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{{S|racconti}}
{{libro
|titolo = Il compagno segreto
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|titolialt = Il clandestino<br />Il passeggero segreto<br />Il coinquilino segreto
|annoorig = 1910
|autore = [[Joseph Conrad]]
|genere = racconto
|lingua = en
}}
 
'''''Il compagno segreto''''' (''The Secret Sharer'') è un racconto di [[Joseph Conrad]] scritto nel 1909 e pubblicato per la prima volta nel 19111910 sull'[[Harper's Magazine]], primanelle di venire raccolto in ''"Raccontiedizioni di mareagosto e disettembre. costa"''Fu oincluso anchepoi sottonella ilraccolta titolodi racconti ''"Fra[[Racconti terradi mare e mare"''di (''costa|Twixt landLand and seaSea talesTales]]'') nel 1912, insieme a "[[Un briciolo di fortuna]]" e "[[Freya delle sette isole". In italiano, il racconto è stato pubblicato nel 1946 da [[Giulio Einaudi Editore]] con il titolo: ''"Il coinquilino segreto, episodio della costa"'' e la traduzione di [[Piero Jahier]]. Altri titoli pubblicati da altri editori: '''''Il clandestino''''' e '''''Il passeggero segreto'''''.
 
La storia fu adattata per un segmento del film ''[[Uomini senza paura|Face to Face]]'' del 1952, e anche per l'opera teatrale in un atto nel 1969, di C. R. (Chuck) Wobbe. Il film ''Secret Shearer'', ispirato al testo e diretto da Peter Fudakowski, è uscito nel [[Regno Unito]] nel 2014.
== Trama ==
 
== Trama ==
Un [[bastimento]] con un giovane capitano, al comando da appena 15 giorni, dà fonda nella [[baia]] di ''Meinam'', nei pressi di ''Paknam'' ([[Thailandia dell'Est]]). Egli conosce appena i due ufficiali di bordo, il cambusiere e l'equipaggio, con i quali ha un rapporto di diffidenza. Il [[veliero]] è diretto in patria e sosta per rifornimenti.
 
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Il capitano, convinto della buona fede e dell'innocenza dell'uomo, lo nasconde nella sua cabina personale, mettendo così a repentaglio la sua stessa reputazione e carriera.
 
Trascorrono i giorni e il capitano riesce, con non poca fatica e apprensione, a tenere celato al resto dell'equipaggio il suo ''compagno segreto'', il quale, nell'inconscio del capitano, finisce per divenire il suo [[Alteralter ego]], il suo ''duplicato'', sosia fisico e morale; ''la parte oscura della propria anima''.
 
Il capitano della Sephora, ''Archbold'', si reca in visita a bordo sospettando che il suo ricercato vi abbia trovato rifugio, dato che le ricerche effettuate nella zona avevano dato esito negativo. Il capitano, facendogli visitare la nave, cerca di convincerlo della possibilità che questo possa essere affogato.
 
Ormai la nave deve ripartire e la situazione a bordo sembra divenire insostenibile, finché è lo stesso Leggart, calmo e tranquillo, a offrire al capitano, ormai con i nervi scossi ede in preda all'agitazione, la soluzione: filare in acqua, non visto, mentre il veliero si avvicinerà di notte alla costa di Koh-ring ([[Cocincina]]).
 
Il capitano, mettendo a repentaglio la sicurezza della nave, di fronte ai marinai esterrefatti, dirige la nave verso la costa, doppiando il promontorio meridionale della scura montagna per: "''trovare qualche regolare brezza di terra che spinga il veliero più veloce''".
 
Leggatt riesce a fuggire non visto e il capitano con un'ardua virata allontana il veliero da quell: "''immensa massa nera che incombeva sulle cime dei nostri alberi''".
 
== BreveIl analisifinale ==
Al lettore resta la libertà di interpretare il finale del racconto: si salverà Leggat o sarà destinato a morire ? Il capitano ha comunque ritenuto di offrirgli un'ultima chance ed egli stesso, che all'inizio non disponeva della necessaria esperienza nel manovrare una nave sconosciuta e doveva risolvere e vincere le proprie insicurezze e incomprensioni con l'equipaggio, acquisterà la fiducia in sé stesso, divenendo consapevole della propria forza e dei propri mezzi.
 
