Castello di Malpaga: differenze tra le versioni

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|Parte di =
|Struttura = Castello
|Immagine = Malpaga1.jpg
|Nomemappa = NordItalia
|Stato = ITA
|Suddivisione = [[Lombardia]]
|Città = [[Malpaga (Cavernago)|Malpaga]]
|Tipologia = fortificazione militare poi residenza nobiliare
|Utilizzatore =
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|Ref =
}}
Il '''castello di Malpaga''' si trova nel [[territorio]] di [[Cavernago]], piccolo [[comune]] alle porte di [[Bergamo]], nell'omonima [[Malpaga (Cavernago)|frazione]]. Un tempo fu il centro del Principato di fatto che [[Bartolomeo Colleoni]], capitano generale di [[Repubblica di Venezia|Venezia]], si era costruito.
 
Un tempo fu il centro del Principato di fatto che [[Bartolomeo Colleoni]], capitano generale di [[Repubblica di Venezia|Venezia]], si era costruito.
 
==Corte rinascimentale==
[[File:A history of architecture in Italy from the time of Constantine to the dawn of the renaissance (1901) (14804399623).jpg|thumb|left|Il castello nel 1901]]
[[File:Malpaga6.JPG|left|upright=1.4|thumb|Bartolomeo Colleoni alla Riccardina]]
[[Bartolomeo Colleoni]] acquistò nel [[1456]], dal comune di [[Bergamo]], il castello diroccato di Malpaga con l'intenzione di farne la propria residenza<ref name=":1">{{cita|Contino|Castello di Malpaga|Perogalli}}.</ref> e il centro del suo dominio.<ref>{{cita web|url=https://www.comune.cavernago.bg.it/citta/I-Castelli/il-castello-di-malpaga/|titolo=Castello di Nalpaga|editore=Comune di Cavernago|accesso=8 settembre 2021|dataarchivio=8 settembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210908080952/https://www.comune.cavernago.bg.it/citta/I-Castelli/il-castello-di-malpaga/|urlmorto=sì}}</ref>
 
[[Bartolomeo Colleoni]] acquistò nel [[1456]], dal comune di [[Bergamo]], il castello diroccato di Malpaga con l'intenzione di farne la propria residenza e il centro del suo dominio.<ref>{{cita web|url=https://www.comune.cavernago.bg.it/citta/I-Castelli/il-castello-di-malpaga/|titolo=Castello di Nalpaga|editore=Comune di Cavernago|accesso=8 settembre 2021}}</ref>
 
RistrutturòEgli ristrutturò e trasformò il [[castello]] rendendolo una inespugnabile fortezza, campo di alloggiamento per i suoi soldati e magnifica residenza: corte principesca, testimonianza di un successo socio-militare, oltre che centro politico nello scenario spesso confuso della geopolitica italiana dell'epoca e, al tempo stesso, un buon ritiro per gli anni del tramonto.
Come tutti i principi [[Rinascimento|rinascimentali]], il Colleoni voleva affermare e manifestare il prestigio raggiunto e il potere conquistato attraverso opere visibili che dessero memoria della grandezza raggiunta, attraverso un mecenatismo che ne certificasse la sensibilità alla cultura, al bello, all'arte.
 
Dopo essere passato nelle mani dei [[Martinengo (famiglia)|Martinengo]], il castello fu soggetto a interventi di rielaborazione (secoli [[XV secolo|XV]]-[[XVI secolo|XVI]]).<ref name=":1" />
==Mecenatismo==
Il [[mecenatismo]] era una tendenza, un costume di vita che i condottieri seguivano {{Citazione|conformandosi all'andamento del gusto e ai comportamenti della classe dominante del loro tempo|Mallett M. - Signori e mercenari. La guerra nell'Italia del Rinascimento.}}
Ogni condottiero di successo era partecipe di questa tendenza e aveva disponibilità enormi di denaro contante con cui finanziare grandiose opere civili e militari, acquistare o commissionare opere d'arte, pagare e mantenere, diremo oggi sponsorizzare, poeti e letterati, eccelsi e minori, tra i quali basta ricordare [[Petrarca]] e [[Dante Alighieri]] e, nel caso del Colleoni, [[Antonio Cornazzano]], anche se l'accostamento non è dei migliori.
[[File:Malpaga9.JPG|left|upright=1.4|thumb|Visita di Cristiano I di Danimarca]]
 
Opere come quelle di [[Vittorino da Feltre]], di [[Alberti]], di [[Pisanello]] furono possibili perché vi erano committenti come i condottieri [[Gianfrancesco Gonzaga]] e [[Sigismondo Malatesta]].
 
Monumenti grandiosi come il [[palazzo ducale di Urbino]] del [[Laurana]] o le opere di [[Piero della Francesca]] furono possibili perché vi era un condottiero come [[Federico da Montefeltro|Federico II di Montefeltro]] che li volle e li poté finanziare, non certo con i proventi delle sue povere terre; lo stesso fu per il [[Castello Sforzesco di Milano]] in cui [[Francesco Sforza]] profuse enormi capitali o per il [[Mantegna]] che operava per il [[Gonzaga]], il cui casato si distinse per la sfarzosa e gioiosa attività edile che arricchì [[Mantova]], e la cui vita brillante era esempio per molti Corti europee.
Questi sono solo gli esempi più significativi che testimoniano questo nuovo spirito che l'enorme ricchezza, acquisita con l'attività bellica, consentiva di esprimere con magnificenza e munificenza.
 
