Programma Mercury: differenze tra le versioni

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[[File:Mercury capsule HD.jpg|alt=|thumb|upright=1.2|La capsula del programma Mercury]]
{| border="2" cellpadding="4" cellspacing="0" align="right" width="310" style="margin: 0 0 1em 1em; background: #f9f9f9; border: 1px #aaa solid; border-collapse: collapse; font-size: 95%;"
{{F|missioni spaziali|giugno 2020}}
!colspan="3" cellspacing="0" cellpadding="2" bgcolor="skyblue"|Capsula McDonnell Mercury
Il '''Programmaprogramma Mercury''', o '''progetto Mercury''', fu il primo programma [[Stati Uniti d'America|statunitense]] a prevedere missioni spaziali con equipaggio. È stato attivo tra il [[1958]] e il [[1963]], durante la [[presidenza di Dwight Eisenhower]] prima e la [[presidenza di John Fitzgerald Kennedy]] poi, con l'obiettivo di mettere un uomo in [[orbita]] attorno alla Terra. La progettazione e le ricerche iniziali sono state effettuate dalla [[National Advisory Committee for Aeronautics|NACA]] (''National Advisory Committee for Aeronautics''), mentre il programma è stato effettuato ufficialmente dalla [[NASA]], appena costituita.
|-
|colspan="3" align="center"|[[File:Mercury Capsule2.jpg|250px|]]<br /><small>La capsula Mercury, collegata al LES</small>
|-
!colspan="3" cellspacing="0" cellpadding="2" bgcolor="skyblue"|Descrizione
|-
|width="150" colspan="1" |'''Funzione:'''||width="150" colspan="2"| Voli spaziali suborbitali e orbitali
|-
|width="150" colspan="1" |'''Equipaggio: '''||width="150" colspan="2"| Un pilota
|-
!colspan="3" cellspacing="0" cellpadding="2" bgcolor="skyblue"|Dimensioni
|-
|'''Altezza:'''|| 3.51 [[Metro|m]]
|-
|'''Diametro:'''|| 1.89 m
|-
|'''Volume:'''|| 1.7 m³
|-
!colspan="3" cellspacing="0" cellpadding="2" bgcolor="skyblue"|Pesi (MA-6)
|-
|'''Lancio:'''|| 1,935 [[Chilogrammo|kg]]
|-
|'''Orbita:''' || 1,354 kg
|-
|'''Post retro:''' || 1,277 kg
|-
|'''Rientro:''' || 1,224 kg
|-
|'''Atterraggio:''' || 1,098 kg
|-
!colspan="3" cellspacing="0" cellpadding="2" bgcolor="skyblue"|Motori a razzo
|-
|'''Retro''' (solid fuel) x 3:|| 450 [[Chilogrammo forza|kgf]] ea || 4,5 [[Newton (unità di misura)|kN]]
|-
|'''Posigrade''' (solid fuel) x 3:|| 180 kgf ea || 1,8 kN
|-
|'''RCS high''' (H<sub>2</sub>O<sub>2</sub>) x 6:|| 11,25 kgf ea || 108 N
|-
|'''RCS low''' (H<sub>2</sub>O<sub>2</sub>) x 6:|| 5.4 kgf ea || 49 N
|-
!colspan="3" cellspacing="0" cellpadding="2" bgcolor="skyblue"|Prestazioni|-
|-
|''' Autonomia:'''|| 34 [[Ora|ore]] || 22 [[Orbita|orbite]]
|-
|''' Apogeo:'''|| 282 km
|-
|''' Perigeo:'''|| 160 km
|-
|''' Retro delta v:'''|| 483 [[Chilometro orario|km/h]]
|-
!colspan="3" cellspacing="0" cellpadding="2" bgcolor="skyblue"|''' Diagramma capsula Mercury'''
|-
|colspan="3" align="center"|[[File:Mercury Spacecraft.png|250px|]]<br /><small>Diagramma capsula Mercury (NASA)</small>
|-
!colspan="3" cellspacing="0" cellpadding="2" bgcolor="skyblue"|Capsula McDonnell Mercury
|-
|}
 
