Rodolfo Fierro: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
m Rb LTA Etichetta: Rollback |
||
(31 versioni intermedie di 8 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{C|pare alquanto romanzato, vedi discussioni|militari|settembre 2013}}
{{militare
|Nome = Rodolfo Fierro
|
|Soprannome = "El Carnicero"
|Nato_a = [[El Fuerte (Sinaloa)|El Fuerte]]
Riga 10 ⟶ 9:
|Data_di_morte = 13 ottobre [[1915]]
|Cause_della_morte = [[Annegamento]]
|Luogo_di_sepoltura =
|Etnia =
|Religione =
|Nazione_servita = {{MEX 1893-1916}}
|Forza_armata = [[División del Norte]]
|Anni_di_servizio = [[1911]] / [[1913]] - [[1915]]
|Grado =
|Ferite = Ferita a una gamba nella [[Battaglia di León (1915)#Presa di Duarte e Trinidad|battaglia
|Comandanti = [[Pancho Villa]]
|Guerre = [[Sciopero
|Campagne = [[Rivoluzione maderista]]<br />
* [[Campagna del Bajío]]
|Battaglie = [[Prima battaglia di Ciudad Juárez]]<br />[[Seconda battaglia di Ciudad Juárez]]<br />[[Battaglia di Tierra Blanca]]<br />[[Battaglia di Torreón]]<br />[[Battaglia di San Pedro de las Colonias]]<br />[[Battaglia di Ojinaga]]<br />[[Battaglia di Paredón]]<br />[[Battaglia di Zacatecas (1914)|Battaglia di Zacatecas]]<br />[[Battaglia di Guadalajara (1915)|Battaglia di Guadalajara]]<br />[[Battaglia di Sayula]]<br />[[Battaglia di Tuxpan]]<br />[[Battaglia di Celaya]]<br />[[Battaglia
|Nemici = [[Álvaro Obregón]]
|Comandante_di =
|Decorazioni =
|Altre_cariche =
|Altro =
|Note =
|Ref =
}}
{{Bio
Riga 35 ⟶ 42:
|GiornoMeseMorte = 13 ottobre
|AnnoMorte = 1915
|NoteMorte =<ref name="Leñero89">{{Cita libro|titolo=El infierno: Parafrasis de "El infierno," primera parte de la Divina comedia de Dante Alighieri |p=144 |anno=1989 |editore=UNAM |isbn=968-36-1058-7 |nome=Vicente |cognome=Leñero|wkautore=Vicente Leñero}}</ref>
|Epoca = 1900
|Attività = generale
|Attività2 = rivoluzionario
|AttivitàAltre = e [[ferroviere]]
|Nazionalità = messicano
|PostNazionalità = , combattente della [[rivoluzione messicana]] nella [[División del Norte]], l'esercito di [[Pancho Villa]]<ref name="Katz98">{{Cita libro|titolo=The Life and Times of Pancho Villa |nome=Friedrich |cognome=Katz |wkautore=Friedrich Katz |pp=[https://archive.org/details/panchovilla00katz/page/221 221, 269–272, 328–329] |anno=1998 |editore=Stanford University Press |isbn=0-8047-3046-6 |url=https://archive.org/details/panchovilla00katz/page/221 }}</ref>
}}
Riga 47 ⟶ 55:
=== Prima della rivoluzione ===
Rodolfo Fierro nacque a [[Charay]], nel [[Sinaloa]], e non conobbe mai i genitori. Del padre si sa solo che era un bianco, mentre la madre era una india Mayo, che faceva la domestica in casa dei signori Fierro. Dopo il parto abbandonò il bambino, e i signori presso cui lavorava se ne presero cura e gli diedero il loro cognome.
Da giovane si arruolò nell'esercito e con il grado di sottotenente combatté nella campagna di sterminio contro gli [[Yaqui (popolo)|Yaqui]], partecipando successivamente alla deportazione dei vinti ridotti in schiavitù. Nel [[1906]] fu mandato a reprimere la ribellione dei minatori nello [[sciopero
Lasciato l'esercito, trovò lavoro in ferrovia come macchinista. Si sposò nel 1906 con Luz Dessen, una donna bellissima, che morì di parto nel [[1907]]. La bambina nata sopravvisse una sola settimana. Questo evento lo avrebbe segnato per tutta la vita.
