Abba Lerner: differenze tra le versioni
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|Sesso = M
|LuogoNascita = Bessarabia
|LuogoNascitaAlt = <ref>all'epoca parte dell'[[Impero russo]], oggi [[Moldavia]].</ref>
|GiornoMeseNascita = 28 ottobre
|AnnoNascita = 1903
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|GiornoMeseMorte = 27 ottobre
|AnnoMorte = 1982
|Attività = economista▼
|Epoca = 1900
▲|Attività = economista
|Nazionalità = statunitense
|PostNazionalità =
}}
== Biografia ==
Nato da famiglia ebraica, si trasferisce con questa in [[Gran Bretagna]] all'età di tre anni e va ad abitare nel quartiere [[Londra|londinese]] dell'[[East End di Londra|East End]]. Inizia a lavorare all'età di sedici anni come macchinista, ma cambierà spesso lavoro (farà anche il cappellaio, l'insegnante di [[lingua ebraica]] e il compositore). Per qualche tempo studia da [[rabbino]], ma poi sceglie di fondare una stamperia privata che fallirà nel [[1929]], a causa della [[Grande depressione|crisi di Wall Street]].
Durante le sue esperienze lavorative, si iscrive ad un movimento [[socialismo|socialista]] - decisamente numerosi negli [[anni 1920|anni venti]] in Gran Bretagna - entrando così in contatto con il mondo dell'economia. Nel 1929, si iscrive alla prestigiosa [[London School of Economics and Political Science]], nel tentativo di capire il perché del fallimento del suo esercizio commerciale.
Nel 1930 Lerner sposa Alice Sendak; essi hanno due figli gemelli, Marion e Lionel, nel 1932. In seguito divorziano. <ref>https://memory.loc.gov/service/mss/eadxmlmss/eadpdfmss/2001/ms001025.pdf</ref>
La carriera da studente di Lerner è brillante: pubblica vari lavori di primo rilievo sulla teoria economica e trova perfino il tempo per lanciare la ''Review of Economic Studies'' con i suoi colleghi [[Paul Sweezy]] ed [[Ursula Webb]]. I suoi scritti lo catapultano fra le prime linee della "rinascita" delle teorie [[Vilfredo Pareto|paretiane]], che durante gli [[Anni 1930|anni trenta]] ha permesso il consolidamento della [[Economia neoclassica|teoria neoclassica]].
Fra il [[1934]] e il [[1935]] presta servizio per sei mesi a [[Cambridge]], dove entra in contatto con [[John Maynard Keynes]]. Lerner successivamente sarà il primo [[Economia|economista]] "esterno" al cosiddetto "circolo keynesiano" ad afferrare pienamente il senso della [[Teoria generale dell'occupazione, dell'interesse e della moneta|Teoria Generale di Keynes]], diventando così uno dei pionieri del [[Economia post-keynesiana|
Nonostante la quantità e la qualità dei suoi contributi, non vinse mai il [[Premio Nobel per l'economia]], né tantomeno
Pesarono anche la mancata specializzazione in un dato campo economico (i suoi contributi interessano i più svariati campi economici) e la semplicità ed immediatezza delle intuizioni lerneriane - tanto che molti economisti, che in seguito hanno adottato le sue idee, si sono dimenticati a chi davvero risalgano. Esemplare in tal senso è il contributo di Lerner al concetto [[John Maynard Keynes|keynesiano]] di [[finanza funzionale]].
Sicuramente, ha pesato anche il suo look decisamente ''bohèmien'' (barba lunga, sandali aperti sul davanti, colletto della camicia sempre sbottonato e sempre privo di cravatta) e il suo viaggio in [[Messico]] compiuto per convincere [[
Lerner resta comunque un economista acuto ed altamente creativo sia in campo teorico che analitico, un professore di alto rango che ha trattato l'[[Economia]] come una forma d'arte.
{{Approfondimento
|titolo = Il dibattito fra Lerner e Keynes
|contenuto = Durante la [[Seconda guerra mondiale]], [[John Maynard Keynes]] tenne un discorso presso la [[Federal Reserve]] a [[Washington
== Contributi teorici ==
Abba Lerner è stato definito "il [[Milton Friedman]] della [[Sinistra (politica)|sinistra]]". Con la sua "controparte" condivide infatti alcune caratteristiche: la bravura nell'esposizione, la capacità di rendere perfettamente chiari concetti anche di notevole complessità e soprattutto una mente analitica molto acuta, che lo rende in grado di seguire un argomento fino alle sue logiche conclusioni.
