Adolph Kolping: differenze tra le versioni

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{{F|santi tedeschi|febbraio 2019}}
{{Santo
|nome = Beato Adolfo Kolping
|immagine = Adolph Kolping.jpg
|didascalia =
|note = sacerdoteSacerdote
|nato = [[Kerpen]], 8 dicembre [[1813]]
|morto = [[Colonia (Germania)|Colonia]], 4 dicembre{{Calcola età3|1865|12|4|1813|12|8}}
|venerato da = Chiesa cattolica
|beatificazione = 27 ottobre [[1991]] da [[papa Giovanni Paolo II]]
|canonizzazione =
|santuario principale =
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|GiornoMeseMorte = 4 dicembre
|AnnoMorte = 1865
|Attività = sacerdotepresbitero
|Nazionalità = tedesco
|PostNazionalità = , fondatore dell'[[Opera Kolping internazionale|Opera Kolping]];. èÈ stato proclamato [[beatificazioneBeatificazione|beato]] da [[papa Giovanni Paolo II]] nel [[1991]]
}}
 
== La vita ==
Adolph (Adolfo) Kolping nasce l'8 dicembre 1813, in Germania, a [[Kerpen]], in [[Renania]] nei pressi di [[Colonia (Germania)|Colonia]], da Peter Kolping, pastore e piccolo agricoltore, e Anna Maria Zurheyden, quarto di cinque figli.
Adolfo Kolping nacque l’8
dicembre 1813, in Germania, a Kerpen,in Renania, nei pressi di Colonia, da
Peter Kolping, pastore e piccolo agricoltore e Anna Maria Zurheyden, quarto di
cinque figli.
 
I genitori, consapevoli del valore dell'istruzione, seppure forniti di un reddito molto modesto appena sufficiente a mantenere la famiglia, vogliono pur con molti sforzi, che ai loro figli venga garantito almeno un corso di studi elementare, insistendo affinché nessuno di loro mancasse alle lezioni.
I genitori, consapevoli del
valore dell’istruzione, seppure il loro lavoro fornisse un reddito molto
modesto, appena sufficiente a mantenere la famiglia, vollero con molti sforzi
che ai loro figli fosse garantito almeno un corso di studi elementare,
insistendo che nessuno di loro mancasse alle lezioni.
 
== Il lavoro giovanile ==
Adolfo ricordera’ cosi’ quei
periodi della sua vita: ''Pensavo spesso ai giorni lieti della mia
infanzia, quando insieme ai miei fratelli, tutti riuniti al nostro vecchio e
rispettato nonno, recitavo le orazioni della sera''
 
Al termine della scuola elementare, ancora dodicenne, Adolfo è costretto a lasciare gli studi per lavorare presso la bottega del calzolaio Meuser di Kerpen e poi presso altri artigiani della zona, finché finalmente non riesce a trovare stabilmente lavoro presso una calzoleria di Colonia, collocazione molto ambita nella generale miseria dell'epoca. Qui Kolping è colpito dall'ambiente in cui viveva insieme ai compagni di lavoro nonché coetanei, di cui ebbe a scrivere: "Ero riuscito a entrare nel più importante laboratorio di Colonia e facevo parte di una cerchia a cui molti aspiravano invano: ma tremo ancora al ricordo dei giorni terribili trascorsi in quel luogo, in mezzo alla dissolutezza e all'indifferenza dei ragazzi di bottega nella Germania di allora".
Tuttavia Adolfo, dopo la scuola
elementare, ancora dodicenne, fu costretto a lasciare gli studi e ad andare a
lavorare a bottega presso il calzolaio Meuser di Kerpen, e successivamente,
presso altri artigiani della zona; finché riuscì a trovare lavoro fisso come
operaio in una calzoleria di Colonia, collocazione sicuramente molto ambita
nella situazione di generale miseria dell’epoca.
 
Tempo dopo, gli si presenta l'occasione di entrare a far parte di un laboratorio di calzoleria e di unirsi in matrimonio con la figlia dei proprietari. Adolfo, però, maturava sempre di più in cuor suo la vocazione di farsi sacerdote.
Adolph Kolping sarà soprattutto
colpito dall’ambiente in cui vivevano i suoi colleghi coetanei, di cui dirà: ''Ero riuscito a entrare nel più importante laboratorio di Colonia e
facevo parte di una cerchia a cui molti aspiravano invano: ma tremo ancora al
ricordo dei giorni terribili trascorsi in quel luogo, in mezzo alla
dissolutezza e all'indiffe­renza dei ragazzi di bottega nella Germania di
allora'' .
 
