Uncinula necator: differenze tra le versioni
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{{Tassobox
|nome = Oidio della vite
|immagine = UncinulaNecatorOnGrapes.jpg
|didascalia = Grappolo d'uva attaccato<br />dal mal bianco
|dominio = [[Eukaryota]]
|regno = [[Fungi]]
|divisione = [[Ascomycota]]
|sottodivisione = [[Pezizomycotina]]
|classe = [[Leotiomycetes]]
|ordine = [[Erysiphales]]
|famiglia = [[Erysiphaceae]]
|genere = '''[[Erysiphe]]'''
|specie = '''E. necator'''
|binome = Erysiphe necator
|bidata =
|sinonimi = Uncinula necator
|biautore = (Schwein.)
}}
'''''Erysiphe necator''' Schwein'' (sin. ''Uncinula necator'') (forma conidica ''Oidium tuckeri'') è un [[Fungi|fungo]] fitopatogeno della famiglia [[Erysiphaceae]] agente eziologico dell<nowiki>'</nowiki>'''Oidio''' o '''Mal bianco''' della [[Vitis vinifera|vite]].
L
== Danni alla
La vite europea ''[[Vitis vinifera]]'' L. è uno degli ospiti preferiti dal patogeno
== Cura e prevenzione ==
La lotta all'oidio della vite risulta spesso difficile dal momento che il patogeno ha un intervallo di sopravvivenza molto ampio. Le infezioni sembrano essere influenzate dalla temperatura (optimum 20-25 °C) mentre una elevata umidità favorisce la sporulazione.
[[Categoria:Micologia]]▼
Il mantenimento di una chioma aerata non ha nessuna influenza sugli attacchi di ''Erysiphe necator''. Infatti è in grado di svilupparsi a basse soglie di umidità e il vento favorisce il trasporto dei conidi su piante sane.
[[Categoria:Parassiti delle piante]] ▼
=== Criteri di intervento per la cura della vite ===
* Zone ad alto rischio:
dal germogliamento alla prefioritura, interventi preventivi con antioidici di copertura.
Dalla prefioritura si favorisce l'alternanza tra antioidici sistemici e zolfo.
* Zone a basso rischio:
si interviene a partire dall'[[allegagione]], ripetendo le applicazioni in funzione dell'andamento stagionale ed alla presenza della malattia. In genere per le uve da vino i trattamenti terminano in coincidenza della invaiatura; per le uve da tavola si continua anche dopo l'invaiatura con trattamenti polverulenti a base di zolfo per proteggere il graspo.
Lo [[zolfo]] polverulento risulta a tutt'oggi uno tra i prodotti più validi nella lotta preventiva agli oidi e in particolare a quello della vite, ma con scarsa efficacia nei casi di infezione in atto. Presenta ridotta sublimazione con temperature inferiori ai 18 °C, elevata fitotossicità con temperature superiori ai 30 °C e una temperatura ottimale tra i 25 e i 30 °C.
Altro prodotto naturale è l'''[[Ampelomyces quisqualis]]'' che è un fungo iperparassita antagonista dell'oidio, anch'esso impiegato in agricoltura biologica.
== Curiosità ==
Per anni si è diffusa la credenza che molti viticoltori per prevedere l'attacco di Oidio su vite impiantassero cespugli di rose ai bordi del vigneto o ad inizio filare. Questa usanza risponde in realtà più a motivi estetici come imitazione dei vigneti francesi che ad una vera ragione tecnica. Storicamente il cespuglio di rose a fine filare era utilizzato per costringere il cavallo a non fare curve troppo strette nel cambio fila; questo per evitare che l'attrezzo dietro il cavallo andasse a sbattere contro il palo di testata. L'oidio della rosa infatti è di un'altra specie ''Sphaerotheca pannosa'' (f.c. ''Oidium leucoconium''), anche se quest'ultimo risulta essere l'agente patogeno del pesco e di alcune prunoidee, e solo in anni a forte pressione della malattia c'è presenza contemporanea dei due patogeni.
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web |1=http://www.safecrop.org/italian/output/free_publications.html |2=Pubblicazioni gratuite sulla difesa della vite/malattie della vite - Oidio, Mal dell'esca, Marciumi, Peronospora, Tignole, Muffa grigia - curate dal Centro SafeCrop |accesso=21 agosto 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080708182749/http://www.safecrop.org/italian/output/free_publications.html# |dataarchivio=8 luglio 2008 |urlmorto=sì }}
{{Portale|agricoltura|micologia}}
[[Categoria:Avversità della vite]]
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