Come Friedman, Lerner ha anche profondamente in odio il potere del [[Governo]] sulle vite dei cittadini ed encomia il settore privato in quanto "''alternativa all'impiego pubblico''" e in quanto "''salvaguardia per le [[libertà]] dell'[[individuo]]''". Nella sua carriera si è speso per il [[libero mercato]] e contro ogni provvedimento di [[salario minimo]] e di [[controllo dei prezzi]]. Queste misure, per Lerner, interferiscono con il sistema dei prezzi autoregolanti, da lui definito come "''uno degli strumenti più preziosi della società moderna''". Inoltre è un deciso oppositore degli sprechi, in particolare delle errate [[
In un suo saggio del [[1932]], mette insieme la [[frontiera delle possibilità produttive]] di [[Gottfried von Haberler]], la [[curva dell'offerta]] di [[Alfred Marshall]] e le [[curve di indifferenza]] di [[Vilfredo Pareto]] in un [[Modello (scienza)|modello]] di [[commercio internazionale]] composto di due settori. Lerner lo completa nel [[1934]], formando così la base ancora oggi utilizzata per illustrare le dinamiche del commercio internazionale.
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Sempre nel [[1934]], Lerner scrive (ma non pubblica) un saggio in cui individua le condizioni in cui il libero scambio di merci causa il [[Teorema del livellamento dei prezzi dei fattori|livellamento dei prezzi dei fattori]], anche quando i fattori sono mobili. [[Paul Samuelson]] arriverà alla stessa conclusione nel [[1948]] (anche se pubblicherà il suo saggio solo nel [[1952]]). Successivamente scriverà: "''Quando ho reso pubblici i risultati della mia ricerca nel [[1948]], Lord Robbins mi riferisce di avere da qualche parte uno scritto di Lerner che afferma le stesse cose. ''[...]'' Lerner ha portato alla luce questa gemma 17 anni prima che venisse pubblicata sulla ''Economica'' del [[1950]]''".
Ancora nel [[1934]], Lerner pubblica uno dei suoi lavori più celebri, "''Il concetto di [[monopolio]] e la misurazione del potere di monopolio''", in cui spiega perché, in una situazione di [[equilibrio generale]], il [[prezzo]] deve eguagliare il [[costo marginale]] per ottenere un [[ottimo paretiano]]. Sempre Samuelson scrive nel [[1964]]: "''Tutto questo oggi potrà sembrare semplice, ma posso assicurarvi che nessuno a [[Università di Chicago|Chicago]] o alla [[Università di Harvard|Harvard]] nel [[1935]] era in grado di dirmi esattamente perché l'equivalenza fra prezzo e costo marginale era una cosa buona''".
Sempre nello stesso saggio introduce il concetto di "grado di monopolio", individuabile in base alla differenza fra prezzo e costo marginale: maggiore è la differenza fra i due, maggiore è il grado di monopolio in quel dato settore produttivo.<ref>Questa differenza viene oggi chiamata "[[indice di Lerner]]" e consiste nell'inverso della [[elasticità della domanda]].</ref>
Come parziale risultato di questo enorme contributo alla teoria paretiana, si associa a [[Oskar Lange]] nel dibattito sulla cosiddetta "terza via", ovvero la implementazione di un [[socialismo di mercato]]. Lerner è un convinto sostenitore della "democrazia economica" e dell'importanza della scelta del [[consumatore]], ritenendo che una impresa privata debba subentrare ad una pubblica perfino nell'ambito di una [[Socialismo|economia socialista]], se risulta essere più efficiente.
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Nel [[1936]], un suo saggio prova l'esattezza di una sua vecchia intuizione sulla simmetria degli effetti delle [[Tassa|tasse]] sulle [[Importazione|importazioni]] e sulle [[Esportazione (commercio)|esportazioni]], conosciuta come il [[teorema della simmetria]].
Sempre nel [[1936]], Lerner pubblica la sua prima e più importante analisi della ''[[Teoria generale dell'occupazione, dell'interesse e della moneta]]'' di Keynes, fornendo una interessante critica del sistema keynesiano che lui poi riprese nel [[1939]] e nel [[1952]]. Le sue analisi sugli [[Investimento|investimenti]] e sul [[risparmio]] nell'ottica keynesiana ([[1937]], [[1938]], 1939, [[1944]]) risolvono la disputa sulla "preferenza a restare [[Liquidità|liquidi]]" e sui [[
Lerner è un efficace smantellatore dell'idea del "peso del debito" e degli altri argomenti comunemente usati contro le politiche di ''[[deficit spending]]''. Forse il suo più importante contributo in assoluto è lo sviluppo dei principi della [[finanza funzionale]] (1941, 1943, [[1944]], 1948, 1951, [[1961]], [[1973]]), la cui teoria propugna come obbiettivi il [[pieno impiego]] e la [[stabilità dei prezzi]], senza dare eccessivo peso al [[debito pubblico]]. Partendo da una ipotesi di [[bilancio dello Stato|bilancio]] in pareggio, se il [[Governo]] ha intenzione di aumentare la [[domanda aggregata]] per mantenere stabile il livello di [[Occupazione (lavoro)|occupazione]], le misure da intraprendere (aumento della [[spesa pubblica]] o diminuzione delle tasse) devono tendere alla creazione di un [[deficit]]. Se invece l'intenzione è quella di diminuire la [[domanda aggregata]], le misure da intraprendere (diminuzione della spesa pubblica o aumento delle tasse) devono tendere alla creazione di un [[Domanda e offerta|surplus]].
