Cengia: differenze tra le versioni

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{{nd|la botanica italiana|Maria Cengia Sambo}}

{{nota disambigua|altri significa|[[San Pietro in Cariano#Frazioni|Cengia]] e [[Maria Cengia]]}}

{{F|montagna|aprile 2015}}

[[ImmagineFile:Sentiero degli Alpini.jpg|thumb|upright|La [[Stradastrada degli Alpini]] con il chiaro profilo della cengia scavata durante la grande[[prima guerra mondiale]]]]

[[File:Passaggio in cengia sulla Ferrata Nasego - panoramio.jpg|thumb|Passaggio su una cengia di una [[via ferrata]]]]

La '''cengia'''<ref>Il termine mostra uno sviluppo [[semanticaSemantica|semantico]]: dal [[linguaLingua latina|latino]] ''cingulum, -a'', il ripiano che cinge orizzontalmente la montagna. Cfr.: Ottavio Lurati, ''Toponymie et géologie'', in ''Quaderni di semantica'', anno XXIX, numeron. 2, dicembre 2008, p. 444.</ref> (o anche '''cornice rocciosa''' o '''cengio'''; plurale cenge) è una sporgenza pianeggiante di una [[Parete (alpinismo)|parete rocciosa]], che interrompe la verticalità di una [[montagna]], spesso sede di [[sentiero]] o [[punto di riposo]] durante un'[[Arrampicata|ascensione]].

== Storia ==

I primi a percorrere le cenge furono molto probabilmente cacciatori locali spinti dalla curiosità e soprattutto dalla necessità di procurarsi selvaggina; successivamente furono quegli stessi conoscitori di queste vie ad accompagnare i primi alpinisti verso la conquista delle vette dolomitiche (un esempio sono le cenge di Ball e di Grohmann sul [[Pelmo]]) facendo di fatto nascere la professione della guida alpina. Durante la [[prima guerra mondiale]], nelle [[Alpi]] e più diffusamente sulle [[Dolomiti]], molte cenge vennero attrezzate dagli [[Alpini]] o ne furono scavate di nuove sulle pareti rocciose, per poter muoversi di nascosto e al riparo dal fuoco nemico. Ne sono un esempio la cosiddetta "cengia della salvezza" della [[strada degli Alpini]] (una cengia che attraversa la parete di [[cima Undici]] nelle dolomiti di Sesto, arrivando al [[Passo della Sentinella (Dolomiti)|passo della Sentinella]], un [[valico]] mai conquistato dagli [[Regno d'Italia (1861-1946)|italiani]] durante la guerra), oppure la cengia Paolina sulle [[Tofane]] o la cengia Martini sul [[Lagazuoi]].

Nel gruppo dolomitico del Brenta alcune cenge furono unite con scale in modo da creare un lungo percorso aereo ([[Via delle Bocchette]]) che permette anche all'alpinista meno esperto di addentrarsi negli angoli più nascosti della montagna.

=== Prima guerra mondiale ===

Durante la [[prima guerra mondiale]], nelle [[Vetta|cime]] delle [[Alpi]], vennero molto utilizzate, o addirittura [[Scavo (edilizia)|scavate]], delle cenge, per poter muoversi [[Defilamento|di nascosto e al riparo dal nemico]]. Un esempio è la "Cengia della Salvezza" della [[Strada degli Alpini]], una cengia che attraversa la parete di [[Cima Undici]], arrivando al [[Passo della Sentinella (Dolomiti)|passo della Sentinella]], un [[Passo di montagna|valico]] mai conquistato dagli [[Regno d'Italia (1861-1946)|italiani]] durante la guerra.

== Aspetti ecologici ==

Le cenge, così come le [[terrazzamentiTerrazzamenti|terrazze]] e le cavità, possono essere utilizzate dagli [[uccelloAves|uccelli]] per la [[nidificazione]]. In ambiente [[costaCosta|costiero]], le cavità presenti sulle [[falesiaFalesia|falesie]] a strapiombo sul [[mare]] possono essere utilizzate dalle [[berta (uccello)Procellariidae|berte]], [[gabbianoLarinae|gabbiani]], [[piccioneColumba livia|piccioni]], mentre in ambiente [[Montagna|montano]] da [[RapaciRapace|uccelli rapaci]] quali [[avvoltoioAvvoltoio|avvoltoi]], [[aquilaAquila|aquile]], e [[Falcone (uccello)Falco|falconifalchi]].

== Note ==

<references/>

== Altri progetti ==

{{interprogetto|Commons:Categorypreposizione=Vire (landscape)sulla}}

{{portalePortale|arrampicata|ecologia e ambiente|montagna}}

[[Categoria:Arrampicata]]