Linguistica comparativa: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Altre Wiki |
m Annullata la modifica di 151.31.15.197 (discussione), riportata alla versione precedente di Spinoziano Etichetta: Rollback |
||
(43 versioni intermedie di 27 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{C|pagina costruita più come saggio che come voce enciclopedica dove i contenuti, sebbene in genere corretti, vengono presentati secondo un'organizzazione e con una prosa che non si rifanno a fonti, ma a scelte arbitrarie (cfr. in particolare le sezioni "Critiche" e "Giudizio"). Totale assenza di note, bibliografia praticamente simbolica|linguistica|novembre 2012}}
{{F|linguistica|novembre 2012}}
Riga 6 ⟶ 5:
In [[linguistica]], il [[metodo comparativo]] è il procedimento di analisi e di [[ricostruzione (linguistica)|ricostruzione]] delle [[lingua (linguistica)|lingue]] attraverso l'accostamento e il confronto di vari elementi, sia all'interno di un medesimo idioma sia tra idiomi differenti. In [[linguistica storica]], il metodo comparativo è una tecnica applicata dai linguisti per dimostrare le relazioni genetiche tra le lingue, mentre in linguistica comparativa è uno strumento volto a determinare la regolarità (o l'assenza) di determinati fenomeni evolutivi all'interno di uno stesso idioma.
Il [[comparativismo]] relativo alla linguistica ha avuto particolare rilievo nel campo dell'[[indoeuropeistica]], ossia la scienza che mira alla [[Ricostruzione (linguistica)|ricostruzione]] dell'estinta e preistorica [[lingua
All'interno di una singola lingua, il metodo consiste nel raffrontare sistematicamente vari elementi simili all'interno di un idioma, per determinarne le regolarità e, di conseguenza, le leggi di evoluzione. Un esempio di questo genere di applicazione è la [[legge di Grimm]], che descrive l'evoluzione dal [[protoindoeuropeo]] al [[protogermanico]] delle [[Consonante occlusiva|consonanti occlusive]].
Riga 27 ⟶ 26:
*'''crēdere''' = croire
Appartengono ai campi di ricerca della linguistica comparativa:
* La linguistica storico-comparativa ([[linguistica diacronica]]), fondata nel XIX secolo e oggetto di indagini con l
* La [[linguistica contrastiva]], denominata soprattutto in Europa dell´Est anche linguistica confrontativa, che confronta fra loro le lingue dal punto di vista [[sincronia|sincronico]], si concentra soprattutto sulla [[tipologia linguistica]] e sulla [[didattica delle lingue]] straniere (ad esempio la ricerca di possibili [[interferenza linguistica|interferenze linguistiche]], i problemi dell'[[apprendimento della seconda lingua|acquisizione delle lingue straniere]], ecc.). Se le lingue esaminate sono in contatto l'una con l
* La [[tipologia linguistica]]
Riga 38 ⟶ 37:
==Origini della linguistica comparativa==
===L'evoluzione linguistica come era vista nell'antichità===
Ad esempio [[Quinto Orazio Flacco]] scrive:
{{
tuttavia, non andavano per lo più oltre
Anche sul piano delle parentele linguistiche, né i [[greci]] né i [[latini]] andarono molto oltre qualche occasionale intuizione: [[Platone]] (''[[Cratilo]]'' 410 a), notava
[[Aristotele]], spiegando in termini di trasposizione, sottrazione o scambio di lettere gli arcaismi di [[Omero]] come licenze poetiche, finiva addirittura per far derivare forme arcaiche da forme più recenti delle stesse parole (''[[Poetica (Aristotele)|Poetica]]'' 1458 a), denunciando il fissismo della sua visione del linguaggio.
Nella [[Roma]] dell'[[impero romano|età imperiale]], il grammatico [[Rufio Festo]] notava la corrispondenza fra l'aspirazione iniziale di molte parole greche e la ''sibilante'' con cui cominciavano i termini corrispondenti in latino (ὑλή → ''silva''; ἕξ → ''sex''; ἑπτά → ''septem''): ne ricavò
[[
Lo stato delle ricerche non cambiò molto nel [[Medioevo]] e nel [[Rinascimento]].
===La nascita del metodo comparativo===
Riga 58 ⟶ 57:
Solo con la fine del [[XVIII secolo|Settecento]] le cose cominciarono a cambiare. Il [[metodo comparativo]] ebbe il suo precursore in [[Christian Jacob Kraus]] ([[1753]]-[[1807]]), il quale definì il concetto di ''tavola comparativa'' tra forme grammaticali delle lingue. Nel [[1781]] [[Johann Christoph Adelung]] definì i concetti di ''varietà dialettale'', ''lingua imparentata'', e lingua totalmente differente rispetto a una qualsiasi lingua coinvolta in un esame comparatistico.
Il salto di qualità che portò alla formulazione
[[
L'ipotesi di Jones cadde però
#la concordanza del materiale linguistico
#la concordanza della struttura grammaticale.
