Ashariti: differenze tra le versioni

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Gli '''ashariti''' ({{arabo|الأشاعرة |al-ashāʾira}}) sono esponenti di un movimento [[Teologia|teologico]], fondato ai primordi delle speculazioni teologiche [[Islam|musulmane]], al quale aderisce la gran parte del mondo [[islam]]ico [[Sunnismo|sunnita]] (soprattutto dal [[Malikismo]] e dallo [[Sciafeismo]]). Il fondatore è stato il teologo [[Abu al-Hasan al-Ash'ari]] proveniente da una tribù [[yemen]]ita. Le varie discipline affrontate nella scuola sono conosciute come asharite, e la scuola viene spesso citata come "scuola asharita" o "degli ashariti".
{{Avvisounicode}}
Gli '''Ashariti''' sono esponenti di un movimento [[teologico]] ([[Lingua araba|arabo]] الأشاعرة al-asha'irah) che ha fondato una scuola ai primordi delle speculazioni teologiche [[musulmane]].<br />
Il fondatore è stato il teologo [[Abu al-Hasan al-Ash'ari]] proveniente da una tribù [[yemen]]ita da cui deriva una parte del suo nome. Le varie discipline affrontate nella scuola sono conosciute come Asharite, e la scuola viene spesso citata come
scuola Asharita o degli Ashariti.
 
== Cenni storiciStoria ==
Il secolo più importante fu certamente il [[IX secolo]] [[d.C.]], che vide fiorire la scuola di pensiero asharita; successivamente i fondatori e i divulgatori più influenti cercarono di sostenere la diffusione del modello asharita. Tra i fattori storici che segnarono svolte epocali per gli ashariti, vi fu l'annata 1492 con il doppio evento, da una parte quello della [[Colonizzazione europea delle Americhe|scoperta dell'America]] e la perdita dell'impero musulmano in [[Spagna]].
 
L'asharismo fu propagato nei secoli seguenti dalla dinastia [[Berberi|berbera]] degli [[Almohadi]] che governò sul [[Maghreb]] e sulla [[al-Andalus|Spagna musulmana]] dal [[1147]] al [[1269]] e dalla dinastia [[curdiCurdi|curdocurda]]-musulmana degli [[Ayyubidi]] che fu, costituita a partire dal [[1174]] da [[Saladino]], e che nel [[XII secolo]] e nel [[XIII secolo]] penetrò sul [[Mashrek]]. — lL'insiemeinfluenza deidella [[paesiscuola arabi]]asharita chenon si trovanospense anel estcorso rispettodei al [[Cairo]]secoli e aanzi nordtornò rispettoprepotentemente alla [[penisolaribalta arabica]],grazie comprendenteall'adesione ildi [[Libano]],Mustafa [[Israele]],Kemal l'[[IraqAtatürk]], il [[Kuwait]]fondatore e laprimo presidente della [[provinciaTurchia|Repubblica di HatayTurca]] in(dal [[Turchia]]1923 al 1938).
Tra i fattori storici che segnarono svolte epocali per gli Ashariti, vi fu l'annata [[1492]] con il doppio evento, da una parte quello della [[scoperta dell'America]] e la perdita dell'impero musulmano in [[Spagna]].
 
L'asharismo fu propagato nei secoli seguenti dalla dinastia berbera degli [[Almohadi]] che governò sul Maghreb e sulla Spagna musulmana dal [[1147]] al [[1269]] e dalla dinastia [[curdi|curdo]]-musulmana degli [[Ayyubidi]] che fu costituita a partire dal [[1174]] da [[Saladino]], e che nel [[XII secolo]] e nel [[XIII secolo]] penetrò sul [[Mashrek]] — l'insieme dei [[paesi arabi]] che si trovano a est rispetto al [[Cairo]] e a nord rispetto alla [[penisola arabica]], comprendente il [[Libano]], [[Israele]], l'[[Iraq]], il [[Kuwait]] e la [[provincia di Hatay]] in [[Turchia]].
 
L'influenza della scuola asharita non si spense nel corso dei secoli e anzi tornò prepotentemente alla ribalta grazie alla adesione di [[Mustafa Kemal Atatürk]], fondatore e primo presidente della [[Turchia|Repubblica Turca]] (dal [[1923]] al [[1938]]).
== Teologia ==
Il movimento asharita cambiò notevolmente il modello teologico [[islam]]ico, separandosi radicalmente dalla teologia presente allora nel [[cristianità|mondo cristiano]].
 
