Alpino (località): differenze tra le versioni

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|Divisione amm grado 3-2=Gignese
}}
La località '''Alpino''' è unaun centro residenziale che si estende sui territori montuosi dei comuni di [[Gignese]] e di [[Stresa]]<ref name=":2">{{Cita web|url=http://www.scenari-srl.it/dimore-di-lago.html|titolo=Le ville e gli Artisti dell'Alpino|autore=|editore=Scenari SrL|data=|accesso=077 giugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160321124612/http://www.scenari-srl.it/dimore-di-lago.html|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.laminieraagriturismo.com/chi-siamo/dintorni.html|titolo=Dintorni|autore=|editore=|data=|accesso=066 giugno 2016}}</ref>, sulle pendici del [[Mottarone]], in [[provincia didel Verbano-Cusio-Ossola]] nella regione [[Piemonte]]<ref>{{Cita web|url=http://www.milansperanza.it/attrazioni/giardino-botanico-di-alpinia/|titolo=Giardino botanico di Alpinia|autore=|editore=|data=|accesso=13 maggio 2016}}</ref><ref name=":5">{{Cita web|url=http://www.casevacanzapiemonte.com/1/cottage_alpino_8751155.html|titolo=Cottage Alpino|autore=|editore=|data=|accesso=13 maggio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160821182938/http://www.casevacanzapiemonte.com/1/cottage_alpino_8751155.html|urlmorto=sì}}</ref>.
 
Per diversi anni - dalla fine dell'[[XIX secolo|ottocento]] e durante la prima metà del [[XX secolo|novecento]] - l'Alpino è stato punto di riferimento privilegiato per la [[villeggiatura]] e il [[turismo]] dell'[[aristocrazia]], della [[borghesia]], dei [[Pittore|pittori]] e dei [[Musicista|musicisti]]<ref name=":2" /><ref name=":5" /><ref name=":1" />.
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== Geografia e panorama ==
[[File:Vista dal "Mottino" presso il Giardino Botanico Alpinia di Alpino (Località).jpg|miniatura|Vista dal "Mottino" presso il Giardino Botanico Alpinia di Alpino]]
Questa località si sviluppa sul Colle Pieggia presso le pendici del [[Mottarone]], nei comuni di [[Gignese]] e di [[Stresa]], a un'altitudine media di circa 800 [[metri sul livello del mare]] ed è caratterizzata da un panorama che spazia dal [[golfo]] [[Borromeo]] del [[Lago Maggiore]] alla catena montuosa delle [[Alpi svizzere]]. Nel punto più panoramico (chiamato "Mottino") è stato fondato - nel [[1934]] - il [[Giardino botanico Alpinia]]. Negli [[Anni 1950|anni cinquanta]], tra le varie riviste e i molti quotidiani, anche il [[The New York Times|New York Times]] inserì il panorama osservabile dal [[Giardino botanico Alpinia|Giardino Botanico Alpinia]] tra i dieci più affascinanti al mondo<ref name=":2" /><ref>{{Cita web|url=http://www.comune.stresa.vb.it/pdf/storia-stresa.pdf|titolo=Stresa, Borgo Millenario - Il Giardino Botanico Alpinia|autore=|editore=|data=|accesso=088 giugno 2016|dataarchivio=15 giugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160615215245/http://www.comune.stresa.vb.it/pdf/storia-stresa.pdf|urlmorto=sì}}</ref>.
 
== Storia e toponimo ==
=== Le originiOrigini ===
Come ha ricordato l'[[avvocato]] e [[Alpinismo|alpinista]] piemontese [[Orazio Spanna]], nel suo scritto ''Il Margozzolo e il Mottarone'' del [[1884]]<ref name=":8" />, in origine questa località era denominata ''"Prato fiorente"''. Tuttavia, era più comunemente conosciuta con il nome di ''"Alpe Ambrosini"'', dal nome della locanda che il [[sacerdote]] gignesino Giovanni Ambrosini ricavò da alcuni [[Casale (architettura)|casolari]] presso il suo [[alpeggio]]<ref name=":2" /><ref name=":8">{{Cita libro|autore=Orazio Spanna|titolo=Il Margozzolo e il Mottarone|anno=1884|editore=|città=Torino|ppp=34, 35, 36|pp=|ISBN=}}</ref>.
 
