ==
La famiglia delle [[Solanaceae]] è una [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] vegetale molto importante in quanto comprende fra l'altro diverse [[specie]] commestibili, come le [[Solanum tuberosum|patate]], le [[Solanum melongena|melanzane]], i [[Solanum lycopersicum|pomodori]] e i peperoni; è inoltre una [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] abbastanza numerosa, organizzata in quasi 100 [[Genere (tassonomia)|generi]] per un totale di oltre 2000 [[specie]], più della metà delle quali (circa 1400) appartengono al [[Genere (tassonomia)|genere]] ''[[Solanum]]'', una decina delle quali sono spontanee in Italia.<br />
All'interno della famiglia, il genere della pianta di questa scheda appartiene alla [[sottofamiglia]] delle ''[[Solanoideae'' Kostel. (1834)]] e alla [[Tribù (tassonomia)|tribù]] delle ''[[Solaneae'' Dumort. (1829)]].<br />
Essendo questo genere molto corposo, normalmente viene suddiviso in “sezioni”[[Sezione (tassonomia)|sezioni]].
Adriano Fiori (botanico italiano 1865–1950), soprattutto per le [[specie]] spontanee dell'Italia, ha individuato tre “sezioni”sezioni<ref name=Motta>{{cita libro|Giacomo | Nicolini | Enciclopedia Botanica Motta. | 1960| Federico Motta Editore | Milano }}</ref>:
* ''Lycopersicum'';
* ''Pachystemon'';
* ''Leptostemon''.
 
“Morella comune” appartiene alla “sezione”sezione centrale (''Pachystemon''), caratterizzata soprattutto da [[antere]] brevi e [[Glossario botanico#D|deiscenti]] per due pori apicali; piante non spinose a fiori [[Brattee|bratteolati]] bianchi o violetti composti in [[Glossario botanico#C|corimbi]]. In realtà, considerando tutte le [[specie]] del genere, le [[Tassonomia|tassonomie]] più complete lo suddividono in mezza dozzina di [[Sottogenere|sottogeneri]] con almeno una cinquantina di "sezioni". In queste [[Classificazione scientifica|classificazioni]] la pianta di questa scheda è assegnata al [[sottogenere]] ''Solanum stricto sensu'' e alla “sezione”sezione ''Solanum''.
 
=== Variabilità ===
Sono piante molto [[Diversità genetica|variabili]], sia come [[Morfologia (biologia)|morfologia]] che come [[Portamento (piante)|portamento]] (questo giustifica anche il lungo elenco di [[sottospecie]], [[Varietà (biologia)|varianti]] e [[Sinonimo (botanica)|sinonimi]] generato da questa pianta): possono essere sia annue che perennanti; sia [[Erba (botanica)|erbaceeerba]]cee che [[Glossario botanico#S|suffrutici]]; il colore della [[bacca]], che è normalmente nero, può essere rosso-miniato, ma anche verde oppure giallo; la [[corolla]] è generalmente bianca, ma può assumere anche colorazioni violacee; può variare molto anche in grandezza; l'[[infiorescenza]] può essere [[Glossario botanico#R|racemosa]] come [[Glossario botanico#O|ombrelliforme]] più o meno allungata; varia il tipo di pelosità (può essere a peli semplici o ghiandolari ma anche [[Glossario botanico#T|tomentosa]]); varia infine il tipo di margine delle foglie, che può essere intero, dentato-angoloso oppure sinuato-dentato.
 