== La vocazione sacerdotale ==
Gli si presentò quindi
L'occasione di renderla compiuta si manifesta a 24 anni quando, grazie al beneplacito di alcuni sacerdoti benefattori, viene avviato agli studi presso il ginnasio [[Margellen]] a Colonia, dove consegue nel 1841 la maturità classica. Si iscrive quindi alla Facoltà di Teologia di [[Monaco di Baviera]] e, quindi, dopo tre semestri a quella di [[Bonn]].
l’occasione di entrare a far parte di un laboratorio di calzoleria, unendosi a
nozze con una ragazza della famiglia dei prorietari, pero’ Adolfo maturava
sempre di più la sua vocazione di farsi sacerdote.
 
Il 13 aprile 1845 viene celebrata l'ordinazione sacerdotale nella [[Minoritenkirche]] di Colonia, la Chiesa dei [[Ordine dei frati minori conventuali|Minoriti]], quella cui rimase più affezionato per tutta la vita.
L’occasione di renderla compiuta
si manifesto’ a 24 anni, quando grazie al beneplacito di alcuni sacerdoti
benefattori, fu avviato agli studi classici presso il ginnasio Margellen, a
Colonia, dove conseguì nel 1841 la maturità classica. Si iscrisse quindi alla
Facoltà di Teologia di Monaco di Baviera, e quindi, dopo tre semestri, a quella
di Bonn.
 
=== Cappellano tra gli operai ===
Il 13 aprile 1845 ricevette l’ordinazione sacerdotale
Nella festività di [[Pasqua]] dello stesso anno viene nominato cappellano e catechista della parrocchia di San Lorenzo, nella città industriale di [[Elberfeld]] ([[Wuppertal]]) dove i cattolici erano una minoranza, e dove poté conoscere meglio il mondo del lavoro artigiano, così come stava cambiando: "L'artigianato e la classe operaia in genere, in fondo sono migliori di quanto solitamente si creda, e l'accesso al loro cuore e più facile che altrove".
nella Minoritenkirche di Colonia, la Chiesa dei Minoriti, quella cui fu più
affezionato in tutta la sua vita.
 
== Gesellenverein ==
Nella festivita’ di  Pasqua dello stesso anno fu nominato
A Elberfeld, Padre Adolfo entra in contatto con l'associazione locale di artigiani ''[[Gesellenverein]]'', comunità cattolica, pedagogica e culturale fondata dal maestro Breuer, in cui svolge l'attività di assistente religioso. Kolping, che aveva fatto diretta esperienza quale artigiano calzolaio e ben conosceva la problematica della vita dei giovani artigiani, ideò un progetto di organizzazione del mondo giovanile artigianale, proponendosi di educare e formare i giovani occupati, fermamente convinto che "il cristianesimo non può essere predicato teoricamente dal pulpito, è necessario contemplare nuovamente la vita concreta con occhi cristiani, occorre che i maestri della verità divina tornino in mezzo alla gente, anzi, proprio nella vita sociale".
cappellano e catechista della parrocchia di S. Lorenzo, nella città industriale
di Elberfeld (Wuppertal) dove i cattolici erano una minoranza, e dove poté
conoscere meglio il mondo del lavoro artigiano, cosi’ come stava cambiando: ''L'artigianato e la classe operaia in genere, in fondo sono migliori di
quanto solitamente si creda, e l'accesso al loro cuore e più facile che altrove''
.
 
=== 1846. La prima casa ===
Ad Elberfeld, Padre Adolfo entro’
Così, nell'autunno del 1846, fonda la prima ''Casa di assistenza e di insegnamento professionale'', di cui nel 1847 venne nominato preside. Nel 1848 scrive il manifesto del suo progetto, per il quale prende a motto dell'associazione ''Pregare, imparare, lavorare, con serietà, ma anche in allegria'', insistendo ancora sul fatto che "l'amore attivo risana tutte le ferite, le vuote parole accrescono soltanto il dolore".
in contatto con una delle associazioni locali di artigiani, denominate Gesellenverein,
comunità  cattolica, pedagogica e
culturale, fondata dal maestro Breuer, in cui svolse attivita’ di assistente
religioso. Padre Kolping, che aveva fatto diretta
esperienza di artigiano calzolaio e ben conoscendo la complessa problematica
della vita giovani artigiani, di cui gia’ aveva avuto modo di dolersi,
approfondendo questa esperienza, ideo’ un progetto di più ampio respiro, in
un’ottica non meramente locale di organizzazione del mondo giovanile
artigianale proponendosi di educare e formare i giovani occupati, fermamente
convinto che: ''Il cristianesimo non può essere predicato teori­camente dal
pulpito, è necessario contemplare nuovamente la vita concreta con occhi
cristiani, occorre che i maestri della verità divina tornino in mezzo alla
gente, anzi, proprio nella vita sociale .''
 
