Appennino reggiano: differenze tra le versioni
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=== Vegetazione ===
[[File:Salix_alba11.jpg|thumb|[[Salix|Salice]]]]
Estesi boschi di [[faggio]] ricoprono le montagne tra quota 900-1.000 m fino ai 1.700-1.800 m, raramente intervallati da rimboschimenti di conifere. Lungo i numerosi corsi d'acqua i faggi lasciano il posto a [[salici]], [[pioppi]] e [[ontani]] e fra la vegetazione erbacea risaltano le enormi foglie cuoriformi dei [[Petasites|farfaracci]]. Da segnalare una ridotta popolazione naturale di [[Abies alba|abete bianco]], presente nella valle dell[[Ozola]], sul [[Monte Ventasso]] e al [[passo del Cerreto]]. Questa specie ha subito una drastica riduzione a causa di cambiamenti climatici che hanno favorito lo sviluppo del faggio. I [[castagno|castagneti]] sono solitamente localizzati vicino ai centri abitati, a testimonianza dell'importanza che questa risorsa aveva un tempo per l'economia locale. Nelle aree meno pendenti i boschi lasciano il posto a prati e pascoli sfruttati per l'allevamento e ricchi di fioriture. Ad alta quota il paesaggio si apre su vaste praterie e brughiere a [[mirtillo]] interrotte solo dalla roccia affiorante.<ref>
== Storia ==
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Di architettura civile medievale si trovano avanzi nei borghi d'alta montagna e di solito lontano dalle strade carrozzabili. La forma della casa medioevale è caratteristica perché formata di soli piano terreno e primo piano, con muri di grande spessore, con finestre piccole quadrate, con l'orditura del tetto formato di grosse travi che sostengono il pesante coperto di lastre calcari. I solai sono di tavolato su travi e al piano superiore si accede mediante scala esterna in pietra, coperta o no, che immette in un terrazzo, sempre coperto, sul quale si apre la cucina.
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[[File:Carpineti casa torre 05.jpg|thumb|Casa a torre]]
La [[casa
Questo piccolo agglomerato di case, è anche caratteristico per la strada che l'attraversa (perfettamente orientata est-sud) per le sue case col terrazzo, per il tipo di forno pensile o sostenuto da rozzo pilastro.
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Nel periodo estivo, l'Appennino è di forte richiamo per l'[[escursionismo]]. La rete dei sentieri si estende tra cime che superano i 2.000 m su un territorio intatto dal punto di vista naturale e protetto dalla presenza del [[Parco nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano]].
Di forte attrazione anche raccolta di [[Porcino|funghi]], [[castagne]], [[mirtilli]], [[lamponi]] e prodotti del sottobosco, regolata da tesserini-permesso.<ref>
In inverno, diverse stazioni sono attrezzate per gli sport invernali, tra cui [[sci alpino]] e [[sci di fondo]]. [[Cerreto Laghi]] è sicuramente uno dei comprensori più importanti a livello regionale. È dotato di 11 piste da discesa, 4 impianti di risalita, 2 piste da fondo<ref>
=== Sentieri e rifugi ===
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La [[provincia di Reggio Emilia]] dispone di una estesa rete si sentieri (circa 1250 km<ref>{{Cita web|url=https://www.reggioemiliawelcome.it/it/scopri-il-territorio/itinerari-e-visite/itinerari-storici-culturali/da-non-perdere/copy3_of_viaggio-nei-dintorni|titolo=Le Terre matildiche e l'Appennino Reggiano|accesso=27 febbraio 2024|urlmorto=no}}</ref><ref>{{collegamento interrotto|1=http://www.caireggioemilia.it/ilcusna_file/CUSNA%202011-2.pdf |data=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>) sviluppata prevalentemente nella zona montuosa e collinare dell'Appennino. La rete sentieristica è contrassegnata dalla segnaletica [[Club Alpino Italiano|CAI]] di colore rosso-bianco, e la numerazione è contraddistinta da un numero dispari a tre cifre che inizia con 6, ad esempio n.615 (i numeri pari si trovano sul versante toscano). Il crinale appenninico, e i passi [[Passo della Pradarena|Pradarena]], [[passo del Cerreto|Cerreto]] e [[passo del Lagastrello|Lagastrello]], sono attraversati dal sentiero 00 [[Grande Escursione Appenninica]] ([[Sentiero Europeo E1]]).
