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Durante la [[Grande Tempesta del 1703]], si arenò sulle [[Goodwin Sands]] nella notte tra il 26 e il 27 novembre 1703. [7] Il capitano [[James Greenaway]] morì con la sua nave insieme a tutto il suo equipaggio di 220 persone. [8] Il [[relitto]] è un relitto protetto gestito da [[Historic England]]. [13]
==Cesare Rodini==
{{militare
|Nome = Cesare Rodini
|Immagine = Cesare Rodini.jpeg
|Didascalia =
|Soprannome =
|Data_di_nascita =
|Nato_a = [[
|Data_di_morte =3
|Morto_a =[[Torre Pellice]]
|Cause_della_morte = [[Morto in combattimento|Caduto in combattimento]]
|Luogo_di_sepoltura =
|Nazione_servita ={{ITA 1861-1946}}
|Forza_armata = [[Regio Esercito]]<br/>[[Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale]]<br/>[[Guardia Nazionale Repubblicana di Frontiera]]
|Arma =[[Arma di Fanteria|Fanteria]]
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|Reparto= [[16ª Legione CC.NN.da montagna "Alpina"]], [[Guardia Nazionale Repubblicana di Frontiera|I Legione GNR di Frontiera "Monviso"]]
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|Decorazioni =[[#Onorificenze|vedi qui]]
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{{Bio
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|LuogoNascita =Erba
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|Attività = militare
|Nazionalità = italiano
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==Biografia==
'''Cesare Rodini''' nacque a [[Erba-Incino]] ed era figlio di Agostino e di Dossena Clelia.
Rodini, con il grado di [[capomanipolo]] della [[Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale|MVSN]]<ref>http://decoratialvalormilitare.istitutonastroazzurro.org/view_doc.php?img=e-1938%20vol_2/e-1938%20vol_2_00000125.JPG</ref>, prese parte come [[volontario di guerra]] in Etiopia nella [[16ª Legione CC.NN.da montagna "Alpina"|116ª legione CCNN “Alpina” ]]<ref> Leonardo Malatesta, "La 16 legione CC.NN", Tralerighe libri, Lucca 2022 pp 139-140</ref> ottenendo una prima decorazione nel corso della [[prima battaglia del Tembien]].
Prese parte alla [[Campagna italiana di Grecia|campagna di Grecia]] e il 15 febbraio 1941 presso Quota 1178 fu gravemente ferito per ben tre volte, a causa delle gravi ferite fu ospedalizzato<ref>Leonardo Malatesta, "La 16 legione CC.NN", Tralerighe libri, Lucca 2022 p 437</ref> rimanendo mutilato<ref>https://www.scuoleasso.edu.it/inclusione/wp-content/uploads/2014/10/17-TESI-Cap.4-Par.-4.1.pdf</ref>
===L'armistizio===
Dopo l'[[armistizio dell'8 settembre 1943]] il 19 settembre seguente l'[[avvocato]] [[Paolo Porta]] riaprì la [[Casa del Fascio (Como)|sede del Partito Fascista di Como]], Rodini fu nominato da Porta vice-federale ed entrò a far parte del [[triumvirato]] chiamato a reggerne la Federazione dei Fasci Repubblicani.<ref>https://www.scuoleasso.edu.it/inclusione/wp-content/uploads/2014/10/17-TESI-Cap.4-Par.-4.1.pdf</ref>
===I fatti della val Pellice===
Nel gennaio 1944 Rodini, nel frattempo promosso [[Capitano]] ([[Centurione]]), era stato trasferito in forza alla [[Guardia Nazionale Repubblicana di Frontiera|I Legione GNR di Frontiera "Monviso"]] a [[Moncalieri]]
La notte del 31 gennaio posero l'assedio alla caserma "Monte Granero" di [[Bobbio Pellice]]<ref>http://www.sentieripartigianivalpellice.it/caserma_bobbio_pellice.html</ref> riuscendo ad ottenerne la resa il 3 febbraio e prendendo prigionieri quarantuno "confinari".<ref>http://www.straginazifasciste.it/wp-content/uploads/schede/TORRE%20PELLICE,%2004.02.1944.pdf</ref> Il 3 febbraio il comando tedesco predispose una colonna di soccorso diretta a Bobbio<ref>Michele tosca, I ribelli siamo noi, edizioni Roberto Chiaramonte, Vol. 1 p. 107</ref> che operò anche un vasto [[rastrellamento]] cui prese parte anche un battaglione GNR della "confinaria".
Rodini nonostante le gravi ferite riportate sul [[Fronte greco-albanese]] si offrì [[Volontario di guerra|volontario]] per partecipare alle operazioni di soccorso al presidio di [[Bobbio Pellice]] che si trovava assediato dalle forze partigiane. In vista della città, mentre si trovava sull'autocarro che precedeva la colonna cadde in una imboscata venendo ucciso da una raffica di mitragliatrice.<ref>[[Giorgio Pisanò]], ''Gli ultimi in grigio verde'', CDL Edizioni, Milano Vol III p. 1865.</ref> Cadono con lui i legionari Camillo Campanelli e Filippo Sannino.<ref>[[Giorgio Pisanò]], ''Gli ultimi in grigio verde'', CDL Edizioni, Milano Vol III pp. 1883-1884.</ref>
[[File:Cesare Rodini manifesto funebre.jpg|left|miniatura|Cesare Rodini manifesto funebre]]
Il giornale fascista “[[La Provincia di Como]]”, il 9 febbraio 1944, giorno del [[funerale]], che si tenne ad [[Erba (Italia)|Erba]], diede la notizia: ''“[…] Cesare Rodini, mutilato di guerra, volontario, decorato tre volte al valore militare, già vice‐federale, membro del Triunvirato della Federazione comasca dei Fasci Repubblicani, […], è caduto in val Pellice (Torino) in un’operazione contro i ribelli, venduti al nemico”''.<ref>https://halleyweb.com/c013095/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/16</ref>
==Intitolazioni==
Nell'estate 1944, con l'istituzione del [[Corpo Ausiliario delle Squadre d'Azione delle Camicie Nere]] il [[Capo della Provincia]] di [[Como]] [[Paolo Porta]] gli intitolò la neocostituita [[XI Brigata Nera "Cesare Rodini"]].
