Via Nazionale (Roma): differenze tra le versioni
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| nome = Via Nazionale
▲{{tmp|Opera urbana}}
| nomiPrecedenti =
[[File:Via Nazionale 95.jpg|thumb|Via Nazionale in una foto del 1895]]▼
| altriNomi =
'''Via Nazionale''' è una via di [[Roma]] che da [[Piazza della Repubblica (Roma)|piazza della Repubblica]] conduce verso [[piazza Venezia]], fermandosi a largo Magnanapoli. Nel suo percorso attraversa i [[rioni di Roma|rioni]] di [[Castro Pretorio]] e [[Monti (rione di Roma)|Monti]].▼
| didascalia = Via Nazionale
| siglaStato = ITA
| città = Roma
| circoscrizione = [[Municipio Roma I]]
| distretto =
| quartiere = [[Castro Pretorio|R. XVIII Castro Pretorio]]<br />[[Monti (rione di Roma)|R. I Monti]]
| cap = 00184
| tipo = Strada carrabile
| lunghezza = 980 m circa
| superficie =
| pavimentazione = [[Asfalto]]<ref name="Asfalto">{{Cita web|url=https://www.romatoday.it/politica/sanpietrini-via-nazionale-ciclabile.html|titolo=Addio ai sampietrini di via Nazionale: arrivano asfalto e ciclabile|sito=RomaToday|data=2021-08-09|accesso=2021-08-09}}</ref>
| intitolazione =
| progettista =
| costruzione =
| demolizione =
| inizio = [[Piazza della Repubblica (Roma)|Piazza della Repubblica]]
| fine = [[Largo Magnanapoli]]
| intersezioni = [[Via delle Quattro Fontane]]
| interesse = [[Chiesa di San Paolo dentro le Mura]]<br>[[Basilica di San Vitale (Roma)|Basilica di San Vitale]]<br>[[Palazzo delle Esposizioni]]<br>[[Teatro Eliseo]]<br>[[Palazzo Koch]]<br>[[Villa Aldobrandini (Roma)|Villa Aldobrandini]]
| trasporti =
| linkMappa =
| nomeMappa =
| didascaliaMappa =
| coordinate regione =
}}
▲'''Via Nazionale''' è una via di [[Roma]] che da [[Piazza della Repubblica (Roma)|piazza della Repubblica]] conduce verso [[piazza Venezia]], fermandosi a [[largo Magnanapoli]]. Nel suo percorso attraversa i [[rioni di Roma|rioni]]
==Storia==▼
Dopo il trasferimento da [[Firenze]] a Roma della capitale del [[Regno d'Italia]], il collegamento tra la [[stazione Termini]] e il centro direzionale dell'epoca ([[Via del Corso (Roma)|via del Corso]]) fu tracciato seguendo il percorso del romano ''Vicus Longus'', lungo la valle di San Vitale, attraverso una zona che era all'epoca pochissimo abitata, e i cui terreni erano stati acquistati dal [[Francesco Saverio De Merode|monsignor de Merode]] proprio nella previsione di questo utilizzo (il rettilineo che percorreva la valle si chiamava "Strada di S. Vitale", e arrivava fino a via dei Serpenti). Le prime strade urbanizzate in questa zona furono Via Torino, Via Firenze, Via Napoli e Via Modena, e per quest'area il nuovo Comune di Roma fece propria, già nel marzo [[1871]], la convenzione edilizia già stipulata tra lo [[Stato pontificio]] e il De Merode. L'urbanizzazione di questa zona fu quindi l'oggetto della prima convenzione urbanistica approvata a Roma dal nuovo Stato sabaudo. La prima parte dell'odierna via Nazionale, urbanizzata dal de Merode, si chiamò ''"Strada Nuova Pia"'' (la ''Strada Pia'' storica era l'attuale via XX Settembre, ricostruita e ampliata da [[Pio IV]].▼