In climi più caldi (in Italia questo avviene nel [[Mezzogiorno (Italia)|Meridione]]) si nota il passaggio ad un ciclo perenne con piante [[Glossario botanico#S|suffruticose]], quindi con fusti lignificati alla base.<br />
Riga 83 ⟶ 152:
* ''Solanum nigrum'' L. subsp. ''miniatum'' (Bernh. ex Willd.) Arcang. (sinonimo = ''S. luteum'' Mill. subsp. ''alatum'' (Moench) Dostál)
* ''Solanum nigrum'' L. subsp. ''miniatum'' (Willd.) Hartman (1846) (sinonimo = ''S. villosum'' subsp. ''miniatum'')
* ''Solanum nigrum'' L. subsp. ''moschatum'' (C.Presl) Arcang. (1882) (sinonimo = ''S. nigrum'' L. subsp. ''schultesii'' (Opiz) Wessely)
* ''Solanum nigrum'' L. subsp. ''nigrum'' : in questa [[sottospecie]] il fusto e le foglie sono [[Glossario botanico#G|subglabre]] (eventualmente sono presenti dei peli semplici); il margine delle foglie può essere intero o dentato in modo ottuso o anche lobato.
* ''Solanum nigrum'' L. subsp. ''ochroleucum'' (Bast.) Corb. (1894) (sinonimo = ''S. nigrum'' subsp. ''nigrum'')
Riga 153 ⟶ 222:
* ''[[Solanum luteum]]'' Miller (sinonimo = ''Solanum vilosum'' Miller) – Morella rossa : è comune in tutto il territorio italiano come la [[specie]] ''S. nigrum''; si differenzia comunque per il colore della [[bacca]] che è più aranciato, quasi giallo (ma la bacca è anche più allungata) e una maggiore [[Glossario botanico#P|pubescenza]] su tutta la pianta. Si differenzia anche per i denti del [[Calice (botanica)|calice]], che sono acuti (e non ottusi).
* ''[[Solanum dulcamara]]'' L. - Morella rampicante : anche questa pianta è comune su tutto il territorio italiano e si differenzia, come la precedente, per il fusto che è più prostrato e il portamento di tipo rampicante, e per la [[bacca]] che è rossa; oltre che per l'[[infiorescenza]] più numerosa e con [[petali]] viola brillante.
 
== Etimologia ==
Il nome generico (''sōlānum'') deriva da ''sōlāmĕn'' (=consolazione, conforto), ovvero sōlor (=consolare, alleviare) e deriva dalle proprietà medicamentose e sedative di alcune [[specie]] di questo [[Genere (tassonomia)|genere]]. Il nome specifico deriva ovviamente dal colore delle [[bacca|bacche]].<br />
Il [[Nomenclatura binomiale|binomio scientifico]] della pianta di questa scheda è stato definito nel 1753 da [[Carl von Linné|Carlo Linneo]] ([[Rashult]], 23 maggio 1707 – [[Uppsala]], 10 gennaio 1778) biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna [[classificazione scientifica]] degli organismi viventi.<br />
In lingua tedesca questa pianta si chiama ''schwarzer Nachtschatten'' (= ombra notturna nera); in francese si chiama ''Morelle noire''; in inglese si chiama ''Black Nightshade'' (= ombra notturna nera).
 
== Morfologia ==
[[File:Solanum nigrum Lindman DESC.jpeg|upright=1.4|thumb|Descrizione delle parti della pianta]]
[[File:Solanum nigrum.jpeg|thumb|Il portamento]]
Queste piante in genere sono ascendenti; il fusto può essere eventualmente prostrato solo nella parte basale. L'altezza varia da 1 a 7 dm. La forma biologica è [[Sistema Raunkiær#Terofite|terofita scaposa]] ('''T scap'''), ossia sono piante [[Erba (botanica)|erbacee]] che differiscono dalle altre forme biologiche poiché, essendo annuali, superano la stagione avversa sotto forma di seme, sono inoltre munite di asse fiorale eretto. Tutta la pianta (fusto e foglie) si presenta un po' biancastra.
=== Radici ===
Le [[Radice (botanica)|radici]] sono fibrose e [[fittone|fittonanti]].
=== Fusto ===
Il fusto è molto ramoso (a ramificazione divaricata), non è spinoso ed ha una sezione cilindrica e superficie striata (2 strie longitudinali). Nella parte basale può essere legnoso, mentre in alto è [[Erba (botanica)|erbaceo]]. Si presenta inoltre succoso (quasi vischioso-peloso) e dall'odore muschiato. Il colore del fusto può essere porporino.
=== Foglie ===
[[File:Solanum nigrum ENBLA02.jpg|thumb|le foglie<br />
Località : Canè, Limana (BL), 400 m s.l.m. - 18/9/2006 ]]
Le foglie lungo il fusto sono a disposizione alterna (in realtà sono spiralate e senza [[Stipola|stipole]]). Il [[picciolo]] è parzialmente [[Glossario botanico#A|alato]]. La forma della lamina va da [[Glossario botanico#L|lanceolata]] a ovata (può essere anche romboide) ed è asimmetrica, mentre il bordo è sinuato-dentato. La consistenza delle foglie è un po' fragile. Lunghezza del [[picciolo]]: 1 – 3&nbsp;cm. Dimensione delle foglie: larghezza 3–5&nbsp;cm; lunghezza 5–8&nbsp;cm.
 