Il 12 luglio 1950, con decreto presidenziale, fu decorato con la [[Medaglia d'argento al Valor Militare]] dalla [[Italia|Repubblica Italiana]].<ref>http://decoratialvalormilitare.istitutonastroazzurro.org/view_doc.php?img=e-1950%20vol_4/e-1950%20vol_4_00000119.JPG</ref>
==Onorificenze==
{{Onorificenze
|immagine
|nome_onorificenza
|collegamento_onorificenza
|motivazione
}}
{{Onorificenze
|immagine
|nome_onorificenza
|collegamento_onorificenza
|motivazione
}}
==Dino Fantozzi==
{{Carica pubblica
|nome = Dino Fantozzi
|immagine = Fantozzi-dino.jpg
|didascalia =
|carica = [[Camera dei Fasci e delle Corporazioni|Consigliere nazionale del Regno d'Italia]]
|mandatoinizio =
|mandatofine =
|legislatura = [[XXX legislatura del Regno d'Italia|XXX]]
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|tipo nomina =
|incarichi =
|partito = [[Partito Nazionale Fascista|PNF]]
|titolo di studio =
|alma mater =
|professione = Politico
|firma =
}}
{{Bio
|Nome = Dino
|Cognome = Fantozzi
|ForzaOrdinamento =
|Sesso = M
|LuogoNascita = Pescia
|GiornoMeseNascita =20 aprile
|AnnoNascita = 1899
|LuogoMorte = Prato
|GiornoMeseMorte = 23 settembre
|AnnoMorte = 1967
|Attività = militare
|Attività2 = politico
|Attività3 = prefetto
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità =
}}
===Biografia===
[[Tenente]] degli [[Arditi]] durante la [[Prima guerra mondiale|Grande Guerra]] e nella concomitante [[Campagna di Albania]] fu decorato con una [[Croce di guerra al valor militare]].<ref>https://www.storiaememoriadibologna.it/fantozzi-dino-520039-persona</ref>
Il 10 Novembre 1920 aderisce ai [[Fasci italiani di combattimento]] venendo nominato vicesegretario del Fascio di Pescia dal dicembre 1920 fino al febbraio 1921 e assume il comando della [[Squadre d'azione|Squadra d'Azione "Dante Rossi"]] costituitasi immediatamente dopo la [[La Disperata|Squadra "La Disperata"]], che guida anche durante la [[Marcia su Roma]].<ref>https://www.storiaememoriadibologna.it/fantozzi-dino-520039-persona</ref>
Con l'avvento del [[fascismo]] entra nella [[Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale]] col grado di [[Primo seniore]] e dal 1923 al novembre 1924 fu vicesegretario del Fascio di Firenze.<ref>https://www.storiaememoriadibologna.it/fantozzi-dino-520039-persona</ref> Nel 1925 prende parte alle violenze seguite all'uccisione del vicesegretario del Fascio [[Giovanni Luporini]], in particolare nelle spedizioni che porteranno alla morte dell'avvocato Gustavo Console e del deputato [[Gaetano Pilati]]. Processato per questi fatti Fantozzi fu comunque assolto da tutte le accuse, ciononostante prudentemente lasciò la città e per breve tempo si trasferì a [[Savona]] dove lavorò come ferroviere.<ref>https://www.storiaememoriadibologna.it/fantozzi-dino-520039-persona</ref> Ritornato a Firenze lascò anche la politica finchè nel 1936 divenne Fiduciario del [[Casa del Fascio (Firenze)|Gruppo rionale Fascista "Dante Rossi"]] di [[Firenze]], nel 1939 divenne commissario straordinario del Fascio di Empoli e nel dicembre dello stesso anno fino al 4 aprile 1940 Commissario straordinario della Federazione dei Fasci di Combattimento di Catania. Dal 6 Aprile 1940 Segretario della Federazione dei Fasci di Combattimento di Reggio Emilia diventando anche [[Camera dei Fasci e delle Corporazioni|Consigliere nazionale]] nella [[XXX legislatura del Regno d'Italia]]<ref>https://storia.camera.it/deputato/dino-fantozzi-18990420</ref>
Dal Gennaio 1944 all’Aprile 1945 fu incaricato direttamente da Pavolini ad assumere il ruolo di Prefetto a Bologna e fu coinvolto nell’occultamento del massacro di Monte Sole.
Fu chiamato a ricoprire l'incarico di [[Capo della Provincia]] di [[Bologna]].
Esponente dell'area moderata<ref>https://www.ildubbio.news/2017/11/20/italia-fascismo-non-mai-veramente-morto/</ref> il 23 dicembre 1944, scrisse al [[Ministero dell'interno]] [[Guido Buffarini Guidi]]: «Chiedo che mi si sostituisca come capo di questa provincia se non interviene l’allontanamento del professore Franz Pagliani e di Pietro Torri».<ref>https://www.storiaememoriadibologna.it/brigate-nere-407-organizzazione</ref>
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
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{{Onorificenze
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}}
==Note==
<references/>
== Bibliografia ==
* Giorgio Pisanò, ''Gli ultimi in grigio verde'', CDL Edizioni, Milano, Vol 3.
==Voci correlate==
{{Categorie bozza|
[[Categoria:Militari della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale]]
}}
==Note==
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