Riga 71 ⟶ 70:
Come si vede la linguistica comparativa nasce in Europa fra la fine del [[XVIII secolo|Settecento]] e l'inizio dell'[[XIX secolo|Ottocento]], in area germanica, nel clima culturale creato dal [[Romanticismo]]. Le prime lingue indoeuropee ad essere confrontate fra di loro, e a essere riconosciute come sottofamiglia della lingua madre, furono appunto le [[lingue germaniche]], oggetto delle fondamentali analisi di Grimm, il quale formulò la famosa legge fonetica della [[rotazione consonantica]] o ''Lautverschiebung'' (dal ted. ''Laut'', "suono, fonema", + ''Verschiebung'', "spostamento, slittamento" -cfr. l'inglese ''shift''), che descrive l'esito particolare che in germanico hanno le [[consonanti occlusive]] indoeuropee. Con la formulazione della sua legge, Grimm definiva anche, più in generale, il concetto di mutamento fonetico come un fenomeno specifico delle lingue, dotato di regolarità e occorrente in particolari condizioni di articolazione della parola. Il germanico veniva così con Grimm acquisendo un volto linguistico definito, come sottogruppo dell'indoeuropeo.
== Critiche alla linguistica comparativa ==
I linguisti contemporanei condividono ancora le basi originarie del metodo comparativo, cioè:
Riga 97 ⟶ 96:
Una fonte di mutamenti sporadici riconosciuta dagli stessi neogrammatici è l'analogia, in cui una parola viene cambiata per avvicinarsi ad un'altra parola che viene considerata in qualche modo collegata. Ad esempio la parola "nove" in russo, per i mutamenti regolari dal [[protoslavico]], dovrebbe essere */nʲevʲatʲ/, ma in realtà è /dʲevʲatʲ/. Si pensa che la nʲ- iniziale sia mutata in dʲ- per l'influenza della parola /dʲesʲatʲ/ ("dieci").
==== Applicazione graduale ====
Più recentemente, William Labov ed altri linguisti che hanno studiato i mutamenti linguistici contemporanei in dettaglio hanno scoperto che anche un mutamento sistematico viene dapprima applicato in maniera non sistematica, in una percentuale dipendente da vari fattori sociali.
=== Problemi del modello ad albero ===
Un'altra debolezza del metodo comparativo è la dipendenza dal cosiddetto modello ad albero (''Stammbaum''). In questo modello, le lingue figlie sono considerate diramazioni che gradualmente si distanziano sempre più dalla protolingua, attraverso l'accumulo di mutamenti fonologici, morfosintattici e lessicali; e a loro volta si dividono in ulteriori lingue figlie. Questo modello è usualmente rappresentato da diagrammi ad albero rovesciato. Ad esempio, ecco un diagramma (incompleto) delle lingue uto-azteche, parlate in Messico e negli Stati Uniti sudoccidentali:
[[
Si noti che il modello ad albero non riflette la realtà dei mutamenti linguistici. Poiché le lingue cambiano gradualmente, vi sono lunghi periodi in cui dialetti diversi di una lingua evolvendosi in lingue separate, rimangono in contatto e si influenzano l'un l'altro. Anche una volta separate, lingue geograficamente vicine continueranno ad influenzarsi, spesso condividendo innovazioni grammaticali, fonologiche e lessicali. Un cambiamento in una lingua di una famiglia si diffonderà spesso a lingue vicine; e più cambiamenti possono sovrapporsi parzialmente, come onde sulla superficie di uno stagno, attraversando i confini di lingue e dialetti, ognuno con un proprio ambito casualmente delimitato (Fox 1995:129). Il diagramma seguente illustra questa concezione del mutamento linguistico, chiamata modello ad onda:
[[
Questa è una riformulazione integrale delle basi del metodo comparativo neogrammatico, che si era fondato interamente sull'assunto che ogni lingua abbia un singolo precursore genetico, e che la relazione genetica tra due lingue sia dovuta alla loro derivazione da un antenato comune.
Il modello proposto dalla teoria delle onde è piuttosto diverso. In pratica, rispetto al vecchio concetto di derivazione genetica, affine a un determinismo di tipo quasi meccanicistico, l'evoluzione della linguistica comparativa verso la teoria delle onde somiglia a quello che è nella [[storia della
=== Non-uniformità della protolingua ===
Riga 118 ⟶ 117:
=== Lingue creole ===
Frequente è il caso che l'influsso di una lingua di superstrato, sovrappostasi cioè a una lingua preesistente, determini la creazione di una lingua ibrida, o [[
La creolizzazione linguistica rende problematica la ricostruzione di fasi arcaiche dell'evoluzione delle lingue.