=== Infiorescenza ===
[[File:Solanum nigrum.jpg|thumb|Infiorescenza]]
L'[[infiorescenza]] è di tipo extra-ascellare e più o meno cimosa-[[Glossario botanico#C|corimbosa]] con pochi fiori (da 3 a 5, massimo 10) [[brattea|bratteolati]]. L'[[infiorescenza]] ha un suo [[Peduncolo (botanica)|peduncolo]] eretto-[[Glossario botanico#P|patente]], e i singoli fiori sono [[pedicello|pedicellati]]. Lunghezza dei [[Peduncolo (botanica)|peduncoli]] alla fruttificazione: 14–30&nbsp;mm.
 
=== Fiore ===
I fiori sono [[Glossario botanico#E|ermafroditi]], [[Glossario botanico#A|attinomorfi]], tetra-ciclici (formati cioè da 4 [[Glossario botanico#V|verticilli]]: [[Glossario botanico#C|calice]] – [[corolla]] – [[androceo]] – [[Gineceo (botanica)|gineceo]]) e pentameri ([[Glossario botanico#C|calice]] e [[corolla]] formati da 5 elementi). Diametro dei fiori: 8–12&nbsp;mm.
* [[Formula fiorale]]:
:::'''* K (5), [C (5), A 5], G (2) (supero)'''<ref>{{cita web|url=http://www.dipbot.unict.it/sistematica/Index.html| titolo=Tavole di Botanica sistematica | accesso=27 aprile 2009}}</ref>
 
* [[Fiore delle angiosperme|Calice]]: il [[Calice (botanica)|calice]] a forma di cono è [[Glossario botanico#G|gamosepalo]], diviso in 5 segmenti di forma ovata, apice ottuso e seni acuti. La superficie del [[Calice (botanica)|calice]] è scarsamente [[Glossario botanico#P|pubescente]]. Dimensione del [[Calice (botanica)|calice]]: 2,5&nbsp;mm.
* [[Fiore delle angiosperme|Corolla]]: la [[corolla]] ([[Ovario (botanica)|ipogina]]) è [[Glossario botanico#S|simpetala]] e brevemente tubolare (il tubo è molto più corto dei lobi), rotata e di colore bianco. I [[petali]] hanno una forma [[Glossario botanico#L|lanceolata]] e apice acuminato. I [[petali]] alla fine dell'[[infiorescenza]] si ripiegano all'indietro. Lunghezza dei [[petali]]: 6&nbsp;mm.
[[File:Solanum nigrum ENBLA01.jpg|thumb|I frutti<br />
Località : Canè, Limana (BL), 400 m s.l.m. - 18/9/2006 ]]
* [[Fiore delle angiosperme|Androceo]]: gli [[stami]] sono 5 (inseriti nel tubo corollino) con [[antere]] [[Glossario botanico#C|connate]] di forma ovato-ellittica e riunite insieme a formare una specie di colonnetta a cono. Le [[antere]] sono [[Glossario botanico#D|deiscenti]] alla sommità per due pori. Il poro di [[Glossario botanico#D|deiscenza]] occupa tutta la larghezza della [[Glossario botanico#L|loggia]]. Il colore delle [[antere]] è giallo carico.
* [[Fiore delle angiosperme|Gineceo]]: l'[[Ovario (botanica)|ovario]] (a due [[Glossario botanico#L|loculi]]) è [[Ovario (botanica)|supero]] formato da due [[Glossario botanico#C|carpelli]]; lo [[Glossario botanico#S|stilo]] è unico con [[Glossario botanico#S|stimma]] bilobo (o bifido).
* Fioritura : da marzo a novembre.
* [[Impollinazione]]: impollinazione per [[entomogamia]].
 
