Android Marshmallow: differenze tra le versioni

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Marshmallow si concentra principalmente sul miglioramento dell'esperienza utente complessiva del suo predecessore, Lollipop. Ha introdotto una nuova architettura delle autorizzazioni, nuove API per gli assistenti contestuali (utilizzate per la prima volta da una nuova funzionalità "Now on Tap" per fornire risultati di ricerca sensibili al contesto), un nuovo sistema di gestione dell'alimentazione che riduce l'attività in background quando un dispositivo non viene gestito fisicamente, supporto nativo per il riconoscimento delle impronte digitali e connettori USB-C, la possibilità di migrare dati e applicazioni su una scheda microSD e altre modifiche interne.
 
Ad ottobre 2018, il 21.3% dei dispositivi che accedono a [[Google Play]] eseguono Android 6.0. È la versione più popolare di Android<ref>{{Cita web|url=https://developer.android.com/about/dashboards/#Platform|titolo=Distribution dashboard {{!}} Android Developers|sito=Android Developers|lingua=inglese|accesso=2 ottobre 2018}}</ref> mentre le versioni di Android Nougat attualmente supportate, 7.0 e 7.1 combinate, sono più popolari.
 
== Cronologia ==
La versione era chiamata internamente in codice "Macadamia Nut Cookie".<ref>{{Cita web|titolo=Google's Internal Code Name For Android M Is Macadamia Nut Cookie (MNC)|url=https://www.androidpolice.com/2015/05/23/googles-internal-code-name-for-android-m-is-macadamia-nut-cookie-mnc/}}</ref> La prima build di [[anteprima]] per sviluppatori, con il nome in codice Android "M", è stata presentata e pubblicata su [[Google I/O]] il 28 maggio 2015, per [[Nexus 5]] e [[Nexus 6]], il tablet [[Nexus 9]] e il set-top box [[Nexus Player]].<ref name="The Verge announcement">{{Cita web|nome=Dan |cognome=Seifert |titolo=Google announces Android M, available later this year |url=https://www.theverge.com/2015/5/28/8675257/android-m-os-update-google-io-2015 |sito=[[The Verge (sito web)|The Verge]] |editore=[[Vox Media (azienda)|Vox Media]] |data=28 maggio 2015 |accesso=6 marzo 2017}}</ref><ref name="AnandTech announcement">{{Cita web|cognome1=Chester |nome1=Brandon |titolo=Google Announces Android M At Google I/O 2015 |url=https://www.anandtech.com/show/9291/google-announces-android-m-at-google-io-2015 |sito=[[AnandTech]] |editore=[[Purch Group]] |data=28 maggio 2015 |accesso=6 marzo 2017}}</ref><ref>{{Cita web|nome=Andrew |cognome=Cunningham |titolo=Google’s Android M preview build will run on the Nexus 5, 6, 9, and Player [Updated] |url=https://arstechnica.com/gadgets/2015/05/googles-android-m-preview-build-will-run-on-the-nexus-5-6-9-and-player/ |sito=[[Ars Technica]] |editore=[[Condé Nast]] |data=28 maggio 2015 |accesso=6 marzo 2017}}</ref> La seconda anteprima per sviluppatori è stata distribuita il 9 luglio 2015,<ref>{{Cita web|nome=Greg |cognome=Kumparak |titolo=Google Releases A Second Build Of Android M Just For Developers |url=https://techcrunch.com/2015/07/09/google-releases-a-second-build-of-android-m-just-for-developers/ |sito=[[TechCrunch]] |editore=[[AOL]] |data=9 luglio 2015 |accesso=6 marzo 2017}}</ref><ref>{{Cita web|nome=Ron |cognome=Amadeo |titolo=Google releases the second Android M Developer Preview |url=https://arstechnica.com/gadgets/2015/07/google-releases-the-second-android-m-developer-preview/ |sito=[[Ars Technica]] |editore=[[Condé Nast]] |data=9 luglio 2015 |accesso=6 marzo 2017}}</ref> e la terza e ultima anteprima è uscita il 17 agosto 2015, insieme con l'annuncio che Android M sarebbe stato intitolato Android "[[Marshmallow]]".<ref>{{Cita web|nome=Jamal |cognome=Eason |titolo=Develop a sweet spot for Marshmallow: Official Android 6.0 SDK & Final M Preview |url=https://android-developers.googleblog.com/2015/08/m-developer-preview-3-final-sdk.html |sito=Android Developers Blog |editore=[[Google]] |data=17 agosto 2015 |accesso=6 marzo 2017}}</ref><ref>{{Cita web|nome=Chris |cognome=Welch |titolo=Android M's name is Marshmallow, and it's version 6.0 |url=https://www.theverge.com/2015/8/17/9165063/android-marshmallow-announced |sito=[[The Verge (sito web)|The Verge]] |editore=[[Vox Media (azienda)|Vox Media]] |data=17 agosto 2015 |accesso=6 marzo 2017}}</ref>
 