Dopo la morte del sacerdote ([[1870]]) la [[locanda]] - ormai diventata punto di riferimento nella tratta [[Stresa]]-[[Mottarone]] - verrà acquistata e trasformata dalla famiglia Adami (proprietari dell'allora ''Hotel de la Poste'' di [[Baveno]]<ref>{{Cita web|url=https://www.vialibri.net/item_pg_i/1188379-1830-cattaneo-inc-hotel-poste-baveno.htm|titolo=Hotel de la Poste à Baveno - Cattaneo G. inc - 1830. [1188379]}}</ref>) nell'''Albergo Alpino'', il quale darà il nome attuale della località. In seguito, nel [[1925]], la struttura verrà trasformata nel più prestigioso ''Grand Hotel Alpino''<ref name=":2" /><ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.click-stresa.com/it/borghi/alpino.html|titolo=Alpino|autore=Luigi Morandi|editore=|data=|accesso=13 maggio 2016|dataarchivio=29 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170329095001/http://click-stresa.com/it/borghi/alpino.html|urlmorto=sì}}</ref>.
 
=== La Belle Époque a l'Alpino ===
Il [[Mottarone]] e, inevitabilmente, l'Alpino ricevettero un importante impulso turistico-residenziale in piena [[Belle Époque]], tra la seconda metà dell'[[XIX secolo|Ottocento]] e i primi anni del [[XX secolo|Novecento]], quando cominciarono a sorgere diverse ville sui terreni, allora comunali, di [[Gignese]], Vezzo e Levo.
 
Proprio in quegli anni, infatti, numerosi rappresentanti della [[borghesia]] e dell'[[aristocrazia]] lombardo-piemontese decisero di costruire presso l'Alpino - e nelle zone limitrofe - alcune ville per soggiornarvi specie nel periodo tra [[giugno]] e [[ottobre]], ma anche durante l'[[inverno]] per frequentare i campi di sci del [[Mottarone]]<ref name=":2" />.
 
Tra questi, vi costruirono delle ville alcuni di quei genitori che andavano a trovare i loro figli in vacanza o convalescenza presso l'"''Alpe dei bambini''", un istituto pediatrico fatto costruire dal pediatra milanese Ottavio Rognoni, intorno al [[1885]]<ref name=":2" /><ref name=":1">{{Cita web|url=http://www.vocidipaese.com/zonaalpino.htm|titolo=Alpino|autore=V. Grassi|editore=vocidipaese.com|data=|accesso=16 maggio 2016}}</ref>.
 
A queste prime costruzioni, seguì il flusso turistico e residenziale di numerosi esponenti della scuola pittorica lombarda, come [[Leonardo Bazzaro]]<ref>{{Cita web|url=https://archiviodelverbanocusioossola.com/2011/03/22/leonardo-bazzaro/|titolo=Leonardo Bazzaro, maestro di naturalismo a Gignese|accesso=13 gennaio 2022|dataarchivio=8 agosto 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160808204242/https://archiviodelverbanocusioossola.com/2011/03/22/leonardo-bazzaro/|urlmorto=sì}}</ref> e, poi, del circolo dei musicisti<ref name=":2" />.
 
L'impulso turistico e residenziale si intensificò sempre più nei primi decenni del [[XX secolo|novecento]] grazie alla creazione di una [[ferrovia]] ([[1911]]), con stazione intermedia a l'Alpino; alla visibilità offerta dalle prime tre edizioni ([[1925]]) ([[1926]]) ([[1927]]) dell'[[Italian Open]] di [[Golf]] organizzate proprio all'Alpino; e, nel [[1925]], con l'inaugurazione del prestigioso Grand Hotel Alpino.
 
Proprio in quegli anni, il crescente numero delle ville, dei residenti, dei villeggianti e turisti fece emergere sempre più il desiderio di avere una [[Chiesa (architettura)|chiesa]] in loco. Il 22 luglio [[1928]] don Picena inaugurò la ''Chiesachiesa della Madonna della Neve'', sorta presso il grande masso erratico conosciuto come "[[Sasso Papale]]", poi tagliato nel [[1961]]<ref name=":6">{{Cita web|url=http://www.comune.gignese.vb.it/ComSchedaTem.asp?Id=18817|titolo=Chiesa della Madonna della Neve|autore=|editore=|data=|accesso=088 giugno 2016}}</ref>.
 