Il '''Programma Mercury''' fu il primo programma [[Stati Uniti d'America|statunitense]] a prevedere missioni spaziali con equipaggio. È stato attivo tra il [[1958]] e il [[1963]], con l'obiettivo di mettere un uomo in [[orbita]] attorno alla Terra. La progettazione e le ricerche iniziali sono state effettuate dalla [[National Advisory Committee for Aeronautics|NACA]] (''National Advisory Committee for Aeronautics''), mentre il programma è stato effettuato ufficialmente dalla [[NASA]], appena costituita.
 
Il nome deriva da ''[[Mercurio (divinità)|Mercurio]]'', il dio [[Impero Romano|romano]] protettore dei mercanti e commercianti (oltre ad essere il [[pianeta]] più interno del [[sistema solare]]). Il programma costò l'equivalente di 12,569 miliardi di [[Dollaro statunitense|$]] del [[19942021]].
 
== La fase di progettazione ==
Agli inizi di ottobre del 1958 vennegli decisoStati Uniti d'America decisero di eseguiremettere in atto un programma di missioni spaziali con equipaggio da parte degli Stati Uniti d’America. L’obiettivoL'obiettivo primario dei progetti era di riuscire a lanciare una [[capsula spaziale]] con a bordo un uomo in grado di orbitare intorno alla Terra. Solo i primissimi progetti parlavano di un semplice [[satellite artificiale|satellite]] in grado di trasportare un uomo.
 
Per eseguire il programma, dovettero essere sia sviluppati che, ovviamente, testati preventivamente diversi sistemi. Così venne sviluppato presso il [[Langley Research Center]] un programma completamente automatico per eseguire un atterraggio con l’ausiliol'ausilio di appositi [[paracadute]]. Inoltre, grazie alla valida collaborazione con l’aeronautical'aeronautica militare statunitense - [[United States Air Force]] -, che già aveva raccolto diverse esperienze in questo campo, vennero scelti i [[razzo vettore|razzi vettori]] per il programma. Siccomema, siccome questi erano comunque stati costruiti per fini meramente militari, dovettero essere adattati alle esigenze del programma. Si trattò ininizialmente prima linea deidi missili o razzi del tipo [[Atlas (missile)|Atlas]] e [[Redstone]]. Allo sviluppo di quest’ultimoquest'ultimo collaborarono in particolar modo lo staff di scienziati tedeschi diretto da [[Wernher von Braun]].
 
Per sviluppare invece le capsule Mercury, vennero conferiti diversi incarichi ad oltre venti società industriali. L’ordineL'ordine di produzione venne in seguito assegnato definitivamente alla McDonnell Aircraft Corporation di [[St. Louis (Missouri)|St. Louis]], [[Missouri]].
 
Il 26 novembre 1958 il progetto venne ufficialmente nominatodenominato come programma"Programma ''Mercury''".
 
== Veicolo spaziale ==
[[File:Mercury-patch-g.png|thumb|Logo della NASA, disegnato nel 1964 in memoria degli astronauti [[Mercury Seven]], e valido retroattivamente.]]
I moduli spaziali del programma Mercury (chiamati capsula o capsula spaziale) erano piccoli veicoli per una sola persona; si diceva che non venissero pilotati, ma che li si indossasse. SoloCon solo 1,7 m³ di volume, la capsula Mercury era grande appenaa malapena per contenere il suo pilota. DentroAll'interno c'erano 120 controlli: 55 [[interruttore|interruttori]] elettrici, 30 [[fusibile|fusibili]] e 35 leve meccaniche. Il veicolo fu progettato da Max Faget e dallo Space Task Group della [[NASA]].
 
