Gervasio Bitossi: differenze tra le versioni
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|Nome =
|Immagine =Il 25° Comandante Col Bitossi.jpg
|Didascalia = Il 25º Comandante delle "Guide" Col Gervasio Bitossi
|Soprannome =
|Data_di_nascita = 2 ottobre 1884
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|Religione =
|Nazione_servita = [[File:Flag of Italy (1861–1946).svg|21px]] [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]]
|Forza_armata =
|Arma = [[Arma di Cavalleria|Cavalleria]]
|Corpo =
|Specialità =
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|PostNazionalità = del Regio Esercito durante la seconda guerra mondiale, ricordato per il suo impegno nel tentativo, solo parzialmente raggiunto, di meccanizzazione dell'Arma di Cavalleria e quale Comandante della Divisione Corazzata "Littorio" (133^) in Africa Settentrionale dal gennaio 1941 al novembre 1942. Dopo lo scioglimento della divisione, resse poi il comando interinale del XX Corpo d'Armata partecipando all'intera ritirata in Tunisia
}}
== Carriera militare ==
Allievo del collegio militare "Nunziatella" di [[Napoli]] dal 16 ottobre 1900, entrò nel 1903 come allievo nell'Accademia militare di Modena, da cui uscì nel 1906 (118° su 228 allievi) con il grado di sottotenente di cavalleria il 14 settembre 1906. Assegnato al [[Reggimento "Lancieri di Montebello" (8º)|Reggimento "Lancieri di Montebello" (8°)]], in Pinerolo.
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Il 23 settembre 1912 si sposa a Livorno con Clementina Coronedi, con la quale avrà quattro figli.
Aiutante maggiore nel Reggimento "Lancieri di Montebello" e comandante del 4º squadrone, il 15 novembre 1916 è ammesso al corso pratico di Servizio di Stato Maggiore (che si svolse a Padova).
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Fu nel 1936/1937 comandante della Scuola Centrale Truppe Celeri (Roma), passando poi dal 9 settembre 1937 quale vice comandante della 2ª divisione celere ''Emanuele Filiberto Testa di Ferro'', a Ferrara.
Generale di brigata dal 31 luglio 1938, il 4 novembre parte per la Spagna ove il giorno seguente assume, in sostituzione del generale Bergonzoli, in seno al [[Corpo Truppe Volontarie]], il comando della divisione d'assalto ''Littorio'', grande unità cui il suo nome sarà legato per molto tempo.
Il 10 marzo 1939 è promosso generale di divisione per meriti di guerra e rimane ferito una seconda volta il 30 maggio 1939. Rientra in Italia ed a Parma conserva il comando della Littorio che viene trasformata nella terza [[133ª Divisione corazzata "Littorio"|divisione corazzata dell'Esercito]] il 28 ottobre seguente (inquadrando il 33º Reggimento fanteria carristi equipaggiato di carri leggeri L3).
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* Distintivo di Mutilato in guerra
* Distintivo di ferita in guerra
== Bibliografia ==
* Nicola Pignato, Antonio Rosati: ''Gervasio Bitossi: primo comandante della Cavalleria Carrista.'' In: Stato Maggiore dell'Esercito - Ufficio Storico (a.c.): ''Studi storico-militari 2004.'' Ufficio Storico SME, Roma 2007, pp. 5-95.
{{Portale|biografie|fascismo|seconda guerra mondiale}}
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