Con [[Decreto ministeriale|Decreto Ministeriale]] del 18 ottobre [[1952]], pubblicato in [[Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana|Gazzetta Ufficiale]] n. 292/1952, il [[Ministero della pubblica istruzione]] ha emesso una "''Dichiarazione di notevole interesse pubblico della zona denominata Alpino''", sottoponendola - così - alla tutela paesistica in quanto area "''densa di giardini di grande effetto per la lussureggiante vegetazione''" e per i "''numerosi punti di vista panoramici accessibili al pubblico''"<ref>{{Cita web|url=http://www.gazzettaufficiale.it/do/atto/serie_generale/caricaPdf?cdimg=052U199000100010110001&dgu=1952-12-17&art.dataPubblicazioneGazzetta=1952-12-17&art.codiceRedazionale=052U1990&art.num=1&art.tiposerie=SG|titolo=Decreto Ministeriale 18 ottobre 1952|autore=|editore=Gazzetta Ufficiale|data=17 dicembre 1952|accesso=077 giugno 2016}}</ref>.
 
=== Il Trenino ===
{{vedi anche|Ferrovia Stresa-Mottarone}}
 
Dal 7 settembre [[1911]] arrivare presso l'Alpino diventò più semplice: venne infatti inaugurata la [[Ferrovia Stresa-Mottarone]], con una stazione intermedia anche presso l'Alpino. La ferrovia verrà smantellata successivamente durante la primavera del [[1963]]. Le casse di 2 elettromotrici sono ancora oggi conservate presso un campeggio all'Alpino.
 
=== La Funivia ===
{{vedi anche|Funivia Stresa-Alpino-Mottarone}}Una volta chiusa definitivamente la ferrovia elettrica, partirono i lavori per la costruzione di una [[funivia]], inaugurata poi nel 1970. Anche in questa occasione l'Alpino rappresentò uno snodo importante, costituendo una fermata intermedia del tragitto.
 