I futuri compagni della [[División del Norte]] lo descrivevano come un tipo stranissimo. Alto, robusto, faccia tonda, carnagione scura ma occhi chiari, sguardo magnetico. Era un buon giocatore di [[scacchi]], coraggioso e temerario, sempre pronto alla sfida, al duello, al litigio, propenso ad [[Alcolismo|alcolizzarsi]] troppo spesso perdendo completamente la ragione, diventando violento più di quanto lo fosse in combattimento. Accanto a [[Pancho Villa]] sembrava calmarsi, ma era sempre difficile controllarlo, spietato all'inverosimile verso i nemici e verso chiunque gli si parasse davanti per qualsiasi motivo.<ref name="Durschmied02">{{Cita libro|titolo=Blood of Revolution: From the Reign of Terror to the Rise of Khomeini |url=https://archive.org/details/bloodofrevolutio0000durs |nome=Erik |cognome=Durschmied |pp=[https://archive.org/details/bloodofrevolutio0000durs/page/n100 100], 102, 111 |anno=2002 |editore=Arcade Publishing |isbn=1-55970-607-4}}</ref>
Per dare un'idea del personaggio, il suo passatempo preferito era la [[roulette russa]] nella variante “messicana”: ci si sedeva tutti intorno ad un tavolo, si prendeva un revolver carico, si armava il cane e lo si lanciava in aria. Se cadeva sbattendo il cane questo scattava facendo partire il colpo. Oppure si prendeva un revolver, carico, si armava il cane e lo si metteva di piatto sulla superficie del tavolo, facendolo girare velocemente su se stesso.
Altrettanto estrema era la sua fedeltà alla rivoluzione ed in particolare a Pancho Villa: mai si è saputo di un suo coinvolgimento in complotti, sedizioni, tradimenti (numerosissimi nella rivoluzione messicana), mai ha disobbedito ad un ordine impartito personalmente dal suo capo, spesso era ''de facto'' la sua guardia del corpo, il suo braccio destro in battaglia come negli ambienti governativi, nelle riunioni militari e civili, negli spostamenti effettuati nei momenti dei combattimenti o di tregua.
Forse per questo motivo Villa gli perdonò sempre i suoi eccessi, come anche il suo attaccamento morboso alla bottiglia (per i combattenti [[Villismo|villisti]] era proibito bere, pena la [[fucilazione]]). Aveva troppo bisogno di lui e gli era affezionato, oltre ad avere la consapevolezza di essere l'unica persona esistente che per qualche motivo riusciva a controllarlo, trasformandolo in una pedina di fondamentale importanza per la sua armata rivoluzionaria. Al suo fianco diventava anche un amico esemplare e sincero oltre che un coraggioso combattente, tanto quanto diventava un ubriacone violento, illogico ed imprevedibile quando lui non c'era.
Riga 63 ⟶ 70:
=== La rivoluzione ===
All'esplodere della [[rivoluzione messicana]], venne reclutato dai [[Maderismo|maderisti]] (sostenitori di [[Francisco Madero]]), per combattere Porfirio Díaz insieme ad un gruppo di minatori. Si trovò in seguito a combattere nell'[[Prima battaglia di Ciudad Juárez|Assedio di Ciudad Juárez]], dove conobbe per la prima volta Pancho Villa. In seguito alla [[Rivoluzione maderista|prima vittoriosa fase]] della rivoluzione depose le armi tornando a fare il macchinista. Nel [[1912]], quando Pancho Villa era stato arrestato ingiustamente per ordine del generale [[Victoriano Huerta]] durante la [[Ribellione di Orozco]], il treno con cui era stato deportato a [[Città del Messico]] e qui imprigionato nel famigerato carcere militare di Tlatelolco era pilotato proprio da Rodolfo Fierro, ma nessuno dei due sapeva della presenza dell'altro.<ref name="Rummel94">{{Cita libro|titolo=Death by Government |url=https://archive.org/details/deathby_rum_1994_00_3431 |nome=Rudolph J. |cognome=Rummel |pp=[https://archive.org/details/deathby_rum_1994_00_3431/page/391 391] |anno=1994 |editore=Transaction Publishers |isbn=1-56000-927-6}}</ref><ref name="Welsome07">{{Cita libro|titolo=The General and the Jaguar: Pershing's Hunt for Pancho Villa: A True Story of Revolution and Revenge |nome=Eileen |cognome=Welsome |pp=10, 39 |anno=2007 |editore=University of Nebraska Press |isbn=0-8032-2224-6}}</ref>▼
Nel giugno [[1913]] riprese le armi contro la nuova dittatura di Huerta, andando a combattere a capo di un gruppo di giovani durante la conquista della città di [[
▲All'esplodere della [[rivoluzione messicana]], venne reclutato dai [[Maderismo|maderisti]] (sostenitori di [[Francisco Madero]]), per combattere Porfirio Díaz insieme ad un gruppo di minatori. Si trovò in seguito a combattere nell'[[Prima battaglia di Ciudad Juárez|Assedio di Ciudad Juárez]], dove conobbe per la prima volta Pancho Villa. In seguito alla [[Rivoluzione maderista|prima vittoriosa fase]] della rivoluzione depose le armi tornando a fare il macchinista. Nel [[1912]], quando Pancho Villa era stato arrestato ingiustamente per ordine del generale [[Victoriano Huerta]] durante la [[Ribellione di Orozco]], il treno con cui era stato deportato a [[Città del Messico]] e qui imprigionato nel famigerato carcere militare di Tlatelolco era pilotato proprio da Rodolfo Fierro, ma nessuno dei due sapeva della presenza dell'altro.