In contrasto con il [[Mutazilismo]], gli ashariti proposero una [[natura divina|natura unica e trascendentale[[trascendenza|trascendente]] di [[Dio]] e caratteristiche divine ben superiori alle capacità umane. Il disaccordo tra i seguaci degli ashariti e i [[mutazilismo|mutaziliti]] si manifestò anche su altri due punti fondamentali, quali:
* Il rifiuto della tesi del [[libero arbitrio]] e il trionfo della [[predestinazione]].
* La ripresa della tesi dell'[[eternità]] del [[Corano]].
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Al-Ash'ari si distinse per i suoi studi e insegnamenti sull'[[atomismo]], e risultò uno dei precursori tra i [[filosofia islamica|filosofi]] islamici, arrivando ad architettare un modello teologico che includeva [[Allah]] al centro dell'[[universo]] e del [[mondo]].
 
Si oppose sia alla visione della scuola dei [[mutazilismo|mutaziliti]], che si era sviluppata secondo i principi della [[logica]] e del [[razionalismo]], e che cercava di combinare questi principi con le dottrine islamiche, dimostrandone nel contempo la compatibilità, sia allo [[ZahirẒāhir]]i, che apparve intorno al [[IX secolo]] sviluppandosi come scuola di [[pensiero]] e di [[giurisprudenza]]; contrastò infine anche le scuole degli antropomorfisti (''mujassima'') e dei tradizionalisti.<ref>M. Abdul Hye, Ph.D, [http://www.muslimphilosophy.com/hmp/14.htm Ash’arismAsh'arism], ''Philosophia Islamica''.</ref> .
Una concezione dell'onnipotenza divina come assoluta comportò conseguenze rilevanti:
* Il [[Relativismo#Relativismo morale|relativismo etico]], per cui i valori morali (bene/male, giusto/ingiusto ecc.) non preesistono a Dio, ma sono determinati liberamente da Dio e resi noti all'uomo con la Rivelazione (anche perché gli uomini non sanno o non vedono abbastanza per potere giudicare);
* L'[[occasionalismo]] causale, per cui le cause seconde (le leggi fisiche) vengono negate, sicché tutti gli eventi sono direttamente causati da Dio, il quale ricrea il mondo dal nulla in ogni istante, e solo tale intervento garantisce la continuità dei fenomeni<ref>Frithjof Schuon, ''Cristianesimo/Ismam'', capitolo 8, Edizioni Mediterranee</ref>.
 
=== Al-GhazaliGhazalī ===
Nell'epoca successiva a quella di al-Ash'ariAshʿarī, l'opera più significativa di questa scuola di pensiero fu ''L'incoerenza dei filosofi'', del [[persia|persiano]]no [[al-Ghazali]] (1058-1111). Fu un pioniere del metodo del dubbio e dello [[scetticismo filosofico|scetticismo]],<ref name=Najm>{{citationCita pubblicazione|titletitolo=The Place and Function of Doubt in the Philosophies of Descartes and Al-Ghazali|firstnome=Sami M.|lastcognome=Najm|journalrivista=Philosophy East and West|volume=16|issuenumero=3-4|datedata=Julyluglio-Octoberottobre 1966|pagespagine=133–41}}</ref> e ha cambiato il corso della prima filosofia islamica allontanandola sempre più dalla influenza della [[metafisica]] [[Filosofia greca|greca]] e della filosofia [[Ellenismo|ellenistica]] rinnegando [[Aristotele]], [[Platone]] e così via.
 