== Turismo ==
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[[File:Alpino (località) - Villa Pica-Alferi (Oggi Villabella).jpg|miniatura|Villa Pica-Alferi (oggi Villabella)]]
[[File:Villa Talamona.jpg|miniatura|Villa Talamona (Oggi)]]
Grazie al suo panorama, al suo [[clima]], e alla vicinanza con la cima del [[Mottarone]] e la riva del [[Lago Maggiore]], questa località è diventata&nbsp;– sin dalla metà del [[XIX secolo]] – meta turistica di molti escursionisti, aristocratici italiani ed europei e artisti; molti furono i [[Pittore|pittori]] e i [[Musicista|musicisti]] che vi trovarono ispirazione per le loro opere<ref name=":2" />. Tra i [[pittori]] naturalisti lombardi e milanesi che soggiornarono in questa località si possono ricordare: [[Filippo Carcano]] e [[Uberto Dell'Orto]], tra i primi; e poi via via [[Mosè Bianchi]], [[Achille Formis]], [[Pompeo Mariani]], [[Ernesto Bazzaro]], [[Eleuterio Pagliano|Eleuterio Fagliano]], [[Leonardo Bazzaro]], [[Eleuterio Pagliano]], [[Eugenio Gignous]] e [[Paolo Sala]]<ref name=":2" />. Ai pittori seguirono poi i musicisti: [[Ildebrando Pizzetti]], [[Arturo Toscanini]]<ref>{{Cita libro|autore=Andrea Della Corte|titolo=Arturo Toscanini|anno=1989|editore=Edizioni Studio Tesi|città=Torino|p=202|pp=|ISBN=8876922237}}</ref>, [[Gianandrea Gavazzeni]], [[Ruggero Leoncavallo]], [[Guido Cantelli]], [[Giovanni Anfossi (musicistapianista)|Giovanni Anfossi]] col suo allievo [[Arturo Benedetti Michelangeli]]<ref name=":2" /><ref name=":0" />.
=== Le villeVille ===
Con il tempo, a partire dal [[1890]] e i primi due decenni del [[XX secolo|novecento]], diversi personaggi illustri ([[Nobiltà|nobili]], [[Pittore|pittori]], [[Musicista|musicisti]]) e ricche famiglie lombarde-piemontesi decisero di costruire proprio all'Alpino varie ville di prestigio con parco<ref>{{Cita web|url=http://www.illagomaggiore.it/it_IT/23349,Poi.html|titolo=Alpino-Stresa|autore=|editore=|data=|accesso=16 maggio 2016}}</ref>, tra le quali:
* '''Villa Dell'Orto''': progettata nel [[1892]] da Luigi Boffi, su commissione del pittore [[Uberto Dell'Orto|Uberto dell'Orto]], verrà costruita sul finire dell'[[XIX secolo|ottocento]]<ref name=":2" /><ref>{{Cita web|url=http://www.hotelbostonstresa.com/italiano/stresa.html|titolo=Hotel Boston Stresa|autore=|editore=|data=|accesso=16 maggio 2016|dataarchivio=20 settembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160920112257/http://www.hotelbostonstresa.com/italiano/stresa.html|urlmorto=sì}}</ref>.
* '''Villa Bazzaro''': fatta costruire nel [[1894]] dal [[pittore]] milanese [[Leonardo Bazzaro]]<ref>{{Cita web|url=http://www.clponline.it/mostre/leonardo-bazzaro-la-dolce-vita-en-plein-air|titolo=LEONARDO BAZZARO. La dolce vita en plein air|autore=|editore=|data=|accesso=10 giugno 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160321051947/http://www.clponline.it/mostre/leonardo-bazzaro-la-dolce-vita-en-plein-air}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://archiviodelverbanocusioossola.com/2011/03/22/leonardo-bazzaro/|titolo=Leonardo Bazzaro, maestro di naturalismo a Gignese|autore=|editore=|data=|accesso=13 giugno 2016|dataarchivio=8 agosto 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160808204242/https://archiviodelverbanocusioossola.com/2011/03/22/leonardo-bazzaro/|urlmorto=sì}}</ref>. Per oltre quarant'anni (fino all'anno della sua morte, [[1937]]) [[Leonardo Bazzaro]] vi soggiornò insieme a sua moglie Corona Douglas Scotti, sia in [[estate]] sia, delle volte, durante l'[[inverno]]<ref>{{Cita web|url=http://docplayer.it/13613645-A-cura-di-francesco-luigi-maspes-elena-orsenigo-23-ottobre-20-dicembre-2015-gallerie-maspes-via-manzoni-45-20121-milano.html|titolo=a cura di Francesco Luigi Maspes Elena Orsenigo 23 ottobre - 20 dicembre 2015 Gallerie Maspes via Manzoni, 45 20121 Milano|autore=|editore=|data=|accesso=10 giugno 2016}}</ref>. Durante i suoi periodi di villeggiatura all'Alpino, più volte ospitò familiari e alcuni aspiranti artisti tra i quali: Alfredo Pariani, [[Alessandro Gallotti]], Alina Orio, Cornelia Risi e Lucia Crotti<ref name=":2" /><ref>{{Cita web|url=https://archiviodelverbanocusioossola.com/2011/03/22/leonardo-bazzaro/|titolo=Leonardo Bazzaro, maestro di naturalismo a Gignese|accesso=13 giugno 2016|dataarchivio=8 agosto 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160808204242/https://archiviodelverbanocusioossola.com/2011/03/22/leonardo-bazzaro/|urlmorto=sì}}</ref>.
* '''Villa Ticozzi''': fatta costruire in puro [[Art Nouveau|stile Liberty]] tra il [[1905]] e il [[1907]] dall'[[avvocato]] milanese Giano Ticozzi, grazie alla passione per l'Alpino trasmessagli dal suocero che, sul finire dell'[[XIX secolo|Ottocento]], aveva fatto edificare Villa Faini<ref name=":2" /><ref>{{Cita libro|autore=Musei civici di Monza|titolo=Pompeo Mariani, 1857-1927: poesia della natura, fascino della mondanità|anno=2002|editore=Silvana|città=|p=39|pp=39, 223|ISBN=8882153487}}</ref>.
