COSMO-SkyMed: differenze tra le versioni

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{{Veicolo spaziale
[[File:Launch of Delta II rocket carrying COSMO-2 (071208-F-9876C-002).jpg|thumb|Lancio di [[COSMO-SkyMed 2]] con vettore Delta II, dalla base [[United States Air Force|USAF]] di Vandenberg l'8 dicembre 2007]]
|nome = COSMO-SkyMed
|immagine = Launch of Delta II rocket carrying COSMO-2 (071208-F-9876C-002).jpg
|didascalia = Lancio di [[COSMO-SkyMed 2]] con vettore Delta II
|operatore = {{Bandiera|ITA}}[[Agenzia Spaziale Italiana]]
|nazione =
|costruttore = {{Bandiera|ITA}} [[Thales Alenia Space]]
|tipo = osservazione radar militare e civile
|orbita = [[Orbita eliosincrona|eliosincrona]]
|durata =
|equipaggio =
|status = in servizio
|primo lancio = 2007
|ultimo lancio = 2010
|costruiti = 4
|lanciati = 4
|derivato da =
|derivati = [[COSMO-SkyMed Seconda Generazione]]
}}
 
'''COSMO-SkyMed''' (''COnstellation of small Satellites for Mediterranean basin Observation'') è il primo sistema duale (civile e militare) di [[Satellite artificiale|satelliti]] [[radar]] di osservazione terrestre; il sistema è promosso dall'[[Agenzia Spaziale Italiana]] e dal [[Ministero della Difesa]].
 
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== Storia ==
Il sistema COSMO SkyMed è una [[Costellazione satellitare|costellazione]] di quattro satelliti per [[Telerilevamento|Osservazione della Terra]] ad [[Dual-use|uso duale]] aventi come payload un [[radar ad apertura sintetica]], frutto dell’intuizione dell’ingegner [[Giorgio Perrotta]] nei primi [[Anni 1990|anni novanta]]<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Massimo Sestili|autore2=|autore3=|anno=2019|mese=Giugno|titolo=L’eccellenza italiana nei satelliti radar: verso la seconda generazione di COSMO-Sky Med|rivista=Aeronautica|editore=Associazione Arma Aeronautica|volume=|numero=6|pp=8-9|lingua=Italiano|url=https://www.aerospacelombardia.it/wp-content/uploads/2019/07/aeronautica-giugno-2019.pdf|accesso=2 dicembre 2020|dataarchivio=6 gennaio 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220106182242/https://www.aerospacelombardia.it/wp-content/uploads/2019/07/aeronautica-giugno-2019.pdf|urlmorto=sì}}</ref>. Il [[radar ad apertura sintetica]] è stato sviluppato a partire dalla fine degli [[anni 1990|anni novanta]] con il programma SAR 2000 finanziato dall'ASI.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Francesco Caltagirone|autore2=|autore3=|data=|titolo=COSMO-SkyMed Tecnologie, Sistema ed Avviamento della Seconda Generazione|rivista=10 anni di COSMO-SkyMed : passato, presente, futuro|editore=CESMA Centro Studi Militari Aeronautici|volume=21/05/2019|numero=|lingua=Italiano|url=http://www.cesmamil.org/wordpress/wp-content/uploads/2019/05/COSMO-SkyMed-Tecnologie-Sistema-ed-Avviamento-della-Seconda-Generazione-2019.05.21.pdf|accesso=3 dicembre 2020|dataarchivio=6 gennaio 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220106182255/http://www.cesmamil.org/wordpress/wp-content/uploads/2019/05/COSMO-SkyMed-Tecnologie-Sistema-ed-Avviamento-della-Seconda-Generazione-2019.05.21.pdf|urlmorto=sì}}</ref>
 
Il [[radar ad apertura sintetica]] è stato sviluppato a partire dalla fine degli [[anni 1990|anni novanta]] con il programma SAR 2000 finanziato dall'ASI.
 
Il contratto definitivo tra [[Finmeccanica]] e ASI è stato firmato il 21 dicembre [[2004]] per un valore di 775 milioni di euro per i primi tre satelliti, più 116 milioni per il quarto satellite, che ha alcune caratteristiche leggermente diverse. Il programma è stato finanziato in parte dal ministero dell'istruzione e in parte dal ministero della difesa.
 
Il primo satellite della costellazione, detto [[COSMO SkyMed 1]], è stato lanciato il 7 giugno [[2007]] dalla base californiana di [[Vandenberg Air Force Base|Vandenberg]], alle 19:35 locali (le 4:35 in Italia), con il vettore [[Boeing]] [[Delta II]].
Il secondo satellite, detto [[COSMO SkyMed 2]], invece, è stato lanciato il 9 dicembre [[2007]] dalla stessa base alle 03:31 ora italiana, con il medesimo vettore del [[COSMO SkyMed 1]]. Il suo segnale è stato acquisito un'[[ora]] e 5 [[minuti]] dopo il lancio e viene ricevuto dalla stazione di [[Terra]] del [[Centro spaziale del Fucino]], gestita da [[Telespazio]].
 