Propose, invece, un modello filosofico islamico basato su un rapporto di causa ed effetto determinato da [[Dio]] o comunque attuabile con l'intermediazione degli [[angelo|angeli]]; questa teoria prese il nome di [[occasionalismo]], che il suo fondatore difese anche con principi e metodi di logica. Quindi l'occasionalismo teologico, riteneva che tutti gli eventi e le interazioni causali non fossero prodotte da circostanze materiali ma fossero espressioni immediate e tangibili della volontà di Dio.<br />
Nell'epoca successiva a quella di al-Ash'ari, l'opera più significativa di questa scuola di pensiero fu ''L'incoerenza dei filosofi'', del [[persia|persiano]] [[al-Ghazali]]. Fu un pioniere del metodo del dubbio e dello [[scetticismo filosofico|scetticismo]],<ref name=Najm>{{citation|title=The Place and Function of Doubt in the Philosophies of Descartes and Al-Ghazali|first=Sami M.|last=Najm|journal=Philosophy East and West|volume=16|issue=3-4|date=July-October 1966|pages=133–41}}</ref> e ha cambiato il corso della prima filosofia islamica allontanandola sempre più dalla influenza della [[metafisica]] [[Filosofia greca|greca]] e della filosofia [[ellenistica]] rinnegando [[Aristotele]], [[Platone]] e così via.
Propose, invece, un modello filosofico islamico basato su un rapporto di causa ed effetto determinato da [[Dio]] o comunque attuabile con l'intermediazione degli [[angelo|angeli]]; questa teoria prese il nome di [[occasionalismo]], che il suo fondatore difese anche con principi e metodi di logica. Quindi l'occasionalismo teologico, riteneva che tutti gli eventi e le interazioni causali non fossero prodotte da circostanze materiali ma fossero espressioni immediate e tangibili della volontà di Dio.<br />
In questa opera i concetti fondamentali che emersero e influenzarono gli ashariti furono l'eternità del mondo, la conoscenza di Dio delle cose particolari del mondo, l'incapacità dei filosofi di provare l'esistenza di Dio, la sua unità e anche la spiritualità dell'anima, la false tesi dei filosofi sul ruolo assegnato a Dio come costruttore del mondo, privato anche degli attributi divini.
Un altro lavoro importante di Ghazalī che influenzò anche la scuola asharita è l'''Iḥyāʾ ʿulūm al-dīn'' (La rivivificazione delle scienze religiose), che si occupò di giurisprudenza (''[[fiqh]]''), teologia speculativa (''[[Kalām]]'') e [[sufismo]], cercando una via di incontro e di armonizzazione. Questa filosofia islamica causò l'interpretazione chiusa del Corano (che si è sviluppata solo dal quarto secolo dopo l'Egira), che iniziò appunto con la diffusione delle convinzioni di al-Ghazali, che cercava di conciliare ortodossia islamica e sufismo (con il suo L'incoerenza dei filosofi - Tahāfut al-Falāsifaʰ). Nei quattro secoli precedenti infatti l'interpretazione coranica era aperta (il Bab al-Ijitihad era aperto, la porta dell'interpretazione era aperta) e vennero sviluppate le quattro scuole (maddhab) sunnite, lo sciismo e l'ibadismo. Dopodiché quando apparentemente tutti i casi logici sono stati coperti dalla teologia (kalam) si è assunto che ormai le interpretazioni successive non avrebbero avuto alcun valore né rilevanza giuridica. Questo cambio di atteggiamento iniziò con al-Ghazali, che conciliò il sufismo con l'ortodossia espellendo l'[[aristotelismo]], e [[Averroè]] cercò invano di fermarlo (con il suo Incoerenza della Incoerenza - Tahafut al-Tahafut). In realtà al-Ghazali criticava l'interpretazione di [[Avicenna]] di Aristotele, non Aristotele che diceva cose diverse, secondo Averroè. Si veda la sezione Opere nella voce [[al-Ghazali]].
Un altro lavoro importante di Ghazali che influenzò anche la scuola asharita è Ihya al-Ulum al-Din or Ihya'ul Ulumuddin (La rinascita delle scienze religiose), che coprì la giurisprudenza ([[fiqh]]), la teologia ([[kalam]]) e il [[sufismo]].
 
== Note ==
<references/>
 
==Voci correlate==
== Collegamenti esterni ==
* [[Conferenza islamica mondiale a Groznyj]]
* [http://www.salafimanhaj.com/pdf/SalafiManhaj_AshariCreed.pdf The Ash'aris: In the Scales of Ahl us-Sunnah]
* [[Malikismo]]
* W. Kayani, [http://www.hawza.org.uk/index2.php?option=content&do_pdf=1&id=90 The Political Factors that brought the Asharite School to a majority], maggio 2005.
* [[Sciafeismo]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
{{Islam}}
* {{cita web|1=http://www.at-tawhid.net/article-les-ash-arites-et-les-maturidites-sont-les-representants-des-ahl-us-sunnah-al-buti-45888018.html|2=Ashariti sono i rappresentanti dei Sunniti|lingua=fr|accesso=24 maggio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160308041943/http://www.at-tawhid.net/article-les-ash-arites-et-les-maturidites-sont-les-representants-des-ahl-us-sunnah-al-buti-45888018.html|dataarchivio=8 marzo 2016|urlmorto=sì}}
{{Portale|Islam}}
* W. Kayani, {{collegamento interrotto|1=[http://www.hawza.org.uk/index2.php?option=content&do_pdf=1&id=90 The Political Factors that brought the Asharite School to a majority] |data=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}, maggio 2005.
 
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