Archistar: differenze tra le versioni

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{{citazione|Volteggiano fra aeroporti, molti dei quali hanno progettato, saltano da Occidente a Oriente, dal Pacifico all’Atlantico. [[Megalopoli]] e piccole [[città]]. Centri antichi e [[new town]], ovunque possibile lasciano il marchio, una firma flessuosa e svolazzante|Giorgio Muratori}}
 
Con il [[neologismo]] '''''archistar''''' ci si riferisce, in [[epoca contemporanea]], ad un [[architetto]] molto famoso, che, come i personaggi dello ''[[Industria dello spettacolo|show business]]'', è al centro dell'attenzione pubblica per i propri progetti caratterizzati da una certa spettacolarità. Ilma anche per gli aspetti più mondani della sua attività, e il lorocui nome diventa spesso un vero e proprio [[marcaMarca (marketingcommercio)|marchio]].
[[File:Zaha hadid - Flickr - Knight Foundation.jpg|thumb|[[Zaha Hadid]]. Tra i più noti architetti contemporanei, spesso al centro dell'attenzione mediatica, nel [[2010]] il ''[[TIME]]'' la include nell'[[Time 100|elenco delle 100 personalità più influenti al mondo]].]]
 
== Terminologia ==
Con il [[neologismo]] '''''archistar''''' ci si riferisce, in [[epoca contemporanea]], ad un [[architetto]] molto famoso, che, come i personaggi dello ''show business'', è al centro dell'attenzione pubblica per i propri progetti caratterizzati da una certa spettacolarità. Il loro nome diventa spesso un vero e proprio [[marca (marketing)|marchio]].
Il termine, ormai di uso comune soprattutto nei [[mezzo di comunicazione di massa|mass-media]], è stato introdotto nel ''Grande Dizionario Italiano dell'uso'' di [[Tullio De Mauro]] e nella pubblicazione ''Neologismi. Il Vocabolario Treccani'' di Giovanni Adamo e Valeria Della Valle<ref>[{{cita testo|url=http://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/parole/archistar.html |titolo=Archistar, parola di copyright | Treccani, il portale del sapere]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121014141827/http://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/parole/archistar.html }}</ref>.
 
Spesso si dà al termine un'accezione negativa, a sottolineare la forte tendenza di certi architetti contemporanei a lavorare più sull'immagine e la comunicazione che sul concettoprogetto architettonico<ref>[[Franco La Cecla]], ''Contro l’architettural'architettura'', Bollati Boringhieri, Torino 2008.</ref>.
Il termine, ormai di uso comune soprattutto nei [[mezzo di comunicazione di massa|mass-media]], è stato introdotto nel ''Grande Dizionario Italiano dell'uso'' di [[Tullio De Mauro]] e nella pubblicazione ''Neologismi. Il Vocabolario Treccani'' di Giovanni Adamo e Valeria Della Valle<ref>[http://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/parole/archistar.html Archistar, parola di copyright | Treccani, il portale del sapere]</ref>.
 
Tra gli architetti abitualmente indicati come archistar vi sono, tra gli altri, [[Rem Koolhaas]], [[Zaha Hadid]], [[Coop Himmelb(l)au]], [[Frank Gehry]], [[Jean Nouvel]], [[Renzo Piano]], [[Santiago Calatrava]], [[Steven Holl]], [[Herzog & de Meuron]], [[Daniel Libeskind]], [[Massimiliano Fuksas]], [[Matteo Thun]], [[Massimo Iosa Ghini]], [[Marco Piva]], [[Hani Rashid]], [[Tadao Andō]], [[Norman Foster (architetto)|Norman Foster]],<ref>{{cita [[Marioweb Cucinella]]|url=http://www.ilgiornale.it/news/l-architettura-dell-ospitalit-volume-giacomo-rizzi.html|titolo=L'architettura [[Tonono Teresa]]dell'ospitalità)}}</ref>.
Spesso si dà al termine un'accezione negativa, a sottolineare la tendenza di certi architetti contemporanei a lavorare più sull'immagine che sul concetto architettonico<ref>[[Franco La Cecla]], ''Contro l’architettura'', Bollati Boringhieri, Torino 2008.</ref>.
 
In [[Italia]], il fenomeno delle ''archistar'' rimane poco conosciuto, non essendo gli architetti di fama internazionale presenti nei media come lo sono in altri Paesi. Il fenomeno delle archistar è tipico di una società che ha fatto dello spettacolo uno dei centri culturali e mezzi di produzione. Come le archistar infatti, esistono diverse super star in ogni categoria professionale creativa e non: si pensi agli chef, agli stilisti o ad alcuni artisti. Per questo motivi {{Chiarire|alcuni critici|chi?}} hanno cominciato a rivedere l'accezione del termine dandone un valore neutro in quanto questi architetti sono quelli che promuovono il lavoro dell'architetto e alcune ricerche tecnologiche e formali avanzate al pubblico di massa usando i mass-media.
Tra gli architetti abitualmente indicati come archistar vi sono, tra gli altri, [[Rem Koolhaas]], [[Zaha Hadid]], [[Coop Himmelb(l)au]], [[Frank Gehry]], [[Jean Nouvel]], [[Renzo Piano]], [[Santiago Calatrava]], [[Steven Holl]], [[Herzog & de Meuron]], [[Daniel Libeskind]], [[Massimiliano Fuksas]], [[Matteo Thun]], [[Massimo Iosa Ghini]], [[Marco Piva]], [[Hani Rashid]], [[Tadao Andō]], [[Norman Foster (architetto)|Norman Foster]], [[Mario Cucinella]] [[Tonono Teresa]].
 
In [[Italia]], il fenomeno delle ''archistar'' rimane poco conosciuto, non essendo gli architetti di fama internazionale presenti nei media come lo sono in altri Paesi.
 
Il fenomeno delle archistar è tipico di una società che ha fatto dello spettacolo uno dei centri culturali e mezzi di produzione. Come le archistar infatti, esistono diverse super star in ogni categoria professionale creativa e non: si pensi agli chef, agli stilisti o ad alcuni artisti. Per questo motivi {{Chiarire|alcuni critici|chi?}} hanno cominciato a rivedere l'accezione del termine dandone un valore neutro in quanto questi architetti sono quelli che promuovono il lavoro dell'architetto e alcune ricerche tecnologiche e formali avanzate al pubblico di massa usando i mass-media.
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* Gabriella Lo Ricco e Silvia Micheli, ''Lo spettacolo dell'architettura. Profilo dell'archistar'', [[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]], Milano 2003.
 
== Altri progetti ==
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{{portale|architettura}}