Enzo Colacino: differenze tra le versioni
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{{F|registi italiani|luglio 2020}}
{{Bio
|
|Cognome = Colacino
|PostCognomeVirgola = all'anagrafe '''Vincenzo Colacino'''
|Pseudonimo = Enzo Colacino▼
|Sesso = M
|LuogoNascita = Catanzaro
▲|GiornoMeseNascita = 15 Marzo
|AnnoNascita = 1948
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|
|
|Attività = regista
|Attività2 = comico
|Attività3 =
|Nazionalità = italiano
}}
Attore e cabarettista, è autore di commedie in [[Dialetto catanzarese|vernacolo catanzarese]], tra le quali la più nota è ''Parrandu parrandu''.
* ''Ccu i sordi s’acconza tuttu''▼
* ''Fama amura e malatia''▼
* ''Clinica privata''▼
== Biografia ==
La carriera artistica di Colacino inizia nel 1985, quando entra nella compagnia ''Laboratorio Teatro Azione'' di Nino Gemelli, impersonando nelle commedie del fondatore diversi personaggi.
Nel 2002 lascia il laboratorio e fonda la compagnia ''Quelli che il teatro,'' portando in scena nei teatri e nelle piazze della Calabria commedie di cui è regista e interprete insieme a diversi attori, tra cui la moglie e il figlio.
Contemporaneamente porta in scena ''Giangurgolo la maschera di Calabria'', di Vittorio Sorrenti.
[[File:Giangurgolocolacino.jpg|thumb|Enzo Colacino rappresenta Giangurgolo]]▼
Sempre nel Giugno del 2002 è ospite della Comunità Calabrese di Toronto, in Canada, per un tour di due settimane, terminato con uno spettacolo di beneficenza conclusivo al Verdi Convention Center.
[[File:Enzo Colacino ed Ettore Capicotto.jpg|miniatura|332x332px|Enzo Colacino insieme ad Ettore Capicotto, nel 2007 durante il Festival del Vernacolo]]
Ha collaborato con una rubrica dal titolo “''Secundu mia''” e con il mensile “''Il Catanzaro''”, quando la [[Unione Sportiva Catanzaro 1929|squadra]] ha militato nell’ultimo campionato di serie B. Da settembre 2007 ad agosto 2008 ha curato una rubrica di satira politica sul giornale “''[[Il Domani della Calabria|Il Domani]]''”. Attualmente scrive, in dialetto calabrese, per la testata il “[[Il Quotidiano del Sud|Quotidiano della Calabria]]”.
Nel 2007 cura la Direzione Artistica della prima edizione del "''Festival del Vernacolo''<ref>{{Cita web|url=http://www.uscatanzaro.net/modules.php?name=News&file=print&sid=10925|titolo=Programma del primo "Festival del Vernacolo" di Catanzaro}}</ref>", la rassegna dedicata alle compagnie catanzaresi organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di [[Catanzaro]].
▲[[File:Giangurgolocolacino.jpg|thumb|Enzo Colacino rappresenta ''Giangurgolo''|307x307px|sinistra]]
Per tre volte ha rappresentato la Calabria al Festival Nazionale delle Maschere di Parma, portando in scena la maschera di ''[[Giangurgolo]]''.
È autore di due libri, ''E cchi ni manca?'' e ''Parrandu Parrandu''. Una delle sue opere, ''Fama amura e malatia'', è stata tradotta in dialetto napoletano.
== Televisione ==
Le prime apparizioni in tv dell'artista risalgono agli anni ’80 quando interveniva nel programma ''Scopri il Mondo'' sulle reti di [[Telespazio TV|Telespazio Calabria]] e a ''Non solo cabaret'' come cabarettista e poi conduttore. [[File:Enzo Colacino in Unti e Bisunti.jpg|alt=Enzo Colacino in una scena del programma Unti e Bisunti|miniatura|396x396px|Enzo Colacino in una scena di ''Unti e Bisunti'']] Su [[Rai 2]] ha recitato nella trasmissione [[Misteri (programma televisivo)|''Misteri'']] per la ricostruzione del “Giallo del Cavalcavia” legato ad un fatto realmente accaduto negli anni ’30 e che ebbe come scenario il Ponte di Siano, a [[Catanzaro]].
Viene spesso invitato in trasmissioni di intrattenimento e sportive sulle reti locali catanzaresi.
Ha partecipato ad un episodio del programma televisivo ''[[Unti e bisunti|Unti e Bisunti]]'' andata in onda il 25 Settembre del 2015, sul canale tv digitale ''[[DMAX (Italia)|DMAX]]''. Nell'episodio, girato in Calabria e dedicato alla cucina calabrese, Colacino interpreta il ruolo di uno degli "Uomini col Morzello", nella realtà i soci della "Antica Congrega Tre Colli" di Catanzaro.<ref>{{Cita web|url=https://it.dplay.com/dmax/unti-e-bisunti/calabria/|titolo=Unti e bisunti - Calabria|sito=it.dplay.com|data=8 settembre 2015|accesso=11 luglio 2020|dataarchivio=21 ottobre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201021220109/https://it.dplay.com/dmax/unti-e-bisunti/calabria/|urlmorto=sì}}</ref>
== Teatro ==
=== Attore Teatrale ===
* 1989: ''Turuzzu e Luvicia''
* 1990: ''Setta ottu nova e decia''
* 1990: ''Bongiornu e aguri''
* 1992: ''Cui sìmina amuri..meta cuntentizza''
* 1992: ''Basta abbasta e suverchja''
* 1993: ''A vucca è na ricchizza''
* 1993: ''Dui càmbari e serbizzi''
* 1995: ''Candida''
* 1995: ''Virus''
* 1996: ''I funghi però''
* 1997: ''Giangurgolo''
=== Regista e Attore Teatrale ===
▲* 1998: ''Ccu i sordi s’acconza tuttu''
▲* 1999: ''Fama amura e malatia''
▲* 2001: ''Clinica privata''
* 2009: ''Titina a la quarantina''
== Note ==
<references/>
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{portale|biografie|teatro}}
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