=== Frutti ===
[[File:Solanum nigrum seeds.jpg|thumb|I semi]]
Il [[frutto]] è del tipo a piccola [[bacca]] ovata ed è diviso in diverse logge per contenere i diversi semi a forma discoidale o reniforme. Il colore delle [[Bacca|bacche]] è verde e poi nero lucido, mentre la forma è ovoidale (più lunga che larga). Alla base il [[frutto]] è avvolto dal [[Calice (botanica)|calice]] che è [[Glossario botanico#P|persistente]]. A maturazione si presentano come dei grappoli appesi. Dimensione della bacca : 6 – 7&nbsp;mm.
 
== Distribuzione e habitat ==
* Geoelemento: il tipo [[Corologia|corologico]] (area di origine) è [[Corologia#Corotipi della flora italiana|'''Cosmopolita (Sinantropico)''']], ma anche [[Corologia#Corotipi della flora italiana|'''Eurasiatico''']].
* Diffusione: in [[Italia]] è diffusa su tutto il territorio (isole comprese). Sull'arco alpino mentre la [[sottospecie]] ''nigrum'' è diffusa ovunque (a parte la [[provincia di Bergamo]]), la [[sottospecie]] ''schultesii'' è segnalata solamente nelle provincie di [[Bolzano]], [[Trento]], [[Udine]] e [[Vercelli]]). Anche fuori dall'[[Italia]] la [[sottospecie]] ''nigrum'' è frequente su tutte le alture europee, mentre la [[sottospecie]] ''schultesii'' si trova solo sui [[Pirenei]] e nei [[Monti Balcani|Balcani]]. È una pianta molto comune e infestante specialmente per le colture del [[Zea mays|mais]] e della [[Beta vulgaris|bietola]] e di altre colture erbacee ed arboree (il tipo di danno è dovuto soprattutto alla sottrazione di [[azoto]] e spazio). Fuori dall'[[Europa]] è diffusa in [[Asia]], mentre in [[Americhe|America]] e [[Australia]] probabilmente si è naturalizzata in seguito ad una sua successiva introduzione.
* Habitat: l'[[habitat]] tipico per questa specie sono gli incolti e ruderi; ma anche bordi dei sentieri e strade. Si trova facilmente negli orti, nelle vigne o campi di [[Zea mays|granoturco]]; e nei terreni che spesso si sarchiano per togliere le malerbe. La [[sottospecie]] ''schultesii'' invece è più facile trovarla presso i ruderi e le macerie. Per entrambe le [[sottospecie]] presenti in Italia il [[Substrato (ecologia)|substrato]] preferito è [[calcare]]o oppure calcareo-siliceo con un terreno a [[pH]] basico, alto valore nutrizionale e mediamente umido.
* Diffusione altitudinale: la “Morella comune” si può trovare dal piano fino a 900 {{m s.l.m.}}; quindi frequenta i primi due piani vegetazionali: [[Flora alpina|piano collinare]] e [[Flora alpina|piano montano]].
 
== Fitosociologia ==
Dal punto di vista [[Fitosociologia|fitosociologico]] le [[sottospecie]] di questa scheda appartengono alle seguenti comunità vegetali<ref>{{cita libro|autore=AA.VV. |titolo=Flora Alpina.|anno=2004 |editore=Zanichelli |città=Bologna }}</ref>:
{| class="wikitable" style="width:auto;"
|- bgcolor="#EFEFEF"
! Comunità||subsp. ''nigrum''||subsp. ''schultesii''
|-
||Formazione||Comunità terofiche pioniere nitrofile|| Comunità terofiche pioniere nitrofile
|-
||Classe||''Stellarietea mediae''||''Stellarietea mediae''
|-
||Ordine||||''Sisymbrietalia''
|-
|}
 