* '''Alpe Tina - Villa Anfossi''': è stata costruita tra il [[1907]] e il [[1908]] dal celebre architetto [[Fausto Bagatti Valsecchi]] per volere di [[Giovanni Anfossi (musicista)|Giovanni Anfossi]]<ref name=":3" />. Questa abitazione è conosciuta anche con il nome di "Alpe Tina", in quanto edificata su di un alpeggio (Alpe) e dedicata alla moglie del maestro Giovanni Anfossi (Tina); in più punti del caseggiato è riportato il monogramma AT (Alpe Tina). Alla sua inaugurazione partecipò l'allora prefetto della [[Biblioteca Ambrosiana|Biblioteca Amrosiana]] [[Papa Pio XI|Achille Ratti]] che in seguito, nel [[1922]], diventerà [[papa]]. In questa villa il pianista-compositore [[Giovanni Anfossi (musicista)|Giovanni Anfossi]] ospitò molti personaggi legati alla cultura: dai musicisti come [[Arturo Toscanini]], [[Guido Cantelli]], [[Arturo Benedetti Michelangeli]] e [[Ruggero Leoncavallo]] fino a [[Gabriele D'Annunzio|Gabriele D'annunzio]]. Al suo interno la villa conserva la seguente epigrafe, che riporta un commento di [[Achille Ratti]]: "''Qui tutto è musica, ed il compito del maestro è quello di tradurre in note la voce superba della natura''"<ref name=":1" /><ref name=":0" />. Inoltre, sul fronte della dimora si può leggere il motto latino "''Parva Domus, Magna Quies''" ("''Piccola casa, grande quiete''")<ref name=":2" />.
* '''Villa Pica-Alfieri''' (oggi '''Villabella'''): edificata sulla sommità di un poggio nel periodo [[1912]]-[[1914]], in essa vi soggiornarono - fino a un mese l'anno - Ferdinando e la moglie Laura Pica Alfieri, entrambi di [[nobili]] origini<ref name=":2" /><ref>{{Cita web|url=http://fondazionepicaalfieri.ch/index.php?option=com_content&task=view&id=26&Itemid=40|titolo=Il periodo luganese|autore=|editore=|data=|accesso=16 maggio 2016}}</ref>.
* '''Villa Gandini''' ('''Miorini'''): progettata e costruita nei primi anni del [[XX secolo|novecento]] dall'ingegnere Riccardo Gandini, questa in seguito verrà acquistata da Alberto Miorini per realizzare una tenuta agricola. Tra il [[1927]] e il [[1932]], la villa è stata presa in affitto, per diversi periodi, da [[Arturo Toscanini]] il quale vi soggiornerà spesso insieme al suo discepolo prediletto [[Guido Cantelli]]<ref name=":2" /><ref name=":1" />.
* '''Villa Talamona''': l'abitazione è stata fatta edificare dal [[Filantropia|benefattore]] dell'[[Ospedale Maggiore di Milano]], Vittorio Talamona, negli anni precedenti la [[prima guerra mondiale]]<ref name=":2" />. In seguito, nel [[1927]], a Villa Talamona vi soggiornò il maestro [[Ildebrando Pizzetti]] che, in tale luogo di quiete, riuscì a finire di comporre l'opera [[Fra Gherardo]]<ref name=":1" />. Proprio in questo periodo, [[Arturo Toscanini]] soggiornava nella sovrastante "Villa Gandini (Miorini)" e, pertanto, ebbe più volte l'occasione di visitare [[Ildebrando Pizzetti]] e di studiare l'opera [[Fra Gherardo]] della quale, poi, nel [[1928]], diresse "la prima" alla [[Teatro alla Scala|Scala di Milano]]. Successivamente, nel [[1931]], Villa Talamona verrà acquistata dal [[notaio]] di [[Lodi]] Bernardo Stabilini<ref name=":2" />.
* '''Villa Lloyd''' (poi '''Villa Riva'''): venne costruita nel [[1930]] da Percy Lloyd, su progetto dell'architetto [[Gino Franzi (architetto)|Gino Franzi]]. Dal 29 giugno al 9 luglio [[1933]] vi soggiornò il teosofo indiano [[Jiddu Krishnamurti]] che, proprio in quel periodo, tenne le famose "Conferenze di Stresa", alle quali accorsero un gran numero di [[Teosofia|teosofi]] e giornalisti<ref name=":1" /><ref name=":3">{{Cita pubblicazione|autore=Bernardino del Boca|titolo=La villa di Alpino sopra Stresa dove Krishnamurti tenne i suoi discorsi dal 30 giugno al 9 luglio 1933|rivista=teosofica.org|volume=|numero=}}</ref>. Nei primi [[Anni 1940|anni quaranta]] la villa venne acquistata da Giulio Riva - proprietario di una serie di aziende tessili cotoniere, tra cui il [[Cotonificio Vallesusa|Cotonificio Vallesusae]]e e [[Unione Manifatture]] - che fece seguire un importante progetto di ampliamento a [[Pietro Porcinai]] e [[Lodovico Barbiano di Belgiojoso]]. Sul finire degli [[Anni 1960|anni sessanta]] proprio a Villa Riva, ereditata ormai dal figlio [[Felice Riva]], il regista [[Mario Monicelli]] ha girato il film [[Toh, è morta la nonna!|Toh, è morta la nonna]]. Nella pellicola, Villa Riva è l'abitazione di Adelaide e del marito<ref>{{Cita web|url=http://movieontheroad.com/place/gignese-toh-e-morta-la-nonna/|titolo=Gignese (Toh, è morta la nonna)|autore=|editore=|data=|accesso=077 giugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160424171757/http://movieontheroad.com/place/gignese-toh-e-morta-la-nonna/|urlmorto=sì}}</ref><ref name=":4">{{Cita web|url=http://www.davinotti.com/index.php?forum=50018913|titolo=LOCATION VERIFICATE: Toh è morta la nonna! (1969)|autore=|editore=|data=|accesso=077 aprile 2016}}</ref>. Dopo diversi anni di abbandono, attraverso un piano di recupero della zona per fine turistici, è in progetto la costruzione di un albergo<ref name=":3" /><ref name=":4" /><ref>{{Cita web|url=http://www.arona24.it/index.php/465-nell-ex-area-della-villa-riva-l-ex-presidente-del-milan-sorgera-un-grand-hotel|titolo=Nell'ex area della villa Riva (l'ex presidente del Milan) sorgerà un grand' hotel}}</ref>.
* '''Villa La Quiete''': prima di proprietà della [[duchessa]] [[Eugenia Attendolo Bolognini Litta]] e poi, nel [[dopoguerra]], dell'[[Editoria|editore]] [[Gianni Mazzocchi]]<ref name=":0" />.
 