==Gli affreschi==
[[File:Malpaga11.JPG|upright=1.4|thumb|Armigeri]]
Le pareti del castello sono quasi interamente affrescate e costituiscono non solo una viva e bellissima testimonianza artistica ma anche una testimonianza degli usi e del ''modus vivendi'' dell'epoca.
 
===Salone dei banchetti===
[[File:Cavernago Castello di Malpaga Interno Salone dei Banchetti 01.jpg|thumb|left|Salone dei Banchetti]]
Alcuni affreschi sono deteriorati, ma ancora ampiamente leggibili, altri sono stati vandalizzati a eterna testimonianza della barbaria e della stupidità di certa umanità, altri invece sono ancora splendidi, vivi e destano l'ammirazione e lo stupore del visitatore.
Alcuni affreschi sono deteriorati, ma ancora ampiamente leggibili, altri sono stati vandalizzati, altri invece sono ancora in buono stato di conservazione. Questi ultimi celebrano la visita del re [[Cristiano I di Danimarca]], ne illustrano il corteo regale, l'ospitalità del Colleoni, i banchetti, i tornei e le scene di caccia. Questi affreschi sono stati commissionati dagli eredi a esaltazione della casata e sono attribuiti al [[Romanino]].
 
In alcune scene sonsono rappresentati i volti del Colleoni e di Cristiano I, ma sono rappresentazioni idealizzate.
Questi ultimi celebrano la visita del re [[Cristiano I di Danimarca]], ne illustrano il corteo regale, l'ospitalità del Colleoni, i banchetti, i tornei e le scene di caccia.
Questi affreschi sono stati commissionati dagli eredi a esaltazione della casata, e sono attribuiti al [[Romanino]].
 
In alcune scene son rappresentati i volti del Colleoni e di Cristiano I, ma sono rappresentazioni idealizzate.
 
===Cortile interno===
[[File:Cavernago Castello di Malpaga Cortile d'Onore 06.jpg|thumb|Cortile d'Onore]]
Allo stesso Romanino è stato attribuito l'affresco della parete del cortile, prospiciente l'ingresso, rappresentante la [[battaglia della Riccardina]]<ref name=":1" />, battaglia splendidamente combattuta dal Colleoni, questa volta, per interesse proprio nella ricerca della ''gloriosa impresa''. L'affresco si trova all'aperto ed è deteriorato dall'esposizione all'intemperie e alla luce viva del sole, ma è ancora ampiamente leggibile,. Si tratta di un affresco particolarmente importante perché rappresenta con naturale e vivo realismo la scena bellica, i combattenti, le armature, i cavalli e i movimenti quasi animati nel loro realismo figurativo.
[[File:Malpaga42 Remastered.jpg|thumb|Il Silenzio]]
 
===Stanze al piano superiore===
[[File:Cavernago Castello di Malpaga Interno Piano superiore 02.jpg|thumb|left|Sala al piano superiore]]
[[File:Malpaga42 Remastered.jpg|thumb|Il Silenzio]]
Al piano superiore del castello vi sono, anche, degli affreschi secenteschi di non eccelsa fattura, ma ancora vividi nei loro colori vivaci.
 
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===Camera da letto del Colleoni===
In quella che era la stanza privata del Colleoni si nota l'assenza del caminetto per ragioni di sicurezza, si voleva evitare la possibilità di intrusioni nemiche attraverso la canna fumaria, e la presenza di un piccolo affresco sacro quattrocentesco, che la tradizione vuole particolarmente amato dal Colleoni. Sempre per ragioni di sicurezza, alle finestre c'erano sbarre, di modo che nessuno potesse entrare nella camera per attentare alla vita del signore. In più si usava dormire da seduti, sia per digerire meglio (all'epoca si usava mangiare molti legumi, quindi cibo pesante, difficile da digerire) ma anche per ragioni difensive, infatti quando dormivano i condottieri tenevano sempre una spada a fianco del letto in modo che, se qualcuno fosse riuscito a entrare nella camera del signore, questi sarebbe riuscito ad alzarsi più in fretta per difendersi.
 
Una descrizione contemporanea del castello è quella fatta, nel [[1483]], da [[Marin Sanudo il giovane|Marin Sanudo]] nel suo ''Itinerario per la Terraferma Veneziana'' {{Citazione|''Malpaga castello habitato olim dal capitaneo generalle bergamasco, nunc di Alessandro de Martinengo, conductor de 100 cavalli ne l'exercito, hè quadro, à do man de fosse; la prima con mure di la et di qua, et dentro atorno hé tutto stalle; poi per un altro ponte levador, con fosse di acqua, hé il castello, bello palazo con camere e salle adornato, ivi è il capitaneo retracto; à una torre dove si fa la guardia''.|M. Sanudo, ''Itinerario per la Terraferma Veneziana nell'anno MCCCCLXXXIII'', Padova, 1847}}
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==Signore rinascimentale==
[[File:Malpaga27Malpaga18.JPG|upright=1.4|left|thumb|ScenaIl diColleoni, cacciapresunto.]]
Anche il Colleoni seguì quella che si potrebbe chiamare una moda rinascimentale, ampliò e abbellì il Castello di Malpaga, ne commissionò gli [[affresco|affreschi]] a maestri di scuola [[Francia|francese]] forse [[Borgogna|borgognone]], ne fece un lussuoso ed elegante ritiro, adeguato al riposo di un grande guerriero, oltre che centro culturale e politico.
 
