Pietro Laveglia: differenze tra le versioni

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|Epoca = 1900
|Attività = editore
|AttivitàAltre = e [[attivista culturale]]
|Nazionalità = italiano
|Immagine = Pietro laveglia.jpg
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==Biografia==
Dopo la laurea in giurisprudenza all'[[Università degli Studi di Napoli Federico II|Università di Napoli]], nel 1937 è a [[Gondar]], in [[Eritrea]], nell'allora [[Africa Orientale Italiana]], dove è nell'ufficio studi del [[Ministero delle Coloniecolonie|Ministero dell'Africa Italiana]]. Nel 1940, all'ingresso dell'[[Storia dell'Italia fascista|Italia fascista]] nella [[seconda guerra mondiale]], Laveglia è richiamato ancora in Africa orientale, dove, nel 1941, finisce prigioniero degli inglesi ad [[Asmara]]: subisce l'internamento in [[India]], e una lunga esperienza di prigionia che lo restituirà alla libertà solo quattro anni dopo, ma profondamente e definitivamente minato nel fisico.<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.centrostudivallodidiano.it/section/personaggi_illustri|titolo=Personaggi illustri - Centro Studi Vallo di Diano|sito=www.centrostudivallodidiano.it|accesso=2019-02-06}}</ref>
 
Tornato in Italia, dal 1945 trova impiego presso la [[Soprintendenze|Soprintendenza]] Archeologica di Salerno e inizia per lui una stagione segnata dal connubio tra l'impegno politico e quello culturale, con la militanza attiva nel [[Partito Comunista Italiano|Partito comunista italiano]], a cui aveva aderito nel 1946, e l'attivismo politico nella campagna in favore della [[Repubblica]] nel [[nascita della Repubblica Italiana|referendum istituzionale del 2 giugno]].