Queste proposte sono normalmente attribuite a [[John Maynard Keynes]], ma in realtà egli non le ha mai specificate. Pur essendo il naturale sviluppo delle sue teorie, Keynes stesso ne resta inizialmente scioccato. I ragionamenti di Lerner vengono attribuiti all'economista britannico poiché gli autori dei manuali di Economia, nel tentativo di spiegare il ragionamento di Keynes, si rifanno immediatamente a quello di Lerner. Come scrisse l'economista [[David Colander]], Keynes può essere considerato un "lerneriano" piuttosto che un "keynesiano".
I suoi lavori sul [[commercio]], sul [[welfare]], sul [[socialismo]] e sulla [[economia keynesiana]] culminano nella sua pubblicazione più importante, ''L'Economia del controllo'' ([[1944]]). In questo libro, i vecchi temi vengono integrati e riproposti come nuovi (in particolare la regola "P=MC" e i principi della [[finanza funzionale]]), mentre nuove idee vengono introdotte nel dibattito: l'ipotesi della contro-speculazione sui mercati [[valuta]]ri in caso di [[Cambio flessibile|cambi flessibili]] come misura di [[politica economica]]; la cosiddetta [[condizione di Marshall-Lerner]] per la stabilità nel [[commercio internazionale]]; l'ipotesi di una "[[area valutaria
Dal [[1944]] in poi, Lerner sposta il suo interesse dalla teoria economica pura alle misure di politica economica. Si registrano poche eccezioni, come una sua (già citata) critica della teoria keynesiana del [[1952]] e un notevole tentativo di "sintesi" fra [[microeconomia]] e [[macroeconomia]] in un suo lavoro del [[1962]]. Un'altra notevole eccezione è la sua ricerca sull'[[inflazione]]: Lerner è forse il primo a capire quanto sia importante la sua influenza nella teoria neo-keynesiana in una lunga serie di articoli e libri (1944, 1947, [[1949]], 1951, [[1972]]). In particolare, introduce il concetto di "inflazione del venditore", una forma generale di inflazione che diventerà centrale nelle analisi di [[Sidney Weintraub]] e dell'[[Economia post-keynesiana]].
In queste sue analisi, Lerner scopre ancora una volta una lunga serie di concetti, prima ancora che essi venissero discussi dalla comunità scientifica: la possibilità della [[stagflazione]], il ''[[trade-off]]'' fra [[disoccupazione]] ed [[inflazione]] della [[curva di Phillips]], il concetto di "massimo pieno impiego" (una
La mente di Lerner ribolle di nuove proposte di politica economica. Proprio le sue analisi sull'inflazione lo portano a formulare il "Market Anti-Inflation Plan" (MAP, [[1980]]). Il MAP è un piano di riduzione, o meglio di [[internalizzazione]], dei costi dell'inflazione attraverso un sistema di incentivi e disincentivi basato sulle forze del libero mercato. In base a tale sistema, un produttore le cui vendite in quel dato anno non raggiungano un particolare livello aggregato avrà diritto ad un "buono" per aumentare le sue vendite; viceversa, un produttore le cui vendite superino un particolare livello in quel dato anno subirà un disincentivo per ridurle. Questi "diritti di produzione" sono però commerciabili fra i vari produttori: in questo modo, il mercato internalizza le [[esternalità]] dovute all'inflazione e raggiunge l'obbiettivo di controllare il livello di [[domanda aggregata]], senza però perdere il dinamismo del libero mercato.
