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{{F|registi italiani|luglio 2020}}
{{P|uso di aggettivi elogiativi|teatro|novembre 2017}}
{{Bio
|Nome = Enzo
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|GiornoMeseNascita = 15 marzo
|AnnoNascita = 1948
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = regista
|Attività2 = comico
|Attività3 = scrittore
|Nazionalità = italiano
|Immagine = Enzo_ColacinoEnzo Colacino.jpg
|DimImmagine = 376
}}
 
Attore e cabarettista, è autore di commedie in [[Dialetto catanzarese|vernacolo catanzarese]], etra vantale all'attivoquali la più dinota seicentoè esibizioni nei''Parrandu vari teatri calabresiparrandu''.
 
Dal 1998 ad oggi porta nelle piazze e sui palcoscenici della Calabria i suoi spettacoli di Cabaret, il più noto fra tutti è ''Parrandu Parrandu'', il cui nome dello spettacolo è tratto da un suo libro.
 
Nei suoi spettacoli non fa mai mancare la sua satira di costume, toccando temi anche molto delicati con ironia e tanta umanità, le sue parodie di canzoni famose adattate rigorosamente in dialetto catanzarese e la "calabresità", suo vero e proprio marchio di fabbrica.
 
In alcune esibizioni si diletta a recitare versi di poeti catanzaresi tra i quali [[Achille Curcio]] di cui è grande amico e [[Giovanni Patari]], che fu anche autore di una rivista satirica a Catanzaro nei primi del novecento e che in un certo senso potrebbe considerarsi come il predecessore ed il mentore.
 
Oltre alle collaborazioni periodiche con i giornali cittadini scrivendo rubriche di satira in dialetto catanzarese, è anche autore di due libri, scritti entrambi in dialetto catanzarese: “'''''E cchi ni manca?'''''” e “'''''Parrandu parrandu'''''”.<ref>{{cita web|url=http://ildispaccio.it:81/fronte-del-palco/47-catanzaro/115655-enzo-colacino-commuove-e-diverte-a-catanzaro|titolo=Enzo Colacino commuove e diverte a Catanzaro}}</ref>
<ref>[http://catanzaropolitica.it/lanno-che-gia-arrivato-secondo-enzo-colacino/ L’anno ch’è già arrivato, secondo Enzo Colacino]</ref>
<ref>{{cita web|url=http://www.enzocolacino.it|titolo=Sito personale}}</ref>
 
Grande plauso a Enzo Colacino lo si deve soprattutto per aver ridato vita all'antica maschera catanzarese di [[Giangurgolo]], riportandola in auge in alcune manifestazioni e spettacoli in giro per l'Italia.<ref>[http://www.catanzaroinforma.it/pgn/newslettura.php?id=67719 Giangurgolo interpretato da Colacino tra le Maschere d'italia]</ref>
 
== Biografia ==
La carriera artistica di Colacino inizia nel 1985, quando entra nella compagnia ''Laboratorio Teatro Azione'' di Nino Gemelli, impersonando nelle commedie del fondatore semprediversi personaggi diversi.
 
Nel 2002 lascia il laboratorio e fonda la compagnia ''Quelli che il teatro,'' portando in scena innei teatroteatri e nelle piazze della Calabria commedie di cui è regista e interprete insieme a Pinodiversi Tafuriattori, tra cui la moglie Nuccia Fotino,e il figlio Fabio, Amalia Lostumbo, ed altri attori.
 
Contemporaneamente porta in scena ''Giangurgolo la maschera di Calabria'', di Vittorio Sorrenti.
 
Sempre nel Giugno del 2002 è ospite della Comunità Calabrese di Toronto, in Canada, per un tour di due settimane, terminato con uno spettacolo di beneficenza conclusivo al Verdi Convention Center, alla presenza di 500 partecipanti alla cena di gala per la raccolta fondi.
[[File:Enzo Colacino ed Ettore Capicotto.jpg|miniatura|332x332px|Enzo Colacino insieme ad Ettore Capicotto, nel 2007 durante il Festival del Vernacolo]]
 
Ha collaborato con una rubrica dal titolo “''Secundu mia''” ale con il mensile “''Il Catanzaro''”, quando la [[Unione Sportiva Catanzaro 1929|squadra]] ha militato nell’ultimo campionato di serie B. Da settembre 2007 ad agosto 2008 èha statocurato presenteuna sullarubrica primadi paginasatira delpolitica sul giornale “''[[Il Domani della Calabria|Il Domani]]''”. ogniAttualmente domenicascrive, conin unadialetto rubrica di satira politicacalabrese, ed attualmente scrive settimanalmente per la testata il “[[Il Quotidiano del Sud|Quotidiano della Calabria]]” ovviamente in dialetto Catanzarese.
 
Nel 2007 cura la Direzione Artistica della prima edizione del "''Festival del Vernacolo''<ref>{{Cita web|url=http://www.uscatanzaro.net/modules.php?name=News&file=print&sid=10925|titolo=Programma del primo "Festival del Vernacolo" di Catanzaro}}</ref>", la rassegna dedicata alle compagnie catanzaresi organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di [[Catanzaro]].
 
