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La '''Teca Falcone''' è un manufatto realizzato per la memoria, la conservazione e l'esposizione dell'autovettura del giudice [[Giovanni Falcone]], oggetto dell'attentato di [[Capaci]]. Si trova presso la Scuola di formazione e aggiornamento del personale del [[Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria|Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria]] a Roma, struttura intitolata allo stesso Giovanni Falcone.
= Teca Falcone▼
La
== Storia ==
La struttura dell’Amministrazione in cui il manufatto è stato realizzato, la Scuola di formazione e aggiornamento del personale intitolata, appunto, a “Giovanni Falcone”, è stata scelta tenendo conto delle attività formative e di aggiornamento del personale che vi si svolgono, in relazione all’impegno ed all’abnegazione del magistrato scomparso nel servire il Paese e la Giustizia.▼
L'idea di valorizzazione del reperto, intesa come «[…] attività destinata ad incrementare l'uso pubblico del bene conforme alla sua natura […]»<ref>T.Alibrandi-P.Ferri, ''I beni culturali e ambientali'', Milano 1985</ref>, si deve ad Enrico Ragosa, capo della Direzione generale delle risorse materiali, dei beni e dei servizi del Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria, che incaricò nel 2002 l'architetto Matteo Proto, dirigente presso l'Ufficio tecnico della stessa Direzione generale, di elaborare il relativo progetto e di curare la direzione dei lavori.
E’ stata, così, scartata l’idea iniziale di ubicarla sul lato breve, di fondo, per evitare quell’enfatizzazione – non cercata – che la testata sull’asse maggiore dello spazio aperto avrebbe suggerito, preferendo, invece, una dislocazione più defilata, quasi al centro di uno dei lati lunghi del piazzale, adiacente ad un grande pino che richiamerà, invincibilmente, alla memoria dei visitatori, l’albero palermitano ribattezzato “l’albero di Falcone”.▼
Problematiche di varia natura hanno fatto traslare all'autunno 2011 l'inizio dei lavori che sono stati eseguiti dall'Impresa Grossi Costruzioni di Roma; l'Ufficio di direzione lavori è stato costituito dall'architetto Matteo Proto e dal geometra Emiliano Russolillo che è stato anche il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione.
A favore della assoluta visibilità del suo interno, il manufatto è stato realizzato con ampie vetrate modulari di cristallo, collegate da piedritti sempre in cristallo. La struttura portante, di minimo impatto visivo, è costituita da pilastri cilindrici in acciaio e da travi dello stesso materiale, quest’ultime occultate da un alto fascione perimetrale.▼
La teca è stata inaugurata il 18 maggio 2012 dal Capo dello Stato [[Giorgio Napolitano]] e dal Ministro della Giustizia [[Paola Severino]], nell'ambito dell'annuale cerimonia celebrativa della Festa del Corpo di Polizia penitenziaria, quell'anno coincidente con il 195º anniversario della fondazione dello stesso.
La scelta della figura geometrica del triangolo equilatero per la base dei due volumi maggiori è tesa a simboleggiare per l’uno l’equità e l’imparzialità della Giustizia – di cui il giudice Falcone, per la sua storia personale, è, indubbiamente, tra i più alti rappresentanti – e per l’altro, il richiamo a quella terra di Sicilia, teatro dell’attentato, che, per la sua netta icnografia, fin dai tempi più antichi, è stata chiamata Trinacria.▼
Ed il “triangolo” viene assunto come leit-motiv dell’intero organismo: dal disegno del controsoffitto interno formato da una serie di triangoli, con orientamento omogeneo a quello dello spazio che coprono, in pannelli di lamiera microforata, alle maniglie in acciaio della porta di ingresso, appositamente realizzate su disegno, ciascuna formata da un triangolo rettangolo che, accostata idealmente all’altra, ripropone il triangolo equilatero che comanda l’intera composizione.▼
Da allora, la direzione della Scuola, congiuntamente al personale di Polizia Penitenziaria che opera presso l'istituto di formazione, accoglie le visite di chi ne fa richiesta, particolarmente di scuole ed associazioni, in un percorso di educazione alla legalità.
L’autovettura è “poggiata” su di un letto di ciottoli colorati naturali di varia granulometria e tonalità che ricordano il terriccio del luogo della strage come visibile dopo l’esplosione, sul quale, come impresso nelle foto d’epoca riprodotte nel pannello espositivo all’interno del manufatto, insiste l’autovettura del magistrato.▼
== Collocazione e descrizione ==
Il percorso di accesso alla TECA è stato pensato come un tratto autostradale, delimitato da guard-rail volutamente ammaccati, è pavimentato con pietra naturale basaltica sulla quale sono state applicate delle strisce in lamina di acciaio inox che simulano le linee individuanti le corsie e la carreggiata.▼
▲La struttura
Sul retro della teca, un grande incavo, a terra, simboleggia il vuoto lasciato dall’esplosione: sul fondo della depressione sono stati sistemati dei fari a fascio di luce concentrato che, opportunamente proiettati su uno schermo in acciaio inox, producono un effetto di luce intensa e diffusa in ricordo del fuoco conseguente all’esplosione.▼
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Dal 2014, infatti, la Scuola che ospita la teca ha promosso il Premio "Oltre la Giustizia: il ricordo" rivolto agli studenti degli istituti scolastici del territorio, nella giornata della Commemorazione delle vittime della strage di Capaci. Circa 200 studenti degli Istituti che hanno aderito all'invito hanno concorso, attraverso la presentazione di messaggi, disegni, poesie e pensieri in memoria di Giovanni Falcone, di [[Francesca Morvillo]] e degli uomini della scorta che hanno perso la vita nel brutale attentato mafioso del 23 maggio 1992; gli elaborati ornano già il pino prossimo alla teca, in sintonia con il ficus posto davanti al portone del palazzo in via Emanuele Notarbartolo 23, a [[Palermo]] dove abitavano i due magistrati.
▲A favore
▲La scelta della figura geometrica del triangolo equilatero per la base dei due volumi maggiori è tesa a simboleggiare per
▲Ed il
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▲Il percorso di accesso alla
▲Sul retro della teca, un grande incavo, a terra, simboleggia il vuoto lasciato
== Note ==
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==Voci correlate==
{{portale|italia|roma|Storia d'Italia}}
[[Categoria:Monumenti funebri di Roma]]
[[Categoria:Lotta alla mafia]]
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