▲Nel giugno [[1913]] riprese le armi contro la nuova dittatura di Huerta, andando a combattere a capo di un gruppo di giovani durante la conquista della città di [[Durango (città)|Durango]], avvenuta il 17 giugno da parte delle forze comandate da [[Tomás Urbina]]. Passò quindi agli ordini di quest'ultimo ma, a settembre del 1913, durante il concentramento di forze in vista della prima battaglia delle città lagunari, Urbina ordinò a Fierro, non si sa perché, di passare senza nessun sottoposto ai suoi ordini nell'armata di Pancho Villa. Da questo momento sarebbe diventato il suo braccio destro, il suo uomo di fiducia e non si sarebbero più separati.
Fierro partecipò a tutti i principali eventi militari della División del Norte, al comando di truppe sempre più numerose. Nei primi mesi passati sotto gli ordini di Villa ricoprì anche l'incarico di esattore dei tributi forzati imposti dai rivoluzionari a commercianti e possidenti della città di [[Torreón]]. Successivamente alla [[Seconda battaglia di Ciudad Juárez|conquista]] di [[Ciudad Juárez]] sarà supervisore delle ferrovie, in virtù della sua esperienza nel settore.
Riga 72 ⟶ 78:
Nella [[Battaglia di Tierra Blanca]] si lanciò al galoppo all'inseguimento dei treni dei [[Esercito federale messicano|federali]] in fuga, saltò dal cavallo sulla ringhiera dell'ultimo vagone e salì sul tetto, saltando da un vagone all'altro fino a raggiungere la locomotiva e azionare il [[freno idraulico]], bloccando quello e gli altri treni che lo seguivano, impedendo loro la fuga e facendo scontrare uno di essi contro un altro treno di rinforzi che giungeva loro da [[Chihuahua (città)|Chihuahua]].
Partecipò a tutte le principali battaglie fino alla caduta del dittatore Huerta ([[Ojinaga]], la seconda battaglia delle città lagunari, [[Paredón]], [[Zacatecas (città)|Zacatecas]]), poi partecipò alla [[Convenzione di Aguascalientes]]. Allo scoppio della [[
Partecipò in seguito alla [[Battaglia di Celaya]], ma dopo, in [[Battaglia
La sua impresa militare più brillante avvenne appena dopo la guarigione, durante la [[Battaglia di Aguascalientes]]: il 26 giugno, prima della battaglia, Villa mise lui e [[Canuto Reyes]] al comando di una brigata di cavalleria di 3000 uomini che partì da [[Peñuelas (Messico)|Peñuelas]], con il compito di aggirare l'esercito nemico, avanzare a sud verso [[Città del Messico]] tagliando le comunicazioni e i rifornimenti di Obregón con la capitale e [[Veracruz]], base dei carranzisti. Poi raggiungere il [[Morelos]] (territorio [[Zapatismo|zapatista]]) per recuperare il villista [[Roque González Garza]], ex presidente della Convenzione decaduto e rimasto tagliato fuori dai suoi compagni in seguito alle disastrose sconfitte subite da Villa a [[Celaya]] e a La Trinidad. L'operazione riuscì alla perfezione, con Fierro che [[Battaglia di León (1915)|occupa]] [[León (Guanajuato)|León]] il 3 luglio, isolando Obregón dalla capitale, distrugge le ferrovie da cui arrivano i suoi rifornimenti e si congiunge alle truppe di Roque, portandolo sano e salvo a Torreón il 18 agosto, dopo oltre 1000 km percorsi in territorio nemico, combattendo contro un nemico 10 volte superiore e con gli effettivi praticamente intatti.
