...e allora senti cosa fò: differenze tra le versioni

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|produttore = [[Antonio Coggio]]
|genere = Cantautore
|durata = 34:50
|numero di dischi = 1
|numero di tracce = 11
|formati = [[Long Playing|LP]], [[Audiocassetta|MC]]
|altri formati =
|precedente = [[Una storia disonesta (album)|Una storia disonesta]]
|anno precedente = 1977
|successivo = [[Bioradiofotografie]]
|anno successivo = 1979
#''|singolo1 = [[...e allora senti cosa fò'' -/Odio 3:58chi]]
|data singolo1 = 1978
}}
'''''...e allora senti cosa {{sic|}}''''' (''sic'') è il secondo album di [[Stefano Rosso (cantautore)|Stefano Rosso]].
 
==Il discoDescrizione ==
 
Dopo il successo ottenuto con il primo album, il nuovo disco viene registrato con gli stessi musicisti del precedente: cambia solo l'arrangiatore, che è [[Ruggero Cini]], notissimo musicista collaboratore per molti anni di [[Lucio Dalla]] e [[Renato Zero]] (tranne che per la canzone ''Letto 26'', che viene inserita in questo disco con lo stesso arrangiamento di [[Piero Pintucci]] ma un nuovo testo).
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Registrato negli ''Studi RCA'' di [[Roma]], tutte le canzoni sono scritte dallo stesso Rosso, che si firma con il suo vero nome, Stefano Rossi, e sono edite dalla [[Edizioni Musicali RCA Musica]]; il tecnico del suono è [[Antonio Rampotti]], e la copertina, che raffigura il cantautore mentre dietro l'angolo di un incrocio aspetta una ragazza per darle un mazzo di fiori, è curata da Cesare Monti (pseudonimo di [[Cesare Montalbetti]], fotografo di molte copertine di dischi per [[Lucio Battisti]] e altri artisti, nonché fratello di [[Pietro Montalbetti]] dei [[Dik Dik]]), e la camicia interna riporta i testi di tutte le canzoni.
 
Dall'album viene tratto il [[45 giri]] [[...e allora senti cosa fò/Odio chi]], e la title track viene presentata nella trasmissione televisiva [[Discoring]], curata da [[Gianni Boncompagni]].
 
Il disco si apre con ''Colpo di stato'', brano ritmato, con un testo ironico (« ...colpo di stato, ma che colpo se lo stato qui non c'è.... »), a cui segue ''Libertà...e scusate se è poco'', riflessione amara sul tempo che passa e porta via i sogni e le illusioni giovanili.
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''E intanto il sole si nasconde'' è una canzone triste che chiude il lato A, mentre il retro si apre in maniera allegra e ritmata con ''Odio chi'', divertente elenco dei personaggi odiati dal cantautore.
[[Immagine:Giorgiana Masi photo.jpg|upright=1.4|thumb|[[Giorgiana Masi]], fotografia dal documento d'identità]]
''L'osteria del tempo perso'' ritorna alle atmosfere popolari romanesche, descrivendo nel testo un tipico locale trasteverino, mentre la canzone successiva, ''C'era una volta (e ancora c'è)'', con un arrangiamento in stile [[anni '30]], descrive il periodo del ventennio fascista affermando alla fine che i manganelli sono però presenti tuttora (nel coro della canzone è presente [[Ivano Fossati]], all'epoca anch'egli prodotto da [[Antonio Coggio]]).
 
''Bologna '77'' è uno dei brani più belli di Stefano Rosso: traendo spunto dai [[fatti di Bologna dell'11 marzo 1977]] e dall'assassinio di [[Francesco Lorusso]], passando per la morte di [[Giorgiana Masi]], assassinata a [[Roma]] presso il [[Ponte Garibaldi (Roma)|ponte Garibaldi]] a maggio dello stesso anno e ricordata nella seconda strofa (« e poi primavera / e qualcosa cambiò, / qualcuno moriva / e su un ponte lasciò / lasciò i suoi vent'anni / e qualcosa di più... »), citando le musiche di quegli anni (come [[Lilly (album)|Lilly]] di [[Antonello Venditti]]), conclude che i giovani del [[Movimento del '77|movimentoMovimento]], sono come «il sole che splende per te, / e il grano che nasce, / e l'acqua che va: / è un dono di tutti, padroni non ha».
 
Dopo ''Domani è un altro giorno'', brano minore, il disco si chiude con ''Letto 26 (seconda parte)'', in cui il cantautore cambia il testo originale della canzone: i nuovi versi, però, sono meno efficaci, e durante le esibizioni dal vivo degli anni successivi Stefano Rosso presenterà sempre questo brano nella prima versione. Anche 'Odio chi' conosce una versione rielaborata nel testo e con il titolo trasformato in 'Odeon chi'. Il brano (mai pubblicato su disco) viene adottato come sigla finale del programma televisivo ''[[Odeon. Tutto quanto fa spettacolo|Odeon]]'', trasmesso su [[Rai Due]] nel 1978.
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==Tracce==
;Lato A
 
{{Tracce
LATO A
#''|Titolo1 = Colpo di stato'' - 3:32
|Durata1 = 3:32
#''|Titolo2 = Libertà...e scusate se è poco'' - 3:48
#''...e allora senti cosa fò'' - 3:58
|Durata2 = 3:48
#''Reichiana'' - 3:45
|Titolo3 = ...e allora senti cosa fò
#''E intanto il sole si nasconde'' - 2:44
|Durata3 = 3:58
 
|Titolo4 = Reichiana
LATO B
|Durata4 = 3:45
#''Odio chi'' - 2:47
#''|Titolo5 = E intanto il soleSole si nasconde'' - 2:44
#''L'osteria del tempo perso'' - 1:41
|Durata5 = 2:44
#''C'era una volta (e ancora c'è)'' - 2:49
|Visualizza durata totale = si
#''Bologna '77'' - 4:00
}}
#''Domani è un altro giorno'' - 2:01
;Lato B
#''Letto 26 (seconda parte)'' - 3:45
{{Tracce
|Titolo1 = Odio chi
|Durata1 = 2:47
#''|Titolo2 = L'osteria del tempo perso'' - 1:41
|Durata2 = 1:41
#''|Titolo3 = C'era una volta (e ancora c'è)'' - 2:49
|Durata3 = 2:49
|Titolo4 = Bologna '77
|Durata4 = 4:00
#''|Titolo5 = Domani è un altro giorno'' - 2:01
|Durata5 = 2:01
#''|Titolo6 = Letto 26 (seconda parte)'' - 3:45
|Durata6 = 3:45
|Visualizza durata totale = si
}}
 
==Formazione==
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Orchestra d'archi (non sono riportati i nomi dei musicisti)
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|cognome=Greco|nome=Lilli|autore2=[[Maurizio Becker]]|titolo=C'era una volta la RCA|città=Roma|editore=Coniglio|anno=2007|ISBN=978-88-88833-71-2}}
 
* {{cita libro|cognome=Bonanno|nome=Mario|cognome2=Rosso|nome2=Stefania|titolo=Che mi dici di Stefano Rosso?|città=Viterbo|editore=Stampa alternativa|anno=2011|ISBN=978-88-6222-172-6}}
* [[Maurizio Becker]], ''C'era una volta la RCA. Conversazioni con Lilli Greco'', [[Coniglio Editore]], Roma, 2007
* Stefania Rosso & Mario Bonanno, ''Che mi dici di Stefano Rosso?'', edizioni [[Stampa Alternativa]], 2011.
 
== Collegamenti esterni ==