Durante la [[fase di lancio]] della missione, i veicoli Mercury e gli [[astronauta|astronauti]] erano protetti da eventuali incidenti dal [[Launch Escape System]]. Il (LES) che consisteva in un [[missile]] a carburante solido, 23400di 23400&nbsp;kg di spinta, montato su una torre sopra il veicolo. Nel caso di un aborto didel lancio, il LESpilota siavrebbe potuto sarebbe attivatoattivarlo per un secondo, portando viaallontanando il modulo Mercury dal veicolo di lancio difettoso. Il modulo sarebbe poi sceso con il suo sistema di recupero con paracadute. Dopo l'interruzione dell'iniettore del [[motore]] (BECO), il LES non era più utile e veniva separato dal veicolo Mercury da un missile a carburante solido, 360da 360&nbsp;kg, di spinta che si attivava per 1,5 secondi.
 
Per separare il modulo Mercury dal veicolo di lancio, il modulo utilizzava tre piccoli [[razzo|razzi]] a carburante solido, 120da 120&nbsp;kg, di spinta per un secondo. Questi razzi sono chiamati Posigrade.
 
Il modulo aveva solo propulsori per il [[controllo delld'[[assetto di volo|controllo dell'assetto]]. Dopo l'entrata in [[orbita]] e prima del rientro non potevanopoteva cambiaremodificare la loropropria orbita. I veicoli avevano tre serie di propulsori per ciascun asse ([[imbardata]], [[beccheggio]] e [[rollio]]), riforniti da due serbatoi separati di [[carburante]]. Un set automatico di propulsori ad alto e basso potenziale e una serie di propulsori manuali sipotevano essere alimentavanoalimentati sia dal serbatoio automatico che dal serbatoio manuale. Il pilota poteva usare qualsiasi combinazione dei tre sistemi di spinta e alimentarli dai due serbatoi di carburante per fornirecontrollare all'assetto del modulo un controllo di assetto.
 
Il modulo Mercury fu progettato per essere totalmente controllabile da terra nel caso che l'ambiente indebolisse l'abilità del pilota.
 
Il modulo aveva tre [[retrorazzo|retrorazzi]] di spinta a carburante solido, 450da 450&nbsp;kg, di spinta che si attivavano per 10 secondi ciascuno. Uno era sufficiente per far tornare il modulo sulla Terra se l'altrogli altri avesseavessero fallito. Il secondo retrorazzo veniva acceso cinque secondi dopo l'attivazione del primo (mentre il primo stava ancora funzionando). Cinque secondi dopo, era il turno del terzo retrorazzo (mentre il secondo stava ancora funzionando). Questa procedura è chiamata accensione increspata.
 
C'era un piccolo [[ipersostentatore|flap]] di metallo sulla punta del modulo chiamato "spoiler".: Sese il modulo avesse iniziato il rientro con la punta in avanti (questo era un altro assetto stabile per il rientro della capsula), la resistenza dell'aria sullo "spoiler" avrebbe girato il modulo per il più opportuno assetto di rientro con"di schiena", usando lo [[scudo termico]].
 
Le capsule suborbitali Mercury, essendo suborbitali, incontrarono temperature di rientro minorinon particolarmente alte e usarono uno [[scudo termico]] in [[berillio]]. Le missioni orbitali invece incontrarono una frizione atmosferica maggiore eche causarono temperature più alte durante il rientro, eddovendo usaronoquindi usare scudi ablativi.
 
La NASA ordinò la produzione di 20 moduli, numerati da 1 a 20, alla compagnia aeronautica McDonnel di St. Louis, Missouri.
Cinque dei 20 moduli non volarono.: Eranoerano i moduli numero 10, 12, 15, 17 e 19. Due moduli privi di equipaggio andarono distrutti durante i voli. Erano (i moduli n. 3 e 49). Il modulo n. 11 affondò e fu recuperato sul fondale dell'[[oceano Atlantico]] dopo 38 anni. Alcuni moduli furono modificati dopo la produzione iniziale (messi a nuovo dopo l'aborto di lancio, modificati per missioni più lunghe, ecc.) e ricevettero una designazione a lettere oltre ai loro numeri: per esempio 2B, 15B. Alcuni moduli furono modificati due volte, per esempio il modulo 15 divenne prima 15A e poi 15B
 
== I primi test ==
Con l’aiutol'aiuto del congegno di lancio chiamato ''Little Joe'', già in uso per testare traiettorie balistiche, si poterono eseguire i primi test della capsula e dei sistemi di sicurezza e salvataggio.
 