{{Citazione|''Ormai il bastimento filava dritto. E io ero solo con lui. Nulla! nessuno al mondo si sarebbe frapposto ora tra noi''.|}}
Al lettore resta la libertà di interpretare il finale del racconto: si salverà Leggat o sarà destinato a morire ? Il capitano ha comunque ritenuto di offrirgli un'ultima chance ed egli stesso, che all'inizio non disponeva della necessaria esperienza nel manovrare una nave sconosciuta e doveva risolvere e vincere le proprie insicurezze e incomprensioni con l'equipaggio, acquisterà la fiducia in sé stesso, divenendo consapevole della propria forza e dei propri mezzi.
 
== Edizioni italiane ==
{{Citazione|''Ormai il bastimento filava dritto. E io ero solo con lui. Nulla! nessuno al mondo si sarebbe frapposto ora tra noi''|}}
*''Il trad.coinquilino [[Pierosegreto, Jahier]]episodio della costa'', in ''Racconti di mare e di costa'', trad. di [[Piero Jahier]], Collana Universale n.65, Einaudi, Torino, 1946; con introduzione di [[Ottavio Cecchi]], Mondadori, Milano, 1971; Bompiani, Milano 1981; con introduzione di [[Cesare Pavese]] e postfazione di Renato Oliva, Einaudi, Torino, 2001.
 
* ''Il clandestino'', trad. di [[Luigi Ballerini]], Collana I Libri del Sabato n.59, Casini, Roma 1967; Collana I classici della narrativa, Curcio, Roma 1977.
== Personaggi ==
* ''Il compagno segreto'', trad. di [[Pietro De Logu]], introduzione di [[Andrea Zanzotto]], a cura di Francesco Giacobelli, Collana BUR, Rizzoli, Milano, 1975; Passigli, Firenze 1986.
 
* ''Il compagno segreto'', trad. di Flaminio Di Biagi, Grafica editoriale, Bologna 1994; Roma, Newton.
- Il capitano
* ''Il compagno segreto'', trad. di Marilia Ciampi Righetti, Collana I libri da leggere, Einaudi Scuola, 1995; Edizioni Scolastiche, Bruno Mondadori, Milano, 2000.
 
* ''Il compagno segreto'', trad. di [[Dacia Maraini]], RizzoliBUR, Milano, 1996.
- Il 1º e 2º ufficiale di bordo
* ''Il compagno segreto'', trad. di Marialuisa Bignami, Collana Letteratura Universale. Elsinore, Marsilio, Venezia, 2007.
 
*in ''Fra terra e mare'', trad. di Daniel Russo, Collana Letture n.70, Torino, Einaudi, 2016.
- Il cambusiere
 
- Leggatt, il compagno segreto
 
- Archbold, il comandante della ''Sephora''
 
== Collegamenti esterni ==
*{{collegamenti esterni}}
 
* Il rapporto di complicità tra il protagonista e il fuggiasco salvato [http://www.altoadigecultura.org/pdf/r04_04.html]
 
== Edizioni italiane ==
* trad. [[Piero Jahier]], in ''Racconti di mare e di costa'', Einaudi, Torino 1946; con introduzione di [[Ottavio Cecchi]], Mondadori, Milano 1971; Bompiani, Milano 1981; con introduzione di [[Cesare Pavese]] e postfazione di Renato Oliva, Einaudi, Torino 2001
* trad. Luigi Ballerini, Casini, Roma 1967; Curcio, Roma 1977
* trad. Pietro De Logu, introduzione di [[Andrea Zanzotto]], Rizzoli, Milano 1975; Passigli, Firenze 1986
* trad. Flaminio Di Biagi, Grafica editoriale, Bologna 1994
* trad. Marilia Ciampi Righetti, Einaudi 1995; Bruno Mondadori, Milano 2000
* trad. [[Dacia Maraini]], Rizzoli, Milano 1996
* trad. Marialuisa Bignami, Marsilio, Venezia, 2007
 
{{Joseph Conrad}}
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{{portale|letteratura}}
 
[[Categoria:Racconti di Joseph Conrad]]Il capitano
- Il 1º e 2º ufficiale di bordo
- Il cambusiere
- Leggatt, il compagno segreto
- Archbold, il comandante della ''Sephora''