Il terzo satellite della serie, [[COSMO SKyMed 3]], è stato lanciato con successo il 25 ottobre 2008 dalla base di Vandenberg.
 
Il quarto satellite della serie, [[COSMO SKyMed 4]], è stato lanciato con successo il 5 novembre 2010 dalla base di Vandenberg.
 
La seconda generazione di satelliti COSMO SKyMed è stata lanciata con successo il 31 gennaio 2022 da Cape Canaveral, portando in orbita 2 satelliti COSMO Skymed. La seconda generazione di satelliti ha permesso di ridurre la costellazione da 4 a 2 satelliti.
 
== Caratteristiche ==
Si tratta di una costellazione di quattro satelliti per l'osservazione della Terra dallo spazio che utilizzano un [[radar ad apertura sintetica]] (SAR) in [[banda X]]. Ha applicazioni sia di tipo propriamente militare che di tipo civile, monitorando catastrofi ambientali come inondazioni e frane; monitoraggio delle coste, dei mari e delle acque interne; monitoraggio agricolo per verificare i raccolti e gestire i cicli di trattamento; generazione di immagini ad alta risoluzione ad uso cartografico<ref>{{Cita web|url=https://space.skyrocket.de/doc_sdat/cosmo-skymed-1.htm|titolo=COSMO 1, 2, 3, 4 (COSMO-SkyMed)|sito=Gunter's Space Page|lingua=en|accesso=2020-12-03}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://directory.eoportal.org/web/eoportal/satellite-missions/c-missions/cosmo-skymed|titolo=COSMO-SkyMed (Constellation of 4 SAR Satellites)|autore=Herbert J. Kramer|wkautore=}}</ref>.
Si tratta di una costellazione di quattro satelliti per l'osservazione della Terra dallo spazio, mediante un [[radar ad apertura sintetica]] (SAR) in [[banda X]], che può operare sia di giorno sia di notte, anche in caso di nuvolosità<ref>Vedi articolo su [http://inchieste.repubblica.it/it/espresso/2011/06/14/news/costano_300_milioni_l_uno_vedono_fino_a_40_centimetri-17675514/?inchiesta=%2Fit%2Fespresso%2F2011%2F06%2F14%2Fnews%2Fspioni_dal_cielo%2D17670749%2F Espresso.it]</ref>. Ha applicazioni di tipo civile e militare, nella gestione dell'ambiente, in particolare dei disastri naturali, e nella sorveglianza militare.
 
La responsabilità delle infrastrutture di terra e della gestione in orbita è civile, affidata a [[Telespazio]] presso il [[Centro spaziale del Fucino|Centro Spaziale del Fucino]]<ref>{{Cita web|url=https://www.telespazio.com/it/programmes/cosmo-skymed|titolo=COSMO-SkyMed|lingua=it-IT|accesso=2020-12-03|dataarchivio=15 aprile 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210415142823/https://www.telespazio.com/it/programmes/cosmo-skymed|urlmorto=sì}}</ref>, mentre l'elaborazione e gestione dei segnali satellitari, essendo un sistema duale, è affidata al Centro Interforze di Telerilevamento Satellitare del [[II Reparto informazioni e sicurezza|II Reparto Informazioni e Sicurezza]] dello [[Stato maggiore della difesa|Stato Maggiore della Difesa]], con sede all'[[Aeroporto di Pratica di Mare|Aeroporto militare Mario de Bernardi]] di [[Pratica di mare|Pratica di Mare]]<ref>{{Cita web|url=http://www.difesa.it/SMD_/Eventi/Pagine/Pratica_di_Mare_visita_della_delegazione_degli_Emirati_Arabi.aspx|titolo=CITS Pratica di Mare: delegazione di Emirati Arabi in visita|lingua=it-IT|accesso=2020-12-03}}</ref> per la componente governativa (Sicurezza Nazionale e Difesa). Per la componente civile, la sede ASI di Matera provvede al segmento civile di sfruttamento delle immagini, per assicurare la commercializzazione per mezzo della propria controllata E-GEOS.
La responsabilità delle infrastrutture e della gestione in orbita viene fatta a [[Conca del Fucino]], in Abruzzo da [[Telespazio]] invece la base che riceve i segnali satellitari è a [[Pratica di mare]] e si chiama: CITS-RIS (il [[RIS]] è l'erede del [[SIOS]])<ref>Vedi inchiesta [http://inchieste.repubblica.it/it/espresso/2011/06/14/news/satelliti-17670658/ Cosmo-Skymed, la spia perfetta] su Repubblica.it</ref>.
 
==Note==
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* [[COSMO-SkyMed 3]]
* [[COSMO-SkyMed 4]]
* [[COSMO-SkyMed Seconda Generazione]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==