=== Strutture ricettive storiche ===
Oggi numerose di queste ville sono ancora presenti sul territorio, altre sono state ristrutturate - ma preservate - altre ancora, invece, sono state inserite in un piano di recupero della zona per fini turistici e convertite in residence/hotel.
 
=== Le storiche strutture ricettive ===
Il turismo presso l'Alpino, come si è visto, è stato più che altro residenziale e di villeggiatura; tuttavia questo si è sviluppato anche grazie ad alcune strutture ricettive che, nel corso degli anni, sono sorte sul territorio:
* '''Albergo "Alpino Fiorente"''' (ancora esistente): nel [[1910]], presso l'area Prato Fiorente, è stato inaugurato l'Albergo "Alpino Fiorente", di proprietà di Mario Omarini. Di lì a breve, nel settembre del [[1911]], a pochi passi dalla neonata struttura sorgerà la fermata intermedia del trenino. Successivamente, la proprietà dell'albergo passò ai fratelli Dionigi e Domenico Falciola di Stropino. Nel maggio del [[1934]], la struttura ospitò i giornalisti al seguito della [[Nazionale di calcio dell'Italia|Nazionale Italianaitaliana di Calciocalcio]] che aveva svolto parte del suo ritiro proprio presso l'Alpino. Dieci anni più tardi, durante la [[seconda guerra mondiale]], nel luglio del [[1944]], una parte dell'albergo verrà distrutta da un gruppo di [[Nazionalsocialismo|nazisti]] che avevano visto dei [[Partigiano|partigiani]] (aiutati dal signor Falciola) fuggire dall’hotel<ref name=":2" /><ref name=":7">{{Cita web|url=https://archiviodelverbanocusioossola.com/?s=fiorente&submit=Cerca|titolo=Quando in montagna si andava in treno|autore=|editore=|data=|accesso=13 giugno 2016}}</ref>.
* '''Grand Hotel Alpino''': Nel [[1925]] l'Albergo Alpino - di proprietà della famiglia Adami sin dal [[1870]] - venne trasformato dal cavaliere Romolo Arcioni e dall'architetto monzese Giuseppe Bergomi nel prestigioso Grand Hotel Alpino, dove soggiornarono personaggi illustri, teste coronate e, tra gli altri, la [[Nazionale di calcio dell'Italia|Nazionale Italiana di Calcio]] che - nel [[1934]] - aveva svolto parte del suo ritiro proprio presso l'Alpino. In seguito, alla fine degli [[Anni 1990|anni novanta]], l'albergo è stato ridisegnato in un Residence, con appartamenti residenziali dotati di piscina e altri servizi<ref name=":2" /><ref name=":0" />.
 