Nacque così una Corte, una Reggia fastosa, testimone di avvenimenti storici e della presenza di grandi personaggi, nonché ''luogo di delizie'' in senso tutto rinascimentale, che i suoi eredi cercheranno di migliorare, esaltando le gesta dell'illustre avo, a maggior gloria e vanto della casa.
 
Per le sale di Malpaga passarono, splendidamente ospitati, [[Borso d'Este]], i figli di [[Francesco Sforza]], [[Carlo il Temerario]] duca di [[Borgogna]] (la cui corte raggiunse apici di magnificenza che tutta l'Europa cercò d'imitare), e il Re [[Cristiano I di Danimarca]] (nel [[1474]])<ref name=":1" />.
 
==Mecenate==
Malpaga ospitò anche degli umanisti, prevalentemente bergamaschi come [[Jacopo Tiraboschi]] e [[Giovanni Michele Carrara]] oltre che forestieri come il [[Pagello]] e [[Antonio Cornazzano]]. Quest'ultimo scrisse la biografia di [[Bartolomeo Colleoni]], certamente commissionatagli dallo stesso.
Anche in questo amore per la biografia, ovviamente più encomiastica che storica, ilColleoni nostro condottiero indulse seguendoseguì il gusto dell'epoca.
Quest'ultimo scrisse la biografia di [[Bartolomeo Colleoni]], certamente commissionatagli dallo stesso.
Anche in questo amore per la biografia, ovviamente più encomiastica che storica, il nostro condottiero indulse seguendo il gusto dell'epoca.
 
[[File:Malpaga18.JPG|upright=1.4|thumb|Il Colleoni, presunto.]]
La corte di Malpaga, tuttavia, rimase la residenza di un rude guerriero, il cui carattere è ben rappresentato nell'immagine che ne dà il Verrocchio, più avvezzo ai campi di Marte che alle raffinatezze culturali in genere.
 
Una volta assolto quell'omaggio alla cultura che lo stato sociale raggiunto esigeva, il Colleoni preferiva dedicarsi ai vigorosi riti dei tornei e delle battute di caccia.
[[File:Castello di Malpaga.jpg|miniatura]]
 
Tutto testimonia il rango raggiunto da quel ragazzo che aveva incominciato la propria carriera militare come paggio di [[Filippo Arcelli]], a [[Piacenza]].
 
== Note ==
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* {{cita libro|autore=Giovanni Maria Finazzi|titolo= Castello Castelli: I Guelfi e Ghibellini in Bergamo|città=Bergamo|anno=1870}}
* {{cita libro | nome=Carlo | cognome=Fumagalli | titolo=[[s:Il Castello di Malpaga|Il Castello di Malpaga]] | anno=1893 | editore=Tip. Pagnoni | città=Milano }}
* {{Cita libro|autore=Carlo Perogalli|autore2=Enzo Pifferi|autore3=Angelo Contino|titolo=Castelli in Lombardia|annooriginale=1982|editore=Editrice E.P.I.|città=Como|cid=Perogalli}}
* {{cita libro|autore=Mallet Michael Edward|titolo=Signori e mercenari. La guerra nell'Italia del Rinascimento|città=Bologna|editore=Il Mulino|anno=1983|isbn=8815002944}}
* {{cita libro|autore=[[Antonio Cornazzano]]|titolo=Vita di Bartolomeo Colleoni|curatore=G. Crevatin|editore=Manziana, Vecchiarelli ed|anno=1990|isbn= 8885316166}}
* {{cita libro|autore=[[Johan Huizinga]]|titolo=L'autunno del Medioevo'|editore=Newton|anno=1997|isbn=8881838982}}
* {{cita libro|autore=[[Peter Burke (storico)|Peter Burke]]|titolo=Cultura e società nell'Italia del Rinascimento|città=Bologna|editore=Il Mulino|anno=2001|isbn=8815081100}}
* {{cita libro|autore=[[Eugenio Garin]]|titolo=Medioevo e Rinascimento|url=https://archive.org/details/medioevoerinasci0000gari|città=Bari|editore=Laterza|anno=2005|isbn=8842076694}}
 
== Altri progetti ==
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{{Castelli della Lombardia}}
{{Castelli della Bassa Bergamasca}}
{{CastelliBassaBergamascaOrientale}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|architettura|Bergamo}}
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[[Categoria:Cavernago]]
[[Categoria:Colleoni (famiglia)|C]]
[[Categoria:Bartolomeo Colleoni]]