Il 29 settembre 2015, Google ha presentato i dispositivi di lancio per Marshmallow: il [[Nexus 5X]] prodotto da [[LG Electronics|LG]], il [[Nexus 6P]] prodotto da Huawei,<ref>{{Cita web|nome=Jacob |cognome=Kastrenakes |titolo=Google Nexus 6P with 5.7-inch display announced starting at $499 |url=https://www.theverge.com/2015/9/29/9410551/google-nexus-6p-announced-size-price-release-date |sito=[[The Verge (sito web)|The Verge]] |editore=[[Vox Media (azienda)|Vox Media]] |data=29 settembre 2015 |accesso=6 marzo 2017}}</ref><ref>{{Cita web|nome=Vlad |cognome=Savov |titolo=Nexus 5X announced with Android Marshmallow and Nexus Imprint |url=https://www.theverge.com/2015/9/29/9415479/google-nexus-5x-specs-price-release-date-announced |sito=[[The Verge (sito web)|The Verge]] |editore=[[Vox Media (azienda)|Vox Media]] |data=29 settembre 2015 |accesso=6 marzo 2017}}</ref><ref>{{Cita web|nome=Ron |cognome=Amadeo |titolo=Google announces the LG Nexus 5X and Huawei Nexus 6P; pre-orders start today |url=https://arstechnica.com/gadgets/2015/09/google-announces-the-lg-nexus-5x-and-huawei-nexus-6p/ |sito=[[Ars Technica]] |editore=[[Condé Nast]] |data=29 settembre 2015 |accesso=6 marzo 2017}}</ref> accanto al tablet [[Pixel C]] di Google.<ref>{{Cita web|nome=Brandon |cognome=Chester |titolo=Google Announces The Pixel C Tablet |url=https://www.anandtech.com/show/9670/hands-on-with-the-google-pixel-c |sito=[[AnandTech]] |editore=[[Purch Group]] |data=29 settembre 2015 |accesso=6 marzo 2017}}</ref><ref>{{Cita web|nome=Natasha |cognome=Lomas |titolo=Google Announces Pixel C Android Tablet With Magnetic Keyboard Add-on |url=https://techcrunch.com/2015/09/29/google-announces-pixel-c-android-tablet-with-magnetic-keyboard-add-on/ |sito=[[TechCrunch]] |editore=[[AOL]] |data=29 settembre 2015 |accesso=6 marzo 2017}}</ref>
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== Funzioni ==
=== Esperienza utente ===
Una nuova API "Assist" consente di inviare le informazioni da un'app attualmente aperta, incluso il testo e uno [[screenshot]] della schermata corrente, a un'apposita applicazione "assistente" per l'analisi e l'elaborazione. Questo sistema viene utilizzato dalla funzione di ricerca di Google "Google Now on Tap", che consente agli utenti di eseguire ricerche nel contesto delle informazioni attualmente visualizzate sullo schermo. Mentre il pulsante "Home" è stato utilizzato in Android 5 per mostrare le app disponibili, il pulsante "Home" viene ora utilizzato (insieme a un comando vocale) per generare schede su schermo che visualizzano informazioni, suggerimenti e azioni relative al contenuto.<ref name="Ars Technica review"/> Condivisione diretta "consente ai menu Condividi di visualizzare le combinazioni utilizzate di recente dei contatti e un'app associata come obiettivi diretti.<ref name="Ars Technica review"/>
 