Contemporaneamente venne introdotto, sulla base di un razzo vettore del tipo Atlas il sistema "''Big Joe''“, con il quale era possibile lanciare la capsula nello spazio, cioè ad un’altezzaun'altezza sufficiente per testare ed esercitarsi nel superare la fase critica del rientro nell’atmosferanell'atmosfera terrestre.
 
Il 13 dicembre 1958 il [[Primates|primate]] ''Gordo'' venne lanciato in punta adsu un missile del tipo Jupiter della U.S. Army fino a raggiungere lo spazio ad un’altezza dove non vi è più forza di [[gravità]]. Il primate vi rimase esposto per oltre 8 minuti prima di rientrare nell’nell'[[atmosfera]]. ''Gordo'' sopravvisse sia al lancio che all’atterraggioall'atterraggio e divenne il primo ''eroe'' dell’esplorazionedell'esplorazione spaziale statunitense.
All’inizioAll'inizio dell’annodell'anno [[1959]] venne iniziato lo sviluppo di un apposito scudo termico per la capsula spaziale da usare nel programma Mercury.
 
[[File:Project_Mercury_Astronauts_-_GPN-2000-000651.jpg|thumb|left|Astronauti del programma Mercury]]
 
[[File:Mercury 8 in HangerHangar - GPN-2000-001441.jpg|thumb|Il Mercury 9 nell'hangar a capeCape canaveralCanaveral]]
 
[[File:Glenn62.jpg|thumb|left|John Glenn durante la prima orbita con equipaggio umano del programma mercury, 26 febbraio 1962]]
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== Astronauti ==
I primi statunitensi ad avventurarsi nello spazio furono presiselezionati da un gruppo di 110 piloti militari scelti per la loro esperienza nei test di volo e perché avevanorispondevano alcunia specifici requisiti fisici.
 
Già agli inizi del 1959 erano infatti stati stabiliti i criteri su cui si sarebbe basata la scelta dei piloti che si candidarono per tale ruolo. Questi prevedevano:
* età inferiore a 40 anni
* altezza inferiore a 183,5 &nbsp;cm
* ottime condizioni fisiche
* titolo di studio di [[Bachelor]]
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* minimo di 1.500 ore di volo
 
I test e le esercitazioni per i candidati iniziarono a febbraio e nell’aprilenell'aprile del 1959 sette di questi 110 divennero ufficialmente astronauti. Sei dei sette volarono in missioni Mercury ([[Donald Kent Slayton|Deke Slayton]] fu ritirato dal programma per le cattive condizioni del suo [[cuore]]). Cominciando con il [[Mercury-Redstone 3|Freedom 7]] di [[Alan Bartlett Shepard|Alan Shepard]], gli astronauti dettero ilun nome ai loro moduli, e aggiunsero il 7 al nome per riconoscere il lavoro di squadra con i loro compagni.
 
