Enzo Colacino: differenze tra le versioni

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{{Bio
| TitoloNome = Enzo
| NomeCognome = EnzoColacino
| CognomePostCognomeVirgola = all'anagrafe '''Vincenzo Colacino'''
|Sesso = M
| PostPseudonimo =
| LuogoNascita = Catanzaro
| CognomePrima =
| GiornoMeseNascita = 15 Marzomarzo
| PostCognome = all'anagrafe '''Vincenzo Colacino'''
| AnnoNascita = 1948
| PostCognomeVirgola =
| LuogoMorte =
| ForzaOrdinamento =
| PreDataGiornoMeseMorte =
| SessoAnnoMorte = M
| Epoca = 1900
| LuogoNascita = Catanzaro
| Epoca2 = 2000
| LuogoNascitaLink =
| Attività = regista
| LuogoNascitaAlt =
| Attività2 = comico
| GiornoMeseNascita = 15 Marzo
| Attività3 = scrittore
| AnnoNascita = 1948
| Nazionalità = italiano
| NoteNascita =
| Immagine = EnzocolacinoEnzo Colacino.jpg
| LuogoMorte =
| LuogoMorteLink =
| LuogoMorteAlt =
| GiornoMeseMorte =
| AnnoMorte =
| NoteMorte =
| PreAttività =
| Attività = regista
| Attività2 = comico
| Attività3 = scrittore
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| Epoca =
| Epoca2 =
| Nazionalità = italiano
| NazionalitàNaturalizzato =
| Cittadinanza =
| Categorie =
| PostNazionalità =
| Punto =
| FineIncipit =
| Immagine = Enzocolacino.jpg
}}
 
Attore e cabarettista, è autore di commedie in [[Dialetto catanzarese|vernacolo catanzarese]], tra le quali la più nota è ''Parrandu parrandu''.
 
== Biografia ==
La carriera artistica di Colacino inizia nel 1985, quando entra nella compagnia ''Laboratorio Teatro Azione'' di Nino Gemelli, impersonando nelle commedie del fondatore diversi personaggi.
Autore di celebri commedie in dialetto calabrese, vanta all'attivo più di seicento esibizioni nei vari teatri calabresi.
 
Nel 2002 lascia il laboratorio e fonda la compagnia ''Quelli che il teatro,'' portando in scena nei teatri e nelle piazze della Calabria commedie di cui è regista e interprete insieme a diversi attori, tra cui la moglie e il figlio.
Fa della satira pungente e della "calabresità" il suo marchio di fabbrica, toccando temi anche molto delicati con ironia e tanta umanità.
 
Contemporaneamente porta in scena ''Giangurgolo la maschera di Calabria'', di Vittorio Sorrenti.
In alcune esibizioni si diletta a recitare versi di poeti catanzaresi tra i quali [[Achille Curcio]] di cui è grande amico e [[Giovanni Patari]], che fu anche autore di una rivista satirica a Catanzaro nei primi del novecento e che in un certo senso potrebbe considerarsi come il predecessore ed il mentore.
 
Sempre nel Giugno del 2002 è ospite della Comunità Calabrese di Toronto, in Canada, per un tour di due settimane, terminato con uno spettacolo di beneficenza conclusivo al Verdi Convention Center.
Enzo Colacino é autore di due libri in dialetto calabrese :“E cchi ni manca?” e “Parrandu parrandu”.<ref>{{cita web|url=http://ildispaccio.it:81/fronte-del-palco/47-catanzaro/115655-enzo-colacino-commuove-e-diverte-a-catanzaro|titolo=Enzo Colacino commuove e diverte a Catanzaro}}</ref>
[[File:Enzo Colacino ed Ettore Capicotto.jpg|miniatura|332x332px|Enzo Colacino insieme ad Ettore Capicotto, nel 2007 durante il Festival del Vernacolo]]
<ref>[http://catanzaropolitica.it/lanno-che-gia-arrivato-secondo-enzo-colacino/ L’anno ch’è già arrivato, secondo Enzo Colacino]</ref>
<ref>{{cita web|url=http://www.enzocolacino.it|titolo=Sito personale}}</ref>
 
Ha collaborato con una rubrica dal titolo “''Secundu mia''” ale con il mensile “''Il Catanzaro''”, quando la [[Unione Sportiva Catanzaro 1929|squadra]] ha militato nell’ultimo campionato di serie B. Da settembre 2007 ad agosto 2008 èha statocurato presenteuna sullarubrica primadi paginasatira delpolitica sul giornale “''[[Il Domani della Calabria|Il Domani]]''”. ogniAttualmente domenicascrive, conin unadialetto rubrica di satira politicacalabrese, ed attualmente scrive settimanalmente per la testata il “[[Il Quotidiano del Sud|Quotidiano della Calabria]]” ovviamente in dialetto Catanzarese. 
Nel corso dell’anno 2000 Enzo Colacino è stato chiamato dall’IRSAI di Catanzaro come relatore su “Teatro e Scuola” Corso di formazione per docenti di ogni ordine e grado.
 
Nel 2007 cura la Direzione Artistica della prima edizione del "''Festival del Vernacolo''<ref>{{Cita web|url=http://www.uscatanzaro.net/modules.php?name=News&file=print&sid=10925|titolo=Programma del primo "Festival del Vernacolo" di Catanzaro}}</ref>", la rassegna dedicata alle compagnie catanzaresi organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Catanzaro.[[File:Giangurgolocolacino.jpg|thumb|Enzo Colacino rappresenta GiangurgoloCatanzaro]].
Nel mese di giugno del 2002 è stato ospite della comunità calabrese di Toronto per due settimane riscuotendo notevole successo di simpatia e di pubblico.
 