[[File:Roma - Castro Pretorio - Piazza della Repubblica.jpg|thumb|left|Via Nazionale da [[piazza della Repubblica (Roma)|piazza della Repubblica]]]]▼
Fin dalla progettazione iniziale, via Nazionale fu pensata come un'arteria molto ampia, necessaria per creare un collegamento veloce e il più possibile rettilineo tra la stazione centrale della capitale e il [[Tevere]], oltre il quale si prevedeva, già dal [[1873]], l'urbanizzazione intensiva dei ''[[Prati (rione di Roma)|Prati di Castello]]''. Questa intenzione fu messa in pratica nel [[1886]], con la deliberazione di un secondo ampio tracciato tra [[Piazza Venezia]] e il fiume, che divenne il [[Corso Vittorio Emanuele II (Roma)|Corso Vittorio Emanuele II]]. ▼
▲== Storia ==
Lungo la nuova strada furono edificati, negli ultimi tre decenni dell'[[XIX secolo|800]], grandi alberghi nella parte iniziale, la [[Chiesa di San Paolo dentro le Mura]] (1880, prima chiesa cristiana non cattolica costruita a Roma dopo l’unità d’Italia), immobili d'abitazione destinati alla nuova borghesia della capitale, e anche edifici a destinazione pubblica come il [[Palazzo delle Esposizioni]] (1883), il [[Teatro Eliseo]] (1900), [[Palazzo Koch]] - sede della Banca d'Italia (1892). ▼
▲Dopo il trasferimento
Le prime strade urbanizzate in questa zona furono via Torino, via Firenze, via Napoli e via Modena. Per quest'area il nuovo Comune di Roma fece propria, già nel marzo [[1871]], la convenzione edilizia già stipulata tra lo [[Stato Pontificio]] e il De Mérode. L'urbanizzazione di questa zona fu quindi l'oggetto della prima convenzione urbanistica approvata a Roma dal nuovo Stato sabaudo.<ref>"Le convenzioni, non solo a Roma (dove erano iniziate nel 1871 con quella fra De Merode e il municipio, per la realizzazione della via Nazionale e del suo quartiere), hanno giocato in tutte le città un ruolo centrale, fino quasi alla metà del ’900: un fatto sottovalutato dagli storici dell’urbanistica, che spesso le hanno considerati cedimenti alle pressioni speculative, ignorando quanto più favorevoli alla speculazione fossero – quasi sempre – le decisioni della magistratura": Bortolotti Lando, ''La costruzione della capitale. Architettura e città dalla crisi edilizia al fascismo, nelle fonti storiche della Banca d'Italia'' (recensione), Storia urbana : rivista di studi sulle trasformazioni della città e del territorio in età moderna. Fascicolo 1, 2006, p. 132.</ref> La prima parte dell'odierna via Nazionale, urbanizzata dal de Mérode, si chiamò "Strada Nuova Pia" (mentre la parallela "Strada Pia" storica era l'attuale [[Via XX Settembre (Roma)|via XX Settembre]], ricostruita e ampliata da [[Pio IV]] per creare una prospettiva scenografica tra [[Porta Pia]] e la residenza papale del [[Palazzo del Quirinale]]).
