Elisabetta d'Asburgo: differenze tra le versioni

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Dopo la morte, nel [[1457]], del fratello senza figli di Elisabetta, il re [[Ladislao il Postumo]], lei e la sua famiglia iniziarono ad avanzare le loro pretese sui troni di [[Boemia]] e [[Ungheria]]<ref name="Duczmal13"/>. I polacchi sostenevano che dal momento che la dote di Elisabetta non era stata pagata, avevano il diritto su quelle terre. Tuttavia, la [[Bolla d'oro]] del [[1356]] non riconosceva i diritti di successione delle donne e i nobili ungheresi e boemi consideravano la loro monarchia elettiva, non ereditaria<ref name="Duczmal13"/>. Pertanto, elessero [[Mattia Corvino]] e [[Giorgio di Poděbrady]]. Poiché la [[Polonia]] era impegnata nella [[guerra dei tredici anni]], il re Casimiro IV non poté far valere le pretese di Elisabetta. Nel [[1466]], il vescovo Rudolf di Rüdesheim informò Elisabetta che [[papa Paolo II]] considerava [[Giorgio di Poděbrady]] un eretico ed Elisabetta erede legittima al trono di Boemia<ref name="Duczmal17">{{cita|Duczmal, 2012|pp. 153-154}}.</ref>. Quando [[Mattia Corvino]] si propose alla figlia di Elisabetta, Edvige nel [[1468]], Elisabetta rifiutò irosamente e chiamò Corvino un "cane"<ref name="Duczmal18">{{cita|Duczmal, 2012|p. 155}}.</ref>.
 
Un nuovo capitolo nella lotta di Elisabetta per la sua eredità iniziò con la morte di Poděbrady nel [[1471]] e il figlio di Elisabetta [[VladislaoLadislao II di Boemia|VladislaoLadislao II]] divenne [[re di Boemia]]<ref name="Duczmal18"/>. Allo stesso tempo un gruppo di nobili della Boemia cattolica sostenevano Corvino invece di Vladislao II. A sua volta, un gruppo di nobili ungheresi cospirò contro Corvino e invitò il re polacco a rovesciarlo. Con la [[Boemia]] nelle mani di Vladislao, il re Casimiro IV decise di installare suo figlio, il futuro [[San Casimiro]], in [[Ungheria]]. L'esercito polacco invase l'[[Ungheria]], ma l'esercito fu mal fornito e la breve campagna ungherese non ebbe successo<ref name="Duczmal19">{{cita|Duczmal, 2012|p. 305}}.</ref>. La guerra in [[Boemia]] continuò fino a quando la [[pace di Olomouc]] divise la [[Boemia]] tra Corvino e Vladislao II.
 
Dopo la morte di Corvino nell'aprile del [[1490]], Casimiro ed Elisabetta sostennero il loro figlio [[Giovanni I Alberto di Polonia|Giovanni I Alberto]] come re d'[[Ungheria]]<ref name="Duczmal20">{{cita|Duczmal, 2012|p. 157}}.</ref>. I nobili ungheresi preferivano l'inefficace Vladislao II. Dopo le suppliche di Elisabetta a nome di Giovanni Alberto, che secondo come riferito era il suo favorito, non riuscì a persuadere Vladislao II ad abbandonare la corona ungherese e scoppiò una guerra tra i due fratelli nel giugno [[1490]] e durò fino al gennaio [[1492]]<ref name="Duczmal20"/>. Giovanni Alberto perse e ritornò in [[Polonia]], mentre Vladislao II fu incoronato [[re d'Ungheria]]. Alla fine, il figlio di Elisabetta governò sia l'[[Ungheria]] che la [[Boemia]].
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* {{de}} Constantin Wurzbach, ''Biographisches Lexikon des Kaisertums Österreich'', Vienna, 1860, Vol. VI, p.&nbsp;167 [http://www.literature.at/webinterface/library/ALO-BOOK_V01?objid=11804&page=175&zoom=3&ocr= (versione online)]
*{{Cita libro|url=https://books.google.ca/books?id=rbWZAgg9a5EC&pg=PA190 |capitolo=Female Control of Dynastic Politics |autore-capitolo-nome=Anna |autore-capitolo-cognome=Brzezińska |editore=Central European University Press |titolo=The Man of Many Devices, who Wandered Full Many Ways |anno=1999 |accesso=25 ottobre 2012 |curatore=Balázs Nagy |curatore2=János M. Bak |curatore3=Marcell Sebők |isbn=963911667X|cid=Brzezińska, 1999}}
* {{Cita libro|cognome=Duczmal |nome=Małgorzata |titolo=Jogailaičiai |città=Vilnius |anno=2012 |editore=[[Mokslo ir enciklopedijų leidybos centras]] |isbn=978-5-420-01703-6 |lingua= lt |altri=translated by Birutė Mikalonienė and Vyturys Jarutis|cid=Duczmal, 2012}}
* {{Cita libro|cognome=Putnam |nome=Ruth |titolo=Luxemburg and Her Neighbours: A Record of the Political Fortunes of the Present Grand Duchy from the Eve of the French Revolution to the Great War, with a Preliminary Sketch of Events from 963 to 1780 |url=https://books.google.com/books?id=u5svAAAAYAAJ&pg=PA53 |editore=G. P. Putnam's Sons |anno=1918 |cid=Putnam, 1918}}