[[File:Giangurgolocolacino.jpg|thumb|Enzo Colacino rappresenta ''Giangurgolo''|307x307px|sinistra]]
 
Per tre volte ha rappresentato la Calabria al Festival Nazionale delle Maschere di Parma, vestendo e portando in scena la maschera di ''[[Giangurgolo]]''.
 
È autore di due libri, ''E cchi ni manca?'' e ''Parrandu Parrandu''. Una delle sue opere, ''Fama amura e malatia'', è stata tradotta in dialetto napoletano.
 
== Televisione ==
Le prime apparizioni in tv dell'artista risalgono agli anni ’80 quando interveniva come presidente dell’ABC ( Associazione Bidelli Calabresi) nel programma ''Scopri il Mondo'' sulle reti di [[Telespazio TV|Telespazio Calabria]]. di grande successo e ascolti le puntate andate in onda anche sul satellite dia ''Non solo cabaret'' come cabarettista e poi nell’ultimo anno come conduttore. [[File:Enzo Colacino in Unti e Bisunti.jpg|alt=Enzo Colacino in una scena del programma Unti e Bisunti|miniatura|396x396px|Enzo Colacino in una scena di ''Unti e Bisunti'']] Su [[Rai 2]] ha recitato nella trasmissione [[Misteri (programma televisivo)|''Misteri'']] per la ricostruzione del “Giallo del Cavalcavia” legato ad un fatto realmente accaduto negli anni ’30 e che ebbe come scenario il Ponte di Siano, a [[Catanzaro]].
Viene spesso invitato in trasmissioni di intrattenimento e sportive sulle reti locali catanzaresi.
 
Ha partecipato ad un episodio del programma televisivo ''[[Unti e bisunti|Unti e Bisunti]]'' andata in onda il 25 Settembre del 2015, sul canale tv digitale ''[[DMAX (Italia)|DMaxDMAX]]''. Nell'episodio, girato in Calabria e dedicato alla cucina calabrese, Colacino interpreta il ruolo di uno degli "Uomini col Morzello", nella realtà i soci della "Antica Congrega Tre Colli" di Catanzaro.<ref>{{Cita web|url=https://it.dplay.com/dmax/unti-e-bisunti/calabria/|titolo=Unti e bisunti - Calabria|sito=it.dplay.com|data=8 settembre 2015|accesso=11 luglio 2020|dataarchivio=21 ottobre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201021220109/https://it.dplay.com/dmax/unti-e-bisunti/calabria/|urlmorto=sì}}</ref>
 
[https://it.dplay.com/dmax/unti-e-bisunti/calabria/ Nell'episodio], girato in Calabria e dedicato alla cucina calabrese, Colacino interpreta il ruolo di uno degli "Uomini col Morzello", nella realtà i soci della "Antica Congrega Tre Colli" di Catanzaro.
 
== Teatrografia ==
 
== LibriTeatro ==
=== Attore Teatrale ===
* 1989: ''Turuzzu e Luvicia''
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=== Regista e Attore Teatrale ===
* ''1998: ''Ccu i sordi s’acconza tuttu''
* ''1999: ''Fama amura e malatia''
* ''2001: ''Clinica privata''
* ''2009: ''Titina a la quarantina''
 
== Libri ==
* '''''E cchi ni manca?''''', Catanzaro, Vip Comunicazione, 1994.
* '''''Parrandu Parrandu''''', Catanzaro, Autoproduzione, 2000.
 
== Curiosità ==
* In occasione delle riprese girate a Catanzaro, della trasmissione [[Unti e bisunti|''Unti e Bisunti'']], Colacino è stato proclamato Primo Socio Onorario della "Antica Congrega Tre Colli" di Catanzaro, associazione culturale per la promulgazione e conservazione dell'Illustrissimo [[Morzeddhu|Morzello]] piatto tipico catanzarese e delle tradizioni locali.<ref>{{Cita web|url=https://www.facebook.com/EnzoColacino/videos/10152661509755894/|titolo=Enzo Colacino viene proclamato Primo Socio Onorario della "Antica Congrega Tre Colli" di Catanzaro}}</ref>
* Una sua commedia “''Fama amura e malatia''” è stata tradotta in dialetto napoletano e portata in scena in Campania dalla compagnia ''"Il Carro di Picchipò"'' di Lamberto Lamberti. Questi, un catanzarese da trent’anni a Napoli ha interpretato la parte di Colacino mantenendo in scena il dialetto Catanzarese.<ref>{{Cita web|url=http://www.carrodipicchipo.it/carro-picchipo/|titolo=La Compagnia "Il Carro di Picchipò" porta in scena Fama Amura e Malatia di Enzo Colacino}}</ref>
 
== Note ==
<references/>
 
== Altri progetti ==
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