Angelo Bianchetti: differenze tra le versioni
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{{Bio
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|Cognome = Bianchetti
|Sesso = M
|LuogoNascita = Milano
|GiornoMeseNascita = 1º gennaio▼
▲|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1911
|LuogoMorte = Savona▼
|GiornoMeseMorte = 1º gennaio▼
▲|LuogoMorte =
▲|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 1994
|Epoca = 1900
|Attività = architetto
|Nazionalità = italiano
|Immagine = Angelo Bianchetti (cropped).jpg
}}
== Biografia ==
[[File:Mostra pop italiana 9.png|thumb|Vista della Mostra popolare italiana allestita da Bianchetti per la XI edizione della Triennale di Milano]]
[[File:Mostra pop italiana 11.png|thumb|Vista dall'alto della Mostra popolare italiana allestita da Bianchetti per la XI edizione della Triennale di Milano]]
[[File:Autogrill Villoresi Ovest luglio 2020.jpg|miniatura|L'[[autogrill Villoresi Ovest]] progettato da Angelo Bianchetti in rifacimento nel luglio 2020.]]
Angelo Bianchetti nacque a Milano nel 1911.<ref name ="le muse">{{cita libro | capitolo=Angelo Bianchetti | titolo=le muse | editore=De Agostini | città=Novara | anno=1964 | volume=II |p=242}}</ref><ref name =autogrill-fiorenzuola>{{Cita web | url=http://www.autogrill.com/it/storie/autogrill-fiorenzuola-darda-un-ponte-verso-il-futuro | titolo=Autogrill Fiorenzuola d’Arda: un ponte verso il futuro | accesso= 12 giugno 2019}}</ref>
Studiò [[architettura]] al [[Politecnico di Milano]], laureandosi nel [[1934]],<ref name =autogrill-fiorenzuola /> dopo di che effettuò viaggi di perfezionamento in [[Germania]], dove lavorò a [[Berlino]] negli studi di [[Ludwig Mies van der Rohe]] e incontrò [[Walter Gropius]] e [[Marcel Breuer]].<ref name =barilla>{{Cita web | url=https://www.archiviostoricobarilla.com/esplora/focus/storie-aziendali/pavesi/architettura-degli-autogrill-pavesi/| titolo=L'architettura degli Autogrill Pavesi | accesso= 12 giugno 2019}}</ref>
Incominciò la sua attività in un momento basilare della polemica fra tradizionalisti e i [[Razionalismo italiano|razionalisti]] e si avvicinò a questi ultimi, mettendosi in evidenza alla [[Triennale di Milano]] del [[1936]].<ref name ="le muse" />
In Italia collaborò con [[Giuseppe Pagano (architetto)|Giuseppe Pagano]] nel [[1938]], e con Cesare Pea progettò gli allestimenti di mostre e i padiglioni pubblicitari per le fiere.<ref name =barilla /> Un tema molto in auge nel [[Storia del fascismo italiano|
ventennio fascista]] per promuovere un'immagine moderna e cosmopolita delle aziende italiane in Italia e nel mondo nelle grandi esposizioni internazionali.<ref name =barilla />
Angelo Bianchetti negli anni precedenti alla [[seconda guerra mondiale]] collaborò con la [[rivista]]
Tra le opere realizzate si ricorda il padiglione di Bianchetti e Pea alla [[Fiera di Milano]] nel [[1938]], quello per la Mostra del tessile nazionale a [[Roma]] nel [[1939]], quello alla Fiera di Milano del 1939, formato da un esile telaio a tre ordini coperto da leggeri voltini, nello stile tipico del razionalismo italiano.<ref name =barilla />
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{{Citazione|Le Corbusier e M. Breuer realizzano le loro architetture pubblicitarie rifacendosi alle loro possibilità plastiche più che a quelle architettoniche. Una sciolta fantasia pittorica darà al progettista anche la possibilità di rinunciare a dare una veste compiutamente edilizia e formalmente immobile al proprio padiglione. Pensiamo che esso possa essere concepito in modo da apparire, con soluzioni sostanzialmente diverse, su di un'unica struttura. Il padiglione ideale dal punto di vista pubblicitario, sarebbe dunque quello composto di elementi fissi attinenti alle leggi della statica edilizia e offrenti nel contempo alla fantasia diverse possibilità di ordine pratico, realizzabili anche in tempi successivi. Dunque non una facciata architettonicamente definita anche se bella, ma un sistema di elementi e di campi in cui esercitare la fantasia del decoratore. In tal modo potrebbero svilupparsi a fondo le doti di un buon architetto decoratore: lo studio della struttura lo porterà ad intuizioni di ordine razionalmente architettonico, mentre la possibilità plastica lo porterà a giocare tali elementi con la massima libertà ed a realizzazioni di ordine puramente plastico. Dalla fusione di queste due possibilità nascerà la suggestione che l'opera pubblicitaria deve esercitare.<ref name =barilla />|A. Bianchetti-C. Pea, ''Architettura pubblicitaria'', in ''Casabella-Costruzioni'', n.159-160, 1941}}
Subito dopo la fine delle ostilità Bianchetti progettò una delle sue opere più significative, il [[Palazzo delle Nazioni (Milano)|Palazzo delle Nazioni]] alla Fiera di Milano ([[1946]]), nel quale la limpidezza degli elementi architettonici e il movimento delle scale manifestarono una totale accettazione delle teorie razionaliste.<ref name ="le muse" />
La collaborazione con Pea si interruppe nel [[1952]],<ref name ="le muse" /> subito dopo il restauro del [[Palazzo Grassi]] a [[Venezia]], con la costruzione di un teatro all'aperto.<ref name =autogrill>{{Cita web | url=https://www.autogrillpavesi.eu/angelo-bianchetti.html#1951-1977 | titolo=Architetto Angelo Bianchetti | accesso= 12 giugno 2019}}</ref>
Dopo lo stabilimento Durban's, nel [[1963
== Note ==
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* [[Architettura italiana]]
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{{interprogetto}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|architettura}}
[[Categoria:Studenti del Politecnico di Milano]]
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