Lerner continua a sfornare analisi fino al giorno della sua morte. Nel [[1980]], pubblica un articolo in cui espone un suo piano per spezzare la posizione di dominanza assunta dall'[[OPEC]]. Il piano prevede l'applicazione di un [[dazio (economia)|dazio]] del 100% sulla differenza fra il prezzo attuale del [[petrolio]] proveniente dai Paesi dell'OPEC e il prezzo operato prima della nascita dell'organizzazione stessa, attualizzato all'inflazione corrente. Il suggerimento di Lerner (giudicato da molti economisti "a prova di bomba") avrebbe
== Opere ==
* ''The Diagrammatical Representation of Cost Conditions in International Trade'',
* ''The Diagrammatical Representation of Elasticity of Demand'',
* ''The Diagrammatical Representation of Elasticity of Substitution'', 1933, RES
* ''The Diagrammatical Representation of Demand Conditions in International Trade'',
* ''The Concept of Monopoly and the Measurement of Monopoly Power'', 1934, RES
* ''Economic Theory and Socialist Economy'', 1934, RES
* ''Economic Theory and Socialist Economy: Rejoinder'',
* ''The Symmetry Between Import and Export Taxes'',
* ''Mr Keynes's General Theory'', 1936, International Labor Review
* ''A Note on Socialist Economies'', 1936, RES
* ''Capital, Investment and Interest'', 1936-[[1937|37]], Proceedings of Manchester Statistical Society
* ''Statics and Dynamics in Socialist Economics'', 1937, EJ
* ''Theory and Practice of Socialist Economics'',
* ''Alternative Formulations of the Theory of Interest'', 1938, EJ
* ''Saving Equals Investment'', 1938, QJE
* ''Saving and Investment: Definitions, assumptions and objectives'',
* ''From Vulgar Political Economy to Vulgar Marxism'', 1939, JPE
* ''The Relation of Wage Policies and Price Policies'', 1939, AER
* ''Some Swedish Stepping Stones in Economic Theory'',
* ''The Economic Steering Wheel'',
* ''Functional Finance and the Federal Debt'',
* ''User Cost and Prime User Cost'', 1943, AER
* ''The Economics of Control: Principles of welfare economics'',
* ''Interest Theory: Supply and demand for loans or supply and demand for cash?'', 1944,
* ''Strengthening the Economic Foundations of Democracy'' (con [[Oskar Lange]]), 1944, American Way of Business
* ''Money'',
* ''Money as a Creature of the State'',
* ''The Burden of the National Debt'',
* ''The Inflationary Process: Some theoretical aspects'',
* ''Fighting Inflation'',
* ''The Economics of Employment'', 1951
* ''Factor Prices and International Trade'',
* ''The Essential Properties of Interest and Money'', 1952, QJE
* ''On the Marginal Product of Capital and the Marginal Efficieny of Investment'',
* ''Consumption-Loan Interest and Money'',
* ''On Generalizing the General Theory'',
* ''The Burden of the Debt'',
* ''A Note on the Rate of Interest and the Value of Assets'', 1961, EJ
* ''The Analysis of Demand'',
* ''Macro-Economics and Micro-Economics'', 1962, in "Logic, Methodology and Philosophy of Science", Nagel, Suppes and Tarski
* ''Consumer's Surplus and Micro-Macro'',
* ''Keynesian Economics in the Sixties'', 1963, in "Keynes' General Theory", Lekachman
* ''On Some Recent Developments in Capital Theory'',
* ''Employment Theory and Employment Policy'',
* ''The Economist's Can-Opener'',
* ''On Optimal Taxes with an Untaxable Sector'',
* ''Flation: not inflation of prices, not deflation of jobs'',
* ''Money, Debt and Wealth'',
* ''From the Treatise on Money to the General Theory'',
* ''Principles of Efficient Economic Policy'',
* ''Marginal Cost Pricing in the 1930s'',
* ''From Pre-Keynes to Post-Keynes'', 1977, Social Research
* ''Utilitarian Marginalism'',
* ''The Scramble for Keynes' Mantle'', 1978, JPKE
* ''On Keynes, Policy and Theory: A grumble'',
* ''A Keynesian on Hayek'',
* ''MAP: A Market Anti-Inflation Plan'' (con [[David Colander]]), 1980
* ''Paleo-Austrian Capital Theory'',
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{en}} [https://web.archive.org/web/20060829030126/http://www.economyprofessor.com/theorists/abbalerner.php Biografia di Abba P. Lerner] su Economy Professor.com
* {{en}} [http://www.econlib.org/library/Enc/bios/Lerner.html Biografia di Abba P. Lerner] su The Concise Encyclopedia of Economics.org
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{{interprogetto|q}}
== Collegamenti esterni ==
{{portale|biografie|economia}}▼
* {{Collegamenti esterni}}
{{Keynesiani}}
{{Controllo di autorità}}
▲[[es:Abba Lerner]]
▲[[pl:Abba Lerner]]
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