Il programma Mercury ebbe sette astronauti primari, tutti precedentemente collaudatori militari, conosciuti come i 7 del Mercury. La [[NASA]] annunciò la selezione di questi astronauti il 9 aprile 1959.
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* Tenente [[Malcolm Scott Carpenter]], [[United States Navy|U.S. Navy]] ([[1925]] - [[2013]])
* Capitano [[LeRoy Gordon Cooper|LeRoy Gordon Cooper Jr.]], [[United States Air Force|U.S. Air Force]] ([[1927]] - [[2004]])
* Tenente Colonnello [[John Glenn|John Glenn Jr.]], [[U.S. Marine Corps]] ([[1921]] - [[2016]]) - primo americano in orbita intorno alla Terra
* Tenente Colonnello [[Virgil Grissom|Virgil "Gus" Grissom]], [[United States Air Force|U.S. Air Force]] ([[1926]] - [[1967]])
* Tenente Comandante [[Walter Marty Schirra|Walter Marty Schirra Jr.]], [[United States Navy|U.S. Navy]] ([[1923]] - [[2007]])
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Contemporaneamente alla scelta degli astronauti, tra febbraio e marzo del 1959, vennero eseguiti e testati diversi lanci, dei quali neanche uno riuscì.
 
Il sistema di salvataggio della capsula invece funzionò a perfezione durante il secondo lancio, eseguito ad aprile del 1959. La capsula venne portata, come programmato, verso le acque dell’dell'[[Oceano Atlantico]] dove atterrò senza problemi e poté essere recuperata in breve tempo mediante l’ausiliol'ausilio di un apposito [[elicottero]] di soccorso.
Per testare invece la resistenza d’impattod'impatto della capsula, la McDonnell si avvalse della ''collaborazione'' del [[maiale]] ''Gentle Bess''. La prova fu un pieno successo dato che il maiale sopravvisse all’impattoall'impatto senza alcun problema. La [[NASA]] invece rifiutò di far eseguire ulteriori test con maiali, dato che questi animali non sono in grado di sopravvivere a lungo in una posizione seduta, cioèpoiché per loro completamente atipica per l’animale.
 
Vennero dunque nuovamente effettuate delle prove con primati. Il 28 maggio 1959 un razzo del tipo Jupiter portò i due primati ''Able'' e ''Baker'' nello spazio fino ad un’altezzaun'altezza di 300 miglia (poco più di 482 &nbsp;km). Atterrarono ad oltre 1.700 miglia (circa 2.736 &nbsp;km) da [[Cape Canaveral]] e sopravvissero incolumi al volo senza danni.
 
A settembre venne eseguito con successo un volo di collaudo per il programma Mercury mediante l’usol'uso di una cosiddetta ''Big Joe Atlas''. Vennero ottenuti importantissimi risultati ed esperienze per il calcolo dell’angolodell'angolo di rientro nell’atmosferanell'atmosfera terrestre ed in particolar modo sulle temperature che si creanogenerano durante questa fase per ottimizzare ulteriormente lo scudo termico della capsula.
 
Il 4 dicembre 1959 venne dunque testata completamente l’affidabilitàl'affidabilità del sistema di salvataggio, nuovamente con il sistema „''Little Joe''“. Il primate ''Sam'' venne lanciato, anche con l’intentol'intento di ottenere tramite il volo importanti risultati nel campo medico. Il test fu un pieno successo e ''Sam'' atterrò incolume. Un secondo test con il macaco ''Miss Sam'', effettuato il 21 gennaio [[1960]] riuscì ugualmente.
 
== Mercury-Atlas e Mercury-Redstone ==
Verso la metà del 1960 vennero consegnati i primi razzi vettori del tipo Atlas e Redstone nonché le relative capsule spaziali. Il 29 luglio 1960 poté quindi essere lanciata la prima missione del programma, la [[Mercury-Atlas 1]] (MA-1). Dopo solo 59 secondi di volo, si dovette comunque provvedere a far esplodere il razzo, essendo stato constatato un grave errore nella struttura del razzo stesso. La capsula Mercury esplose con il razzo dato che non era dotata dell’appositodell'apposito sistema di salvataggio. Dopo questo insuccesso, il programma venne sottoposto ad un'accuratissima indagine di ricerca delle cause del malfunzionamento che durò per più mesi bloccando i programmi concordati in precedenza.
 
