| immagine =
| legenda =
|data di nascita = II secolo d.C.
|data di morte = dopo il [[161]]
|Gens = [[Gens Claudia|Claudia]]
|Sesso = M
|LuogoNascita =
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = II secolo
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = prima del [[161]]
|Epoca = 100
===Dove viene ricordato===
;''[[Colloqui con sé stesso]]''
Nel primo libro dei ''colloquiColloqui con sesé stesso'', Marco Aurelio ricorda tutte le persone che ebbero su di lui una forte e benevola influenza. Viene menzionato un certo ''Massimo'', ultimo tra gli insegnanti di Marco e a cui è dedicata una delle più lunghe descrizioni del primo libro. Sembra che i primi insegnamenti di Massimo a Marco siano avvenuti durante il principato di [[Antonino Pio]]. Marco sostiene di aver appreso da Massimo tra le tante virtù quella dell'autocontrollo, dell'onestà, della gravità di carattere e della gentilezza.<ref>Marcus Aurelius, [http://classics.mit.edu/Antoninus/meditations.1.one.html ''Colloqui con se stesso''], I, 15.</ref> Egli descrive Massimo come un saggio perfetto.
Più tardi, nei ''Colloqui'', Marco, quando riflette sulla sofferenza e sulla morte ricorda come Massimo abbia sopportato la malattia e la morte di sua moglie, senza lamentarsi. Egli prende questo come un modello di buon comportamento.
;''[[Apologia (Apuleio)|Apologia]]''
Nell<nowiki>{{'</nowiki>}}''[[Apologia (Apuleio)|Apologia]]'', [[Apuleio]], autore de ''[[Le metamorfosi (Apuleio)|Le metamorfosi]]'', l'unico esempio di romanzo romano, dove tenta di difendersi contro l'accusa di magia, facendo appello al giudice che egli identifica come Claudio Massimo. Secondo Apuleio, Massimo era un uomo pio che evitò ogni ostentazione di ricchezza e che era intimamente legato alle opere di [[Platone]] e [[Aristotele]]. Apuleio fa anche riferimento alla severità della filosofia di vita del suo giudice, attribuibile allo [[stoicismo]].<ref>[[Apuleio]], [http://classics.mit.edu/Apuleius/apol.html ''Apologia''], I, 19.</ref> Anche se si intuisce che Apuleio stia chiaramente cercando di adulare il suo giudice, almeno alcune delle sue considerazioni erano probabilmente vere, visto che poi fu assolto.
;''[[Historia Augusta]]''
La ''[[Historia Augusta]]'' menziona Claudio Massimo una sola volta, nella "vita di Marco Aurelio". Scrive che egli fu un insegnante dell'imperatore Marco e che era un filosofo stoico. È da questa informazione che si è potuto capire che il Claudio Massimo dell<nowiki>{{'</nowiki>}}''Apologia'' era lo stesso dei ''colloqui con se stesso''. Da ciò si è avuta conferma del fatto che fosse uno stoico. E sebbene la ''Historia Augusta'' sia conosciuta per le sue informazioni poco accurate, [[Pierre Hadot]] ritiene che non vi siano dubbi su questa parte della "vita di Marco", poiché caratterizza con precisione altri filosofi di cui al medesimo paragrafo.
==Note==
|