=== Soggettività della ricostruzione ===
Riga 132 ⟶ 129:
== Giudizio complessivo ==
Alla luce di queste critiche, occorre essere prudenti con le ricostruzioni e gli alberi ottenuti dal metodo comparativo. La maggior parte dei linguisti comunque continua ad usarlo, pur riconoscendone i difetti. Fox (
{{
{{
==Note==
Riga 142 ⟶ 139:
==Bibliografia==
* Raimo Anttila, ''Historical and Comparative Linguistics'' (Benjamins, 1989) ISBN 90-272-3557-0▼
*{{cita libro| Francisco| Villar| wkautore=Francisco Villar| Gli Indoeuropei e le origini dell'Europa| 1997| Il Mulino| Bologna}} ISBN 8815057080▼
* [[Franz Bopp]], ''Über das Conjugationssystem der Sanskritsprache in Vergleichung mit jenem der griechischen, lateinischen, persischen und germanischen Sprache'', Andreaischen Buchhandlung, Francoforte sul Meno, 1816. Ora in: {{cita libro | curatore=Roy Harris |titolo=Über das Conjugationssystem der Sanskritsprache in Vergleichung mit jenem der griechischen, lateinischen, persischen und germanischen Sprache; Uber die celtischen Sprachen | editore=Routledge | città=Londra-New York| anno=1999| lingua= tedesco | isbn=0-415-20463-1}}
* {{cita libro| autore = Clackson, James| titolo = Indo-European linguistics: An Introduction| anno = 2007| editore = London: Cambridge University Press| id = ISBN 978-0-521-65367-1}}▼
* {{cita libro| autore = Anna G. Ramat, Paolo Ramat| titolo = Las lenguas indoeuropeas| anno = 1995| editore = Madrid: Ed. Cátedra| id = ISBN 84-376-1348-5}}▼
* {{cita libro| autore = Lyovin, Anatole V.| titolo = An Introduction to the Languages of the World| anno = 1997| editore = New York: Oxford University Press, Inc.| id = ISBN 0-19-508116-1}}▼
* [[August Schleicher]]: ''Compendium der vergleichenden Grammatik der indogermanischen Sprachen.'' (Kurzer Abriss der indogermanischen Ursprache, des Altindischen, Altiranischen, Altgriechischen, Altitalischen, Altkeltischen, Altslawischen, Litauischen und Altdeutschen.) (2 vols.) Weimar, H. Boehlau (1861/62); reprinted by Minerva GmbH, Wissenschaftlicher Verlag, ISBN 3-8102-1071-4▼
* [[Karl Brugmann]], [[Berthold Delbrück]], ''Grundriss der vergleichenden Grammatik der indogermanischen Sprachen'' (1886–1916).
▲* Raimo Anttila, ''Historical and Comparative Linguistics'' (Benjamins, 1989) ISBN 90-272-3557-0
* Theodora Bynon, ''Historical Linguistics'' (Cambridge University Press, 1977) ISBN 0-521-29188-7
▲* {{cita libro| autore = Clackson, James| titolo = Indo-European linguistics: An Introduction| anno = 2007| editore = London: Cambridge University Press|
* Richard D. Janda and Brian D. Joseph (Eds), ''The Handbook of Historical Linguistics'' (Blackwell, 2004) ISBN 1-4051-2747-3▼
* {{cita libro|autore = Anthony Fox|titolo=Linguistic Reconstruction: An Introduction to Theory and Method|url = https://archive.org/details/linguisticrecons0000foxa|città =New York|editore =Oxford University Press|anno = 1995}}
▲* Richard D. Janda and Brian D. Joseph (
* Roger Lass, ''Historical linguistics and language change''. (Cambridge University Press, 1997) ISBN 0-521-45924-9
* [[Winfred P. Lehmann]], ''Historical Linguistics: An Introduction'' (Holt, 1962) ISBN 0-03-011430-6
▲* {{cita libro| autore =
▲* {{cita libro| autore = Anna
▲* [[August Schleicher]]: ''Compendium der vergleichenden Grammatik der indogermanischen Sprachen.'' (Kurzer Abriss der indogermanischen Ursprache, des Altindischen, Altiranischen, Altgriechischen, Altitalischen, Altkeltischen, Altslawischen, Litauischen und Altdeutschen.) (2 vols.) Weimar, H. Boehlau (1861/62); reprinted by Minerva GmbH, Wissenschaftlicher Verlag, ISBN 3-8102-1071-4
* R.L. Trask (ed.), ''Dictionary of Historical and Comparative Linguistics '' (Fitzroy Dearborn, 2001) ISBN 1-57958-218-4
▲*{{cita libro| Francisco| Villar| wkautore=Francisco Villar| Gli Indoeuropei e le origini dell'Europa| 1997| Il Mulino| Bologna|isbn= 88-15-05708-0}}
* [[Johann Kaspar Zeuss
== Voci correlate ==
* [[
* [[Linguistica]]
* [[Linguistica storica]]
* [[Tavola delle Nazioni]]
* [[Filosofia del linguaggio]]
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Discipline umanistiche}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Linguistica}}
[[Categoria:Linguistica comparativa| ]]
|