Durante questo periodo i sette astronauti vennero preparati al loro primo volo, dovendo eseguire diversi esperimenti e test, sia nel campo medico che di attivazione fisica. In questo periodo vennero iniziati i primi test mediante l’ausiliol'ausilio di una centrifuga, per simulare la resistenza alla forza di gravità. Inoltre vennero svolti diversi esperimenti in un'enorme vasca d’acquad'acqua per simulare lo stato di assenza di gravità.
 
La missione [[Mercury-Redstone 1]] ('''MR-1''') venne interrotta, quando il 21 novembre 1960 venne esclusivamente attivato il sistema di salvataggio della capsula ([[Launch Escape System|LES]]) mentre il razzo vettore si trovava fermo sulla rampa di lancio pronto per la missione. La missione sostitutiva [[Mercury-Redstone 1A]] (MR-1A) invece venne eseguita il 19 dicembre 1960 senza incontrare particolari problemi. Il veicolo spaziale raggiunse un’altezzaun'altezza di circa 131 miglia (circa 210 &nbsp;km) e venne recuperato da un elicottero di soccorso dalle acque dell’Oceanodell'Oceano Atlantico circa 15 minuti dopo un atterraggio senza problemi.
 
Con la missione [[Mercury-Redstone 2]] ('''MR-2''') effettuata il 31 gennaio [[1961]], venne lanciato nello spazio lo scimpanzé ''Ham''. PiccoliA erroricausa di lanciopiccoli comportaronoerrori ildi risultato chelancio la capsula volassevolò molto più in alto e più lontano di quanto calcolato in precedenzaprevisto. Lo scimpanzé sopravvisse e terminò il volo incolume. Durante il volo invece non mostrò particolar interesse ad eseguire i ''lavori'' per i quali era stato precedentemente addestrato in precedenza.
Un'ulteriore missione senza equipaggio, la [[Mercury-Atlas 2]] (MA-2), venne eseguita con altrettanto successo il 21 febbraio 1961.
 
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[[File:Mercury profile.jpg|center|thumb|upright=2.5|Lanci Mercury con equipaggio umano.]]
 
Con il lancio di [[Alan Bartlett Shepard|Alan Shepard]] nella [[Mercury-Redstone 3]] ('''MR-3''') il 5 maggio 1961 iniziò l’eral'era statunitense di voli nello spazio equipaggiaticon equipaggio umano. Anche se i primi voli erano di semplice carattere balistico, si poté dimostrare l’affidabilitàl'affidabilità della tecnica e che poteva essere possibile esporre un essere umano agli altissimi valori di accelerazione durante le fasi di lancio e di atterraggio. Un secondo volo [[suborbitale]] venne eseguito dalla [[Mercury-Redstone 4]]. Solo con la missione [[Mercury-Atlas 6]] venne raggiunta l’l'[[orbita]] intorno alla Terra.
 
