Linguistica comparativa: differenze tra le versioni
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{{C|pagina costruita più come saggio che come voce enciclopedica dove i contenuti, sebbene in genere corretti, vengono presentati secondo un'organizzazione e con una prosa che non si rifanno a fonti, ma a scelte arbitrarie (cfr. in particolare le sezioni "Critiche" e "Giudizio"). Totale assenza di note, bibliografia praticamente simbolica|linguistica|novembre 2012}}
{{F|linguistica|novembre 2012}}
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In [[linguistica]], il [[metodo comparativo]] è il procedimento di analisi e di [[ricostruzione (linguistica)|ricostruzione]] delle [[lingua (linguistica)|lingue]] attraverso l'accostamento e il confronto di vari elementi, sia all'interno di un medesimo idioma sia tra idiomi differenti. In [[linguistica storica]], il metodo comparativo è una tecnica applicata dai linguisti per dimostrare le relazioni genetiche tra le lingue, mentre in linguistica comparativa è uno strumento volto a determinare la regolarità (o l'assenza) di determinati fenomeni evolutivi all'interno di uno stesso idioma.
Il [[comparativismo]] relativo alla linguistica ha avuto particolare rilievo nel campo dell'[[indoeuropeistica]], ossia la scienza che mira alla [[Ricostruzione (linguistica)|ricostruzione]] dell'estinta e preistorica [[lingua
All'interno di una singola lingua, il metodo consiste nel raffrontare sistematicamente vari elementi simili all'interno di un idioma, per determinarne le regolarità e, di conseguenza, le leggi di evoluzione. Un esempio di questo genere di applicazione è la [[legge di Grimm]], che descrive l'evoluzione dal [[protoindoeuropeo]] al [[protogermanico]] delle [[Consonante occlusiva|consonanti occlusive]].
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Ad esempio [[Quinto Orazio Flacco]] scrive:
{{Citazione|Molti vocaboli che già sono caduti rinasceranno, e cadranno <br />quelli che sono ora in auge, se lo vorrà il bisogno|''[[Ars poetica]]'' vv.70-71|''Multa renascentur quae iam cecidere, cadentque''<br/>''quae nunc sunt in honore vocabula, si volet usus''|lingua=la}}
tuttavia, non andavano per lo più oltre l'idea dell'innovazione del [[lessico]], considerando gli arcaismi lessicali, sintattici e morfologici dei poeti non altro che ''licentiae'' dettate da ragioni di ordine stilistico, metrico e ritmico.
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Un'altra debolezza del metodo comparativo è la dipendenza dal cosiddetto modello ad albero (''Stammbaum''). In questo modello, le lingue figlie sono considerate diramazioni che gradualmente si distanziano sempre più dalla protolingua, attraverso l'accumulo di mutamenti fonologici, morfosintattici e lessicali; e a loro volta si dividono in ulteriori lingue figlie. Questo modello è usualmente rappresentato da diagrammi ad albero rovesciato. Ad esempio, ecco un diagramma (incompleto) delle lingue uto-azteche, parlate in Messico e negli Stati Uniti sudoccidentali:
[[File:Uto-Aztecan Family Tree.jpg|none|720px
Si noti che il modello ad albero non riflette la realtà dei mutamenti linguistici. Poiché le lingue cambiano gradualmente, vi sono lunghi periodi in cui dialetti diversi di una lingua evolvendosi in lingue separate, rimangono in contatto e si influenzano l'un l'altro. Anche una volta separate, lingue geograficamente vicine continueranno ad influenzarsi, spesso condividendo innovazioni grammaticali, fonologiche e lessicali. Un cambiamento in una lingua di una famiglia si diffonderà spesso a lingue vicine; e più cambiamenti possono sovrapporsi parzialmente, come onde sulla superficie di uno stagno, attraversando i confini di lingue e dialetti, ognuno con un proprio ambito casualmente delimitato (Fox 1995:129). Il diagramma seguente illustra questa concezione del mutamento linguistico, chiamata modello ad onda:
[[File:Wave Model Schmidt.jpeg|none|300px
Questa è una riformulazione integrale delle basi del metodo comparativo neogrammatico, che si era fondato interamente sull'assunto che ogni lingua abbia un singolo precursore genetico, e che la relazione genetica tra due lingue sia dovuta alla loro derivazione da un antenato comune.
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=== Lingue creole ===
Frequente è il caso che l'influsso di una lingua di superstrato, sovrappostasi cioè a una lingua preesistente, determini la creazione di una lingua ibrida, o [[
La creolizzazione linguistica rende problematica la ricostruzione di fasi arcaiche dell'evoluzione delle lingue.
