Gervasio Bitossi: differenze tra le versioni

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|Religione =
|Nazione_servita = [[File:Flag of Italy (1861–1946).svg|21px]] [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]]
|Forza_armata = [[File:Flag of Italy (1860).svg|21px]] [[Regio Esercito]]
|Arma = [[Arma di Cavalleria|Cavalleria]]
|Arma =
|Corpo =
|Specialità =
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Il 23 settembre 1912 si sposa a Livorno con Clementina Coronedi, con la quale avrà quattro figli.
 
MoblitatoMobilitato per la Prima Guerra Mondiale, il 22 luglio 1915 viene assegnato al 142º Reggimento di Fanteria in qualità di comandante di plotone mitragliatrici, ottiene la Medaglia d'Argento al V. M. (1915) dopo essere stato ferito in combattimento a Castelnuovo del Carso. Il 24 novembre 1915 è promosso Capitano.
 
Aiutante maggiore nel Reggimento "Lancieri di Montebello" e comandante del 4º squadrone, il 15 novembre 1916 è ammesso al corso pratico di Servizio di Stato Maggiore (che si svolse a Padova).
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Fu nel 1936/1937 comandante della Scuola Centrale Truppe Celeri (Roma), passando poi dal 9 settembre 1937 quale vice comandante della 2ª divisione celere ''Emanuele Filiberto Testa di Ferro'', a Ferrara.
 
Generale di brigata dal 31 luglio 1938, il 4 novembre parte per la Spagna ove il giorno seguente assume, in sostituzione del generale Bergonzoli, in seno al [[Corpo Truppe Volontarie]], il comando della divisione d'assalto ''Littorio'', grande unità cui il suo nome sarà legato per molto tempo.
 
Il 10 marzo 1939 è promosso generale di divisione per meriti di guerra e rimane ferito una seconda volta il 30 maggio 1939. Rientra in Italia ed a Parma conserva il comando della Littorio che viene trasformata nella terza [[133ª Divisione corazzata "Littorio"|divisione corazzata dell'Esercito]] il 28 ottobre seguente (inquadrando il 33º Reggimento fanteria carristi equipaggiato di carri leggeri L3).
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* Distintivo di Mutilato in guerra
* Distintivo di ferita in guerra
 
== Bibliografia ==
* Nicola Pignato, Antonio Rosati: ''Gervasio Bitossi: primo comandante della Cavalleria Carrista.'' In: Stato Maggiore dell'Esercito - Ufficio Storico (a.c.): ''Studi storico-militari 2004.'' Ufficio Storico SME, Roma 2007, pp. 5-95.
 
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