== Cronologia dei voli ==
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|
|| 21-08-1959
| 20 sec.s || senza equipaggio
| [[volo suborbitale]], accensione erronea del sistema di salvataggio prima del lancio
|----- bgcolor="#E2E2E2"
Riga 180 ⟶ 124:
|
|| 09-09-1959
| 13 min. || senza equipaggio
| volo suborbitale con parziale successo
|----- bgcolor="#E2E2E2"
Riga 186 ⟶ 130:
|
|| 04-10-1959
| 5 min. || senza equipaggio
| volo suborbitale
|----- bgcolor="#E2E2E2"
Riga 192 ⟶ 136:
|
|| 04-11-1959
| 8 min. || senza equipaggio
| volo suborbitale, simulazione di lancio fallito
|----- bgcolor="#E2E2E2"
Riga 198 ⟶ 142:
|
|| 04-12-1959
| 11 min. || ''macaco Sam''
| volo suborbitale
|----- bgcolor="#E2E2E2"
Riga 204 ⟶ 148:
|
|| 21-01-1960
| 8 min. || ''macaco&nbsp;Miss&nbsp;Sam''
| volo suborbitale
|----- bgcolor="#E2E2E2"
Riga 210 ⟶ 154:
|
|| 09-05-1960
| 1 min. || senza equipaggio
| collaudo del sistema di salvataggio con lancio da terra
|----- bgcolor="#E2E2E2"
Riga 216 ⟶ 160:
|
|| 29-07-1960
| 3 min. || senza equipaggio
| volo suborbitale, lancio fallito
|----- bgcolor="#E2E2E2"
Riga 222 ⟶ 166:
|
|| 08-11-1960
| 2 min. || senza equipaggio
| volo suborbitale con parziale successo
|----- bgcolor="#E2E2E2"
Riga 228 ⟶ 172:
|
|| 21-11-1960
| 2 sec.s || senza equipaggio
| volo suborbitale, lancio fallito
|----- bgcolor="#E2E2E2"
Riga 234 ⟶ 178:
|
|| 19-12-1960
| 15 min. || senza equipaggio
| volo suborbitale
|----- bgcolor="#E2E2E2"
Riga 240 ⟶ 184:
|
|| 31-01-1961
| 16 min. || ''scimpanzé Ham''
| volo suborbitale
|----- bgcolor="#E2E2E2"
Riga 246 ⟶ 190:
|
|| 21-02-1961
| 17 min. || senza equipaggio
| volo suborbitale
|----- bgcolor="#E2E2E2"
Riga 252 ⟶ 196:
|
|| 18-03-1961
| 5 min. || senza equipaggio
| volo suborbitale
|----- bgcolor="#E2E2E2"
Riga 258 ⟶ 202:
|
|| 24-03-1961
| 8 min. || senza equipaggio
| volo suborbitale
|----- bgcolor="#E2E2E2"
Riga 264 ⟶ 208:
|
|| 25-04-1961
| 7 min. || senza equipaggio
| lancio fallito
|----- bgcolor="#E2E2E2"
Riga 270 ⟶ 214:
|
|| 28-04-1961
| 5 min. || senza equipaggio
| volo suborbitale con parziale successo
|----- bgcolor="#E2E2E2"
Riga 276 ⟶ 220:
| Freedom 7
|| 05-05-1961
| 15 min. || [[Alan Bartlett Shepard|Alan Shepard]]
| volo suborbitale, primo americano nello spazio
|----- bgcolor="#E2E2E2"
Riga 282 ⟶ 226:
| Liberty&nbsp;Bell&nbsp;7
|| 21-07-1961
|| 15 min.
| [[Virgil Ivan Grissom|Virgil "Gus" Grissom]]
| volo suborbitale
|----- bgcolor="#E2E2E2"
Riga 289 ⟶ 233:
| &nbsp;
|| 13-09-1961
|| 1 ora 49 min.
| senza equipaggio
| &nbsp;
Riga 303 ⟶ 247:
| &nbsp;
|| 19-11-1961
|| 3 ore 21 min.
| ''scimpanzé Enos''
| &nbsp;
Riga 309 ⟶ 253:
| '''[[Mercury-Atlas 6]]'''
| Friendship 7
| 20-02-[[1962]]
| 4 ore 55 min.
| [[John Glenn]]
| primo americano in orbita intorno alla [[Terra]]
Riga 317 ⟶ 261:
| Aurora 7
| 24-05-1962
| 4 ore 56 min.
| [[Malcolm Scott Carpenter|Scott Carpenter]]
| &nbsp;
Riga 324 ⟶ 268:
| Sigma 7
|| 03-10-1962
|| 9 ore 13 min.
| [[Walter Marty Schirra|Walter Schirra]]
| &nbsp;
Riga 331 ⟶ 275:
| Faith 7
|| 15-05-1963
|| 34 ore 19 min.
| [[LeRoy Gordon Cooper|Gordon Cooper]]
| Atterraggio il giorno successivo
Riga 338 ⟶ 282:
== La fine del programma ==
 