=== Soggettività della ricostruzione ===
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== Giudizio complessivo ==
Alla luce di queste critiche, occorre essere prudenti con le ricostruzioni e gli alberi ottenuti dal metodo comparativo. La maggior parte dei linguisti comunque continua ad usarlo, pur riconoscendone i difetti. Fox (
{{Citazione|The Comparative Method as such is not, in fact, historical; it provides evidence of linguistic relationships to which we may give a historical interpretation. ...The interpretative processes must therefore weight up the evidence provided by the Comparative Method in conscious knowledge of these weaknesses, and in the light of other relevant considerations, if they are to give historical validity to the reults. ...Our interpretation of the findings of the method have doubtless changed as more has been learnt of the historical processes involved, and this has probably made historical linguists less prone to equate the idealizations required by the method with historical reality. ...Provided we keep [the interpretation of the results and the method itself] apart, the Comparative Method can continue to be used in the reconstruction of earlier stages of languages.}}
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==Bibliografia==
* Raimo Anttila, ''Historical and Comparative Linguistics'' (Benjamins, 1989) ISBN 90-272-3557-0▼
*{{cita libro| Francisco| Villar| wkautore=Francisco Villar| Gli Indoeuropei e le origini dell'Europa| 1997| Il Mulino| Bologna|isbn= 88-15-05708-0}}▼
* [[Franz Bopp]], ''Über das Conjugationssystem der Sanskritsprache in Vergleichung mit jenem der griechischen, lateinischen, persischen und germanischen Sprache'', Andreaischen Buchhandlung, Francoforte sul Meno, 1816. Ora in: {{cita libro | curatore=Roy Harris |titolo=Über das Conjugationssystem der Sanskritsprache in Vergleichung mit jenem der griechischen, lateinischen, persischen und germanischen Sprache; Uber die celtischen Sprachen | editore=Routledge | città=Londra-New York| anno=1999| lingua= tedesco | isbn=0-415-20463-1}}▼
* {{cita libro| autore = Clackson, James| titolo = Indo-European linguistics: An Introduction| anno = 2007| editore = London: Cambridge University Press| isbn = 978-0-521-65367-1}}▼
* {{cita libro| autore = Anna G. Ramat, Paolo Ramat| titolo = Las lenguas indoeuropeas| anno = 1995| editore = Madrid: Ed. Cátedra| isbn = 84-376-1348-5}}▼
* {{cita libro| autore = Lyovin, Anatole V.| titolo = An Introduction to the Languages of the World| anno = 1997| editore = New York: Oxford University Press, Inc.| isbn = 0-19-508116-1}}▼
* [[August Schleicher]]: ''Compendium der vergleichenden Grammatik der indogermanischen Sprachen.'' (Kurzer Abriss der indogermanischen Ursprache, des Altindischen, Altiranischen, Altgriechischen, Altitalischen, Altkeltischen, Altslawischen, Litauischen und Altdeutschen.) (2 vols.) Weimar, H. Boehlau (1861/62); reprinted by Minerva GmbH, Wissenschaftlicher Verlag, ISBN 3-8102-1071-4▼
* [[Karl Brugmann]], [[Berthold Delbrück]], ''Grundriss der vergleichenden Grammatik der indogermanischen Sprachen'' (1886–1916).
▲* Raimo Anttila, ''Historical and Comparative Linguistics'' (Benjamins, 1989) ISBN 90-272-3557-0
* Theodora Bynon, ''Historical Linguistics'' (Cambridge University Press, 1977) ISBN 0-521-29188-7
▲* {{cita libro| autore = Clackson, James| titolo = Indo-European linguistics: An Introduction| anno = 2007| editore = London: Cambridge University Press| isbn = 978-0-521-65367-1}}
* Richard D. Janda and Brian D. Joseph (Eds), ''The Handbook of Historical Linguistics'' (Blackwell, 2004) ISBN 1-4051-2747-3▼
* {{cita libro|autore = Anthony Fox|titolo=Linguistic Reconstruction: An Introduction to Theory and Method|url = https://archive.org/details/linguisticrecons0000foxa|città =New York|editore =Oxford University Press|anno = 1995}}
▲* Richard D. Janda and Brian D. Joseph (
* Roger Lass, ''Historical linguistics and language change''. (Cambridge University Press, 1997) ISBN 0-521-45924-9
* [[Winfred P. Lehmann]], ''Historical Linguistics: An Introduction'' (Holt, 1962) ISBN 0-03-011430-6
▲* {{cita libro| autore =
▲* {{cita libro| autore = Anna
▲* [[August Schleicher]]: ''Compendium der vergleichenden Grammatik der indogermanischen Sprachen.'' (Kurzer Abriss der indogermanischen Ursprache, des Altindischen, Altiranischen, Altgriechischen, Altitalischen, Altkeltischen, Altslawischen, Litauischen und Altdeutschen.) (2 vols.) Weimar, H. Boehlau (1861/62); reprinted by Minerva GmbH, Wissenschaftlicher Verlag, ISBN 3-8102-1071-4
* R.L. Trask (ed.), ''Dictionary of Historical and Comparative Linguistics '' (Fitzroy Dearborn, 2001) ISBN 1-57958-218-4
▲*{{cita libro| Francisco| Villar| wkautore=Francisco Villar| Gli Indoeuropei e le origini dell'Europa| 1997| Il Mulino| Bologna|isbn= 88-15-05708-0}}
* [[Johann Kaspar Zeuss|I.C.Zeuss]], ''Grammatica Celtica e monumentis vetustis tam Hibernicae linguae quam Britannicarum dialectorum Cambriacae Cornicae Aremoricae comparatis Gallicae priscae reliquis'', construxit I.C.Zeuss, Phil. Dr. Hist. Prof., editio altera curavit Hermann Wilhelm Ebel, Ph.Dr., Acad. Reg. Hib. Soc. Hon., Acad. Reg .Boruss. Adi. Comm. Epist. Berolini, Apud Weidmannos MDCCCLXXI (1871).
▲* [[Franz Bopp]], ''Über das Conjugationssystem der Sanskritsprache in Vergleichung mit jenem der griechischen, lateinischen, persischen und germanischen Sprache'', Andreaischen Buchhandlung, Francoforte sul Meno, 1816. Ora in: {{cita libro | curatore=Roy Harris |titolo=Über das Conjugationssystem der Sanskritsprache in Vergleichung mit jenem der griechischen, lateinischen, persischen und germanischen Sprache; Uber die celtischen Sprachen | editore=Routledge | città=Londra-New York| anno=1999| lingua= tedesco | isbn=0-415-20463-1}}
== Voci correlate ==
* [[Lingue indoeuropee
* [[Linguistica]]
* [[Linguistica storica]]
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== Collegamenti esterni ==
* {{
{{Discipline umanistiche}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Linguistica}}
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