"Memoria utilizzabile" consente di designare una scheda SD appena inserita o un altro supporto di memorizzazione secondario come memoria "portatile" o "interna". "Portatile" mantiene il comportamento predefinito delle versioni precedenti di Android, trattando il supporto come dispositivo di archiviazione secondario per l'archiviazione dei file utente e il supporto di archiviazione può essere rimosso o sostituito senza ripercussioni, ma è soggetto a restrizioni di accesso da parte delle app. Quando viene designato come archivio "Interno", il supporto di archiviazione viene riformattato con un file system ext4 crittografato ed è "adottato" dal sistema operativo come partizione di archiviazione principale. I dati esistenti (comprese le applicazioni e le cartelle di dati "private") vengono migrati alla memoria esterna e il normale funzionamento del dispositivo dipende dalla presenza del supporto. Le app e le funzioni del sistema operativo non funzioneranno correttamente se il dispositivo di archiviazione adottato viene rimosso. Se l'utente perde l'accesso al supporto di memorizzazione, lo spazio di archiviazione adottato può essere "dimenticato", il che rende i dati permanentemente inaccessibili.<ref name="Ars Technica review"/> Samsung e LG hanno tuttavia rimosso la possibilità di utilizzare una scheda SD come spazio di archiviazione "interno" sui loro dispositivi Galaxy S7 e G5, con Samsung che sostiene che la funzione potrebbe causare perdite impreviste di dati e impedire agli utenti di essere in grado di trasferire dati usando la carta..<ref>{{Cita web |cognome=Ron |nome=Amadeo |titolo=The LG G5 and Galaxy S7 won’t support Android 6.0’s adoptable storage |url=https://arstechnica.com/gadgets/2016/02/the-lg-g5-and-galaxy-s7-wont-support-android-6-0s-adoptable-storage/ |opera=[[Condé Nast]] |data=24 febbraio 2016 |accesso=6 marzo 2017}}</ref><ref>{{cita web|nome=Robert |cognome=Triggs |titolo=LG G5 and Galaxy S7 don’t support Marshmallow’s adoptable storage |url=https://www.androidauthority.com/lg-g5-galaxy-s7-no-adoptable-storage-676226/ |sito=Android Authority |data=24 febbraio 2016 |accesso=6 marzo 2017}}</ref>
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Android Marshmallow fornisce supporto nativo per il riconoscimento delle impronte digitali sui dispositivi supportati tramite un'API standard, consentendo alle applicazioni di terze parti di implementare l'autenticazione basata su impronte digitali. Le impronte digitali possono essere utilizzate per sbloccare i dispositivi e autenticare gli acquisti di Play Store e Google Pay. Android Marshmallow supporta USB-C, inclusa la possibilità di istruire i dispositivi per caricare un altro dispositivo via USB. Marshmallow introduce anche "collegamenti verificati" che possono essere configurati per l'apertura diretta nell'applicazione specificata senza ulteriori richieste dell'utente.<ref name="The Verge announcement"/> È possibile eseguire automaticamente il backup dei dati dell'utente per il targeting delle app di Marshmallow su Google Drive tramite Wi-Fi. Ogni applicazione riceve fino a 25 MB di spazio di archiviazione, separato dall'assegnazione dello spazio di archiviazione di Google Drive di un utente.<ref name="Ars Technica review">{{cita web|nome=Ron |cognome=Amadeo |titolo=Android 6.0 Marshmallow, thoroughly reviewed |url=https://arstechnica.com/gadgets/2015/10/android-6-0-marshmallow-thoroughly-reviewed/ |sito=[[Ars Technica]] |editore=[[Condé Nast]] |data=5 ottobre 2015 |accesso=6 marzo 2017}}</ref>
 
A partire da Marshmallow, il documento di definizione della compatibilità Android contiene nuovi requisiti di sicurezza per i dispositivi, dettare quelli che sono in grado di accedere ai dati crittografati senza influire sulle prestazioni deve abilitare la crittografia sicura di avvio e dispositivo di default.<ref name=itw-fulldisc /> Queste condizioni comprendono parte di una specifica che deve essere soddisfatta per poter essere certificata per il sistema operativo,<ref name=itw-fulldisc /> ed essere in grado di concedere in licenza il software di Google Mobile Services.<ref name="ars-defragging">{{cita web|titolo=Balky carriers and slow OEMs step aside: Google is defragging Android|url=https://arstechnica.com/gadgets/2013/09/balky-carriers-and-slow-oems-step-aside-google-is-defragging-android/|opera=Ars Technica|accesso=3 settembre 2013}}</ref> Il requisito per la crittografia del dispositivo obbligatoria era originariamente destinato a diventare effettivo su Lollipop, ma era in ritardo a causa di problemi di prestazioni.<ref name=itw-fulldisc>{{cita web|titolo=Google makes full-disk encryption and secure boot mandatory for some Android 6.0 devices|url=https://www.itworld.com/article/2995437/google-makes-full-disk-encryption-and-secure-boot-mandatory-for-some-android-60-devices.html|sito=IT World|editore=IDG|accesso=20 ottobre 2015|dataarchivio=28 marzo 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190328081113/https://www.itworld.com/article/2995437/google-makes-full-disk-encryption-and-secure-boot-mandatory-for-some-android-60-devices.html|urlmorto=sì}}</ref>
 
== Note ==