Tre sentieri tematici attraversano l'Appennino reggiano:<ref>{{Cita web |url=http://www.provincia.re.it/page.asp?IDCategoria=701&IDSezione=4056&ID=84656 |titolo=Provincia di Reggio Emilia |accesso=12 febbraio 2011
* '''Sentiero Spallanzani''' (130 km). Ripercorre i luoghi visitati e descritti da [[Lazzaro Spallanzani]], celebre scienziato scandianese del 1700. Partendo da [[Reggio Emilia]] (58 m, dai [[musei civici intitolati al naturalista]], nel centro cittadino), conduce a [[San Pellegrino in Alpe]] (1524 m), attraversando tutte le fasce di vegetazione dell'Appennino e i luoghi più importanti dal punto di vista naturalistico. Il sentiero si svolge in otto tappe e non presenta particolari difficoltà tecniche.<ref>
* '''Sentiero dei Ducati''' (82.3 km). È un sentiero transappenninico che collega la collina reggiana ([[Quattro Castella]] 160 m) con la costa tirrenica ([[Luni]] 20 m). L'itinerario, che trae origine dagli antichi confini ducali che fino al [[Plebisciti risorgimentali|1848]] dividevano borgate e vallate tra loro adiacenti, si snoda nella [[Val d'Enza]] attraverso il [[passo del Lagastrello]]. È generalmente diviso in undici tappe (sette nell'Appennino reggiano) e presenta alcune varianti.<ref>
* '''Sentiero Matilde''' (circa 80 km). Ripercorre i luoghi della [[Matilde di Canossa|Gran Contessa Matilde]] da [[Canossa]] (219 m) fino a [[San Pellegrino in Alpe]] (1524 m) sul crinale Tosco-emiliano. Il sentiero è diviso in sette tappe, di cui cinque nell'Appenino reggiano.<ref>
Le sezioni [[Club Alpino Italiano|CAI]] di [[Reggio Emilia]] e [[Castelnuovo Monti]] provvedono alla manutenzione periodica di oltre 620 km di sentieri,<ref>
Diversi i rifugi e bivacchi sono situati sui sentieri d'alta montagna:
* ''Rifugio Cesare Battisti'', situato presso il Passo di Lama Lite, nell'alta valle dell'[[Ozola]] sulle pendici del [[Monte Cusna]].<ref>
* ''Rifugio Bargetana'', situato ai piedi del [[Monte Prado]].<ref>
* ''Rifugio Segheria'', presso l'Abetina Reale.<ref>
* ''Rifugio S. Leonardo'', posto nell'alta valle del [[Dolo (fiume)|Dolo]].<ref>
* ''Rifugio Monte Orsaro'', verso il Passo Cisa, tra i monti [[Monte Cusna|Cusna]], Cisa e Prampa.<ref>{{Cita web |url=http://www.rifugiomonteorsaro.it/index.html |titolo=Rifugio Monte Orsaro |accesso=13 febbraio 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110204191019/http://www.rifugiomonteorsaro.it/index.html
* ''Rifugio Paolo Consiglio'', nel vallone del Rio Pascolo, presso l'[[Alpe di Succiso]].<ref>{{Cita web |url=http://www.rifugiappennino.it/?q=node%2F238 |titolo=Rifugio Paolo Consiglio |accesso=3 dicembre 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160314053009/http://www.rifugiappennino.it/?q=node%2F238
* ''Rifugio Città di Sarzana'', presso il Lago di Monte Acuto.<ref>
* ''Rifugio Rio Re'', nella valle del Rio Re tra passo Pradarena e val d'[[Ozola]].<ref>
* ''Rifugio Carpe Diem'', situato al [[Passo della Pradarena|Passo Pradarena]].<ref>
* ''Rifugio Pratizzano'', in località [[Pratizzano]] ai piedi del [[Monte Ventasso]].<ref>
* ''Bivacco S. Maria Maddalena'', presso l'Oratorio di S. Maria Maddalena sul [[Monte Ventasso]].<ref>
* ''Bivacco Rosario'', nel Vallone dell'Inferno sulle pendici del [[Monte La Nuda (Appennino reggiano)|Monte La Nuda]].<ref>{{Cita web |url=http://www.rifugiappennino.it/?q=node%2F275 |titolo=Bivacco Rosario |accesso=3 dicembre 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140413155728/http://www.rifugiappennino.it/?q=node%2F275
* ''Bivacco Ghiaccioni'', nella valle del Torrente Liocca, tra il [[Alpe di Succiso|passo di Pietratagliata]] e Succiso.<ref>
L'Appennino reggiano è attraversato dalla Grande Ippovia dell'Appennino dell'Emilia-Romagna.<ref>
=== Vie Ferrate ===
nell'Appennino Reggiano sono presenti vie ferrate e sentieri attrezzati<ref>{{Cita news|lingua=it
* Ferrata degli Alpini alla [[Pietra di Bismantova]] a [[Castelnovo ne' Monti|Castelnovo nè Monti]],
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== Economia ==
L'agricoltura rimane il principale settore economico dell'Appennino reggiano. Il [[Parmigiano Reggiano]] è sicuramente il prodotto più rilevante e la produzione dell'Appennino è contraddistinta da un elevato standard di qualità.<ref>
Limitata è la presenza industriale. A partire dagli [[anni 1960|anni sessanta]], lo sviluppo industriale nella pianura ha causato un forte spopolamento della montagna. Il boom dell'industria della [[piastrella]] nel vicino distretto di [[Sassuolo]], portò alla nascita di fabbriche anche nella collinare, localizzate a [[Castellarano|Roteglia]] e [[Viano]], e a [[Toano|Fora di Cavola]]. Quest'ultima è di fatto l'unica zona industriale dell'Appennino Reggiano.
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://www.parcoappennino.it/|titolo=Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano}}
* {{cita web |
* {{cita web|url=http://www.appenninoreggiano.it/|titolo=Turismo Appennino reggiano}}
* {{cita web |
* {{cita web|url=http://sentieriweb.regione.emilia-romagna.it/sentieriweb_swm/|titolo=Sentieri Emilia-Romagna}}
{{portale|Emilia}}
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