=== 1849 A Colonia ===
Cosi’, nell'autunno del 1846, fondò il primo <em>Gesellenverein</em>
Su sua richiesta viene trasferito al Duomo di Colonia, come viceparroco dove non manca di fondare, il 6 maggio 1849, un altro [[Gesellenverein]] che diventerà poi il centro di tutta l'organizzazione per l'Europa e l'America del Nord, di cui egli fu presidente, carica che assunse e mantenne con fervido impegno anche in tutte le numerose Associazioni fondate da lui in seguito.
, Casa di assistenza e di insegnamento professionale, di cui nel 1847 venne nominato preside. Nel 1848 scrisse il suo
opuscolo <em>I1Gesellenverein </em>.
<em>All'attenzione di quanti hanno a cuore l'autentico bene del popolo</em>, manifesto del suo progetto, in cui si
prendeva a motto dell'associa­zione ''Pregare, imparare, lavorare, con
serietà, ma anche in allegria'', insistendo ancora sul fatto che ''L'amore attivo risana tutte le ferite, le
vuote parole accrescono soltanto il dolore''.
 
== L'esempio personale è la forza più genuina ==
Su sua richiesta fu  trasferito
Per realizzare questo impegno non aveva elaborato alcuna teoria particolare, perché era convinto del fatto che l'esempio personale è la forza più genuina per il mutamento indispensabile nella società d'allora. Padre Kolping spese numerosi viaggi per favorire la diffusione della sua opera, ma la migliore pubblicità alla sua iniziativa gli venne dagli stessi lavoratori che lasciavano le loro città dopo aver frequentato il Gesellenverein, per andare a lavorare in giro per il mondo.
al Duomo di Co­lonia, come viceparroco dove non manco’ di fondare, il 6 maggio
1849, un altro Gesellenverein, che successiva­mente, diventò il centro di tutte
le organizzazioni di giovani operai e artigiani dell'Europa e dell’ America del
Nord, di cui egli fu presidente, carica che assunse e mantenne con fervido
impegno anche in tutte le numerose Associazioni fondate da lui in seguito. Ben
a conoscenza della teolo­gia degli esponenti più noti del suo tempo ed attento
ale questioni politico sociali, sempre dal punto di vista religioso Per
realizzare questo impegno non aveva elaborato alcuna teoria perché era convinto
del fatto, che l'esempio personale è la forza più genuina per il mutamento
indispensabile nella società d'allora. Padre Kolping si spese numerosi viaggi
riuscendo a favorire contatti utili per la diffusione della sua opera, ma la
migliore pubblicità alla sua iniziativa gli venne dagli stessi lavoranti, che
lasciavano le loro citta’, in cui avevano frequentato il Gesellenverein, per
andare a lavorare  in giro per il mondo.
 
Gli obiettivi di Kolping erano forgiare un cristiano impegnato, un artigiano valente, un buon padre di famiglia e un cittadino responsabile. Animato da un grande amore per gli artigiani, esercitò con loro un'intensa attività non solo caritativa, ma anche evangelizzatrice, interessandosi della pastorale di tutto il mondo del lavoro.
Gli scopi culturali del Kolping
 
erano: il cristiano impegnato, l’artigiano valente, il buon padre di famiglia e
=== Giornali e riviste ===
il cittadino responsabile; animato da un grande amore per gli artigiani,
In questa sua instancabile opera di diffusione fu anche attento giornalista, fondando e
esercitò con loro un’intensa attività non solo caritativa, ma anche
dirigendo per molti anni, nonostante la sua malferma salute, i settimanali ''Rheinische Volksblätter'' e ''Volkskalender'', pubblicando
evangelizzatrice, interessandosi della pastorale di tutto il mondo del lavoro.
giornali e riviste con le quali non solo portava avanti un'opera di educazione e di pastorale, ma riusciva anche a garantire l'introito economico per sostenere l'opera dei Gesellenverein, raggiungendo un vasto pubblico, specie nelle classi sociali dalle quali
In questa sua instancabile opera di diffusione per cui riteneva che ''Sarà decisivo portare il cristianesimo,
secondo lo spirito e la prassi, nelle vita sociale, '' fu anche attento giornalista, fondando e
dirigendo per molti anni, nonostante la sua malferma salute, i
settimanali ''Rheinische Volksblätter ''e ''Volkskalender'', editando
calendari e riviste, con le quali non solo portava avanti un’opera di
educazione e di pastorale, ma riusciva anche a garantire l’introito economico
per sostenere l’opera dei Gesellenverein,
raggiungendo un vasto pubblico, specie nelle classi sociali dalle quali
provenivano i suoi giovani apprendisti artigiani.
 
