Pearà: differenze tra le versioni

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La '''pearà''', termine del [[Dialetto veneto occidentale|dialetto veronese]] che si traduce in “pepata”, è una salsa povera o, più propriamente, una salsa semplice. Questa salsa è tradizionalmente accompagnata al lesso misto. La diffusione di questa salsa, tipico accompagnamento del lesso delle domeniche o del [[Natale]], è limitata quasi esclusivamente a [[Verona]] e alla sua [[Provincia di Verona|provincia]].
Non è da confondere con la [[pevarada]], salsa a base di fegatini di pollo, con cui ha in comune solo l'utilizzo del pepe.
 
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I tagli tipici di carne del lesso sono la lingua, la copertina, la gallina o il cappone intero. La presenza del cotechino è di probabile recente aggiunta (d'altra parte esula dalla preparazione del brodo).
 
Il fatto che la si accompagni di tradizione al lesso,<ref>Si parla di bollito se la carne viene messa nella pentola quando l’acqua già bolle.
Si parla di lesso, invece, quando la carne viene messa direttamente in acqua fredda e poi viene portato il tutto a ebollizione. Il primo privilegia la carne, il secondo il brodo.</ref>, invece che al bollito (sebbene questo sia più comune nella ristorazione), sottolinea come fosse centrale la preparazione di un buon brodo.
 
==La disputa sul formaggio==
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==Ricetta==
Nella Nell'estrema variabilità della ricetta esistono molti locali e molte famiglie dove la pearà viene servita addirittura senza il pepe perché non apprezzato il piccante. Si cuoce con una teglia di coccio.
 
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[[Categoria:Salse di formaggio]]
[[Categoria:Piatti a base di pane]]
[[Categoria:Piatti a base di frattaglie]]
[[Categoria:Cucina veronese|P]]