=== "El carnicero" ===
La fama sinistra che lo accompagnava fece nascere molti aneddoti riguardanti la sua brutale spietatezza, tanto da essere soprannominato da amici e nemici ''El carnicero'' (il carnefice)<ref name="Rubenstein04">{{Cita libro|titolo=Greed, Rage, and Love Gone Wrong: Murder in Minnesota |url=https://archive.org/details/greedragelovegon0000rube |nome=Bruce |cognome=Rubenstein |pp=[https://archive.org/details/greedragelovegon0000rube/page/157 157] |anno=2004 |editore=University of Minnesota Press |isbn=0-8166-4338-5}}</ref><ref name="Krauze97">{{Cita libro|titolo=Mexico: Biography of Power : a History of Modern Mexico, 1810-1996 |url=https://archive.org/details/mexico00enri |nome=Enrique |cognome=Krauze |wkautore=Enrique Krauze|autore2=Hank Heifetz |anno=1997 |editore=HarperCollins |isbn=0-06-092917-0}}</ref>: questo nomignolo gli venne affibbiato in seguito all'esecuzione di 300 ''Colorados'' fatti prigionieri da lui effettuata in un recinto di cavalli. Con 3 pistole che un amico gli caricava continuamente, faceva entrare nel recinto 10 prigionieri alla volta uccidendoli mentre quelli correvano disperati.▼
▲La fama sinistra che lo accompagnava fece nascere molti aneddoti riguardanti la sua brutale spietatezza, tanto da essere soprannominato da amici e nemici ''El carnicero'' (il carnefice): questo nomignolo gli venne affibbiato in seguito all'esecuzione di 300 ''Colorados'' fatti prigionieri da lui effettuata in un recinto di cavalli. Con 3 pistole che un amico gli caricava continuamente, faceva entrare nel recinto 10 prigionieri alla volta uccidendoli mentre quelli correvano disperati.
[[John Reed]], giornalista statunitense corrispondente del ''Metropolitan'' al seguito di Villa, raccontava che in due settimane trascorse a Chihuahua dopo la sua conquista da parte della División del Norte, Fierro aveva ucciso 15 persone a sangue freddo. Il generale statunitense, [[Capo di stato maggiore dell'Esercito degli Stati Uniti|capo di stato maggiore dell'esercito]], [[Hugh L. Scott]], raccontava che in una casa di [[Hidalgo del Parral]], Fierro aveva ucciso a sangue freddo 34 persone per puro divertimento. Queste storie erano esagerate e condite di fantasia volta a diffamare la reputazione di Fierro, ma non si discostavano molto dalla realtà.
Riga 91 ⟶ 96:
* Nel dicembre 1914, durante l'occupazione di Città del Messico da parte degli uomini della Convenzione, preleva con la forza dal ristorante dove abitualmente mangia l'ufficiale David Berlanga, rappresentante del governatore di Aguascalientes, lo porta nel cimitero più grande della capitale e lo crivella di pallottole, perché aveva insultato ripetutamente i combattenti villisti;
* La notte del 18 febbraio [[1915]], fucila senza sosta i prigionieri carranzisti catturati in seguito alla grande vittoria di [[Sayula]], e nonostante l'ordine di risparmiarli lui continua di persona ad ammazzarli, poi ammazza anche un suo soldato che si era lamentato di quell'inutile strage, rischiando di essere ucciso da un amico di quest'ultimo;
* Il 4 settembre 1915 dopo la resa dei conti con [[Tomás Urbina]] che stava tradendo la División del Norte, e la riappacificazione di questi con Villa, convince gli altri fedelissimi che non bisogna lasciare vivere un rinnegato e quindi cattura e uccide ad Arroyo de las Catarinas Urbina e il suo assistente Justo Nevarez.
=== La morte ===
Come lo è stato il personaggio anche la sua morte è stata assurda per la maniera illogica e insensata in cui è avvenuta.
Il 13 ottobre [[1915]] la sua brigata raggiunse il lago artificiale di Laguna de Mormones. Doveva congiungersi alle truppe degli altri generali che si accingevano ad affrontare la campagna del [[Sonora (stato)|Sonora]], che sarebbe culminata nella [[Seconda battaglia di Agua Prieta|sconfitta di Agua Prieta]].
Riga 112 ⟶ 116:
< Affogato? …. per aver bevuto troppa tequila?>
Villa si recò al lago e si mise a piangere in silenzio, camminando avanti e indietro lungo le sponde sconsolato. Poi ordinò di recuperare il corpo, cosa che avvenne solo dopo 5 giorni di tentativi, da parte di un [[palombaro]] [[
== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
Riga 121 ⟶ 128:
{{Controllo di autorità}}
▲{{Portale|Biografie|Guerra}}
[[Categoria:Delegati della Convenzione di Aguascalientes]]
|