Contro tutte le correnti politiche e sociali del tempo Kolping insistette sulla propria idea secondo la quale ogni cristiano è chiamato a cooperare al rinnovamento necessario e continuo della Chiesa e della società nello spirito del Vangelo. I luoghi e i modi d'un tale impegno sono sempre determinati dalle condizioni di vita dei singoli cristiani.
Contro tutte le correnti politiche e sociali del tempo Kolping
insistette sul proprio principio per cui ogni cristiano è chiamato a cooperare
al rinnovamento neces­sario e continuo della Chiesa e della società nello
spirito del Vangelo. I luoghi e i modi d'un tale impegno sono sempre
determinati dalle condizioni di vita dei singoli cristiani.
 
Tutta la vita di Padre Kolping fu, infatti, spesa per questa sua
attività apostolica a favore del mondo artigianale giovanile. Animato da un
grande amore per gli artigiani, esercitò con loro un'intensa attività non solo
caritativa, ma anche evangelizzatrice, estendendo i suoi interessi pastorali a
tutto il mondo del lavoro.
 
Adolph Kolping fu molto stimato
non soltanto dal popolo, per il quale si profodeva il suo impegno, quanto anche
dai vescovi e dallo stesso papa Pio IX, che in una udienza volle regalargli una
preziosa pianeta.
 
=== Da Pio IX a Giovanni Paolo II ===
Da figlio di pastori agricoltori
Adolfo Kolping fu molto stimato non soltanto dal popolo, per il quale si profondeva il suo impegno, quanto anche dai vescovi e dallo stesso [[papa Pio IX]], che in una udienza volle regalargli una preziosa [[pianeta]].
a fondatore e presidente attivo di una comunita’ mondiale, Padre Kolping,
estenuato, e consumato dalle fatiche, in una salute precaria fin dalla sua
gioventu’, dopo soli venti anni di sacerdozio, si spense santamente a Colonia
il 4 dicembre 1865 a meno di 52 anni, lasciando una comunità di 24.000 soci in
400 località.
 
Da figlio di pastori agricoltori a fondatore e presidente attivo di una comunità mondiale, Padre Kolping, estenuato e consumato dalle fatiche, con una salute precaria fin dalla sua gioventù, dopo soli vent'anni di sacerdozio si spense santamente a Colonia il 4 dicembre 1865 a meno di 52 anni, lasciando una comunità di 24.000 soci in 400 località.
Nell’ aprile 1866 il re di
Prussia Guglielmo I, volle autorizzare il trasferimento dei suoi resti mortali
dal cimitero alla Minoritenkirche di Colonia, la chiesa da lui prediletta in
tutta la sua vita ed  il suo   sepolcro è diventato meta di pellegrinaggi
provenienti da tutto il mondo.
Padre Adolfo Kolping, è stato proclamato Beato dal papa  Beato Giovanni Paolo II, il 27 ottobre 1991.
 
Nell'aprile 1866 il re di [[Prussia]] [[Guglielmo I di Germania|Guglielmo I]], volle autorizzare il trasferimento dei suoi resti mortali nella Minoritenkirche di Colonia, la chiesa da lui prediletta, dove il suo sepolcro divenne meta di pellegrinaggi provenienti da tutto il mondo. Padre Adolfo Kolping, è stato proclamato Beato da san [[Papa Giovanni Paolo II|Giovanni Paolo II]] il 27 ottobre 1991.
<em> </em>
 
== Il culto ==
Il [[13 maggio]] [[1989]] [[papa Giovanni Paolo II]] ha autorizzato la [[Congregazione delle Cause dei Santi]] a promulgare il decreto sulle virtù eroiche del sacerdote, riconoscendogli il titolo di [[venerabile]].
 
La [[Santa Sede]] ha riconosciuto l'autenticità di un miracolo attribuito all'intercessione del venerabile Kolping il [[22 gennaio]] [[1991]]; è stato beatificato da [[papa Giovanni Paolo II]] il [[27 ottobre]] [[1991]] in [[Piazza San Pietro]] a [[Roma]].
 
Il suo elogio si legge nel [[Martirologio romano]] al [[4 dicembre]], giorno della sua morte.
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|commons=Category:Adolph Kolping}}
 
== Collegamenti esterni ==
*{{Collegamenti esterni}}
* [http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/homilies/1991/documents/hf_jp-ii_hom_19911027_adolph-kolping_it.html Omelia di Giovanni Paolo II per la beatificazione di Adolph Kolping]
* {{cita web|http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/homilies/1991/documents/hf_jp-ii_hom_19911027_adolph-kolping_it.html|Omelia di Giovanni Paolo II per la beatificazione di Adolph Kolping}}
 
{{Controllo di autorità}}
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