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In [[epoca fascista]], nel [[1934]], è stato inaugurato il [[Giardino botanico Alpinia]] che, ancora oggi - con i suoi 40.000 m² - ospita più di 1000 specie botaniche provenienti dalla fascia alpina e subalpina, nonché dal [[Caucaso]], dalla [[Cina]] e dal [[Giappone]].
 
=== Il "Sasso Papale" ===
{{vedi anche|Sasso Papale}}In passato, tra le principali attrazioni de l'Alpino, esisteva un enorme masso conosciuto con il nome di "[[Sasso Papale]]" o "Pietra Papale", così chiamato poiché si riteneva che proprio inda questa località vi fosse passato Papa [[Pietro (apostolo)|San Pietro]].
 
I millecinquecento metri cubi di [[granito]] costituivano un magnifico esempio di [[masso erratico]] e, proprio questo, suscitarono l'interesse di diversi [[Geologo|geologi]] e studiosi, tra i quali: [[Carlo Fabrizio Parona]], dell'[[Università degli Studi di Torino|Università di Torino]], [[Federico Sacco]] e [[Philip Lutley Sclater]]. Presso questo grande masso nel [[1928]] venne costruita la Chiesachiesa della Madonna della Neve.
 
Tuttavia nel [[1961]] il "[[Sasso Papale]]" venne tagliato definitivamente a pezzi per essere usato come materiale da costruzione<ref name=":6" /><ref name=":7" /><ref>{{Cita web|url=http://www.geoitaliani.it/2013/05/1889-la-pietra-papale-di-gignese.html|titolo=1889, la Pietra Papale di Gignese (Verbania)|autore=|editore=|data=|accesso=29 giugno 2016}}</ref>.
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=== Golf - Il Primo Italian Open ===
 
Su una verde terrazza naturale dell'Alpino, alle pendici del [[Mottarone]], si trova il Golf Club Alpino, di nove buche. Inaugurato nella primavera [[1925]], nel settembre dello stesso anno ospitò il primo [[Italian Open]] (al quale si iscrissero 3 partecipanti), vinto da Francesco Pasquali<ref>{{Cita web|url=http://www.openditaliagolf.eu/la-storia-2/|titolo=La storia dell'open italia|autore=|editore=|data=|accesso=17 maggio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160602003435/http://www.openditaliagolf.eu/la-storia-2/|urlmorto=sì}}</ref>. Sulle ali dell'entusiasmo, nei due anni successivi seguirono altre due edizioni dell'[[Italian Open]]: nel [[1926]] (la seconda edizione) e nel [[1927]] (la terza edizione) alle quali si iscrissero, rispettivamente, 16 e 30 tra i più noti professionisti dell'epoca. Nell'immediato dopo guerra sono state diverse le manifestazioni a che vennero disputate sui fairways dell'Alpino; a livello nazionale, nell'agosto [[1945]], venne giocato il quadrangolare Italia - Gran Bretagna - Sud Africa - Stati Uniti, vinto dalla nazionale italiana contro il Sud Africa. Nel settembre [[1946]] il Campionato Nazionale doppio misto. Nel [[1948]] il Campionato a Squadre Alta Italia e il Campionato Italiano doppio misto<ref>{{Cita web|url=http://www.golfalpino.it/index.php?option=com_content&view=article&id=47&Itemid=27&lang=it|titolo=La Storia|autore=|editore=|data=|accesso=17 maggio 2016}}</ref>. Negli [[Anni 1950|anni cinquanta]] e [[Anni 1960|sessanta]] vengono invece disputate numerose gare a livello nazionale, con la partecipazione di professionisti illustri quali [[Ugo Grappasonni]], Aldo Casera, Alfonso Angelini, Giacomo Pasquali, Francesco Pasquali, Pietro Manca.
 
