Codice Trivulziano 2162: differenze tra le versioni

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{{s|scienza|opere letterarie}}
{{Manoscritto
|classificazione = Trivulziano 2162
| immagine= Codex trivulzianus.jpg
| grandezza immagine= 200pxL19 - Triv 2162 - 30r detail.jpg
|dimimmagine=
| titolo= Codice Trivulziano
|didascalia = Particolare da p. 73
| scrittore= Leonardo da Vinci
|classificazionealt = ''Codex Trivultianus'', ''Codex Trivulzianus''
| anno= [[1478]]-[[1490]]
|scrittore = [[Leonardo da Vinci]]
| materiale= carta
|epoca= [[1478]]-[[1493]]
| pagine= 55 pagine
|supporto = carta
| ubicazione= [[Milano]], [[Castello Sforzesco (Milano)|Castello Sforzesco]]
|altezza = 20,5
|larghezza = 14
|lingua = italiano rinascimentale
|scrittura =
|provenienza =
|fogli = 51
|ubicazione= [[Milano]], [[Castello Sforzesco]]
|curatore = [[Luca Beltrami]]
|link_digitale = [http://graficheincomune.comune.milano.it/GraficheInComune/scheda/Cod.+Triv.+2162+piatto+anteriore Graficheincomune]
|ref = https://trivulziana.milanocastello.it/it/content/il-libretto-di-appunti-di-leonardo-da-vinci
}}
Il '''Codice Trivulziano 2162''' (indicato anche in modo impreciso come ''Codice Trivulziano'') è una raccolta di disegni e scritti di [[Leonardo da Vinci]], comprendente 5551 foglicarte databili tra il [[1478]] e il [[1490]]1493, attualmente conservato alladalla [[CastelloBiblioteca SforzescoTrivulziana]] (Milano)|presso il [[Castello Sforzesco]] di [[Milano]].
 
==Descrizione Storia ==
Il manoscritto era tra quelli che furono lasciati in eredità da Leonardo a [[Francesco Melzi]]. Dopo la morte del Melzi (1570 circa), rientrò tra i manoscritti raccolti da [[Pompeo Leoni]] ed ereditati nel 1608 da Polidoro Calchi. Pochi anni dopo fu acquistato dal nobile e mecenate [[Galeazzo Arconati]].
Conservato presso la Biblioteca Trivulziana del castello Sforzesco, le 55 carte (che originariamente si presume fossero 62) hanno dimensioni 20,5 x 14 cm. In esso si trovano studi di [[architettura]] militare e religiosa, ma vi sono anche alcune pagine su studi da autodidatta che Leonardo finalizzava a migliorare la suo conoscenza in ambito [[letteratura|letterario]].
 
Nel 1637 Arconati donò dodici manoscritti di Leonardo in suo possesso alla [[Biblioteca Ambrosiana]], compreso questo manoscritto.
==Altri progetti==
{{interprogetto|commons=Category:Notebooks by Leonardo da Vinci}}
 
{{citazione
==Voci correlate==
|Il quinto è un'altro simil libro, coperto, e in quarto, come sopra, di fogli cinquanta quattro, nel primo de' quali vi sono disegni di varie teste buffonesche, e l'ultime quattro colonne di scrittura scritte alla roverscia segnato nella schiena <small>LEONARDO DA VINCI</small>.
*[[Codici di Leonardo]]
|dall'atto di donazione, 1637<ref>{{cita libro|autore=Gustavo Uzielli|wkautore=Gustavo Uzielli|titolo=Ricerche intorno a Leonardo da Vinci. Serie seconda|città=Roma|anno=1884|p=240}}</ref>}}
 
Apparentemente in seguito l'Arconati ne tornò in possesso, cedendo in cambio alla Biblioteca Ambrosiana l'attuale ''manoscritto D''.
 
Attorno al 1750 era in possesso di Gaetano Caccia, che lo vendette a Carlo Trivulzio (1715-1789).
 
{{citazione
|1783, 5 gennaro. Questo codicetto di Leonardo da Vinci era del signor don Gaetano Caccia cavaliere novarese ma domiciliato in Milano, morto l'anno 1752 alli 9 di gennaro sotto la parrocchia di S. Damianino la Scala. Io Carlo Trivulzi l'aquistai dal detto cavaliere intorno l'anno 1750 unitamente a un quinario d'oro di Giulio Majoriano, e a qualche altra cosa che più non mi ricordo, dandoli in cambio un orologio d'argento di ripetizione che io due anni avanti avevo comprato usato per sedici gigliati [...]
|Annotazione inserita nel codice<ref>{{cita web|url=http://graficheincomune.comune.milano.it/GraficheInComune/immagine/Cod.+Triv.+2162,+c.+Ir|titolo=Digitalizzazione|sito=GraficheinComune. Comune di Milano|accesso=26 dicembre 2017|dataarchivio=26 dicembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171226182444/http://graficheincomune.comune.milano.it/GraficheInComune/immagine/Cod.+Triv.+2162,+c.+Ir|urlmorto=sì}}</ref>}}
 
