Tazata: differenze tra le versioni
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{{citazione|lingua=la|L'isola di Talge nel mar Caspio è così fertile che la terra non ha bisogno di essere lavorata. I frutti nascono qui in abbondanza, ma i popoli vicini ritengono che toccare tali frutti sia peccato e sacrilegio, poiché essi sono destinati agli dei e per loro devono essere conservati.|[[Pomponio Mela]], {{cita|''De chorographia''}}|Talge in Caspio mari sine cultu fertilis, omni fruge ac fructibus abundans, sed vicini populi quae gignuntur adtingere nefas et pro sacrilegio habent, diis parata existimantes diisque servanda.}}
Dell'isola di Tazata, o Zazata,<ref name=par/> parla [[Plinio il Vecchio]] nella ''[[Naturalis historia]]'', risalente al 77 o 78 d.C. In tale testo, che Plinio compose facendo riferimento ad informazioni ricavate da autori precedenti,<ref>{{cita libro|autore=T. Murphy|titolo=Pliny the Elder’s Natural History: The Empire in the Encyclopedia|città=Oxford|editore=[[Oxford University Press]]|anno=2004|pagina=5|lingua=en}}</ref> essa è collocata presso uno stretto che, secondo le conoscenze dell'epoca,<ref name=str/><ref>{{cita libro|url=http://drevniy_mir.academic.ru/2629/%D0%9A%D0%B0%D1%81%D0%BF%D0%B8%D0%B9%D1%81%D0%BA%D0%BE%D0%B5_%D0%BC%D0%BE%D1%80%D0%B5%7C|lingua=ru|capitolo=Kaspijskoe more|titolo=Drevnyj mir. Ėnciclopedičeskij slovar' v 2-ch tomach|editore=Centrpoligraf|città=Mosca|curatore=V. D. Gladkij|anno=1998|accesso=14 febbraio 2017}}</ref> collegava il Caspio all'oceano Scitico, nome con cui veniva identificato il [[Mar Glaciale Artico]].<ref name=plin>{{cita libro|cid=''
{{citazione|In tutto
== Nella cartografia ==
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