Federico Bencovich: differenze tra le versioni
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|Cognome = Bencovich
|Sesso = M
|LuogoNascita = Almissa
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1677
|LuogoMorte = Gorizia
|GiornoMeseMorte = 8 luglio
|AnnoMorte =
|NoteMorte = <ref>{{Cita libro|titolo=Sergio Marinelli, La ragione e la grazia, in Anton Maria Zanetti di Alessandro. Storia, contesti e fortuna della Pittura veneziana (1711), eds. Paolo Delorenzi, Paolo Pastres, and Chiara Piva (Sarzana-Lugano: Agorà & Co, 2023), 56.}}</ref>
|Epoca = 1700
|Attività = pittore
|Nazionalità = dalmata
}}
[[immagine:Saint Andrew among the Saints Batholomew, Carlo Borromeo, Lucy and Apollonia 1710-16 - Frederico Bencovich, Senonches, France.jpg|thumb|''Sant'Andrea tra i santi Bartolomeo, Carlo Borromeo, Lucia e Apollonia'']]
== Biografia ==
Nato in Dalmazia e detto anche, dal nome, '''Fedrighetto''', sarebbe giunto giovanissimo a [[Venezia]] a studiare pittura, passando verso il [[1695]] nella bottega di [[Carlo Cignani]] a [[Bologna]] e poi in quella di [[Giuseppe Maria Crespi]]. È del [[1707]] la prima opera documentata, la ''Giunone'', in una sala di [[Palazzo Orselli Foschi]] a [[Forlì]].
Conosce, nella bottega del Crespi, [[Giovanni Battista Piazzetta]] e torna verso il [[1710]] a Venezia, facendo amicizia con [[Rosalba Carriera]]. Intorno al [[1715]] riceve la commissione dal principe [[Franz Lothar von Schönborn]], vescovo di [[Bamberga]], di quattro dipinti per la sua residenza di [[Pommersfelden]], dei quali si ricordano un perduto ''Apollo e Marsia'' e un ''Sacrificio d'Isacco'', attualmente conservato nella [[Galleria Strossmayer]] di [[Zagabria]] e datato al [[1720]].
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== Valutazione critica ==
Lo sviluppo artistico del Bencovich parte dall'influsso di Carlo Cignani e di Giuseppe Maria Crespi, cosicché nella sua pittura si trova un poco dell'accademismo del Cignani e un poco del naturalismo crespiano; importante fu per lui anche la conoscenza delle opere di [[Giovanni Battista Piazzetta]]. Tra i due pittori veneziani del resto
[[File:Franziskus von Paola.jpg|left|192px]]
Nello sviluppo della sua pittura, il Pallucchini individua due fasi, una prima fase mistica, con tonalità drammatiche e una seconda di contrasti morbidi ed espressioni figurative attenuate in sfondi spaziali articolati, come nei dipinti di Würzburg.
Le prime opere di Bencovich come la ''Giunone'' di palazzo Orselli Foschi a Forlì e la pala già nella chiesa della Madonna del Piombo a Bologna e oggi conservata nella parrocchiale di Senoches in Francia, risentono in effetti
Approdato a Venezia Bencovich fu maestro di disegno di Rosalba Carriera , con la quale ebbe un rapporto di amicizia e un testimoniato
Divenuto, in seguito , pittore di corte presso la
Il critico [[Roberto Longhi (storico dell'arte)|Roberto Longhi]], fingendosi, in uno scritto, un corrispondente del primo Ottocento dell'abate [[Luigi Lanzi]], autore d'una storica ''Storia della pittura italiana'', così scrive del nostro pittore: “Qui a Pommersfelden vi ha un suo Agar con Ismaele svenuto per languidezza, di condotta sì originale che rapisce, e pareggia, se prima non l'eccede per eleganza e fuoco, il medesimo Piazzetta…un Martirio d'Ifigenia è spettacolo anche più fiero. Né so dove quell'assunto sia stato ricerco od espresso in modo più compendioso e che, per parere avventato, soltanto cela un'erudizione, una profondità d'idee che stupisce ed incanta. Questo Federigo, ch'io tengo fermamente per uno degl'ingegni più vasti dell'ultimo secolo in Venezia, riconoscesi per un cacciar d'ombre acutissime, opposte, direi velocemente, ad altrettante luci di stesso vigore, di stessa piazza; le tinte, ridotte a pochissime salvo alcuni azzurri e tané, risultandone una macchia, una cromatica, di stupore fin oggi non visto.”