I lavori per la costruzione e l'urbanizzazione della via Nazionale richiesero, fra l'altro, la demolizione del [[teatro Drammatico Nazionale]] e lo sbancamento della parte nord del giardino della [[Villa Aldobrandini (Roma)|Villa Aldobrandini]], con la costruzione dell'attuale muro di contenimento. Nel corso di questi stessi lavori (1875) emersero le tracce della [[Porta Sanqualis]] attualmente visibili nell’aiuola centrale di largo Magnanapoli.▼
▲Fin dalla progettazione iniziale, via Nazionale fu pensata come un'arteria molto ampia, necessaria per creare un collegamento veloce e il più possibile rettilineo tra la stazione centrale della capitale e il [[Tevere]], oltre il quale si prevedeva, già dal [[1873]], l'urbanizzazione intensiva dei
Alla fine dell'antica strada di San Vitale fu realizzato, all'inizio del Novecento (1902-1906), il traforo Umberto I, sotto la pendice orientale del [[Quirinale (colle)|Quirinale]]. L'opera, già prevista nel primo piano regolatore di Roma capitale del [[1873]], nel piano regolatore del 1909 doveva costituire l'ultimo tratto di una traversa (via Milano) che, tagliando via Nazionale all'altezza del Palazzo delle Esposizioni, fornisse un collegamento diretto tra il [[Laterano]] e il Parlamento (attraverso via del Tritone). Il progetto non fu poi realizzato, e via Milano si fermò alla confluenza con l'antica strada di [[San Lorenzo in Panisperna]].▼
▲Lungo la nuova strada furono edificati, negli ultimi tre decenni dell'[[XIX secolo|800]], grandi alberghi nella parte iniziale, la [[Chiesa di San Paolo dentro le Mura]] (1880, prima chiesa cristiana non cattolica costruita a Roma dopo
[[File:NAZIONALE1A.jpg|thumb|upright=1.3|Il [[Palazzo delle Esposizioni]]]]
[[File:TRAFORONAZIONALE14102023A.jpg|thumb|upright=1.3|Il Traforo Umbertino]]
▲I lavori per la costruzione e l'urbanizzazione
▲Alla fine dell'antica strada di San Vitale fu realizzato, all'inizio del [[Novecento]] (1902-1906), il traforo Umberto I, sotto la pendice orientale del [[Quirinale (colle)|Quirinale]]. L'opera, già prevista nel primo piano regolatore di Roma capitale del [[1873]], nel piano regolatore del 1909 doveva costituire l'ultimo tratto di una traversa (via Milano) che, tagliando via Nazionale all'altezza del Palazzo delle Esposizioni, fornisse un collegamento diretto tra il [[Laterano]] e il [[Palazzo Montecitorio|Parlamento]] (attraverso [[via del Tritone]]). Il progetto non fu poi realizzato
La via in origine era più lunga e proseguiva fino alla progettata meta di piazza Venezia. Tuttavia nel 1916 il tratto tra piazza Venezia e [[piazza Santi Apostoli]] fu intitolato a [[Cesare Battisti]], mentre nel 1918 il tratto da piazza Santi Apostoli a [[largo Magnanapoli]] divenne [[Via Quattro Novembre|via IV novembre]]: pertanto dal 1918 via Nazionale si arresta a largo Magnanapoli, con uno sviluppo rettilineo di poco meno di 1 chilometro.
Nel 2020/21 la tradizionale pavimentazione in [[sampietrini]] della via, tuttora molto trafficata, è stata sostituita dall'asfalto.<ref name="Asfalto" />
== Collegamenti ==
{{metroroma|linea=A|Repubblica}}
{{metroroma|linea=C|Venezia|intro=Sarà raggiungibile dal}}
* È percorsa da numerose linee di autobus [[ATAC]] (linee urbane 64, 70, 170, H; linee espresse 40 e 60; linee notturne 8, 11, 70, 98, 716).
* Per 49 anni (dal Natale 1880 al 31 dicembre 1929) la via presentava al centro una [[Rete tranviaria di Roma|sede tramviaria]], su cui venivano espletate varie linee.
==Galleria d'immagini==
<gallery class="center">
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File:Via Nazionale - Rome, Italy - November 6, 2010.jpg|Via Nazionale vista da piazza della Repubblica (HDR)
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== Note ==
<references/>
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
[[Categoria:Strade di Roma|Nazionale]]▼
[https://www.info.roma.it/strade_dettaglio.asp?ID_indirizzi=517 Storia, Foto e Stampe antiche su info.roma.it]
[[Categoria:Roma R. I Monti]]▼
[[categoria:Roma R. XVIII Castro Pretorio]]▼
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Roma}}
▲[[Categoria:Strade di Roma|Nazionale]]
▲[[Categoria:Roma R. I Monti]]
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