Il 12 giugno 1963 il programma Mercury venne ufficialmente dichiarato terminato. Siccome il Presidente statunitense [[John F. Kennedy]] aveva annunciato il 25 maggio 1961, nel suo famoso discorso davanti ai deputati del Congresso, l’obiettivol'obiettivo dell’allunaggiodell'allunaggio del primo americanostatunitense entro la fine dell’alloradell'allora corrente decennio, dovettero essere avviati programmi spaziali più vasti ed intensi, dato che obiettivi talmente ambiziosi non sarebbero stati realizzabili con il programma Mercury. Questo dipendeva inprincipalmente prima linea dall’impossibilitàdall'impossibilità di manovrare e pilotare la capsula, fatto assolutamente indispensabile per le manovre di aggancio da eseguire nello spazio. Il programma venne pertanto seguito dal [[programma Gemini]], la cui fase di pianificazione era addirittura già iniziata nel 1959.
 
 
[[File:Project Mercury 1962 Issue-4c.jpg|upright=1.5|center|thumb|Il [[francobollo]] dedicato al programma mercury]]
Riga 350 ⟶ 293:
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commonspreposizione=Project Mercurysul}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{en}}cita [web|url=http://www-pao.ksc.nasa.gov/kscpao/history/mercury/mercury.htm |titolo=Il progetto Mercury (Kennedy Space Center)]|lingua=en|accesso=9 novembre 2004|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20011031101253/http://www-pao.ksc.nasa.gov/kscpao/history/mercury/mercury.htm|urlmorto=sì}}
* {{en}}cita [web|url=http://history.nasa.gov/SP-4001/contents.htm |titolo=Cronologia del Mercury (by James M. Grimwood)]|lingua=en}}
* {{en}}cita [web|url=http://history.nasa.gov/SP-4003/cover.htm |titolo=Space Medicine In Project Mercury By Mae Mills Link]|lingua=en}}
* {{en}}cita [httpweb|url=https://www.hq.nasa.gov/office/pao/History/diagrams/mercury.html |titolo=Project Mercury Drawings and Technical Diagrams]|lingua=en|accesso=3 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190627120943/https://www.hq.nasa.gov/office/pao/History/diagrams/mercury.html|urlmorto=sì}}
* {{en}}cita [httpweb|url=https://www.hq.nasa.gov/office/pao/History/diagrams/diagrams.htm |titolo=Technical Diagrams and Drawings]|lingua=en|accesso=3 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190714111347/https://www.hq.nasa.gov/office/pao/History/diagrams/diagrams.htm|urlmorto=sì}}
* {{en}} {{cita web|lingua=en|url=http://www.geocities.com/atlas_missile/mercury.htm|titolo=Mercury-Atlas Diagrams|deadurlurlmorto=yes|urlarchivio=httphttps://web.archive.org/web/20080101000000/http://www.geocities.com/atlas_missile/mercury.htm|dataarchivio=1º gennaio 2008}}
* {{en}}cita [web|url=http://projectmercury5.moonport.org |titolo=Project Mercury Simulator for the PC (Orbiter)]|lingua=en|accesso=7 novembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060215130523/http://projectmercury5.moonport.org/|urlmorto=sì}}
* {{en}}cita [web|url=http://youarego.com |titolo=Project Mercury Simulator for the Mac]|lingua=en}}
* {{en}}cita [httpweb|url=https://ntrs.nasa.gov/archive/nasa/casi.ntrs.nasa.gov/19670028606_1967028606.pdf |titolo=The Mercury Redstone Project (PDF) December 1964]|lingua=en}}
* {{en}}cita [httpweb|url=https://ntrs.nasa.gov/archive/nasa/casi.ntrs.nasa.gov/19740076527_1974076527.pdf |titolo=Project Mercury familiarization manual (PDF) November 1961]|lingua=en}}
* {{en}}cita [web|url=http://www.ibiblio.org/mscorbit/document.html |titolo=Various PDFs of historical Mercury documents including familiarization manuals.]|lingua=en}}
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