=== Il ritiroRitiro della nazionale di calcio dell'Italiaitaliana (1934) ===
 
Il primo maggio del [[1934]], [[Vittorio Pozzo]], allora commissario tecnico della [[Nazionale di calcio dell'Italia]], fece svolgere una parte della preparazione (15 giorni) in vista deidel [[MondialiCampionato mondiale di calcio 1934]] proprio all'Alpino, con l'obiettivo di disintossicare i suoi trenta giocatori<ref>{{Cita web|url=http://www.ilcalcioedellagente.it/index.php/it/rubriche/44-sogno-mundial/42-italia-1934-la-coppa-del-duce|titolo=Italia 1934 - La coppa del Duce|autore=Fabrizio Prisco|editore=|data=|accesso=16 maggio 2016}}</ref> dalle fatiche del campionato. Il tutto sfruttando un luogo fresco, tranquillo, circondato dal verde e in gran parte ancora non contaminato<ref>{{Cita news|autore=Massimiliano Castellani|titolo=I campioni del calcio di regime|pubblicazione=Avvenire.it|data=20 maggio 2014}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Alessandro Tommasi|titolo=Quando picchiarono Zamora|pubblicazione=Repubblica.it|data=8 luglio 1994}}</ref><ref>{{Cita webtesto|url=<!--http://www.storiedicalcio.altervista.org/azzurri_pozzo.html-->|titolo=L'Italia di Vittorio Pozzo - parte 1|cognome=Calcio|nome=Storie|sito=www.storiedicalcio.altervista.org|accesso=2015-05-12}}</ref>.
 
{{citazione|La preparazione l’avevo divisa in due tempi. Primo tempo, all’Alpino sopra Stresa: smaltimento degli effetti del campionato, cure fisiche, rimessa a nuovo, concordia, intesa chiara ed inderogabile sulle necessità del momento. [...] Il tutto, lontano dal pubblico nel modo più assoluto.|Vittorio Pozzo<ref>http://www.juworld.net/articolo.asp?id=686</ref>}}
 
== Persone legate all'Alpino ==
* [[Filippo Carcano]]
* [[Uberto Dell'Orto]]
* [[Mosè Bianchi]]
* [[Achille Formis]]
* [[Pompeo Mariani]]
* [[Ernesto Bazzaro]]
* [[Eleuterio Pagliano|Eleuterio Fagliano]]
* [[Leonardo Bazzaro]]
* [[Eleuterio Pagliano]]
* [[Eugenio Gignous]]
* [[Paolo Sala]]
* [[Ildebrando Pizzetti]]
* [[Arturo Toscanini]]
* [[Ruggero Leoncavallo]]
* [[Guido Cantelli]]
* [[Giovanni Anfossi (musicista)|Giovanni Anfossi]]
* [[Arturo Benedetti Michelangeli]]
* [[Eugenia Attendolo Bolognini Litta]]
* [[Gianni Mazzocchi]]
* [[Achille Ratti]]
* [[Jiddu Krishnamurti]]
* [[Vittorio Pozzo]]
* [[Nazionale di calcio dell'Italia]]
 
==Note==
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== Voci correlate ==
*[[Giardino botanico Alpinia]]
*[[Stresa]]
*[[Gignese]]
*[[Mottarone]]
*[[Lago Maggiore]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
{{portale|Piemonte}}