Anelli di Saturno: differenze tra le versioni
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L'origine degli anelli è sconosciuta, però ci sono due ipotesi principali: che siano il risultato della distruzione di un [[satellite naturale|satellite]] di Saturno, ad opera di una collisione con una [[cometa]] o con un altro satellite, oppure che siano un "avanzo" del materiale da cui si formò Saturno che non è riuscito ad assemblarsi in un corpo unico. Del solo anello E si conosce l'origine: su [[Encelado (astronomia)|Encelado]] si verificano fenomeni di [[Criovulcano|criovulcanismo]] continuo, di conseguenza si presuppone che l'abbondante materiale emesso abbia formato l'anello E.
Le teorie attuali suggeriscono che gli anelli siano instabili e abbiano una vita relativamente breve: in pochi milioni di anni dovrebbero disperdersi o precipitare sul pianeta stesso. Questa osservazione sarebbe coerente con l'ipotesi di un'origine recente degli anelli. Una ricerca NASA<ref>{{Cita web|url=https://www.nasa.gov/feature/jpl/groundbreaking-science-emerges-from-ultra-close-orbits-of-saturn|titolo=NASA Research Reveals Saturn is Losing Its Rings at “Worst-Case-Scenario” Rate|autore=Bill Steigerwald|sito=nasa.gov|data=17 dicembre 2018|lingua=en|accesso=17 dicembre 2018|dataarchivio=19 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181219094210/https://www.nasa.gov/feature/jpl/groundbreaking-science-emerges-from-ultra-close-orbits-of-saturn/|urlmorto=sì}}</ref> effettuata nel 2018 in collaborazione con l'[[Telescopi Keck|osservatorio Keck]] ha confermato le stime effettuate sulle osservazioni delle due sonde Voyager, in base alle quali il sistema di anelli dovrebbe precipitare completamente entro 300 milioni di anni, a causa della gravità e dell'intenso campo magnetico del pianeta. Osservazioni effettuate con la sonda Cassini sulla precipitazione di materiale<ref>{{Cita web|url=https://www.nasa.gov/feature/jpl/groundbreaking-science-emerges-from-ultra-close-orbits-of-saturn|titolo=Groundbreaking Science Emerges from Ultra-Close Orbits of Saturn|sito=nasa.gov|data=4 ottobre 2018|lingua=en|accesso=17 dicembre 2018|dataarchivio=19 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181219094210/https://www.nasa.gov/feature/jpl/groundbreaking-science-emerges-from-ultra-close-orbits-of-saturn/|urlmorto=sì}}</ref> presso l'equatore del pianeta stimano l'età degli anelli inferiore ai 100 milioni di anni.
== Osservazione ==
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[[File:Saturn (planet) large.jpg|thumb|right|Vista di [[Saturno (astronomia)|Saturno]] con gli anelli, foto del [[Voyager 2]]]]Inizialmente, [[Galileo Galilei|Galileo]] aveva notato che Saturno presentava delle protuberanze ai lati (Saturno "tricorporeo"), come se fossero due satelliti fermi in quella posizione; ma aveva anche disegnato Saturno con due ''orecchie'' ai lati, vedendo e descrivendo la separazione dal pianeta, come risulta dalle osservazioni se si cancella la parte di anello che sovrasta il corpo centrale o la si rappresenta come parte del pianeta, senza però intuire che fosse un anello piatto; tuttavia, è proprio dai suoi disegni che risulta come il Galileo vide effettivamente la separazione dell'anello dal pianeta e l'anello stesso, anche se non sapeva quanto stava vedendo.
[[File:Drawings Saturn Huyguens.png|sinistra|miniatura|330x330px|Saturno disegnato da Huygens.]]
L'anello fu ufficialmente ''scoperto'' e descritto da [[Christiaan Huygens|Huygens]] nel [[1655]], 13 anni dopo la morte di Galileo, usando un telescopio molto più potente. Ma fu [[Giovanni Cassini|Giovanni Domenico Cassini]] (1625-1712) che scoprì e studiò sia la divisione dell'anello che oggi prende [[Divisione di Cassini|il suo nome]] e che separa le due fasce A e B, oltre a studiare altri anelli e divisioni, fra il 1671 e il 1684, periodo nel quale scoprì anche altri quattro satelliti di Saturno, oltre a [[Titano (astronomia)|Titano]] scoperto nel 1655. La [[
Successivamente, [[George Phillips Bond|Bond]] scoprì che l'[[Anello B|anello interno]] (B) era anch'esso suddiviso ([[1850]]). Ed anche l'[[Anello A|anello esterno]] (A) risultò poi essere diviso da quella che è chiamata [[divisione di Encke]] (vicina al bordo esterno).
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