[[File:Giangurgolocolacino.jpg|thumb|Enzo Colacino rappresenta ''Giangurgolo''|307x307px|sinistra]]
Ha collaborato con una rubrica dal titolo “''Secundu mia''” al mensile “''Il Catanzaro''” quando la squadra ha militato nell’ultimo campionato di serie B. Da settembre 2007 ad agosto 2008 è stato presente sulla prima pagina del “''[[Il Domani della Calabria|Il Domani]]''” ogni domenica con una rubrica di satira politica, ed attualmente scrive settimanalmente per la testata il “[[Quotidiano della Calabria]]” ovviamente in dialetto Catanzarese. 
 
Per tre volte ha rappresentato la Calabria al Festival Nazionale delle Maschere di Parma, portando in scena la maschera di ''[[Giangurgolo]]''.
Nel 2007 cura la Direzione Artistica della prima edizione del "''Festival del Vernacolo''<ref>{{Cita web|url=http://www.uscatanzaro.net/modules.php?name=News&file=print&sid=10925|titolo=Programma del primo "Festival del Vernacolo" di Catanzaro}}</ref>", la rassegna dedicata alle compagnie catanzaresi organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Catanzaro.[[File:Giangurgolocolacino.jpg|thumb|Enzo Colacino rappresenta Giangurgolo]]
 
È autore di due libri, ''E cchi ni manca?'' e ''Parrandu Parrandu''. Una delle sue opere, ''Fama amura e malatia'', è stata tradotta in dialetto napoletano.
Grande plauso a Enzo Colacino lo si deve per aver ridato vita all'antica maschera catanzarese di [[Giangurgolo]] riportandolo in auge in alcune manifestazioni e spettacoli in giro per l'Italia.<ref>[http://www.catanzaroinforma.it/pgn/newslettura.php?id=67719 Giangurgolo interpretato da Colacino tra le Maschere d'italia]</ref>
 
== Televisione ==
TanteLe leprime apparizioni in Tvtv dell'artista. Le prime risalgono agli anni ’80 quando interveniva come presidente dell’ABC ( Associazione Bidelli Calabresi) nel programma “Scopri''Scopri il Mondo”Mondo'' sulle reti di [[Telespazio TV|Telespazio Calabria;]] e a ''Non solo cabaret'' come cabarettista e poi ospiteconduttore. fisso[[File:Enzo Colacino in trasmissioniUnti die Bisunti.jpg|alt=Enzo Colacino in una scena del programma intrattenimentoUnti e sportiveBisunti|miniatura|396x396px|Enzo sulleColacino retiin locali;una scena di grande successo''Unti e ascoltiBisunti'']] leSu puntate[[Rai andate2]] inha ondarecitato anchenella sultrasmissione satellite[[Misteri di(programma “Nontelevisivo)|''Misteri'']] soloper cabaret”la comericostruzione cabarettistadel e“Giallo poidel nell’ultimoCavalcavia” annolegato ad un fatto realmente accaduto negli anni ’30 e che ebbe come conduttorescenario il Ponte di Siano, a [[Catanzaro]].
Viene spesso invitato in trasmissioni di intrattenimento e sportive sulle reti locali catanzaresi.
 
Ha partecipato ad un episodio del programma televisivo ''[[Unti e bisunti|Unti e Bisunti]]'' andata in onda il 25 Settembre del 2015, sul canale tv digitale ''[[DMAX (Italia)|DMAX]]''. Nell'episodio, girato in Calabria e dedicato alla cucina calabrese, Colacino interpreta il ruolo di uno degli "Uomini col Morzello", nella realtà i soci della "Antica Congrega Tre Colli" di Catanzaro.<ref>{{Cita web|url=https://it.dplay.com/dmax/unti-e-bisunti/calabria/|titolo=Unti e bisunti - Calabria|sito=it.dplay.com|data=8 settembre 2015|accesso=11 luglio 2020|dataarchivio=21 ottobre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201021220109/https://it.dplay.com/dmax/unti-e-bisunti/calabria/|urlmorto=sì}}</ref>
== Teatrografia ==
 
== LibriTeatro ==
=== Attore Teatrale ===
* 1989: ''Turuzzu e Luvicia''
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=== Regista e Attore Teatrale ===
* ''1998: ''Ccu i sordi s’acconza tuttu''
* ''1999: ''Fama amura e malatia''
* ''2001: ''Clinica privata''
* ''2009: ''Titina a la quarantina''
 
== Libri ==
* ''E cchi ni manca?'', Catanzaro, Vip Comunicazione, 1994.
* ''Parrandu Parrandu'', Catanzaro, Autoproduzione, 2000.
 
== Curiosità ==
* Su Rai 2 ha recitato nella trasmissione “[[Misteri (programma televisivo)|Misteri]]” per la ricostruzione del “Giallo del Cavalcavia” legato ad un fatto realmente accaduto negli anni ’30 e che ebbe come scenario il Ponte di Siano, a Catanzaro.
* Ha collaborato periodicamente con giornali cittadini scrivendo rubriche di satira in dialetto catanzarese.
 
== Note ==
<references/>
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
{{portale|biografie|teatro}}
[[Categoria:Carriera]]