Alla sua morte le collezioni passarono al figlio del fratello; attraverso varie generazioni il manoscritto leonardesco giunse fino al principe Luigi Alberico Trivulzio.<ref name=Santoro /> Come parte delle collezioni trivulziane, nel catalogo venne identificato dal numero 2162 (''Leonardo da Vinci. Libro d'annotazioni e memorie'').<ref>{{cita libro|titolo=Trivulziana. Catalogo dei codici manoscritti|curatore=[[Giulio Porro Lambertenghi]]|p=207|url=https://archive.org/stream/catalogodeicodi00famigoog#page/n237/mode/2up}}</ref>
 
{{Discendenza
| 1|-1|Giorgio Teodoro|sp. Elena Arese
| 2| 1|Alessandro Teodoro (1694-1763)|
| 3| 1|'''Carlo''' (1715-27.1.1789)|Acquirente del manoscritto
| 4| 2|Giorgio Teodoro († 1802)|
| 5| 4|Gian Giacomo (1774-1831)|
| 6| 4|Gerolamo|
| 7| 6|[[Cristina Trivulzio di Belgiojoso|Cristina]] (1808-1871)|
| 8| 5|Giorgio Teodoro (1803-1856)|sp. Marianna Rinuccini
| 9| 8|Gian Giacomo (1839-1902)|sp. Giulia Belgiojoso
|10| 9|Luigi Alberico|
}}
 
Il manoscritto fu riprodotto e trascritto integralmente nell'edizione del 1891 curata da [[Luca Beltrami]].
 
Nel 1935 il manoscritto fu acquisito dal comune di Milano all'interno della collezione Trivulziana.<ref name=Santoro>{{cita libro|autore=C. Santoro|titolo=Le Collezioni Trivulziane|rivista=Archivio Storico Lombardo|anno=1935|pp=79-88}}</ref>
 
== Descrizione ==
[[File:L19 - Triv 2162 - 50r detail.jpg|thumb|Disegno di balestra (p. 99)]]
Il codice è composto da 51 carte numerate (una numerazione moderna in rosso riporta i numeri da 1 a 102 sulle singole pagine), ma in origine dovevano essere presenti almeno 62 carte; ha una dimensione di 20,5 x 14&nbsp;cm.
 
A parte alcune rare annotazioni e l'intero testo a pagina 46 (secondo la numerazione attuale), il manoscritto è attribuito a Leonardo da Vinci. Vi raccolse alcune ritratti caricaturali o grotteschi, annotazioni per progetti architettonici, di fortificazioni e di macchine belliche. Alcuni disegni, tracciati a punta metallica furono ripassati a inchiostro da mano successiva.
 
Numerose pagine (8-9, 22-26, 50-51, 57-62, 64, 66-68, 70, 72, 81-97, 100-102 secondo la numerazione moderna) riportano elenchi di parole su più colonne; si ritiene siano elenchi di forme dotte e latinismi utilizzati da Leonardo per migliorare il proprio lessico.
 
Le pagine da 27 a 58 sono inserite rovesciate: la numerazione antica delle carte appare in basso a sinistra sul verso attuale e in ordine decrescente.
 
<gallery>
File:L19 - Triv 2162 - 06v detail.jpg|"modo da vedere il sole eclissato sanza passione dellochio" (p. 12)
File:L19 - Triv 2162 - 14r detail.jpg|Macchina per assedi (p.&nbsp;27)
File:L19 - Triv 2162 - 17v detail.jpg|Studio sulla gravità (p.&nbsp;34)
</gallery>
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|titolo=Il codice di Leonardo da Vinci nella biblioteca del principe Trivulzio in Milano|curatore=Luca Beltrami|città=Milano|anno=1891|url=https://archive.org/details/ilcodicedileonar00leonuoft}}
* {{cita libro|autore-capitolo=C. Pedretti|wkautore-capitolo=Carlo Pedretti|autore-capitolo2=M. Cianchi|capitolo=Codice Trivulziano|titolo=Leonardo. I codici|rivista=Art Dossier|data=aprile 1995|numero=100|pp=40-41}}
 
== Voci correlate ==
* [[Codici di Leonardo da Vinci]]
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=https://manus.iccu.sbn.it//opac_SchedaScheda.php?ID=217763|titolo=Scheda manoscritto|sito=Manus online}}
* [http://www.museoscienza.org/leonardo/manoscritti/ Manoscritti di Leonardo da Vinci]
{{Portale|Leonardo da Vinci|scultura}}
 
[[Categoria:{{Codici di Leonardo]] da Vinci}}
[[Categoria:Opere nel {{Castello Sforzesco]]}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Leonardo da Vinci}}
 
[[Categoria:Codici di Leonardo da Vinci|Trivulziano]]
[[ca:Còdex Trivulzianus]]
[[Categoria:Manoscritti nella Biblioteca Trivulziana]]
[[de:Codex Trivulzianus]]
[[Categoria:Trivulzio]]
[[en:Codex Trivulzianus]]
[[fr:Codex Trivulzianus]]
[[pl:Kodeks Trivulziów]]
[[ro:Codex Trivulzianus]]
[[ru:Кодекс Тривульцио]]