== Usi ==
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=== Cucina ===
Si sconsiglia l'uso alimentare in quanto pianta generalmente tossica anche se la sua effettiva tossicità viene a volte messa in discussione. Un tempo in [[Europa]] si consumavano le foglie, ma anche i frutti (ora non più). In realtà grazie al grande [[Polimorfismo (biologia)|polimorfismo]] di questa pianta, in [[Americhe|America]], si è riuscito a creare una varietà (chiamata ''Garden HuckliberryHuckleberry'') senz'altro non tossica, i cui frutti sono usati in cucina per ricavarne conserve e dolciumi. Questo dimostra che la tossicità di questa pianta è anch'essa un aspetto variabile e dipende dalle zone e dalla [[sottospecie]].<ref name=Pignatti/>.<br />
Sono eduli invece le [[bacca|bacche]] di certi ceppi che crescono in [[India]]; queste profumano di pomodoro. Anche in [[Etiopia]] le [[bacca|bacche]] mature vengono normalmente mangiate dai ragazzini.
 
== Notizie culturali ==
Questa pianta è conosciuta e usata fin dall'antichità. Era uno dei tanti componenti dell' “[[unguento populeo]]” consigliato solo per uso esterno data la sua velenosità (specialmente per le [[Periartrite|periartriti]] e per l'azione antalgica locale)<ref name=Piantemedicinali/>. Sempre anticamente le foglie venivano usate contro le ustioni. Sembra inoltre che insieme ad altre erbe sia stata una delle prime sostanze usate per addormentare i pazienti durante gli interventi chirurgici. In Puglia e in sud Italia, viene spesso chiamata “pomodoro delle serpi”, poiché, molti rettili (sauri e testuggini, per l'esattezza), si cibano volentieri delle bacche mature, che hanno evidentemente una bassa concentrazione di principi attivi potenzialmente tossici, oppure non esercitano la loro azione a causa della diversa fisiologia di questi animali.
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{cita libro|Wolfgang Lippert |Dieter Podlech | Fiori | 1980 | TN Tuttonatura | }}
* {{cita libro|Roberto | ChejChiej Gamacchio| Piante medicinali | 1982 | Arnoldo Mondadori Editore | Milano}}
* {{cita libro|Giacomo | Nicolini | Enciclopedia Botanica Motta. Volume terzo | 1960| Federico Motta Editore | Milano |p=724}}
* {{cita libro|autore=Sandro Pignatti |wkautore=Sandro Pignatti |titolo=Flora d'Italia. Volume secondo |anno=1982 |editore=Edagricole |città=Bologna |isbn=88-506-2449-2 |p=514 }}
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== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons|wikispecies}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{ThesaurusCollegamenti BNCFesterni}}
* {{cita web|http://www.floramarittime.it//|Flora delle Alpi Marittime|29-04-2009}}
* {{cita web|http://193.62.154.38/FE/fe.html|Flora Europaea - Royal Botanic Garden Edinburgh|29-04-2009}}
* {{cita web|http://luirig.altervista.org/flora/index.htm|Flora Italiana|29-04-2009}}
* {{cita web|http://www.fungoceva.it/|Fungoceva.it|29-04-2009}}
* {{cita web |1=http://www.pfaf.org/index.php |2=Plants For A Future |3=29-04-2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090515142506/http://www.pfaf.org/index.php# |dataarchivio=15 maggio 2009 |urlmorto=sì }}
* {{cita web|http://www.tropicos.org/NameSearch.aspx|Tropicos|29-04-2009}}
* {{cita web|http://flora.uniud.it/|Catalogazione floristica - Università di Udine|29-04-2009}}
* {{cita web|http://www2.dijon.inra.fr/flore-france/consult.htm#Recherche/|Index synonymique de la flore de France|29-04-2009}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{portale|biologia|botanica}}
 
[[Categoria:SolanaceaeSolanum]]
[[Categoria:Taxa classificati da Linneo]]