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== Opere ==
*Zagabria, Galleria Strossmayer, Sacrifizio d'Isacco,1720
*Forlì, Palazzo Orselli Foschi, Giunone
*Brescia , Pinacoteca Tosio Martinengo, Madonna in trono con santi (bozzetto)
*[[Berlino]], Staatliche Museen, ''Madonna e santi'', [[1730]] – [[1735]]
*[[Bologna]], Pinacoteca Nazionale, ''Il beato Pietro Gambacorta'', [[incisione]], ca [[1728]]
*[[Borgo San Giacomo
*[[Crema (Italia)|Crema]], [[Chiesa della Santissima Trinità (Crema)|chiesa della SS. Trinità]]: ''Estasi di S. Francesco da Paola'', [[1724]]
*[[Pommersfelden]], Castello Weißenstein, ''Agar e Ismaele nel deserto''; ''Il sacrificio di Ifigenia'', ca 1715.
*[[Senonches]], [[Francia]], parrocchiale, ''
*[[Stoccarda]], Staats-Galerie, ''Adorazione dei Magi'', ca 1725
*Tomo, [[Feltre]], parrocchiale, ''Fuga in Egitto'', ca 1709
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*Venezia, Museo Correr, ''Fuga in Egitto'', disegno, ca 1720
*Vienna, Albertina: ''Partenza per l'Egitto'', ''Riposo durante la fuga in Egitto'', ca 1745; disegni: ''San Francesco da Paola''; ''Estasi di San Francesco d'Assisi''; ''Morte di San Benedetto''
==Note==
<references/>
== Bibliografia ==
*Zanetti, Descrizione della città di Venezia, Venezia 1733.
*Zanetti, Della pittura veneziana, Venezia 1771.
*Moschini, Guida per la città di Venezia, Venezia 1815.
*Nagler, Neues allgemeines Kunstlerlexikon, Linz 1835.
*Tschischka, Kunst und Altertum in dem osterreicheschem Kaisertum, 1836.
*Kukuljević,Slovnik umjetnikah jugoslavenskih, Zagreb 1858.
*Stix-Frulich Bum,Die Zeichnungen der venezianischen Schule, Wien 1926.
*Fischer, Kuhrfurst Lotar Franz von Schonborn und seine Gemaldegalerie, Bamberg 1937.
*Donati, Federico Bencovich detto "Ferigheto Dalmatino", Archivio storico per la Dalmazia IV,21,1927.
*Palucchini, Federico Bencovich, Rivista d'Arte III, 1932
*Palucchini, Profilo di Federico Bencovich, La critica d'arte I,1936.
*Schneider,Uz Benkovićeve slike, Hrvatska revija 1937.
*Roberto Longhi, ''Un ignoto corrispondente del Lanzi sulla Galleria di Pommersfelden'', in «Paragone», III, 1950.
*Kruno Prijatelj, Benković,Zagreb 1952.
*Rodolfo Pallucchini, ''La pittura veneta'', Milano, 1995.
*Peter Oluf Krückmann, ''Federico Bencovich 1677 - 1753'',Hildesheim, Zürich, New York 1988
*Egidio Martini, Non Bencovich ma Tiepolo, in Arte Ricerca n 10, edizioni della laguna (a proposito dell'Ercole e Onfale di Monaco)
*Mariana Mollenhauer Hanstein: Giuseppe Angeli und die venezianische Malerei des Settecento, inavg. disertac., Bonn 1986, str. 100-101, sl. 26
*Marjana Lipoglavšek Cimperman, Bencovich e Troger nella Galleria Nazionale di Lubiana, Venezia Arti, 6, 1992, str. 127-128, sl. na str. 128;
*Radoslav Tomić, Novi podaci o Federicu Benkoviću, Kolo, 4, 1992, str. 404, 416
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